IL QUINTO ANNO DI GINNY
RITORNI,
SPARIZIONI E RAPPORTI
Attenzione: c’è una scena di nudo!
Era
una mattina come le altre alla Tana, si stava facendo colazione e il padre di
Ginny era tornato da Grimmauld Place
con delle notizie sulle strane sparizioni, lui e Molly
salirono in camera da letto per parlare senza essere disturbati e sentiti
perché ciò era un segreto, anche se in molti lo avevano notato in quei giorni
che qualcosa non andava. Harry, Ron e Hermione erano curiosi di sapere cosa si stavano dicendo e
si misero a parlare delle varie ipotesi quando un gufo picchietto alla
finestra, Harry lo aveva già visto da qualche parte cosi si alzò dalla sedia e
andò ad aprirla la finestra, il gufo si posò sulla sua spalla e gli consegnò la
lettera. Harry ritornò da Ron e Hermione
e aprì la lettera per vedere chi lo scriveva…
Caro
Harry,
Ho
bisogno d’incontrarti subito
Si
tratta di una cosa molto delicata per dirtela in una lettera.
Incontriamoci
all’Angolo di Felicity a Diagon Alley alle 11.
E’
molto importante.
Un
bacio,
Cho
“Di
chi è?” chiese Hermione curiosa.
Harry
non rispose subito, era un po’ sorpreso di ricevere una lettera da Cho poiché
non si erano più parlati per colpa di quell’equivoco a San Valentino ma si
accorse d’essere contento di quell’inaspettata lettera.
“E’
di Cho” disse Harry tranquillamente.
“Cho??!”
esclamò Hermione sorpresa
“Si”
“Non
sapevo che vi sentivate ancora?” chiese Hermione con una punta di gelosia.
“Infatti, non ci siamo più sentiti fino ad oggi”
“Che cosa ti scrive?” chiese Ron
curioso.
“Mi
vuole parlare di una cosa delicata ma non ci ho capito molto”
“Fa
vedere” disse Hermione sospettosa.
Harry
le passò la lettera e Hermione la lesse attentamente ma la cosa non gli piaceva
molto soprattutto per la frase -si tratta di una cosa
molto delicata per dirtela in una lettera- sperava che Cho non gli fosse
tornata la cotta per Harry.
Fu
Ron a parlare.“Ci andrai, Harry?”
“Si,
ho bisogno di sapere” rispose Harry preoccupato.
Hermione
non disse niente ma era molto gelosa.
“Tu
sai dov’è si trova L’Angolo di Felicity?”
“E’
vicino al negozio di Fred e George.
E’ una sala da the”
Harry
sali di sopra per prepararsi poiché mancavano pochi minuti all’incontro con Cho
e si sentiva alquanto nervoso, forse era del tutto
normale che si sentisse cosi, era sempre la sua ex.
Appena fu a Diagon Alley, segui le
indicazioni di Ron e si ritrovò davanti alla porta
dell’Angolo di Felicity, era molto nervoso quando tocco la maniglia per
entrare.
L’Angolo
di Felicity era un’accosciante e bellissima sala da the, Harry si guardò un po’
intorno per poter scorgere Cho e poi la sua attenzione fu attirata da una
bellissima ragazza di diciassette anni dai lunghi, lucidi capelli neri, occhi
neri, tratti orientali e le labbra rosee. Rimase incantato, non se la ricordava
cosi bella, eppure erano passati solo quasi due mesi
dall’ultima volta.
Cho
si avvicino a Harry, dandogli un tenero bacio sulla guancia.
“Ciao,
Harry”
“Ciao,
Cho” la salutò lui arrossendo per il bacio.
“Grazie,
per essere venuto”
I
due si sedettero in un tavolo e ordinarono due the con qualche dolcetto. Harry
la guardava e pensò di chiarire l’equivoco di San Valentino per poi passare a
parlare della cosa delicata.
