Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Light Rain    12/08/2012    4 recensioni
"Cercavo con tutta me stessa si rimanere aggrappata a quelle realtà che mi sembrava ancora di possedere. Ma non mi ero ancora resa conto che erano già diventate irraggiungibili". Questa è la storia di Annie Cresta, prima, durante e dopo i suoi Hunger Games
_SOSPESA_
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Annie Cresta, Finnick Odair, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
—Annie!— mi chiamano.
—Annie!— mi scuotono.
Non lo rivedrò più.
—Annie!— gridano.
Quante possibilità ha un ragazzino non addestrato di uscire vivo da un’arena piena di mostri sanguinari?
—Annie!— le voci si fanno più vivide.
Non tornerà mai a casa.
—Annie mi senti!— mia cugina mi prende il volto tra le mani.
—Annie tutto bene?— mi chiede agitata.
No maledizione! Non va bene! Finnick sarà massacrato per il divertimento di Capitol City.
—Tutto apposto— farfuglio.
—Andiamo— mi prende la mano e mi trascina fuori dalla piazza.
Stiamo già andando via? Mi giro verso il palco. Non dovrei andare a salutarlo? Voglio vederlo ancora? Mi scuoto. Ora non conta cosa voglio o non voglio fare io. L’importante è Finnick e sicuramente non sono una delle persone che vuole vedere in questo momento.
Comunque non ha molta importanaza. Siamo già per strada, lontano dalla piazza.
—Lian!— urla Riza lasciandomi la mano e correndo a grandi passi verso il nostro amico.
Ridono. Ridono entrambi. Sono felici. Non dovrei esserlo anche io? Dopotutto ho sperato sino all’ultimo momento che lui non venisse estratto. Dovrei esultare come fanno loro.
Ma non posso. Perchè ho conosciuto il tributo del Distretto 4. Ci ho parlato. Ho riso insieme a lui. Non è giusto. Non si merita di morire così.
Nessuno merita di morire così. Forse quelli che si offrono volontari per far fuori qualcuno. Forse loro. Ecco se quest’anno Sousette sarà uccisa in modo atroce, non piangerò. 
Ma riderò perchè lei sarà solo un’altra pedina nelle mani del governo. Lo siamo tutti. E per l’ennesima volta in questa giornata sono disgustata da tutto questo.
Torno a casa in qualche modo, sopratutto grazie all’aiuto dei miei familiari. Mi congratulo con Lian, nonostante il risultato finale mi abbia spiazzato, si merita un po’ di conforto.
Io, Riza e mia zia Leslie prepariamo un ricco banchetto. Mangiamo sino a sentirci pieni, avanza perfino un po’ di pesce. Scherziamo, ridiamo e per un attimo mi dimentico addirittura perchè lo stiamo facendo. Festeggiamo perchè nessuno di a noi caro entrerà nell’arena. Certo questo mi rende felice. Ma continuo a pensare che adesso io non dovrei festeggiare.
Penso alla madre di Finnick, così gentile e solare, amica di mia madre. Penso a Finnick, un ragazzo che non ho capito fino in fondo, ma che mi sarebbe piaciuto conoscere. Un amico, forse.
Vado a letto e miracolosamente riesco a chiudere gli occhi.
La mattina seguente passa veloce, fin troppo per i miei gusti. Vedo pacificatori montare maxi schermi un po’ ovunque nel Distretto, non si può di certo permettere che qualcuno si perda due secondi del grande spettacolo! Tutti gli anni è sempre la stessa storia: siamo costretti a vedere gli Hunger Games, in casa abbiamo tutti degli schermi fatti apposta, ma volendo li si può vedere in compagnia in piazza, come un simpatico teatrino.
Anche se penso che per Capitol City non ci sia la minima differenza.
Oggi pomeriggio hanno ridato la replica della mietitura, ieri me la sono persa, così ho potuto conoscere i favoriti. Sia nel Distretto 1 che nel 2 si sono offerti volontari, come la ragazza del nostro. Hanno già detto che loro saranno sicuramente il gruppo più letale.
Gli altri non sembrano essere molto minacciosi, aspettiamo la gara non si sa mai, anche se il ragazzo del 7 è mostruosamente grande. Sono rimasta abbastanza spiazzata dai tributi del 12 : alla mietitura erano conciati veramente male. Là si muore di fame e nonostante io mi lamenti ho sempre avuto il piatto pieno. Per quanto riguarda Finnick ha attirato un po’ di attenzione per la sua innata bellezza, non mi stupisco, ma dubito che questo lo aiuterà quando sarà nell’arena. Ho scoperto che ha quattordici anni, giovane, troppo giovane per vincere.
Hanno annuciato anche i mentori dei nostri tributi, visto che noi abbiamo molti vincitori ai ragazzi è consentito scegliere quello che preferiscono avere come mentore.
Sousette ha scelto Greg, uno dei più spietati, vinse la sua edizione più o meno venti anni fa, amava torturare le sue vittime prima di ucciderle. Finnick invece ha optato per Megs, vispa settantenne, ora è abbastanza vecchia ma negli anni buoni era un’ottima combattente. Anche se non è più capace di maneggiare un coltello in modo letale sono sicura che darà a Finnick ottimi consigli. Questo mi conforta un po’, ma non troppo.
