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Autore: ladyselena15    15/08/2012    3 recensioni
- Ehi, nanetta, hai sentito la nostra mancanza? – ridacchiò Lysander, anche lui era uno dei ragazzi più belli della scuola, i capelli erano biondi e gli occhi azzurri, come il fratello del resto, anche se si differenziavano molto per i volti, infatti era molto facile distinguerli.
– Come potrei non sentire la vostra mancanza, cialtrone? – sorrise maligna,
- Abbi rispetto per i superiori, nanetta. Dopotutto tu ti devi concentrare sui G.U.F.O., ti ho mai parlato dello stress per gli esami? Come si impazzisce? – si avvicinò sempre di più finché i loro nasi non si sfioravano.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Lysander Scamandro, Nuovo personaggio | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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 In punizione ( parte seconda)
 

 


- ‘Sera compagna di punizione. – la salutò Lysander appoggiato ad una colonna con un sorriso strafottente stampato in faccia.
 

- E tu cosa ci fai qui? – alzò un sopracciglio Lily scrutandolo attentamente,
- Ecco, diciamo che alla Sprite non sia piaciuta la mia bomba di Purvincoli… - ridacchiò Lysander,
- Hai fatto una bomba di Purvincoli? Forte, avrei voluto vedere la scena. – si complimentò la ragazza,
- E tu, invece? Come mai sei in punizione? – ribaltò la domanda lui.
– A Rüf non è piaciuto il fatto che io e Sel ci stavamo scrivendo dei bigliettini e non ha gradito la nostra battuta… - ridacchiò Lily,
- Strano, ce ne vuole per far arrabbiare quel vecchio fantasma… hai fatto un bel lavoro anche tu, Lils. – la guardò ammirato.
– Beh, modestamente.. – si vantò Lily toccandosi i capelli, non sapeva nemmeno lei il perché ma i Babbani in televisione lo facevano sempre.
– Invece che vantarti è meglio che inizi a pulire! – le lanciò uno straccio sogghignando,
- Non capisco perché sei un Grifondoro, se fossi stata il Cappello Parlante ti avrei smistato in Serpeverde, Lys. – finì di scendere gli ultimi gradini e prese lo “spruzzino” o come lo chiamavano i Babbani. Guardò l’oggetto nelle sue mani poi spostò lo sguardo su un Lysander alquanto innocente che lucidava una coppa, sogghignò, dopotutto lei apparteneva a una degna stirpe di Malandrini.
Si avvicinò di soppiatto e spruzzò una bella dose di acqua in testa a Lysander che si allontanò di scatto toccandosi i capelli,
- Ehi! – sbottò osservando l’acqua sulle sue mani mentre Lily si accasciava a terra tenendosi la pancia dalle risate, fece fatica a prendere aria,
- Dovresti…vedere…ahahah…la…ahaha…tua faccia! – disse cercando di parlare.
– Questo non dovevi farlo cara Lils… - afferrò un secchio pieno d’acqua e glielo rovesciò in testa bagnandola tutta,
- Scamandro! – sbottò la Grifondoro inseguendolo con lo spruzzino per l’intera stanza come una pazza furiosa.
Lysander si fermò all’improvviso continuando a ridere senza vedere più Lily,
- Ehi, Lils, dove sei finita? – alle sue spalle comparve la rossa che con aria sadica teneva tra le mani un secchio pieno d’acqua.
-  Dietro di te. – sibilò minacciosa ghignando, il ragazzo non fece in tempo a girarsi perché venne bagnato interamente dall’acqua, la Grifondoro iniziò a ridere come una pazza,
- Non la passi liscia Potter! – ridacchiò Lysander iniziando ad inseguirla.
Pochi minuti dopo le braccia del ragazzo si saldarono intorno alla vita di lei che arrossì vistosamente,
- Così ci prenderemo una polmonite, Lils… - le sussurrò all’orecchio facendole venire i brividi stringendola sempre più a sé,
- C-cosa? – balbettò Lily cercando di connettere i propri pensieri in uno solo logico,
- Se rimaniamo bagnati così a lungo potremmo ammalarci Lils, e non credo che tu voglia prendere una polmonite il primo giorno di scuola… - sentiva la sua bocca sfiorare il suo orecchio. 
– I-io, sì, hai ragione… - si liberò dalle braccia di Lysander senza guardarlo in faccia, estrasse la bacchetta dalla divisa e si asciugò velocemente i vestiti.
Quando si girò vide l’amico già asciutto che le sorrideva,
- Non dovevamo lucidare i trofei? – afferrò lo straccio e si mise a strofinarne uno per “ Il migliore studente dell’anno”,
- Ehi Lils, tutto okay? – le chiese all’improvviso Lysander, non si voltò a guardarlo per la paura di essere beccata tutta rossa in viso, cercò di respirare normalmente ma sembrava che sia il cuore sia il respiro si erano fermati.
– C-cosa? Perché lo chiedi? – ridacchiò nervosa strofinando sempre più veloce per non far notare il tremore alle mani,
