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Autore: staytruexx    16/08/2012    4 recensioni
Dei segreti contorti entrarono nella mia vita in quel periodo.
Ogni giorno mi svegliavo presto a causa di luridi incubi che avevo durante il sonno.
La perdita di quelle due persone importantissime per me,mi mandò nel buio più totale.
Vagavo nei miei pensieri,e mi ritrovavo sempre lungo una galleria,all'oscuro di tutto e di tutti,cercavo la luce,ma non la trovavo.
L'unica cosa che mi rimaneva fare,era sedermi e piangere.
Ma poi, quando arrivò lui, arrivò la luce.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                               Chapter 2.
 
 
 
-AAAAAAAAH!- gridai e spontaneamente alzai il busto. Mi toccai la fronte con una mano. Non ero sudata. Cosa molto strana,dato che quando facevo incubi,mi risvegliavo sempre sudata,ma quella volta non fu così.
Non mi rendevo conto di cosa era successo,ma cercavo di intuirlo. Le mie tempie continuavano a divertirsi suonando Rock puro,ma non capivano che ci rimettevo io.
Mi alzai,oramai ero sveglia,e detti un'occhiata fuori,dagli occhielli della tapparella,il sole non era ancora sorto ma qualche suo raggio si intravedeva già.
Indossai una felpona della Hollister,un jeans e allacciai le mie converse lilla.
Senza far rumore presi le chiavi di casa e mi diressi in un posto che amavo tanto,non tanto distante da casa.
Mentre camminavo per strada con la mia Nikon al collo,notavo la solitudine che c'era per quelle strade,che rispecchiava perfettamente la situazione dentro di me,ma non c'era nessuno che mi illuminava così tanto come lo facevano i miei genitori.
Era primavera,ma alle cinque del mattino dovevi vestirti sempre pesante,dato che sembrava autunno.
Mi sedetti su un tronco.
Il posto in cui ero diretta lo usavo come rifugio o nascondiglio,come quando i bambini usano il ripostiglio di casa giocando a nascondino,io usavo questo posto anche se un po' sperduto.
Lo amavo così com'era anche perchè nessuno lo conosceva,forse ero l'unica.
Ripensai al sogno/incubo,non so come chiamarlo,che mi aveva infastidito mentre dormivo.
Non ricordavo cos'era,ma pensandoci non mi aveva così infastidito,anzi sembrava qualcosa di piacevole.
Decisi di tornare a casa,dopo aver osservato il sole sorgere.
Mentre camminavo,rimasi incantata da un uccellino su un albero,non era una rondine,non era un corvo e neanche un piccione : era un'averla. Molto rara da trovare in città. La sua coda lunga appoggiava su un ramo dove appoggiavano anche le zampe,cinguettava vivamente. Il mio dito stava per premere il tasto 'Scatta' sulla reflex,ma passò un ragazzo davanti alla fotocamera e dopo non vidi più l'uccellino.
-Bah che gente!- Mi venne spontaneo dirlo ad alta voce. Non si accorse proprio della mia esclamazione,ma dopo feci caso che aveva le cuffie nelle orecchie.
Proseguii per la mia strada e si fecero le 7.30 quando arrivai a casa.
-Sei rientrata finalmente,dov'eri finita?- mi chiese mia nonna preoccupata.
-Nonna,ero uscita un'attimo,dovresti abituarti ormai alle mie uscite mattutine.- dissi sarcastica. -Ma comunque scusa.- aggiunsi.
-Non ti preoccupare,tesoro. Ora fai colazione e poi vai a scuola,su.- e mi fece un piccolo sorriso.
Feci colazione e presi l'autobus per la scuola,come mi consigliò mia nonna.
                                                                                        ***
La mensa era piena quel giorno,non so perchè.
Dopo aver preso qualcosa da sgranocchiare,trovai Amanda.