Stasera ci sarà la cerimonia di apertura, tutti i tributi sfileranno fino alla residenza del presidente Snow che darà ufficialmente il benvenuto ai concorreni di quest’anno.  Mi domando come vestiranno Finnick e Sousette, il tema marino è scontato, ma ogni anno si cerca di variare. Nelle edizioni che ho visto io hanno sfilato dei pescatori, delle alghe, delle sirene e dei merluzzi: già due anni fa hanno infilato i nostri tributi dentro un costume da pesce, erano ridicoli, ma non ci ha impedito di vincere lo stesso.
—Come va Annie?— mi chiede Riza entrando nella mia cucina. Mi ha spaventata.
—Tutto ok— le rispondo cercando di sembrare più sincera possibile. Sono in ansia, ma non voglio darlo a vedere.
—è stata una vera disgrazia— mi dice sedendosi accanto a me.
—Cosa?— le chiedo confusa.
—Finnick— sospira —è stato veramente sfortunato—.
è la prima volta che parliamo di lui. Non ci eravamo mai confrontate.
—Già— sbuffo —secondo te ha qualche possibilità?— chido infine.
Mia cugina ci riflette qualche secondo poi risponde —Secondo me non è spacciato, non è stupido anzi è molto astuto, lo dimostra il fatto che è riuscito a scoprire il nostro posto. E poi è robusto per la sua età — si interrompe — Non ci resta che sperare che sappia maneggiare un’arma— conclude lei.
Già, non ci resta che sperare.
—Stasera guardimo insieme la parata?— mi chiede Riza intenta a preparare il pranzo.
—Certo— le rispondo. Mio padre è in mare con il suo, e sua madre gestisce un negozietto di tessuti quindi durante la giornata ci facciamo compagnia a vicenda. Riza è una delle poche persone con cui mi sento a mio agio, un’altra è Lian. Poi al di fuori della mia famiglia non ce ne sono altre. Non posso fare a meno di pensare a Finnick, ma con lui mi sentivo così a disagio, mi chiedo se lo posso considerare un amico. Diciamo più un conoscente, dopotutto l’ho conosciuto solo una settimana fa e non penso ce ne saranno altre.
—Ti posso dare una mano?— mi obbligo a chiedere a Riza per pensare ad altro.
—Puoi preparare una salsa con le spezie. Che ne dici se la mettiamo sul pesce arrosto?— mi dice.
—Mi sembra un’ottima idea— le rispondo.
Frugo nei cassetti alla ricerca di un barattolo verde, lo trovo infondo allo scaffale. Dentro ci mettiamo un miscuglio di spezie e erbe saporite che, con una spruzzata di limone ed un pizzico di sale, fanno una salsa squisita da mettere sopra il pesce.
Usciamo fuori e facciamo un piccolo falò, cuociamo il pesce che poi condiamo con la salsa. Durante il pomeriggio cerchiamo di tenerci impegnate: rimettiamo un po’ in ordine il magazzino, facciamo qulache rete e poi andiamo sugli scogli a raccogliere un po’ di molluschi. Ma non ne troviamo molti, così decidiamo di non venderli e di tenerceli per la cena.
Restimo un altro po’ in spiaggia per aspettare i nostri padri che arrivano poco dopo. Tutti insieme andiamo a casa dei miei zii, dove troviamo mia zia Leslie intenta a sbucciare delle rape. Cenare in famiglia e molto meglio, mi riscopro a sorridere quando sono con loro. 
Non ce ne rendiamo nemmeno conto che la cerimonia di apertura è già iniziata. Il nodo allo stomaco mi impedisce di mandar giù qualsiasi cosa. Vediamo sfilare i primi tributi, bellissimi nei loro abititi scintillanti, sorridenti e ansiosi di entrare nell’arena. E poi esce il quarto carro, sono grata che siamo quasi all’inizio, se fossimo stati gli ultimi non avrei retto la tensione. L’occhio mi cade subito su Finnick e mi accorgo immediatamente che è quasi del tutto nudo, se non per una rete annodata attorno alla vita, solo ora mi rendo conto di quanto il suo fisico sia atletico e ne rimango stupita. Lo stesso completo è riservato a Sousette, solo che lei ha anche una fascia che le copre il seno. Non posso far a meno di costatare quanto siano belli entrambi e dalle urla del pubblico capisco che anche i cittadini di Capito City la pensano come me. Finnick sembra totalmente a suo agio: mezzo svestito intento a mandare baci a destra e a manca. Questo mi tranquillizza un po’. Ma torno nuovamente in ansia quando mi ricordo le sue parole, quello che mi disse durante il nostro primo incontro, lui odia le persone che lo giudicano per il suo aspetto. Provo a immaginare cosa ci sia dietro quel suo sorriso smagliante e ciò che trovo mi rende triste più di prima.
Dopo venti minuti di parata i tributi arrivano davanti alla residenza del presidente Snow che appare con un completo blu notte elegantissimo. Quell’uomo a prima vista potrebbe anche sembrare una persona piacevole, quasi confortante, ma poi ti ricordi che permette che dei ragazzi si massacrino per il divertimento suo e dei suoi cittadini, e in lui di piacevole non rimane praticamente niente. Dopo i convenevoli i tributi spariscono nuovamente e io mi sento completamente svuotata, non so come spiegarlo, è una sensazione strana come se mi avessere portato via un pezzo di me. E dopo poco, quando sono a letto sola coi miei pensieri, so esattamente quale pezzo mi hanno portato via e mentre mi addormento mi assale la consapevolezza che non lo riavrò mai indietro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Scusate per il ritardo...
Spero che questo capitolo vi piaccia, lasciate una recensione
Alla prossima
Light Rain
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Light Rain