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Autore: Jane The Angel    26/02/2007    10 recensioni
chi vuole cambiare, chi è stufo del suo ruolo e chi è costretto a fare una nuova attività... ma questo porterà a nuove scoperte... la mia ennesima ficcy sul mio film preferito!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cambiamenti

Ryan Evans si sedette ad uno dei banconi del laboratorio di chimica. Aveva un’aria sicura che preoccupava non troppo la sorella Sharpay, che prese posto accanto a lui cercando ancora di capire perché Ryan avesse insistito tanto per non saltare l’ora in modo da poter provare insieme a lei per il provino che si sarebbe tenuto il giorno seguente, per il nuovo musical della Darbus, Romeo e Giulietta.

Ryan sapeva cosa passava per la testa della sorella, così come sapeva benissimo che in quel momento lei avrebbe preferito di gran lunga essere a provare, ma lui era stufo. Era sempre stata una sua scelta quella di mettersi in ogni situazione un passo indietro rispetto a Sharpay. Aveva capito, più o meno quando aveva quattro anni, che la sorella otteneva sempre quello che voleva, e con il passare del tempo aveva affinato una tecnica grazie alla quale spesso riusciva ad ottenere ciò che voleva dando apparentemente ragione a Sharpay.

Ma da qualche tempo aveva capito cosa portava questo suo comportamento. Non c’era una singola persona in quella scuola, insegnanti compresi, che non lo considerasse l’ombra un po’ tonta di sua sorella, ad eccezione di quando cantava. Era ora di dimostrare che anche lui era in grado di fare altre cose, e sapeva benissimo da dove cominciare.

La lezione cominciò, e ad un certo punto la professoressa Miller fece involontariamente il suo gioco, rivolgendosi a lui –Signor Evans, può illustrarci l’esperimento eseguito da Rutherford?-

I Wildcats, nel bancone accanto, continuarono a scarabocchiare schemi di gioco. Ryan vide il Club delle Scienze al completo alzare gli occhi al cielo, ad eccezione di Taylor McKassy, che si limitò a scuotere la testa. I ragazzi del Drama Club lo incoraggiarono con lo sguardo, ma era ovvio che nemmeno loro credevano che avrebbe dato la risposta esatta.

Ryan portò lo sguardo alla professoressa –Per dimostrare l’autenticità del modello atomico di Thomson…- disse in tono sicuro –Bombardò con nuclei di elio carichi positivamente una sottile lamina d’oro. Poiché l’1% circa dei nuclei di elio venivano deviati, capì che l’atomo doveva essere in gran parte vuoto, ma che al suo interno dovesse esserci qualcosa che fosse denso e carico positivamente, inserendo così il nucleo nel modello atomico.- un silenzio innaturale cadde sulla classe. Perfino i Wildcats avevano smesso di lavorare sui loro schemi. Non c’era persona in tutto il laboratorio che non stesse fissando il ragazzo, che invece non spostò lo sguardo dall’insegnante, incurante.

-Beh… bene, Evans.- balbettò la donna –Per caso, sai anche dirmi qualcosa del modello atomico di Bohr?- Ryan sapeva che era il metodo della professoressa per assicurarsi che non avesse avuto un colpo di fortuna, e sorridendo tra sé diede una seconda risposta corretta, con dovizia di particolari.

-Evans, si fermi un attimo dopo la lezione.- disse l’insegnante con uno strano sguardo –Ho bisogno di parlarle.-

*-*

Troy Bolton si sedette sulla solita panca della serra, si poggiò allo schienale e si mise le cuffie del lettore MP3. Tirò fuori un quaderno e una biro e iniziò a disegnare uno schema per l’allenamento successivo, iniziando a canticchiare tra sé come gli veniva ormai naturale. Quel modo di lavorare sugli schemi era diventato per lui una specie di rito, che fino a quel momento aveva sempre funzionato alla grande, visti i risultati della squadra.

La professoressa Darbus entrò poco dopo nella serra: aveva bisogno di alcuni fiori per ornare la tomba di Giulietta per l’ultima scena del musical. Si chiuse alle spalle la porta di vetro ed iniziò a girovagare, osservando i vari fiori e valutando con attenzione l’effetto scenico che ognuno di essi avrebbe avuto sul palco.

All’improvviso, una voce giunse dal piano superiore della serra. Una voce che cantava. Una voce profonda, una voce… la voce di Romeo!

La donna salì le scale a grandi passi, rischiando più volte di inciampare sull’ingombrante scialle viola acceso che indossava, e si bloccò quando vide il proprietario di quella splendida voce seduto sulla panca al fondo della serra.

-Bolton?- tuonò la donna, la voce potente grazie alla lunga esperienza teatrale. Troy sobbalzò e si tolse di scatto le cuffie dalle orecchie –Oh… professoressa, mi scusi, cantavo troppo forte?-

-Oh, no, Bolton, non ti preoccupare…- commentò l’insegnante con una strana luce negli occhi –Cantavi proprio al volume giusto…-

*-*

Gabriella Montez tirò fuori dallo zaino i suoi spartiti e li fissò per qualche secondo, sempre più terrorizzata man mano che il giorno seguente si avvicinava.