“Senti…
io volevo… chiarire ciò che è successo a San
Valentino. Vedi quella mattina, Hermione mi aveva fatto promettere di incontrarci ai Tre Manici di
Scopa per una cosa importante, non ho potuto dirle di no ma io avrei voluto trascorrere tutto il giorno con te”
“E io non avrei dovuto parlati di Roger
o di Cedric. Sono stata una stupita e solo che tu mi
piaci e mi sono sentita gelosa”
Lo
stomaco di Harry si agitò a quelle parole. Cho era ancora innamorata di lui e
per il fatto strano che n’era contento però lui ora era innamorato di Hermione
ma in quel momento non era più sicuro, rivedere Cho l’aveva confuso. Di chi era
innamorato veramente? Di Hermione oppure di Cho? Non ci capiva più niente.
Felicity
in persona lì servi, Harry e Cho cominciarono a bere il the e mangiare i
dolcetti. Lui osservava con quanta grazia sorseggiava il the e gli ritornò in mente tutti i bei ricordi legati a quella bellissima
ragazza.
“Come
va con Michael?” domandò Harry
curioso.
“Io
non sto più con Michael” rispose Cho
senza alcun tono malinconico.
La
notizia lo fece stranamente felice.
“E come mai? Se posso chiedere”
“Non
c’è molto da dire, Michael se la prendeva sempre per
ogni cosa”
“Lo
so, me lo aveva detto Ginny”
Appena
finirono il the e i dolcetti, Cho assunse un’espressione di tristezza e Harry
si agitò subito.
“Che cosa hai, Cho?” chiese Harry molto preoccupato.
“Riguarda
il motivo per il quale ti ho fatto venire qua”
“Ti
ascolto”
“Vedi due giorni fa era andata con i miei genitori ad Oxford,
la giornata prosegui tranquillamente, io e mia madre stavammo
vedendo le vetrine per comprare l’abito per la festa di Natale e stavamo per
entrare in un negozio ma…
Harry
vide le prime lacrime formarsi sul suo viso e le prese la mano dolcemente.
“…ma
sono arrivati i Mangiamorte, subito mia madre mi a
preso per mano e ci siamo messi a correre per
nasconderci. Fu inutile perché ci raggiunsero e mia madre cercò di respingerli
con qualche incantesimo ma erano in troppi per avere la meglio… uno di loro la
prese e un altro stava per scagliarmi una Maledizione però mio padre si è messo
tra me e il Mangiamorte… e continuò a farlo… io
cercai di fermarlo… ma…
Ebbe
la brutta sensazione che il padre di Cho era stato ucciso. Lei lesse la faccia
preoccupata di Harry e capii cosa stava pensando.
“Non
ti preoccupare, non è stato ucciso ma lo hanno catturato insieme a mia madre”
“E tu come ti sei salvata?”
“Grazie
ai genitori di Marietta, anche loro erano lì e mi
trovarono priva di sensi sulla strada. Mi sono risvegliata qualche ora dopo
nella loro camera degli ospiti e Marietta mi è stata
vicina per la scomparsa dei miei genitori. I genitori di Marietta
non hanno voluto avvisare Silente perché non si fidano più di lui ma io mi fido
di lui e soprattutto di te quindi ti sto chiedendo aiuto per trovare i miei
genitori”
Harry
si alzò dalla sua sedia per mettersi acconto a Cho e l’abbracciò.
“Ti
prometto che ritroveremo i tuoi genitori”
“Grazie,
Harry”
Nel
frattempo Draco passeggiava da solo nei dintorni della Tana e si guardava
intorno, c’erano tante cose bellissime al mondo come esempio: le farfalle,
Ginny ama le farfalle variopinte di tutti i colori, era sempre uno spettacolo
vederle volare nel cielo. Proprio ieri lui e Ginny erano
seduti all’aria fresca sul plaid a fare un pic-nic, lui stava bevendo una
bibita in bottiglia con la cannuccia e lei si era appoggiata al albero quando
una bellissima farfalla si era posata sulla sua mano, aveva chiuso le due
splendide ali per riposarsi un po’ e proprio in quel momento gli venne in mente
un idea per il regalo di Ginny.
Ad
un certo punto senti dei lamenti provenire da dietro un cespuglio e si appresto
a prestare soccorso a chi fosse, scopri che si
trattava di un cane tutto nero e malnutrito. Aveva sempre voluto avere un cane
ma non aveva potuto mai averlo visto com’era andata a finire la storia del
piccolo unicorno.
Si
accorse della ferita alla zampa e prima che si potesse portargli un’infezione,
Draco gli fece un bel bagno per ripulirlo e gli medicò la ferita.