Era seduta ad un tavolo con altri ragazzi di un anno più grande di noi,dov'era presente il fratello,la ragazza del fratello e gli amici.
Quando fece caso al mio sguardo fisso su quel tavolo mi fece cenno di venire. Mi avvicinai al tavolo.
C'erano due posti liberi,uno vicino al fratello di Amanda e uno vicino a lei,io logicamente mi sedetti vicino la mia migliore amica.
Mangiai poco o niente di quello che presi dato la troppa timidezza che provavo.
-Ciao,posso?- Dissi intimidita.
-Certo tesoro!- Mi disse la mia migliore amica sorridendomi.
-Ciao Sun!- Mi salutò il fratello di Amanda.
-Ciao Vincent.- Ricambiai il saluto.
-Ciao,io sono Andrew.- Disse un ragazzo moro con i capelli all'ingiù e occhi scuri.
-Ciao io sono Carrie,la ragazza di Vincent.- Disse,quasi come un avvertimento,una ragazza con i capelli lisci rossi alla Hayley dei Paramore.
-Ciao,io sono il cugino di Pippi calzelunghe!- Esclamò un altro ragazzo. Risero tutti dopo questa presentanzione alquanto simpatica,io mi limitai a sorridere. -No dai,sono Josh.-  aggiunse poi.
-Io sono Sunshine,e ho 16 anni.- Dissi sorridendo ancora una volta,e tutti mi diedero un caloroso benvenuto.
Mi sembravano tutti simpatici,ma purtroppo la campanella suonò.
Salutai tutti e mi avviai verso i corridoii con Amanda che mi invitò a casa sua nel pomeriggio,e io accettai.
                                                                                               ***
Erano le quattro del pomeriggio e c'era un sole che spaccava le pietre.
Fortunatamente ero da Amanda e i condizionatori erano accesi.
Squillò il telefono,e purtroppo dopo una questione su chi andare,andai io.
-Pronto?!- 
-Buongiorno,sono Jacob,c'è Vincent?- disse un ragazzo.
-Salve,e perchè dovrei passartelo?- dissi io sarcastica con il sottofondo della risata di Amanda.
-Perchè si,dai Amanda.- disse quasi infastidio.
-Mh.. ora che ci penso Vincent non c'è,e non sono Amanda.-
-E chi cazzo sei? Non ho tempo da perdere.- Disse ancora più infastidito di prima.
-Hei,hei calmo..- e Amanda mi rubò il telefono da mano.
-Era la mia migliore amica,calmati Jacob,Vincent è uscito con Carrie,ciao.- e gli staccò la chiamata senza neanche farlo rispondere.
Ridemmo vivamente senza aver paura di nulla.
-E da quando non ci facevamo una risata così!- esclamò Amanda.
-Già,da due lunghi mesi..- dissi io. 
-Ma perchè era così infastidito?- chiesi cambiando discorso.
-Jacob? Si,lui è fatto così. E' chiuso,riservato e permaloso.-
Accennai con la testa un 'ok',ma in realtà ero molto incuriosita da come fosse fatto (sia esteriormente che interiormente) questo Jacob.


In questo capitolo la protagonista capisce che deve farsi forza,e inizia ad accettare questa realtà,quindi inizia a sorridere.
Ma grazie a chi? Ad Amanda? 
Chi era questo Jacob,chiuso,riservato e permaloso?
Le risposte saranno presenti nei prossimi capitoli.


Spazio alla scrittrice.
Eccomi un'altra volta qui. :)
Ringrazio per le visite avute e per le recensioni scritte nello scorso capitolo,e spero che ce ne siano anche qui,se non di più.
La storia per ora è ancora molto acqua e sapone,nel senso che non si nota che è un giallo,ma sviluppandosi nei prossimi capitoli diventerà sempre più misteriosa e la curiosità salirà (quasi) alle stelle.
Mi scuso se qualche volta faccio qualche errore o cambio i modi o sbaglio un plurale.,ma per le tante volte che leggo i capitoli,può sfuggirmi.
Intanto spero che vi sia piaciuto e che ci rivedremo nel prossimo capitolo.
Giusy,xx.
  
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