Forse non era ancora pronta…

Ma no, sciocchezze, era il momento. Ormai erano anni che ritardava, e tutto per quello stupido spettacolo fatto all’età di sei anni quando il suo costume di era rotto mentre era al centro del parco, lasciandola in mutande (esperienza personale, giuro! Panico… NdA).

Ma ora era pronta a vincere quella paura assurda del palcoscenico. Doveva provarci, per lo meno.

Passò gli spartiti a Kelsie, che iniziò a suonate, e con naturalezza Gabriella iniziò a cantare.

Alla fine della canzone, quando le ultime note sfumarono nell’aria, Kelsie si voltò verso Gabriella –Farai mangiare la polvere alla Evans!- affermò sicura, lo sguardo pieno di speranza –La parte di Giulietta è tua, non c’è nessun dubbio!-

*-*

Taylor McKassy entrò nell’ufficio del preside Matsui, incerta sul motivo di quella convocazione così improvvisa che, ne aveva la sensazione, non avrebbe portato nulla di buono.

-Salve, signorina McKassy. Entri, entri, si accomodi.-

Taylor obbedì e non appena si fu accomodata sulla sedia di fronte all’uomo questo iniziò a parlare –Ha letto il regolamento dell’istituto, signorina McKassy?-

-Ehm… non nell’ultimo mese, signore.- cercò di ironizzare lei, decisamente preoccupata: cosa aveva combinato? Che regola avrebbe mai potuto infrangere senza nemmeno accorgersene?

-Male, perché è cambiato. E viene detto chiaramente che ogni studente deve avere almeno due attività extrascolastiche.

Taylor cadde letteralmente dalle nuvole: lei aveva solo il Club, e se anche ci fosse stata un’altra attività interessante, di certo non ci sarebbero stati più posti, ad anno iniziato!

-E come posso riparare?- si informò, felice almeno che la cosa non fosse così grave.

-Oh, non si deve preoccupare, signorina.- la tranquillizzò il preside –Tra tutte le attività, c’era solo più un posto disponibile, così l’ho riservato per lei… vede, un’importante membro della nostra squadra di basket si è diplomato lo scorso anno…-

-Con tutto il rispetto, signor preside.- lo interruppe Taylor –Ma piuttosto che giocare a basket nella squadra femminile preferirei passare le giornate a pulire scarpe e calzini puzzolenti dei Wildcats.

-Oh, su, signorina, non sia così estrema…- la tranquillizzò il preside con un lampo di sarcasmo nello sguardo –Non le si chiede certo questo…-

*-*

Quella sera, quattro ragazzi avevano ognuno un diverso stato d’animo, quando tornarono a casa.

Ryan era soddisfatto: aveva ottenuto il suo obiettivo, e checché ne dicesse la sorella, lui era stato felicissimo di accettare di entrare nel Club delle Scienze.

Troy era sbalordito. Mai aveva pensato di cantare, in vita sua, e ora che all’improvviso una delle insegnanti di canto più in incontentabili della storia gli aveva offerto la parte del protagonista!

Gabriella era ansiosa, per ciò che l’aspettava il giorno seguente: competere con Sharpay Evans non era certo una cosa che capitasse tutti i giorni.

Taylor era furiosa: il factotum della squadra, lei! Raccogliere palloni, maglie e calzini sporchi e sudati che quei maiali dei Wildcats dimenticavano… era ovvio, il preside la voleva morta.

 

________Nota di Herm90

Visto che domani parto per Trieste (gitaaaaa! siiii!) vi lascio questo chap, sperando di trovare taaante belle recensioni al mio ritorno!

Ringraziamenti: evanescense88 (thanke!!!), DarkGiliath (grazie sia per la scorsa ficcy che per questa!!!), Moony Potter (ecco qui, abbastanza presto?^^ avrei aggiornato prima, non fosse stato per il problemino di efp...), Vivy93 (ma saaaaalve! Sono felicissima di averti fatta ridere, e per questa nuova ficcy ringrazia Titty, l'idea me l'ha data lei!), Marty92 (grazie per questa e per 'In ogni caso'!!! kiss!), ale_theangel (spero che continui ad incuriosirti!^^), Titty90 (ebbene si, è nata dalla tua recensione, anche se... quello che sai arriverà più tardi, per ora Taylor è solo il factotum della squadra, povera! ps: visto? appena arriva il VIA, io eseguo^^), biba (sono contenta che l'inizio ti sia piaciuto! spero di continuare così!) e kikk@93 (il tuo nome mi è nuovo, quindi benvenuta! Grazie mille, e fammi sapere se avevi previsto bene!)

Ok, ora basta... venerdì spero di trovare qualche commentuccio, anche perchè altrimenti vengo a cercarvi uno per uno XD (e... spero di trovare anche i nuovi chap di qualcuuuuno... voi sapete chi siete! XD ok, batsa rompervi le scatole, mi odierete^^)

Bacioni a tutte, VVTTTTTTTTTTTTTTTTB!!!

  
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