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Autore: Hope 1999    14/08/2012    4 recensioni
"L'unica differenza tra me e Aster è che io ho incontrato Nihal sulla mia strada, lui no" questo diceva Sennar nell'epilogo delle Cronache. E se invece Aster avesse conosciuto Nihal prima del giorno della Grande Battaglia? Cosa sarebbe successo? Partendo da queste domande ho scritto questa serie. Se vi ho incuriosito, leggete, recensite, ditemi cosa ne pensate!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                CAPITOLO 4

                                                                                                                             Un incontro dettato dal Destino

 

 Era ormai passata una settimana dal suo arrivo nella Terra del Vento e Aster si era già ambientato. Di giorno andava a cercare nel folto della Foresta qualunque cosa commestibile e di notte si curava le ferite e lucidava le armi. Tutto era avvolto da un silenzio impenetrabile e il Tiranno era solo in compagnia di Blackie, la sua cavalcatura, e dei suoi pensieri. Non parlava con un essere umano da molto, moltissimo tempo. Conduceva una vita da eremita e la cosa cominciava a piacergli. Niente consigli di guerra, niente ordini, insomma nessuna preoccupazione. Ma il Destino aveva altri programmi per lui. E a volte gioca brutti scherzi.
Era un giorno come un altro. Il Tiranno era a caccia con il suo fidato destriero. Il bottino fino a quel momento era stato molto magro: soltanto un paio di conigli e un piccolo scoiattolo. Aveva preso anche un minuscolo uccellino, ma lo aveva liberato perché non era così senza cuore da mangiare un esserino indifeso come quello. Tutto era stato molto tranquillo, il silenzio assoluto, almeno fino a quel momento.
Un urlo squarciò l'aria. Un grido di guerra. Proveniva dalla Prateria ai piedi di Salazar. Una battaglia. L'esercito del Tiranno contro quello delle Terre Libere. Senza neanche rendersene conto spronò il cavallo che cominciò a galoppare in direzione dello scontro. Si calò il cappuccio sul viso, incoccò una freccia e si tenne pronto a combattere. Sbucò all'aria aperta e si ritrovò tra le schiere di fammin. Cominciò a combattere come un pazzo, calpestando diversi nemici con gli zoccoli di Blackie e uccidendone altri con le frecce. Fu in mezzo a quel caos che la vide. Lei. La sua nemica. La Sheireen. Impossibile confonderla con quei capelli blu. Combatteva anche lei come una furia, menando fendenti precisi e letali. Una macchina di morte. Come me. Dei burattini in mano agli Dei. Un Destino scritto nel sangue. Una fine certa per uno dei due. Due nemici. Una Sheireen e un Marvash. Bene e Male. Luce e Buio. Due opposti. (Ma gli opposti si attraggono, mio caro Aster. Tu dovresti saperlo... NdHope) Si diresse verso di lei a tutta velocità. Giunto a qualche metro dalla ragazza saltò giù dall'animale in corsa e sguainò la sua spada. Si fece strada vibrando colpi e mettendo fine alla vita di molteplici soldati e fammin. Fu allora che Nihal si accorse di colui che stava praticamente lottando al suo fianco. Era vestito completamente di nero, maneggiava la spada come se non avesse mai fatto altro nella vita ed era agilissimo. Evitava i colpi dei nemici con un'eleganza ammirabile e poi, con un unico attacco, freddava coloro che lo avevano attaccato. Chissà chi è questo guerriero incappucciato... Non ho mai visto nessuno schivare gli assalti così. Pensò la mezzelfo mentre trapassava un fammin da parte a parte. Il sangue di quell'essere colorò il suolo della Terra dove aveva abitato per anni con Livon. Ad un certo punto i soldati del Tiranno li accerchiarono, costringendoli a combattere schiena contro schiena. Il misterioso cavaliere cominciò a muoversi ancora più velocemente. Nessuno lo poteva fermare. Chiunque osasse avvicinarsi a lui andava incontro a morte certa. La giovane mezzelfo si distrasse un secondo a guardarlo e non si accorse della spada che la stava per uccidere. Una spada blu dai riflessi neri parò il fendente a pochi centimetri dal viso della mezzelfo.
-Dovresti stare più attenta, dolcezza. La prossima volta ci potresti rimanere secca.- Disse il suo tenebroso salvatore. La sua voce era profonda senza alcuna traccia di affanno dovuto alla battaglia.
-L'ultimo che mi ha chiamato dolcezza ora è sotto terra a fare compagnia ai vermi. E non credo tu voglia fare la stessa fine, vero?- Ribatté piccata.
-Una minaccia di morte. Che bel ringraziamento per averti appena salvato la vita.- Le rispose. Un soldato nemico cercò di sorprenderlo alle spalle, ma lui rapido come un ghepardo lo colpì con una mano facendolo cadere a terra, morto.
-Tutti questi stupidi maiali mi stanno facendo innervosire. Sono così irritanti.- Finito di parlare, Aster alzò una mano e cominciò a recitare una litania nell'Antica Lingua. Una luce intensissima accecò tutti i combattenti. Appena riprese l'uso della vista, Nihal rimase a bocca spalancata. Tutti i fammin erano ridotti in mucchietti di cenere.
-Così va decisamente meglio. Non trovi anche tu?- Io li ho creati e io li ho distrutti. La ritirata risuonò per tutta la pianura. Avevano vinto. I loro avversari (O meglio i due o tre umani che erano rimasti in vita dopo la magia del Tiranno. NdHope) scappavano con la coda tra le gambe dopo essere stati decimati.
-Ma tu chi diavolo sei? Come cavolo hai fatto a ucciderli tutti in contemporanea?- Chiese Nihal fuori di sé dallo stupore. Sopra di loro un drago solcava il cielo e, sulla sua groppa uno gnomo in armatura. Anche Aster si accorse della loro presenza e richiamò il suo cavallo. Li aveva riconosciuti immediatamente.
-Ido!! Vesa!! Siete arrivati! Allora, ti sei deciso a dirmi chi sei?- Nihal si volse e si accorse che il suo salvatore era svanito. -Maledetto! Quello lì è scappato! Non ho saputo neanche il suo nome.- Il drago intanto era atterrato e il suo cavaliere era sceso.
-Nihal, che hai? Sei ferita?- Ido le chiese preoccupato.
-No, non sono ferita. Stavo solo osservando la Foresta.- Mentì la ragazza.
-Avanti, torniamo all'accampamento a riposarci un po'.- Le propose invitandola a salire in groppa al drago rosso.
-Ok, andiamo.- Disse mentre saliva in sella. Ti ritroverò mio caro sconosciuto e scoprirò la tua identità. Fosse l'ultima cosa che faccio. Ci rivedremo presto.

