Miei
prodi, scusatemi per il ritardo.
Il
mese di agosto da me (ma penso dappertutto) è un
po’
un casino.
Gli
ultimi due giorni sono stata in montagna (aah, il
campeggio *.*) e stamattina sono tornata per prendere la roba pulita.
Stasera e
domani sarò di nuovo lì.
Quindi,
non volendo aggravare il ritardo, mi sono messa a
scrivere.
Mentre
pensavo al protagonista di questa drabble mi è
venuto in mente un oggetto che mi ha sempre affascinata. Fatemi sapere
cosa ne
pensate!
L’orologio.
Tic-tac.
Tic-tac.
Ogni lancetta è fissa ormai da troppo sullo stesso punto.
È una cosa che non accadeva da tempo immane.
Ricordi con nostalgia quando erano piccoli. Non avevi bisogno di guardare l’orologio per sapere dove si trovassero.
Erano a casa, al sicuro, al tuo fianco.
Senti la mancanza di quel tempo felice. Vi erano sì dei problemi, ma eravate insieme per affrontarli.
Ginny è a scuola, ma la sua lancetta oscilla come una menade in delirio fra “scuola” e “pericolo-mortale”.
Di tutti gli altri non sai nulla. O almeno nulla che ti rassicuri.
L’orologio non sbaglia mai. E l’orologio dice che sono in pericolo. Pericolo mortale.
Ci sono momenti di massimo scoramento in cui ti verrebbe voglia di distruggerlo.
Poi cambi idea.
Torna la speranza.
La gioia di pensare a quanto sarai felice quel giorno.
Quel giorno in cui tutto tornerà come una volta.
Tutti a casa, tutti al sicuro, tutti insieme.
Per sempre.
Con tanti piccoli nuovi Weasley dai capelli rossi che scorrazzano per la Tana.
E ci sarà bisogno di modificare l’orologio e di ingrandirlo sempre di più.
Perché noi siamo Wealsey, siamo tanti, siamo insieme.
E tutto finirà bene.
Deve finire bene.
Cantuccio Ismeniano_
Non
è come la volevo. Non lo è decisamente.
È una drabble
incasinata, scritta male, le frasi sono ingarbugliate. Avevo voglia di
non
pubblicarla, poi però mi sono detta “meglio di
niente”.
Come
avrete capito è il famoso orologio che è su una
delle pareti di casa Weasley.
Vorrei
dire qualcos’altro, ma sono in ritardo e devo
scappare.
A
presto,
Ismene_