“Ora
non dovrebbe più infertasi”
Il
cane lo leccò per ringraziarlo.
“Mi
fai il solletico”
Qualche
minuto più tardo, Draco era seduta a terra con il cane appoggiato alle
ginocchia e lo stava accarezzando e gli parlava di Ginny con gli occhi di
ragazzo innamorato e sembrava che lui capisse che diceva.
Nel
frattempo, Harry stava parlando con Silente della faccenda di Cho e
quest’ultimo ritenne opportuno che Cho abitasse con gli
Weasley fino al ritrovo dei suoi genitori, Silente portò Cho alla Tana e spiegò
la situazione ad Athur e Molly.
“Vieni
con me, cara” disse Molly affettuosa a Cho. Ti mostro
la tua camera”
“Grazie
per l’ospitalità, signora Weasley” ringraziò Cho educatamente.
“Non
devi ringraziarci, ora fai parte della famiglia…” disse Molly
mentre salivano per le scale.”…e per qualunque problema o paura o se ti viene
da sfogarti, puoi confidarti liberamente con me”
Cho
guardava la donna ammirata, poteva sentire quanto fosse
grande il suo istinto materno che lo estendeva anche agli altri.
Harry stava per seguirle quando
Hermione e Ron attirarono la sua attenzione,
chiedendosi cosa stava succedendo. I tre si misero sul divano e gli raccontò di
ciò che si erano detti o quasi lui e Cho e per la sua sicurezza era meglio che
abitasse lì.
A Hermione non piacque tutta questa
storia, se Cho sarebbe stata in mezzo ai piedi, gli avrebbe portato via Harry e lei non voleva.
“Ma non ha
altri posti in cui stare?” chiese Hermione, non facendo trasparire
nessun’emozione dal suo viso.
“No, Silente dice che questo il luogo
più sicuro” gli rispose Harry stranamente felice.
“Come mai hai quell’espressione sul
viso?”
“Qual è espressione?”
“Di come se fosse felice”
“Non lo so forse è per Cho”
Senza dire niente Hermione si alzò dal
divano e se ne andò, lasciandoli soli.
“Che cosa ho
detto?” chiese Harry confuso.
“Non lo so” rispose Ron
confuso anche lui dal comportamento dell’amica.”Ma tu
non eri innamorato di Hermione?”
“Non ne sono più sicuro dall’istante in
cui ho rivisto Cho. E’ diventata bellissima”
“Se diviso in
due, non deve essere facile”
“Per niente”
“Prima stavi andando da Cho?”
“Si, volevo solo parlargli”
“Di cosa?”
“Veramente non lo so ma volevo starle
vicino”
“Lei è ancora importante per te”
“Forse si”
La giornata prosegui tranquilla: Harry
aiuto a Cho a sistemare i suoi vestiti nella stanza di Bill,
Draco si occupo del cane che aveva chiamato Sirio,
Ginny si era dedicata alle pulizie in soffitta, Hermione lesse un libro, Ron fece un pic-nic con Luna e infine la signora e il
signor Weasley erano andati a Grimmauld Place per le ultime notizie.
Quella sera erano stati invitati a cena
nell’appartamento di Lupin e Tonks.
Tutti fecero a turno per farsi la doccia in bagno ed essendo in molti, ognuno
aveva a disposizione un mezz’ora per poi andarsi a vestire e scendere giù. Ron ci stette un quarto d’ora in più e lo fece per fare un
dispetto a Draco che avrebbe dovuto lavarsi in quarto d’ora e sali in camera.
Quando era arrivato il suo turno, era andato in bagno ma aveva trovato la porta
chiusa a chiave e sapeva che c’era Ron, aveva
iniziato a bussare e gentilmente gli chiese di usci ma
dopo la sesta volta, iniziò a bussare forte e gridò innervosito “ESCI SUBITO,
WEASLEY MALEDETTO!” ma il caro Ron lo aveva ignorato
e aveva continuato i suoi comodi, cosi Draco aspetto che il signorino si
decidesse di uscire. Non che in quindici minuti non riusciva ha lavarsi ma i
suoi capelli avevano bisogno di particolari cure e per
colpa di quel maledetto Weasley non avrebbe potuto curarli a dovere.
