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Autore: Come What Klaine    16/08/2012    5 recensioni
Storia scritta a quattro mani :)
Dalla storia:
" Succede ogni volta che ti penso, ogni volta che ti vedo, ogni volta che ti ho accanto, ogni volta che ti accarezzo, che ti stringo.. ". Darren era davvero un bravo attore, ma stavolta non stava fingendo. Sentiva tutto quello che sentiva Blaine. E quelle parole erano così naturali da dire, così sentite.
" .. Ogni volta che ti bacio " concluse, mettendo una mano dietro la nuca di Chris per avvicinarlo. Questi restò un attimo spiazzato, ma fu soltanto un momento. Poi si avvicinò e fece unire la fronte sua a quella di Darren, il quale sollevò di poco il volto, facendo sfiorare le loro labbra.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa foto è venuta un po' male, forse :/ 





Al Silver Lake Medical Center, però, la situazione era tutt’altro che divertente. 

Elise era silenziosa, persa tra i suoi pensieri e l’espressione triste, che sembrava sull’orlo delle lacrime, non l’abbandonò mai. Chris e Grant rimasero con lei finché il tempo per le visite non finì e dovettero andarsene, anche se sarebbero voluti rimanere ancora lì. 

Chris accompagnò l’amico a riprendere la macchina e poi tornò a casa, stanco e rattristato. Elise ne aveva già dovute passare tante e quest’ulteriore trauma non le serviva. Lui sarebbe sempre rimasto accanto a lei, come aveva fatto in passato, per aiutarla a superare quella situazione.
I suoi problemi con i suoi sentimenti passarono in secondo piano e non ci pensò una volta durante la sera, mentre si preparava per andare a dormire, contento che quella giornata fosse finita. 


Il giorno dopo decise di andare sul set, anche se non aveva più scene da girare, ma forse avrebbe ricevuto il copione della puntata seguente. Poi sarebbe tornato in ospedale dall’amica. Lì, appena arrivato, vide Grant in un angolo della stanza che parlava con Kevin. Aveva due profonde occhiaie e si vedeva che aveva dormito poco.
Ma non riuscì ad avvicinarsi, perché qualcun altro lo fermò.

«Chris!» disse una voce familiare.
Il ragazzo di voltò e vide Darren e Chloe che si avvicinavano a lui. Notò che Darren stava dicendo qualcosa sottovoce alla ragazza, ma lei rise.
«Senti Chris, devo parlarti» annunciò Darren, quando si fu avvicinato.

Chris, però, non voleva alcuna voglia di altri pensieri, così scosse la testa.
«Scusa Darren, ora non è il momento…» rispose, mentre sentiva dei passi. 
Si girò e vide che Grant era davanti a lui.

«Stai andando da lei?» domandò questi e Chris annuì. «Salutamela e dille che andrò a prenderla appena finisco di lavorare. Sarei voluto non venire proprio a lavoro e andare da lei, ma dobbiamo finire le riprese di gruppo. Sapere che andrai a tenerle compagnia mi rincuora, però» continuò a parlare, sotto le occhiate stranite di Darren e Chloe. 
«Come stai?» chiese Chris.
«Bene» rispose Grant, alzando le spalle. «Mi preoccupa più come sta lei…»
«Ragazzi, si può sapere di chi state parlando?» li interruppe Chloe, improvvisamente preoccupata. «Elise…»
«Elise è in ospedale» disse Chris guardando Chloe, ma poi posò di nuovo il suo sguardo su Grant.

La ragazza portò una mano alla bocca, sbalordita e agitata.
«E perché non dicevate niente? Cosa è successo?» domandò.
«Chloe… Ha avuto un aborto spontaneo» rispose Grant, guardando a terra.
La ragazza ci mise un po’ ad assimilare quelle parole.
«Aborto… Era incinta?» fece questa domanda retorica, ma Chris annuì comunque. «E come sta ora?»
«Fisicamente bene» mormorò Grant. «Ma mi preoccupa la sua reazione…» ammise.

Chloe annuì comprensiva.
«Se posso darvi una mano in qualunque modo non esitate a chiedere» disse. «Salutala anche da parte mia» aggiunse rivolta a Chris.

Darren aveva osservato la conversazione in silenzio.

«Mi dispiace» disse, rivolto soprattutto a Grant. «Elise è forte, sono certo che ce la farà».
«Speriamo…» sussurrò Chris. «Ora è meglio che vada, ci sentiamo» salutò gli altri e andò a richiedere il copione, ma questo ancora non era pronto, così aveva fatto quel viaggio a vuoto.

Il fatto che Darren l’avesse cercato, però, non era stata una cosa di poco conto. Si chiese cosa mai volesse dirgli, ma sentì di aver fatto bene a non accettare di parlare subito, perché aveva già abbastanza pensieri. Questi aumentarono quando il ragazzo trovò Elise nello stesso stato passivo del giorno precedente. Stette con lei finché il primo turno di visite non finì. Poi si ricordò di avere un appuntamento che aveva completamente dimenticato a causa di quello che era successo. Benedetti promemoria del telefono! Comunque dovette lasciare malvolentieri l’amica sola finché Grant non sarebbe andato a prenderla.

