<< Jim… >> disse Vaniglia prendendo la mano del ragazzo << Non credi che tutto questo sia troppo…Perfetto?>> << Come?? In che senso? >>
<< Sì, è tutto stranamente perfetto! >>
<< Anche noi abbiamo diritto ad essere felici, o sbaglio? >>
<< Sì, ma… >>
<< Ma cosa? Babù, ti prego, non dirmi che ci hai ripensato! >>.
Jim era a dir poco terrorizzato.
<< Io…Non c’ho ripensato, ma non so… >>
<< Cosa non sai? >>
<< Ho un dubbio… >>
<< Cioè? Cappero Babù, parla!!! >>
<< Sei sicuro che zia Tomelilla abbia detto che non devo rinunciare ai miei poteri? >>
<< Io ti mentirei? >>
Vaniglia lo guardò negli occhi. No, quegli occhi da cerbiatto non potevo appartenere ad una persona che la stava ingannando.
<< No Jim, non lo faresti mai. >>
<< Tua zia ha detto che si può fare, quindi…! >>
<< Ma non capisco… Perché non ha fatto la stessa cosa quando si è sposata mamma, visto che era sua sorella?! >>
<< Non lo so, non chiedermi certe cose perché non saprei rispondere. >>
Dopo pranzo Babù andò dalla Strega della Luce per poter trovare una risposta ai suoi interrogativi.
Le spiegò tutto e la Strega rispose semplicemente, con un sorriso da sfinge << Oh, cara Babù, sapevo che prima o poi mi avresti fatto questa domanda ed io, da più di vent’anni ho la risposta pronta. >>
<< Cioè?? >>. La nipote non stava più nella pelle.
<< All’epoca non ero così in confidenza con il Gran Consiglio. >>
<< Comunque zia, grazie! Non potrò mai finire di ringraziarti! >>
<< Per voi, piccole mie, questo ed altro! >>
Angolo autrice: