Central Park, di notte, faceva un po’ impressione.
I lampioni irradiavano una luce malata, illuminando solo parzialmente i lunghi e tortuosi sentieri che da ogni punto si diradavano da un’entrata e l’altra.
Chris sapeva che avrebbe passato dei guai, dopotutto aveva abbandonato la roulotte senza dire niente alla sua manager o qualcuno della crew. Non lo aveva detto nemmeno a Darren, che si era addormentato sul letto mentre lui faceva la doccia.
In una situazione normale lo avrebbe svegliato, infamandolo pesantemente di perder tempo a dormire, nella poche ore che avevano a disposizione insieme.
Chris però era consapevole che Darren aveva dormito qualcosa come quattordici ore in tre o quattro giorni, lavorando al musical con i ragazzi degli Starkid e che poi era corso a New York per registrare Glee.
Senza contare che Chris non era dell’umore per sopportare l’esuberanza di Darren.
Non era dell’umore per sopportare nulla.
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