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Autore: SoleDincht    27/02/2007    3 recensioni
Un fiore di ciliegio che fiorisce dal terreno...
lei era così.
aveva sbagliato tutto...
fin dall'inizio.
Genere: Drammatico, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Envy, Nuovo personaggio, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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come petali di ciliegio

Luce.


Senza di questa non può esistere l’ombra, lo sai ?


Senza luce non c’è ombra, e senza l’ombra non c’è la luce, e vuoi sapere il perché?


L’una senza l’altra non si possono distinguere.


Senza i raggi che filtrano dalla finestra non puoi riconoscere l’ombra gettata dai mobili sul pavimento.


Senza il sole che illumina la nostra città, non posso vedere l’ombra sui lineamenti del tuo viso perfetto.


Entrambe non sono altro che due facce della stessa medaglia.


Sono l’uno il contrario dell’altro, e per questo legati indissolubilmente.


Proprio per questo…se tu sei la luce…


…Io sono l’oscurità.


COME I PETALI DI CILIEGIO

Capitolo 2


< tu come hai superato l’esame? >

< uh? >


la ragazza fissò il coetaneo con sorpresa.

La giacca ripiegata sulle braccia incrociate attorno alla busta della spesa, faceva troppo caldo in quel giorno primaverile per indossare quel indumento.


< ehm…ho quasi distrutto la sala con tanto di alchimisti e militari dentro. E tu? >

< io stavo per uccidere il comandante supremo con la lancia. >

< umpf, mi hai battuto >


un sorriso sincero e frizzante.


Talmente tanto da far risultare dettagli il sole di inizio maggio che scaldava la pelle e la brezza leggera che scorreva tra i vestiti.


A vederli così erano totalmente opposti:

lui, capelli biondi e occhi dorati.

Lei, capelli neri e occhi/o nero.


Lui, luce ; lei, ombra.


Totalmente opposti, totalmente uniti.


Un passato difficile, un futuro tranquillo


Almeno per uno di loro…


***


Un urlo straziante nel mezzo della notte.


Una corsa e una porta spalancata.


Una ragazza che si dimena disperata nel letto, le mani premute sul lato fasciato del viso che le provoca tutto quel dolore, la ferita che continua a sanguinare.


< che succede?! >

< STA BRUCIANDO! STA BRUCIANDO! >

< stai calma. >


l’occhio spalancato talmente tanto da farle male, lacrime di dolore che bagnano il cuscino.


I tentativi di calmare Faith completamente vani.


Andò avanti così per mezzora.


Finché la ragazza non si addormentò di nuovo tra le braccia di Ed.


Un sospiro di sollievo, un sorriso paziente cercando di sistemare il corpo addormentato tra le coperte disfatte, una strana espressione fasciando i palmi della ragazza insanguinati, conseguenza delle unghie strette a contatto con la pelle.


Un espressione corrucciata, il mento poggiato sulle mani incrociate sulla comoda scrivania del suo ufficio ascoltando il racconto, ancora quella strana espressione concludendo.


< bella notte full metal >

< spiritoso…>

< immagino che tu mi starai per chiedere…>

< …qualcosa in più sul suo passato, certo >


rispose alzandosi dalla poltrona, guardando fuori dalla vetrata, dando le spalle all’interlocutore.


< non posso >

< come sarebbe a dire?! >

< non sono autorizzato >

< ma come Roy! Sei impazzito?! >

< tienila d’occhio fin quando non guarisce, non posso dirti altro >

< e dopo? >

< lasciala andare >

< sapevo che eri un idiota, ma non fino a questo punto >

< il mio non è un invito, è un ordine >

< … >

< un'altra cosa acciaio >

< che vuoi >

< non rimuovere quelle bende >

< eh? >

< non devi assolutamente toccarle quel lato del viso >


***


Ed tornò a casa pensieroso.


Le parole di Mustang gli riattraversavano la mente in continuazione, facendosi man mano più marcate, fino a far comparire l’espressione seria di “Fuoco” che, su uno sfondo viola, ronzava ripetendo all’infinito quelle strazianti parole.


“ non devi assolutamente toccarle quel lato del viso”


“ non rimuovere quelle bende”


“ non devi assolutamente toccarle quel lato del viso”


“ non rimuovere quelle bende”


inutile dire che quella situazione gli dava un enorme fastidio, una gigantesca irritazione.

Alla fine del tragitto fino a casa, si ritrovò un gigantesco mal di testa che gli aleggiava sul cranio, e aprendo la porta si ritrovò a rimuginare sulle cause dei vari comportamenti di Faith, ma fu alquanto sorpreso nel vedere Al a leggere impegnato un quadernetto e a scribacchiare qualcosa su un foglio, seduto in cucina letteralmente circondato da dizionari e vari.


< Al, che stai facendo? >

< ah, nii-san sei tornato! >

< (sedendosi al tavolo) già, che stai facendo? >

< stò decifrando questo quaderno, è di Faith >

< ah, sono appunti sulle sue ricerche, vero? >

< già, sono sottoforma di appunti di botanica >

< botanica? Cioè di fiori? >

< esattamente, l’ho tradotto quasi tutto, e questi sono i risultati >


Al porse al fratello il pacco di fogli appena scritti, cercando poi di rimettere a posto i dizionari e gli scritti.


< (rimettendo i fogli sul tavolo) a quanto pare il sopranome “Darkness” non le è stato dato a caso…>

< a quanto pare…>

< a quanto pare sta seguendo una serie di ricerche sulla composizione dell’ombra >

< ed è riuscita ad ottenere una composizione simile all’acciaio…>

<…niente male…niente male davvero…>

< solo una cosa nii-chan, non riesco a capire l’ultima pagina, sembra una poesia. >


Ed prese il quaderno fra le mani, osservando le immagini di fiori e piante, dove solo occhio esperto avrebbe saputo riconoscere le formule nascoste in quelle pagine.


Si ritrovò all’ultima pagina.


I petali, gocce di sangue sulla mia pelle.


Il colore, rosato, come bagnati dal doloroso liquido carminio.


I petali di ciliegio ricoprono il mio corpo, bagnati di sangue.


Riesco ancora a sentire quel sapore metallico.


Riesco ancora a riconoscere quell’odore, mischiato al profumo dei fiori.


Riesco ancora a sentire il dolore in quella parte del viso, mi alzo reggendola, come se alla rimozione della mia mano, quella cadrebbe frantumandosi come cristallo.


Un fiore, rosato, puro, semplice, ma fiorito dal terreno.


Io sono come lui.


< questa non è alchimia >

< no? >

< è una testimonianza, ma la pagina è strappata, sembra che continui…>

< uff…siamo destinati a misteri, eh nii-san? >

< credo proprio di sì, piuttosto, lei come sta? >

< uhm…si è svegliata solo alle 11:30, ed è stata tutto il tempo a guardare fuori dalla finestra >

< secondo te che le è successo ieri sera? >

< non lo so, speravo che ce lo dicesse Roy, a proposito, come è andata? >

< non ha detto niente, solo mi ha “ordinato” di tenerla d’occhio e di non toccare la bende…>


< … >

Ed scostò la sedia, alzandosi e dirigendosi verso le scale.


< dove vai? >

< diciamo a farle compagnia…>


L’alchimista entrò nella stanza, trovando la ragazza seduta ad osservare il paesaggio al di fuori della finestra:


il riflesso del tramonto era stato accolto dai capelli, ora contornati qua e là da sottili linee dorate, quanto era stato respinto dall’occhio, all’interno del quale si poteva scorgere una timida pagliuzza che rendeva il contrasto tra luce e tenebre ancora più evidente.


L’espressione corrucciata, anzi, triste davano al ragazzo la sensazione di trovarsi in un quadro, sensazione che finì notando le fasce sporche di sangue gettate malamente nel cestino.


Infilò le mani in tasca:


< a quanto pare quella ferita non vuole chiudersi, eh? >


la ragazza si voltò di scatto, colta nel profondo dei propri pensieri.