 

 

Ma perché diavolo l'ho salvata? Lei è la mia nemica. Avrei potuto lasciare che il soldato la uccidesse. Che idiota che sono! Aster si era rifugiato nella Foresta appena aveva visto Ido. Non si sarebbe mai aspettato di vederlo laggiù. Lo chiamavano il Traditore. Era passato dalla parte dei buoni. Dola, suo fratello, era invece uno dei suoi più fedeli servitori. Per quello gli aveva lasciato il comando di quella Terra.Con il suo corpo da ventenne non l'avrebbe riconosciuto di certo ma era meglio non rischiare. Il Tiranno non si dava pace. Continuava a darsi dello stupido per l'occasione mancata ma allo stesso tempo voleva rincontrare la mezzelfo. Il perché non sapeva spiegarselo. Si era divertito come un matto a stuzzicarla. La sua faccia dopo aver visto i fammin ridotti in polvere era stata impagabile. Si era trattenuto a stento dal scoppiare a riderle in faccia. E poi era una guerriera formidabile. Naturalmente non alla sua altezza ma quasi. La sua spada di cristallo nero era formidabile, affilata come poche, semplicemente stupenda. Chissà come sarebbe stato maneggiarla... Magari dopo aver ucciso quella ragazzina potrei tenerla. Come trofeo. Dopotutto era stata colpa sua se era stato incarcerato e torturato. Era per lei che si mi ero trasformato in un ventenne. Era ormai notte fonda. Aster non aveva voglia di dormire in casa. Non con quel cielo trapunto di stelle. Decise allora di accamparsi nella radura del Padre della Foresta. Si addormentò poco dopo e sognò la battaglia che si era svolta poche ore prima e l'incontro con la Sheireen, dettato dal Destino.

 

 