- Perché non mi guardi? – chiese ancora il Grifondoro,
- Sto scontando la mia punizione, non posso stare tutto il tempo ad ammirarti, non credi? – brava Lily! Si disse fra sé, stai riacquistando la tua dignità!
– Non è che sei rimasta scossa dalla troppa vicinanza? – ridacchiò Lysander, sentì i suoi passi avvicinarsi,
- Io? Scossa? Ma fammi il piacere! – cercò di controllare il tono di voce man mano che l’amico si avvicinava.
– Sicura? – le sussurrò all’orecchio ancora, la ragazza sobbalzò e girandosi si trovò il volto del Grifondoro a pochi centimetri dal suo, Lysander si avvicinò sempre di più,
- I trofei! – esclamò Lily in panico spruzzandogli l’acqua in faccia.
– Ma cosa…?! Lily ma si può sapere che ti prende?! – sbottò il Grifondoro asciugandosi la faccia,
- Io.. scusa…è che dobbiamo pulire… la cena… - biascicò parole sconnesse non facendo capire niente all’amico.
– Lys, mi dispiace… - gli porse uno straccio con cui si asciugò la faccia,
- Qual è il problema Lils? Se non mi vuoi baciare basta dirlo… - la guardò senza capire,
- Non è questo è che… - la frase gli morì in gola, cosa poteva dire? Oh sì Lysander io voglio baciarti ma non voglio che la mia dignità vada a farsi fottere per un ragazzo e soprattutto io non ho mai avuto in ragazzo, non ho esperienza!
– Lils, se non ti interesso, davvero basta dirlo… - si avvicinò,
- Lys non è questo… - biascicò Lily con un filo di voce,
- Cos’è allora? Lily parlami per favore. – le accarezzò la guancia con aria sofferente.
– Non voglio rovinare la nostra amicizia… - tutt’ ad un tratto le sue scarpe da ginnastica erano diventate molto interessanti,
- Va bene, Lils. Amici come prima allora? – le sorrise sincero Lysander,
- Sì, amici come prima. – abbozzò un sorriso Lily.
Si abbracciarono come ai vecchi tempi, ad un certo punto a Lily sembrò di vedere ancora i due bambini che giocavano nel giardino di casa Weasley, il biondo con gli occhi azzurri e la rossa con gli occhi castani. Dei passi e delle risate li raggiunsero e vide Selena e Roxanne comparire nella Sala dei Trofei, Lysander se ne accorse e si staccò dalla ragazza,
- Ciao, avete già finito? – le guardò sospettoso,
- In che senso “già”? Sono passate tre ore. – rispose Roxanne osservandoli, sicuramente Selena si starà già facendo i suoi filmini mentali, si disse Lily osservando la sua amica che si stava sforzando per non ridacchiare.
– Tre ore?! Ma noi abbiamo… - sbottò la rossa che all’occhiata dell’amico si zittì immediatamente,
- Finito. Noi abbiamo finito. – concluse la frase per lei, - Vi raggiungiamo immediatamente. – continuò guardandole.
Le due Grifondoro se ne andarono sussurrando tra di loro e qualche affermazione veniva accompagnata da una risatina.
– Lys, se forse non te ne sei accorto noi non abbiamo finito. – incrociò le braccia la ragazza,
- Lils, nessuno ti ha mai insegnato il termine “barare”? – ridacchiò Lysander estraendo la bacchetta, sussurrò qualche parole e di colpo tutti i trofei scintillavano puliti come non mai,
- Bella mossa, devi insegnarmi l’incantesimo. – si congratulò Lily guardando ammirata l’amico mentre salivano le scale.
– Non è difficile si chiama: Gratta e Netta. Pulisce le cose e riordina la camera. Dovresti usarlo, fidati. La tua camera è un macello. – sogghignò Lysander,
- Avevo ragione prima, staresti benissimo nelle serpi. – lo spintonò dolcemente entrando in Sala Grande, si sedettero al tavolo dei Grifondoro.
Lily si mise come sempre vicino a James che nel frattempo si stava abbuffando di porridge,
- Ehi Lils! – la salutò suo fratello ingoiando il boccone,
- Jamie..- lo salutò indaffarata mentre riempiva il piatto di tutto ciò che trovavo sul tavolo.
– Com’è andata la punizione? – le chiese curioso, Lily rimase spiazzata dalla domanda e rimase con la forchetta a mezz’aria,
- Com’è andata? – ripeté la ragazza cercando di dare una spiegazione che non aveva a che fare con Lysander. Fissò il diretto interessato che scherzava e rideva con i suoi amici al suo posto, girò lo sguardo e i suoi occhi azzurri incontrarono quelli castani di lei, le rivolse un sorriso e poi tornò a parlare con i suoi compagni.
– Bene, ho lucidato i trofei insieme a Lysander. Come al solito. – rispose dissimulando il nervosismo che l’attanagliava,
- Lilian Luna Potter! – sbottò Selena arrivandole di spalle, ecco che arrivava l’interrogatorio made in Sel.
– Dimmi, Sel. – cercò di sembrare il più naturale possibile,
- Con me. Ora. In Sala Comune. Muoviti.- le afferrò il polso e la trascinò via sotto gli sguardi curiosi di tutta la Sala Grande.