< scusa, non volevo spaventarti…>

< fa niente tranquillo >


Ed si avvicinò al letto, facendole segno di girarsi.


< su, girati, ti cambio le bende >


< sì >

la ragazza si distese a pancia in giù, sistemando la mano destra sotto il mento e facendo sgusciare il braccio ferito fuori dalle coperte, porgendolo al giovane che lo posò in grembo, cominciando a togliere le fasciature e a snodare nodi.


< Alphonse ha finito col mio quaderno? >

< sì, posso farti un paio di domande al riguardo >

< certo, sono a tua disposizione >

< perché sei alchimista di stato? >

< perché avevo bisogno di fondi per le mie ricerche, e con l’esercito ne trovo in abbondanza >

< ricerche sull’ombra? Perché? >

< diciamo solo che “ce l’ho nel sangue”… >


cadde un silenzio di tomba, frammentato solo dal fruscio delle bende che si avvolgevano al braccio di Faith, adattandosi alla pelle morbida e lattea.


< …o semplicemente per curiosità…>

< che intendi dire? >

< che mi sono sempre fatta alcune domande sull’ombra, e seguendo alcune ricerche, ho scoperto che è più o meno come l’aria ! >

< và avanti, mi interessa…>

< l’aria non si vede, e apparentemente è priva di qualunque massa, però la pressione è generata proprio dall’aria stessa. Allo stesso modo, l’ombra, occupando un tot di superficie, acquisisce (“prede in prestito”) una parte della massa dell’aria, occupandola, e con questo si forma un “volume d’ombra”, apparentemente in 2D, rimane solo da rielaborarla rendendola in 3D. chiaro? >

< sì, ma come hai fatto a dare una conformazione simile all’acciaio? Dipende dall’aria e dalla sua composizione? >

< esattamente: quando ritiro, o “risucchio” una determinata quantità d’ombra, questa trascina con sé anche una discreta quantità di componenti chimici del terreno o delle superfici, talvolta anche dell’aria, e amalgamandole si può ottenere la composizione che si vuole >


cominciarono a parlare di formule, cerchi e ricerche, e Al, povero ragazzo, ascoltava dalla porta meravigliato, saziandosi di nozioni che, bene o male, non riusciva a comprendere a fondo, col risultato di un gran mal di testa.


Si fermarono solo quando Al, rassegnato, finì col preparare la cena, e richiamò i due alchimisti per il pasto.


< stai meglio Faith? Prima avevi una brutta cera >

< molto meglio Alphonse, ti ringrazio…ah, dov’è il mio quaderno? >

< è su quel tavolo in sala, perché? >

< no, è solo che ci devo ancora scrivere qualcosa, e volevo completare gli appunti >

< (ingoiando un altro boccone) capisco… >


I tre giovani continuavano ignari la cena, e solo uno dei tre era forse consapevole di ciò che stava per accadere, per quanto cercasse di far ritirare i cattivi pensieri in un angolo della propria mente, sperando con tutta sé stessa che ciò che temeva non doveva per forza accadere, nella candida speranza di vivere una vita normale, anche se quella cosa glielo impediva.


Una figura avvolta in un cappotto nero guardava le immagini nella casa, e l’espressione corrucciata esprimeva i propri pensieri all’aria, si ritrovò a farfugliare tra sé.


< ma guardali…sembrano una famigliola…>

< disgustosi vero? >

< Envy…… >

< sono venuto a vedere che combini pivello, spero che tu non mandi tutto all’aria…>

< abbi fiducia in me Envy…se mando all’aria i vostri piani smonto anche il mio obiettivo… >

< allora sei ragionevole Betrayal…come ti sembra la tua metà? >

< troppo tranquilla, non sa di essere un arma umana…>

< tanto meno che tu sei la chiave >

< oh insomma! Che ci fai qui? E poi perché continui a chiamarla la mia metà? >

< non è forse così? >

< (infilando le mani in tasca e voltandosi) io non ho niente a che fare con lei >

< il tuo obiettivo ti tradisce >


Betrayal lo fulminò con lo sguardo


< il mio scopo non ti riguarda, come non mi riguarda il tuo, l’importante è che entrambi raggiungiamo il nostro fine, poi…>

< chi s’è visto s’è visto, già >

< e ora, se non ti dispiace…>


come la prima volta, un turbine avvolse il giovane, lasciando al suo posto solo aria, Envy sospirò, tornando a fissare l’immagine che la finestra gli dava.