Erano passati appena tre giorni dalla battaglia nella Prateria quando l'eco di un'altra lotta risuonò per tutta la Foresta. Aster ne approfittò subito. In fondo sperava di rivedere quella ragazza. Si gettò immediatamente nella mischia. Cominciò a scoccare decine di frecce. Guardava dappertutto, ma non la vedeva. Era distratto e i suoi avversari ne approfittavano, anche se con scarsi risultati. Il suo obbiettivo era lei non tutti quei soldati che aveva davanti. Quelli erano solo ostacoli e lui li eliminava senza pietà. Scese dal cavallo ed estrasse la spada dal fodero. Subito molti fammin si avventarono su di lui. Se ne liberò con una semplice magia Proibita. Ma altri sostituirono quelli appena eliminati. Mentre era di spalle un soldato semplice cercò di colpirlo con la spada. Aster però se ne accorse troppo tardi. Si vedeva già agonizzante a terra in un lago di sangue. Sorprendentemente un'altra arma si frappose tra quella nemica e il corpo del Tiranno. Una spada di cristallo nero. La Sheireen. Mi ha salvato la vita. Un viso incorniciato da corti capelli blu, splendidi occhi viola, un corpo agile e scattante, fasciato da una lucente armatura fu quello che vide Aster. Una bellezza letale, molto letale.
- Attento, dolcezza. Ti potresti fare molto male.- Disse la mezzelfo prendendolo in giro.
-Chi non muore si rivede! Che cosa ci fai in un bel posto come questo?- Rispose sarcastico l'altro. -Beh, sai ero nei dintorni... E già che c'ero ho salvato anche uno sbruffone. Sai come si dice: occhio per occhio, dente per dente, salvataggio per salvataggio.- Continuavano a scherzare e a stuzzicarsi nonostante i nemici che li attaccavano e che poi facevano una brutta fine per mano loro. L'esercito delle Terre Libere però stava perdendo molti uomini e arretrava sempre di più. Nihal e Aster rimasero isolati e vennero circondati da un gran numero di avversari equipaggiati con asce, spade e lance. Presero a muoversi più velocemente per schivare gli innumerevoli colpi. Erano in grande difficoltà, persino il mezzo mezzelfo faticava a tenere il ritmo. I primi segni rossi cominciarono a materializzarsi sulle sue braccia. Era così preso dalla battaglia che si accorse troppo tardi della freccia che puntava verso la Sheireen. Quando sentì un tonfo si voltò e la vide. Nihal era stesa a terra agonizzante, con la freccia conficcata nel ventre. No! Non può morire così! Sono io quello che la deve uccidere. Aster si lanciò verso la ragazza per proteggerla dai fendenti dei nemici. Tagliò di netto la testa ad alcuni e poi trapassò da parte a parte l'arciere che l'aveva colpita. Richiamò a sé il suo cavallo e vi caricò sopra il corpo inerte della giovane. Vi montò in groppa anche lui e cominciò a cavalcare verso la Foresta, dove lei sarebbe stata al sicuro. Avanti, non mollare. Tra poco saremo lontani da qui. Creò una barriera magica attorno alla mezzelfo per ripararla da eventuali altri assalti. Ma si dimenticò per la fretta di proteggere anche sé stesso. Un colpo di ascia lo colpì ad una gamba, che prese a sanguinare copiosamente. Maledizione! Questo non ci voleva. Un'altra ferita da curare. Nonostante tutto, aumentò la velocità e puntò imperterrito alla sua meta. La vista gli si annebbiava e faticava a tenere gli occhi aperti. Un dolore lancinante alla spalla quasi lo fece cadere dalla sella. Una lancia gli si era conficcata in profondità nella carne. Ce l'ho quasi fatta. La Foresta è a pochi metri. Ce la devo fare. Si tolse con fatica la lancia dal corpo e la lanciò lontano. Mancava pochissimo ormai. Il cavallo si impennò e li disarcionò entrambi. Evidentemente era stato colpito anche lui da una freccia. Aster cadde a terra con un tonfo. L'ultima cosa che vide fu Nihal poco lontano da lui, immobile. Poi tutto fu avvolto dall'oscurità. 

Angoletto dell'autrice               

Ciao a tutti!! Eccomi con un nuovo capitolo. Credo sia il migliore tra quelli pubblicati finora. E stavolta è anche abbastanza lungo. Piaciuta la sorpresa? Finalmente il mistero è stato svelato! Aster ha incontrato Nihal. Diciamolo, era ora!! Così lui avrà qualcuno con cui parlare e sarà meno depresso. Questi due faranno letteralmente fuoco e fiamme insieme! Allora, Aster valeva la pena di aspettare?
Aster: Certo che sì! Anche se ci hai praticamente ridotti in fin di vita al nostro secondo incontro.
Hai ragione... Non so come mai mi vengono queste idee. Io sono affezionata a te e anche a Nihal e vorrei farvi vivere una vita tranquilla, ma siete voi che vi cacciate sempre nei casini!!
Nihal: Siamo come delle calamite. I guai ci inseguono.
Siete sfigati. Tutto qui. Comunque, caro il mio Tiranno, ti potevi comportare un po' meglio con lei!
Nihal: E soprattutto potevi fare meno lo sbruffone. Altrimenti la prossima volta che ti cercano di uccidere te la cavi da solo.
Aster: Mi dispiace, dolcezza, ma io sono così.
Nihal: *sfodera la spada e la punta alla gola del ragazzo* Chiamami ancora così e vai a fare compagnia ai pesci. Te l'ho già detto una volta.
Aster: *allontana l'arma da sé* Ehi, calmati un po'. E poi non oseresti mai farmi del male.
Nihal: Vogliamo scommettere? Ho già ferito il mio migliore amico, non mi faccio di certo scrupoli ad ammazzare uno sconosciuto.
Aster: Certo, come no e io sono il Tiranno.
Ma lo sei, ti ricordi?!
Aster: Giusto, grazie per avermelo ricordato.
Nihal: Vedi di comportarti meglio la prossima volta, altrimenti... *sguardo assassino*
Aster: Io faccio quello che voglio. Non mi faccio spaventare dalle minacce di una ragazzina.
Nihal: E da una ragazzina armata, invece?
Bene mentre questi continuano a litigare come piccioncini (Non siamo piccioncini!! NdAster e Nihal) (Invece sembrate proprio due innamorati! NdHope) colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno letto questa storia, che l'hanno recensita, ecc... Ma voglio soprattutto ringraziare una vera amica, che mi sostiene sempre e che mi da' preziosi consigli. Grazie ALEX_p4nt0mh1v3! Sei un'amica speciale!! Bene, ho detto quello che avevo da dire e ora vi saluto.
Alla prossima, la vostra pazza e sclerata Hope.
Ciao a tutti!!!

   
 
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