Finalmente poté entrare in bagno per
farsi una rilassante doccia anche se lui preferiva la vasca da bagno e Ginny
entrò un attimo per parlargli.
“Draco, mi dispiace per Ron. E’ un bambino”
“Non ti preoccupare, era più per curare
meglio i miei capelli”
“Senti, a me bastano solo un quarto
d’ora quindi puoi prenderti la mia mezz’ora”
“Davvero?”
“Si”
“Grazie, piccola”
Ginny stava per uscire quando udì la
voce di sua madre nelle scale.
“Draco! Ginny! Sbrigatevi a
prepararvi!”
Lei richiuse la porta e si avvicinò a
Draco.
“Ora che cosa facciamo?” chiese Ginny
senza nessun’idea.
“Questa è tutta colpa di tuo fratello,
lo ucciderei” disse Draco irritato.
“Ho un’idea ma è un po’ imbarazzante”
disse Ginny arrossendo già.
“Quale sarebbe?” chiese Draco curioso.
“Ecco se noi… facciamo la doccia
insieme… ci sbrigheremo prima…” rispose Ginny diventando del colore dei suoi
capelli.“Non posso crederlo di averlo detto”
“E’ un’idea ottima” approvando Draco ma
era anche preoccupato per l’imbarazzo di Ginny.”Ma tu te la senti?”
“Si… e solo che nessuno mi ha vista
completamente nuda a parte mia madre e poi tu mi hai già vista mezza nuda”
“Lasciamo stare se non te la senti”
disse Draco prendendole il viso tra le mani, rassicurandola.
“No, voglio che tu sia il primo ragazzo
a cui mostro il mio corpo” disse Ginny con un misto d’innocenza e audacia.
“Io ne sono onorato”
Ginny si stacco da lui, chiuse la porta
a chiave e si tolse
gli infradito, la maglietta, la gonna e la biancheria intima rimanendo nuda
ai suoi occhi. Quello momento era un passo in più nel loro rapporto.
Draco ammirava nei minimi piccoli
particolari ciò che aveva visto quel giorno al lago: il seno piccolo e sodo, il colore intenso dei capezzoli, il piccolo
ombellico, il colore del pube, i riccioli arancione, il sesso della ragazza, le
dolci curve e le lunghe gambe senza nessun’imperfezione.
Il corpo di Ginny era bellissimo.
“E’ bellissimo… anzi sei bellissima,
tutto in te rispecchia la bellezza” le disse Draco ammirandola. “La bellezza
d’animo… non tutti possiedono”
Era bello ciò che aveva detto, Ginny
non immaginava nessuna persona più giusta di lui per fare quell’esperienza.
Si diresse verso la doccia per aprire
l’acqua e aspetta che anche lui si spogliasse per
raggiungerla. Draco tolse le scarpe sporche di fango, la maglietta sudata, i
pantaloni e… Ginny rimase incantata a guardare il suo
corpo nudo e quella parte, sempre nascosta dai boxers…
il membro del ragazzo… istintivamente si leccò le labbra. Era terribilmente sexy e incredibilmente
affascinante.
Lui la raggiunse nel box nella doccia,
l’acqua scorreva sui loro corpi e lei prese la spugnetta piena di bagnoschiuma
e stava per insaponarsi quando Draco la fermò.
“Lascia fare a me” disse lui dolce
I suoi occhi cerulei si persero in quelli grigi di lui e… Draco la portare dolcemente
a sé… e le loro labbra si unirono in un bacio… in cui sia
Ginny che Draco si aprirono con tutti se stessi l’uno all’altra… le loro lingue
cominciarono a danzare… le mani di lui scorrevano ovunque nel corpo di lei… e
quelle di lei stavano facendo lo stesso… era un bacio trascinate, passionale e
pieno di dolcezza e amore che entrambi provavano l’uno per l’altra… un amore
non mai rivelato all’altro…
******
Lupin e Tonks
mostrarono il loro nuovo appartamento alla famiglia Weasley, a Draco, a Harry,
a Hemrione, a Cho e a Luna,
prima il salotto poi la cucina collegata dalla stanza da pranzo dopo ad una piccola
stanza vuota non arrivata che sarebbe stata la camera
del loro futuro bambino o bambina, accanto c’era la stanza da letto e a destra
il bagno con la vasca da bagno e solo alla sua vista Ginny e Draco diventarono
rossi pensando a ciò che era successo nella doccia dopo essere usciti di là,
non aveva più parlato e a tavola Tonks li aveva messi
vicini. Durante la cena, Ginny e Draco allungarono la mano per prendere il pane
contemporaneamente e al solo toccarsi, ognuno ritrasse la propria mano e
diventarono rossi, gli altri non si accolsero di niente erano occupati a
parlare o a mangiare come Ron che si stava ingozzando
come un porco.