< uff…eppure è un peccato…un’alchimista così brillante… >


sollevò di scatto la testa, come risvegliato di colpo. Si dette un piccolo colpo sulla fronte.


< ma che m’importa…in questo periodo avevo proprio bisogno di dar sfogo al mio spirito sadico… >



The end of the 2° chap




E ora, la parte che preferisco!! Le risposte alle vostre domande!!!



Selly : Bè… chi legge le mie storie sa che i colpi di scena arriveranno principalmente alla fine, come i nodi, oscuri misteri e simili che verranno svelati tramite cose che NON saranno racconti espliciti…quindi…tranquilla!! Sulle spine non lascio nessuno, tanto più che spesso rimango sveglia per pensare alle evoluzioni per le varie storie….


16smartis16: Ah! Una cosa su cui andiamo d’accordo! Anch’io adoro il mistero, e come ho già detto a Selly, tra un po’ i misteri saranno svelati, e con metodi che mi aggradano parecchio…ihihih


Hermyone: Il tuo è stato un commento che mi ha incuriosito parecchio…innanzitutto sono felice che sia piaciuta…tuttavia…chi è il moretto di cui parli? Non voglio anticiparti niente ma non credo che tu abbia indovinato…non è che intendevi Mustang? Poi, come ho già detto…si risolverà tutto, tranquilla, basta che continui a leggere e a recensire…comunque:

1) Bè…sinceramente non me n’ero nemmeno accorta…forse per abitudine, ma devo dire che mi irrita un pochino quella specie di devozione/venerazione ossessiva che ha Al per Ed…diciamo che forse nella mia storia lo tratterà come un comune essere umano…

2) Grazie…secondo me l’inizio è di fondamentale importanza per una storia…quindi alcune volte ci metto giorni per iniziare col piede giusto, e spesso (come in questo caso) poesie o simili me le invento di sana pianta, e a volte devo rifarli da capo perché non hanno un senso o perché sono andata fuori tema…


Kimmalfoy: taci gemella.



Questo è ciò che è saltato fuori dal commento di mia sorella appena ha letto questo chappy.


I meriti per le demenzialità se li prende tutti lei…


< … > - Sole-chan / soleDincht

“...”- kimelric / kimmalfoy


“non toccarle quel lato del viso…(sembra 2 facce quello di batman…!! ^ 0 ^)”

< gemellino ma che cazzo spari?>

“batmaaaaaan batmaaaaan!(canta la sigla di batman…)”

< dal momento che ti piace così tanto scrivi una storia su di lui…poi vediamo se l’aggiorni…>

“se anch’io mi metto a gridare nella notte arriva Ed a consolarmi? Io ci provo...(tira un urlo…e non viene nessuno ç__ç eddynooooo!!!!)

< nei tuoi sogni cara…ma non nelle mie storie!! ^^ >

“come petali di ciliegio……………COME PET(ALI DI BATMAN….) wow dal prossimo capitolo il protagonista diventa BATMAN…!”

< come dire…ma anche no! Ragazzi, non ci credete, è la sclerata quotidiana di mia sorella…>

“bene…al prossimo capitolo!!!! Commentate…!!!!”

< STRONZA !!!! QUESTA STORIA E’ MIA ! e se proprio vuoi saperlo…anche ED è mio!! >

“nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo(urlo in stile jean claude)”

< ok, ora che abbiamo messo le cose in chiaro (Ed) scrivete a ME, alias sole-chan, e se potete, mandatemi fondi per mandare quella pazza esagitata di una sorella in un manicomio (laboratorio n°5)>


ecco spiegato il commento al primo capitolo… COMMENTATEEEEEEE...bye bye !!!

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