 
- Voglio sapere tutto!! – esclamò battendo le mani contenta Selena buttandosi sul letto di Lily e trascinando l’amica con sé,
- Allora? – le chiese avida di sapere,
- Allora cosa? – alzò un sopracciglio la rossa.
– Non fare la finta tonta! Cos’è successo con Scamandro? – le brillarono gli occhi,
- Sel, lo sai che sei proprio una pettegola? – ridacchiò Lily, - Lilian!!! Non cambiare argomento!! Allora? – ripeté la domanda, la rossa sospirò e iniziò a raccontare tutto ciò che era successo.

- Ahhhh!!! – l’urlo di Selena risuonò in tutta la torre di Grifondoro,
- Ma sei impazzita? – si tappò le orecchie Lily,
- No! Tu sei quella impazzita qui! Ti sei rifiutata di baciarlo?! Lils non hai ancora capito che gli piaci??? Tu ha rifiutato uno dei ragazzi più carini di Hogwarts! – la sgridò la bionda severa.
– Sel è solo che non mi sento pronta… insomma, non so più niente! – nascose la faccia nel cuscino e cercò di ragionare, i pensieri si mescolavano uno con l’altro non facendole più capire niente,
- Lils, sono la tua migliore amica. Che succede? – le accarezzò la spalla Selena sedendosi accanto a lei,
- Sel io ho paura. Insomma, sì sento qualcosa per Lysander ma non ne sono sicura. Se mi getto così in pasto ai Basilischi ho paura di rovinare un’amicizia che dura da anni. Voglio prima capire i miei sentimenti nei suoi confronti. – era sull’orlo delle lacrime, non sapeva nemmeno lei il perché, ma in fondo sentiva di aver ferito Lysander.
– Lui è un bravo ragazzo, non si merita una come me. Forse è meglio se lo dimentico. Sì, dimenticarlo mi farà bene. – decise afferrando il pigiama e chiudendosi in bagno. Guardò il suo riflesso: i capelli rossi lunghi scompigliati, gli occhi castani che aveva odiato fin da piccola, molti suoi cugini avevano li avevano azzurri, perché non poteva averli anche lei?! Si buttò sotto la doccia cercando di schiarirsi le idee, l’acqua calda la tranquillizzava sempre e la faceva ragionare. Era davvero una buona idea dimenticarlo? Era certa che avrebbe sofferto, dopotutto tu l’hai fatto soffrire, disse una vocina nella sua testa. Te lo meriti, continuò la vocina, io non voglio perdere la sua amicizia, rispose la parte cosciente della ragazza, ma potresti diventare la sua ragazza, l’idea di baciarlo, di averlo tutto per sé la fece sorridere come un ebete. Lily, calmati! Perfetto, stava pure parlando da sola, giusto quello che le mancava, si prese in giro da sola. Scacciò tutti i pensieri riguardanti Lysander e s’infilò il pigiama, uscì dal bagno e si mise nel letto chiudendo le tendine. Si rannicchiò e tentò di dormire ma era impossibile…