Dopo
cena, Lupin mostrò loro alla televisione il video
della Coppa del Mondo di Quidditch,
i maschi si misero sul divano a vederla mentre le due donne e quattro ragazze
sparecchiarono la tavola e chiacchieravano in cucina.
Cho si
era affacciata un attimo per vedere Harry ed era concentrato a vedersi la
partita di Quidditch, ricordava quella giornata di
due anni fa e subito fu colta dalla tristezza al pensiero dei suoi genitori e
cosi si fece indicare il bagno da Tonks.
Qualche
minuto dopo, Harry andò in cucina per avere un bicchiere d’acqua e si accorse
dell’assenza di Cho quindi domando.
“E’
andata in bagno” le disse Tonks alla domanda di
Harry.”Anche se è via da po’ di tempo”
“Vado a vedere come sta” disse Harry
preoccupato.
Hermione lo fermò e gli disse “Harry,
ci penso tra ragazze ci si confida di più e poi non ho ancora fatto niente per
Cho”
“Oh, Hermione! Sei
cosi buona e gentile” disse Harry accarezzandola la guancia.”Ma è una cosa che devo farei io in ogni caso Cho lo
apprezzerà”
Lei sarebbe voluta andare solo per
tenere Harry lontano da Cho e lo vide allontanarsi da lei per si avviarsi verso il bagno.
Lui bussò alla porta del bagno quando
arrivò ma non sentendo risposta, l’aprì.
“Cho, sei qui?” domandò lui entrando in
bagno.
Il bagno era vuoto eppure Tonks gli aveva
detto che lei si trovava lì quando da dietro la tenda della vasca da bagno
senti di singhiozzi, si avvicinò piano piano e spostò
la tenda un po’ per vedere Cho rannicchiata nella vasca in lacrime.
“Perché stai
piangi, Cho?” chiese Harry preoccupato.
“Ho visto la partita della Coppa del
Mondo… mi è venuta in mente la bella giornata trascorsa con i miei genitori… e
non c’è l’ho fatto a restare in cucina con le altre… avevo
bisogno di sfogarmi…”
“Se hai
bisogno di sfogarti, io sono qui” disse Harry dolce e premuroso, sedendosi
nell’altro spazio vuota della vasca.
Lei si buttò nelle sue braccia a
piangere e lui le accarezzava dolcemente i capelli, stettero abbracciati nella
vasca per un po’ di tempo tanto che Hermione preoccupata, lì andò a cercare e
quando entrò in bagno, vide l’ombra di due sagome unite attraverso la tenda e
capì che erano Harry e Cho che si stavano abbracciando o ancora peggio baciando
e con una piccola lacrima che le bagnò la guancia, lasciò il bagno.
Quella notte tornati
alla Tana, solo quattro persone non dormivano ed erano Ginny, Draco, Harry e
Cho e ognuno per diversi motivi.
Draco era sdraiato sul letto con Ginny
messa a cavalcioni su di lui, la sua mano poggiata
sulla sua coscia scoperta dalla camicia da notte che era salita più su. Lui la
guardava, era bellissima e il suo profumo gli inebriava i sensi… gli occhi
grigi di lui si persero ancora una volta in quelli azzurri di lei e… di nuovo
si baciarono… lei gli infilò le mani e accarezzò i capelli morbidi e lisci come
la seta.
Era come se i pensieri e le azioni non
avessero nessun collegamento o forse i loro corpi riuscivano a capire quello
che la loro testa e il loro cuore erano lenti a comprendere. Si amavano ma
nessuno di due faceva o diceva nulla per confessarlo, entrambi per vari motivi.