Fu proprio questi a chiamarlo più tardi, mentre tornava a casa.
«Pronto?» rispose.
«Chris, Elise non era in ospedale! Hanno detto che è già andata via, che ha preso un taxi. Sono tornato a casa e non c’è. Sono preoccupato» disse l’altro tutto d’un fiato.
«Quando sono andato via ha detto che ti avrebbe aspettato. Provato a chiamarla?» tentò Chris.
«Sì, il telefono squilla, ma lei non risponde. Ho paura sia successo qualcosa» rispose Grant e si sentiva davvero l’ansia dal tono della sua voce.
«Provo a chiamarla io, in caso provo a cercarla… ti faccio sapere appena so qualcosa» lo rassicurò l’altro.
«Grazie» mormorò Grant.

Chris chiuse il telefono e prese le chiavi di casa. Le inserì nella toppa, improvvisamente preoccupato per la sua amica. 
Il telefono squillò nuovamente e il ragazzo rispose senza vedere chi fosse, sperando fosse Elise.

«Ciao Chris».
Ma non era Elise, era Darren.

«Darren, scusa, non è il momento, devo chiudere, ciao» disse tutto d’un fiato e terminando la telefonata.

Entrò in casa di fretta e riprese il telefono per chiamarla, quando la vide seduta sul divano. Aveva le ginocchia raccolte tra le braccia e la testa abbassata. 

«Eli» mormorò Chris, avvicinandosi. 

La ragazza alzò la testa e Chris notò che il viso era bagnato dalle lacrime.

«Grant è preoccupato, io sono preoccupato… Cosa succede?» domandò, sedendosi vicino a lei e abbracciandola.
«N… non me la sono sentita di tornare con lui e da lui… E’ colpa mia, tutta colpa mia…» singhiozzò Elise, posando la testa sulla spalla di Chris, inondandola di lacrime.
«Ma non è colpa tua è stato un inciden…»
«No, è stata colpa mia! Se non mi fossi sforzata a lavoro non sarebbe successo niente…» l’interruppe la ragazza. «Non riesco più a sostenere lo sguardo di Grant… Non me la sento di affrontare la sua delusione…»
«Ma Eli, lui non è deluso!» ribatté Chris. «E’ impensierito per te. Su calmati… Ti prendo qualcosa da bere?» propose Chris, vedendo che la ragazza aveva la gola strozzata dal pianto, e la ragazza annuì, così lui si alzò e raggiunse la cucina dove prese un bicchiere che riempì d’acqua. 
Tirò fuori il telefono e digitò velocemente un messaggio per Grant.
 
Elise è qui. Sta bene, è solo un po’ scossa, dopo l’accompagno da te. Non venire, per favore.
 
«Ecco, tieni» porse il bicchiere a Elise che lo prese e iniziò a bere. 
«Gr… grazie» balbettò la ragazza, posando il bicchiere sul tavolinetto lì davanti. 
«Figurati» rispose Chris.

Elise scosse la testa.

«No, davvero, grazie» mormorò. «Grazie di tutto. Perché ci sei sempre quando mi sento crollare. Tu sei sempre pronto a sostenermi. Grazie davvero» mormorò tra le lacrime che ancora non smettevano di scendere.
Chris mise una mano sul braccio dell’amica e la strinse incoraggiante.
«Eli, sei forte puoi farcela anche questa volta» disse.

Poi rimase colpito perché aveva usato le parole pronunciate da Darren. Ma era vero, quindi Darren aveva avuto completamente ragione.

Elise chiude gli occhi e posò la testa sulla spalla dell’amico, continuando a piangere.
«Non abbatterti» le sussurrò il ragazzo. «E torna da Grant» aggiunse. «E’ totalmente preoccupato, non ce l’ha con te» la rassicurò. 

La ragazza aprì gli occhi arrossati e guardò Chris negli occhi.
«Sei sicuro?» domandò e il ragazzo annuì. «Mi hai convinto» mormorò poco dopo. 

Chris sorrise, incoraggiante. Elise stava reagendo all’accaduto.

«Devo chiamare un taxi» aggiunse la ragazza, strofinandosi gli occhi col dorso della mano.
«Ma cosa dici?» disse Chris, alzandosi. «Ti accompagno io».
«No, Chris, davvero, hai già fatto molto» tentò Elise, ma l’amico non volle sentir ragione e dieci minuti dopo erano seduti nella macchina del ragazzo. 