Passarono ore e Lily era ancora sveglissima, riaprì le tendine e guardò l’orologio: l’una di notte. Non poteva continuare così, senza far rumore s’infilò le pantofole e la vestaglia, girò la chiave della porta e sentì un sbuffo provenire dal letto di Selena. Uscì dalla camera e si avviò in Sala Comune, si sedette sulla poltrona accanto al fuoco e iniziò a fissarlo, fuoco, sua cugina Rose le aveva sempre detto che i suoi capelli assomigliavano a una cascata di fuoco. Lei invece da bambina aveva sempre odiato i suoi capelli, voleva assomigliare alla cugina Dominique, la perfezione in persona. Aveva sempre invidiato gli occhi azzurri e i capelli biondi della cugina. Si ricordava ancora la prima volta che aveva conosciuto Lysander:
 
- Ti ho preso! – esclamò la bambina toccando il cugino che s’imbronciò,
- Non è giusto, Lils!! Non mi hai dato il tempo di nascondermi!! – incrociò le braccia il bambino,
- Non è vero! Ho vinto onestamente Hug! – replicò la rossa.
Era estate e come ogni anno la famiglia Weasley-Potter si ritrovava alla Tana, tutti i ragazzi e bambini erano in cortile a giocare, James, Roxanne e Fred si allenavano a Quidditch, Albus e Lucy leggevano i loro libri sotto le chiome degli alberi, Molly leggeva la Gazzetta del Profeta, Victoire e Teddy si pastrugnavano in privato, Dominique e Louis discutevano come al solito mentre Lily e Hugo giocavano a nascondino.

- Tutti qui! – li chiamò la madre Ginny seguita da Hermione, tutti andarono verso le donne di malavoglia,
- Voglio che siate gentili con gli ospiti, sono stata chiara? Sto parlando soprattutto con voi, Lily, James e Roxanne. Niente scherzi. – li guardò severa la moglie di Harry.
Tutti annuirono anche se i tre di malavoglia,
- Ehm, mami, ma chi sono gli ospiti? – le chiese Lily guardando dietro la sua schiena,
- Sono Luna Lovegood e i figli Lorcan e Lysander. – le rispose la madre. 
– Sono quelli che vivono dietro la collina! – esclamò Albus guardando alla sua destra,
- Esattamente. Eccoli lì. Siate gentili. – li guardò uno per uno.
– Ginny cara! – Luna salutò la sua vecchia compagna di scuola che l’abbracciò,
- Ciao Luna! Vieni dentro dai! – la invitò,
- Oh, sì grazie. Lorc, Lys fate i bravi. – e le donne sparirono.
James, Fred e Roxanne tornarono in sella alle loro scope e ricominciarono a giocare mentre tutti gli altri tornarono alle proprie faccende, Lily e Hugo si avvicinarono ai due gemelli,
- Ciao! Io sono Lily! Lui è Hugo! – presentò entrambi la rossa,
- Ciao, io sono Lysander e lui è mio fratello Lorcan. – si strinsero la mano, Lily rimase incantata da quegli occhi azzurri e capelli biondi. – Volete giocare con noi? Vi avverto che però Lily bara! – rise Hugo,
- Non è vero Hug! Sei tu che non sai le regole del gioco! – si finse offesa ricominciando la lite di prima, i due gemelli scoppiarono a ridere.

