Erano quasi arrivati al limitare della foresta e stavano percorrendo un sentiero particolarmente ripido quando uno scossone improvviso del suolo li fece trasalire entrambi. Un ruggito disumano proruppe nel silenzio sepolcrale che li circondava come una coltre spessa di nebbia e la terra prese a tremare all’inverosimile.
Il Cacciatore si voltò, l’ascia alla mano, e vide la fonte di quel suono agghiacciante.
“Un troll!”
Alzò il braccio, pronto a colpire, ma la creatura fu più veloce di lui e sia lui sia la ragazza furono sbalzati all’indietro. La ragazza si rimise in piedi e gli corse incontro, aggrappandosi con forza a una sua spalla.
Continuando a ruggire, il troll si sollevò dal suolo e si mosse ad ampie e violente falcate verso di loro. Il Cacciatore gli lanciò un’occhiata colma di disgusto, prima di afferrare la ragazza per la vita e spingerla in avanti, lontano da quella bestia inumana. Corsero fino ad un albero più grande degli altri e si nascosero dietro al tronco massiccio.
Il troll li seguì fin lì e colpì l’albero, frantumandone la corteccia in un milione di pezzi.
Il Cacciatore si alzò tra i frammenti legnosi e andò incontro alla creatura irsuta, urlando.
“Fuggi!”
La ragazza, però, non si mosse; rimase dietro a quel che rimaneva del tronco, osservando il Cacciatore lottare con il troll, trasalendo quando lo vide cadere ai piedi della bestia. Senza riflettere, si fece avanti e diede un grido disumano contro la creatura. Quella replicò con altrettanta forza e lei cadde all’indietro, con le mani che affondavano nella terra fangosa, ma non distolse lo sguardo degli enormi occhi scuri del troll.
Rimasero a fissarsi per un tempo indefinito, fin quando la creatura non si allontanò con passi pesanti. La ragazza continuò a fissare la sagoma crostosa del troll ritornare nella radura.
Il Cacciatore la raggiunse, con espressione severa e tagliente. La osservò, mentre i suoi occhi verdi erano ancora intenti a scrutare l’orizzonte e le parlò con biasimo, quasi fosse preoccupato per lei.
“Ti avevo detto di fuggire” la riprese con tono d’accusa.
“Se l’avessi fatto, saresti morto.”
E non c’era condanna, ira o ipocrisia nelle sue parole; era soltanto una pura e semplice affermazione.
Finalmente il suo sguardo cadde sul volto del Cacciatore e, per la prima volta, lei gli sorrise.
[380 parole]
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Buongiorno! :)
Eccomi con la terza flashhh *-* Questa è stata una delle più ardue da scrivere u.u Non sapevo come raccontare il momento senza scadere nel banale o nel noioso e ho cercato di mantenermi il più possibilmente inerente alla scena, ma allo stesso tempo cercando di essere semplice e incisiva... spero che non vi faccia sbadigliare T.T
La scena, ovviamente, è quella del troll ;) Il titolo significa "Lei mi ha salvato". Mi è piaciuto vedere Biancaneve rischiare la vita per salvare quella del Cacciatore invece che fuggire ed esser sicura della sua inclumintà *-*
Lo scambio di battute è, a mio parere, divino <3
Spero vi piaccia. Grazie a tutti coloro che leggono/seguono/recensiscono e alle mie due fedeli lettrici *-* Alley e Alice_Nekkina_Pattinson.
Spero che gradiate anche quest'aggiornamento. Un bacio e alla prossima! Mary