Draco si mise a sedere, portando Ginny
a mettere le gambe intorno alla sua vita… lei sentiva il suo membro premergli
sulla pelle ed emise un gemito a quel contatto… lui le abbasso la camicia da
notte fino ai seni… iniziò a baciarle il collo per poi andare alla gola… lei
gettò la testa all’indietro dandogli maggiore accesso… lui leccò e succhiò la gola… lei gli cinse le braccia
attorno al collo… scese verso i suoi seni… concentrandosi sui capezzoli erano
cosi invitanti… ne prese in bocca uno lo succhiò e leccò.
Nel frattempo, Cho era entrata nella
stanza di Ron dove dormiva Harry e lentamente senza
svegliare Ron, si avvicino al suo letto e si
sorprendeva di trovarlo sveglio.
“Cho, che cosa fai qui?”
“Non riuscivo a dormire e ho pensato di
venire da te. Ti va di parlare?”
“Certo però andiamo nell’altra stanza
cosi Ron non si sveglia”
Harry scese dal letto, prendendo gli
occhi sul comodino per metterseli e usci con Cho dalla stanza, lasciando Ron dormire tranquillamente e quando furono nella stanza,
Cho si sedette sul letto vicino alla finestra e illuminata dalla luce della
luna, solo ora Harry notò che lei portava solo una camicetta e un paio di
mutandine azzurre. Harry rimase incantato da quella versione di Cho.
“Harry!” lo chiamò Cho. ”Harry! Mi stai
ascoltando?”
“Che cosa hai
detto?” rispose Harry arrossendo, sedendosi.
“Ti stavo dicendo il motivo perciò non
riuscivo a dormire” disse Cho triste.
“Ah, qual è sarebbe?” chiese Harry
cercando di non guardare in basso, però Cho aveva delle belle gambe. Non poteva
pensare quelle cose, non ora. Cho aveva bisogno di lui e di compressione, no
quello che pensava anche s’era un ragazzo ed era normale che pensasse a quelle
cose anche se non ci aveva pensato fin dall’ora.
“Pensavo ai miei genitori, ho paura di
non rivederli mai più”
“Non devi pensarlo, li troveremo” le
disse Harry rassicurandola.”Devi essere ottimista, Cho”
“Hai ragione”
”Almeno tu li riabbraccerai invece non
potrò più rivederlo” disse Harry malinconico.
“Di chi stavi parlando?” chiese Cho non
capendo.
“Di Sirius,
il mio padrino” disse Harry triste.
“Sirius Black è il tuo padrino?!” esclamò
Cho sorpresa.”Io non lo sapevo”
“In pochi lo sanno e tutti mantengo il
segreto” disse Harry tirando le gambe al petto nascondendo il viso nelle
ginocchia.””Gli volevo molto bene e avrei voluto poter
andare a vivere con lui e lasciare i Durslay ma per colpa
di Belletrix, non è più possibile”
“Harry”
Harry si mise a piangere al pensiero di
Sirius. Non aveva superato il suo dolore.
Cho si avvicinò a lui e lo abbracciò.
“Sfogati, ti farà bene”
Lo capiva perfettamente. Loro due
stavano vivendo più o meno la stessa sofferenza.
Harry alzò la testa dalle ginocchia e
si girò a guardare Cho.
Lei si era fatto così vicina che Harry
allungo il viso e la aveva baciata. Aveva bisogno di sentirla vicina, in ogni
modo. Cho aveva risposto al suo bacio con tanta dolcezza.
“Ho bisogno di te, Cho”
“E io di te,
Harry”
Bastarono quelle parole e un solo
sguardo per capire ciò che sarebbe successo quella notte. Sarebbe stata una
notte indimenticabile, la loro notte.
Harry e Cho si stesero sul letto,
coperti da un sottile lenzuolo e con movimenti impacciati, privarono dell’altro
degli indumenti.
Quella notte Harry e Cho divennero una
cosa sola.
******
Draco
e Ginny s’incontrarono vicino alle scale ed erano
imbarazzati per gli eventi del giorno precedente, non sarebbero dovuti accadere
per vari motivi e ora quello era il risultato che non riuscivano
a parlare tra loro come prima.
“Scusami per ieri” disse Ginny con voce sottile.