 
Lily sorrise a quel pensiero, conosceva Lysander fin da quel giorno, e fin da subito era rimasta stregata dai suoi occhi azzurri, quegli stramaledetti occhi che l’avevano sempre osservata con curiosità mista a divertimento. Ora lei poteva rovinare tutto, poteva rompere quell’amicizia che durava da anni, lei non voleva perderlo, era il suo migliore amico. Una lacrima le cadde sulla guancia, se l’asciugò prepotentemente, per Godric lei era Lily Potter, una Malandrina di natura! Perché come dice James, Malandrini si nasce, non si diventa. Sorrise al pensiero del fratello, James era stato fin da sempre il suo complice, e gli voleva molto bene.
Dei passi la riscossero dai suoi pensieri,
- Lils? – la chiamò una voce, sobbalzò e si girò a vedere chi era ancora in giro a quell’ora, vide Lysander in pigiama osservarla preoccupato. Si strofinò le guance per far scomparire le tracce delle lacrime passate,
- Dimmi. – disse sforzando un sorriso che a quanto pare non le riuscì molto bene.
– Lils, che succede? – le si avvicinò scrutandola,
- Niente. Non riuscivo a dormire e sono venuta qui. – rispose tranquilla,
- Ma tu stai piangendo. – non era una domanda ma un’affermazione, Lysander la conosceva bene.
– No, non sto piangendo. Mi lacrimano solo gli occhi. Sì, okay, forse qualche lacrimuccia. – scoppiarono entrambi a ridere,
- Lily Potter sei un fenomeno della natura, riesci a fare anche le tue battute quando piangi. – le tirò indietro una ciocca di capelli.
– Lo so, è la mia personalità. – sorrise, questa era la vera Lily Potter, riusciva a far ridere anche nei momenti meno opportuni e fin da piccola Lysander le aveva ripetuto che era una forza della natura.
– Allora si può sapere perché stavi piangendo? – le sorrise sedendosi accanto a lei,
- Rispondi solo alla mia domanda: la nostra amicizia non si spezzerà mai, vero? – lo guardò seria,
- Mai. – rispose immediatamente felice,
- Lo prometti? – chiese ancora per conferma,
- Te lo prometto, Lily Potter. Giuro solennemente che la nostra amicizia durerà in eterno. – alzò la mano per giurare, scoppiarono entrambi a ridere e rimasero a parlare ancora per un bel po’, sicuramente non sarebbe riuscita a seguire le lezioni domani per la stanchezza, ma quando mai Lily Luna Potter seguiva una lezione? La risposta: mai.



* Angolo autrice*
Eccomi qui con il terzo capitolo, lo so che aggiornare a  ferragosto non ha molto senso perchè la maggior parte non starà molto al computer,ma purtroppo domani sono via tutta la giornata con le mie amiche e non avrei potuto postarlo :D
Voglio ringraziare:
BiBi96
Elizabeth_Lovegood
GI_moma25
ny152
Ombrachiave
che hanno messo la storia fra le seguite :D Grazie mille a tutti voi :D
Poi voglio ringraziare mimi96 che ha messo la storia fra le preferite, grazieeeeeeee :D
E infine ringrazio Elizabeth_Lovegood e Ombrachiave che hanno recensito lo scorso capitolo, vi adoro!!
Grazie mille a tutti quanti vi adoro!! :D
Spero di ricevere altre recensioni per questo capitolo, mi motivano a continuare la storia :D
Un abbraccio,

ladyselena15 :D




  
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