“Non devi scusarti, Ginny”
disse Draco alzando gli occhi.”E’ colpa mia ciò che
accaduto”
“No, è colpa mia”
“Ci siamo lasciati andare entrambi”
disse Draco cercando di trovare una soluzione.”Forse è meglio fare finta che
non sia mai successo”
“Hai ragione, e poi sto insieme a Dean
e quello che ho fatto non è bello nei
suoi confronti”
“Già stai con Thomas”
“Amici come prima”
“Amici come prima”
Si abbracciarono, nascondendo la
tristezza e scesero a far colazione.
Harry e Cho avevano passato una
splendida notte e il risveglio, l’era stato altrettanto, si erano scambiati in
tenero bacio e ora sapevano che non avevano mai smesso di amarsi.
“Buongiorno, amore mio”
“Buongiorno, Harry”
Tornarono sotto il lenzuolo e ripresero
a baciarsi quando si accorsero del sangue sulle lenzuola e subito si occuparono
di cambiarle prima che se n’accorgeva la signora Weasley e Harry ritorno nella
sua stanza dopo aversi vestita. Hermione vide Harry uscire dalla stanza in cui
dormiva Cho e sembrava felice e ciò la faceva soffrire, Cho glielo stava
portando via.
Finita la colazione, Harry, Ron e Hermione
erano seduti sul divano mentre Cho
aiutava la signora Weasley. Hermione
cercò di sapere con l’auito di Ron,
cosa era accaduto quella notte tra Harry e Cho.
“Non posso dirvelo” rispose Harry arrossendo.”E’ un segreto tra me e Cho”
“Siamo i tuoi migliori amici” replicò Hermione sofferte.”Non puoi tenercelo nascosto”
“Mi dispiace, Hermione”
disse Harry.”Ma questo riguarda
solo me e Cho. Tu non centri niente”
A quelle parole, Hermione
si senti ferita da Harry e arrabbiata con Cho.
Lascio i suoi due amici senza dire una parola
e sali sopra per studiare cosi avrebbe smesso di
pensare a Harry per un po’.
“Forse ho esagerato” disse Harry dall’uscita di Hermione.
“Sai come fatta, vuole sapere sempre
tutto”
“Ron, voglio
confessarti una cosa”
“Sono tutti orecchi, amico”
“Io amo Cho”
“Questo lo aveva capito” disse Ron felice.”Vi ho visti stamattina mentre vi baciavate in
bagno”
“Posso chiederti di non dirlo a
nessuno”
“Niente uscirà dalla mia bocca”
“Vogliamo tenerlo nascosto per un po’”
“Ti capisco, anche io e Luna abbiamo
fatto la stessa cosa”
“Cosi Luna è la fortuna”
“Esatto, l’amo con tutto me stesso”
“Io ci avrei scommesso”
“Su cosa?”
“Su te e Luna. Sapevo che vi sareste
messi insieme”
“Lei mi completa, Harry”
“Lo so, la stessa è con Cho”
I due fecero una lunga chiacchierata sulle
loro ragazze.
Ad ora di pranzo, Draco
sguscio fuori della porta della cucina con una coscia di
pollo dentro ad un piatto e raggiunse Sirio, era affezionato a quel cane e lo
vide mangiare contento mentre gli parlava di Ginny e
della sera prima.
Appena fini di rosicarsi le ossa, Sirio
gli portò un bastoncino di legno per giocare e soprattutto distrarlo, sembrava
che capisse gli stati d’animi di Draco e forse Sirio
non era un cane comune.
Intanto i timori di Hermione
furono confermati da Ron, Harry
amava Cho e quello gli faceva crollare il mondo addosso e per ora decise di non
dire niente a Harry dei propri sentimenti.
In quei giorni, Ginny
si accorse che Draco nascondeva qualcosa cosi un
giorno lo segui di nascosto ma si fece subito beccare
da lui, Draco gli confesso che aveva sempre voluto un
cane e ne aveva trovato uno e lo stava accudendo per questo spesso mancava per
ore o prendeva il mangiare di nascosto.
Arrivati nel posto, Draco
gli presento Sirio e lei appena lo vide notò qualcosa
di familiare nel cane e poi si ricordò.
“Sirius!”
esclamò Ginny sorpresa.