Mentre si avvicinavano al palazzo dove ormai la ragazza condivideva l’appartamento con Grant, Elise si mise a cercare le chiavi di casa nella borsa che Phil aveva portato quando l’aveva accompagnata all’ospedale. Quando fu davanti la porta, la ragazza prese un lungo sospiro prima di inserire la chiave nella toppa. Quando Elise aprì la porta Grant era davanti ad essa e si stava avvicinando. Doveva aver sentito il rumore della chiave. 
Il ragazzo raggiunse la giovane e l’abbracciò prima che questa potesse far altro.
«Non farmi più prendere uno spavento del genere» sussurrò Grant, stringendo Elise, che non rispose, ma cinse tra le braccia il ragazzo, rispondendo all’abbraccio.
Chris, prima di salutare velocemente e andarsene, rimase ad osservare in silenzio la stretta protettiva di Grant nei confronti di Elise, sapendo che se c’era qualcuno che potesse farla riprendere era lui con il suo amore.
 
-
 
Darren rimase ad osservare il telefono che aveva in mano, mentre la chiamata di Chris si chiudeva dopo che questi aveva riattaccato. Senza spiegazione se non ‘non è il momento’. Era già la seconda volta che non voleva parlare con lui. 
Lo stava evitando, non c’erano dubbi.
Ma lui doveva parlargli. Doveva dirgli che lo amava, che poteva essere tutto suo.
Così impari a non seguire i tuoi sentimenti, disse la solita vocina dentro di lui. Adesso dovrai aspettare che sia pronto ad ascoltarti.
Ma a Darren non importava. Avrebbe aspettato, ma prima o poi l’avrebbe fatto. 
 
-
 
Il giorno dopo Chris andò nuovamente sul set e fu stupito di vedere Elise scendere dalla macchina di Grant.
«Ehi» salutò avvicinandosi all’amica e abbracciandola. «Cosa ci fai tu qua?» domandò, sorridendo dolcemente.

La ragazza aveva ancora un’espressine triste e malinconica sul volto, ma gli sorrise tristemente in risposta.
«Non posso lavorare per almeno un’altra settimana, ma non volevo rimanere sola a casa» spiegò.

Chris mise un braccio attorno le spalle di Elise e insieme iniziarono a camminare, mentre Grant, dopo aver chiuso la macchina li seguì. 
Quando entrarono si diressero verso i camerini e, mentre percorrevano il corridoio, si sentì un piccolo urlo e Chris dovette lasciar andare Elise, perché Chloe era apparsa ed era corsa verso la ragazza, abbracciandola. 

«Ehi Chloe, mi stai soffocando» mormorò Elise a Chloe, che la stringeva stretta e l’abbraccio terminò. 
«Sono così felice di vederti, non ci incontravamo da tanto tempo! Senti, dobbiamo vedere la 3x05, l’ho rivista l’altro giorno con Darren, ma non c’è stato gusto!» disse, raggiante, cercando di sollevarle un po' l'umore.

Elise, invece, annuì debolmente, senza tanta convinzione, ma sorrise lievemente, perché era anche lei contenta di aver incontrato l’amica.
«Che ci fai qui?» domandò Chloe, mentre il gruppetto riprendeva a camminare e Elise le diede la stessa risposta che aveva dato prima a Chris. «Capisco» mormorò.
«Venite voi due, vi do i costumi per le riprese di oggi. Tu stai con me, vero?» aggiunse rivolta ad Elise, che annuì silenziosamente.

Dopo che Chloe ebbe consegnato i vestiti Chris e Grant andarono a cambiarsi.

«Come dopo che sono andato via?» domandò Chris, mentre abbottonava la camicia che Chloe gli aveva dato. 
«Stanotte ha dormito pochissimo. Verso le tre mi sono svegliato perché aveva ricominciato a piangere» rispose Grant, tristemente. «L’ho abbracciata e dopo un po’ si è calmata e si è addormentata».

Chris fu nuovamente colpito da una tristezza di fondo, mentre finiva di indossare i costumi di scena. 
Quando raggiunse il set tutti i suoi colleghi erano tutti lì, perché Ian Brennan, Brad Falchuk e Ryan volevano parlare a tutti i membri del cast.
Il ragazzo avanzò nella stanza e individuò Darren. Deciso a evitarlo come aveva fatto nelle settimane precedenti, Chris guardò gli altri presenti e vide Lea, avvicinandosi all’amica sorridendo, ma chiedendosi di cosa Darren avrebbe voluto parlargli, perché ricordò che il giorno prima l’altro lo aveva cercato due volte. 

“Vorrà dirti di aver sbagliato a stare con me e che ama solo Mia” pensò, mentre salutava Lea.

«Chris, va tutto bene?» domandò la ragazza vedendolo sovrappensiero. 
«Sì» rispose Chris superficiale, voltandosi verso i produttori e fingendo di prestare attenzione, mentre era ancora perso tra i suoi pensieri. 
 
-
 
In un angolo della sala c’erano Chloe e Elise sedute. Ryan aveva detto che la ragazza poteva rimanere, purché non avesse rivelato notizie su quello che accadeva lì dentro. 
«Ma fanno sempre così sul set quei due?» domandò Elise, indicando con la testa Chris che aveva raggiunto Lea, senza prestar attenzione a Darren. 
«E’ stato così per due settimane. Ma poi… ho pressato Rya per inserire una scena di Klaine!Sex» disse Chloe esaltata. 

Elise sorrise, più spensierata rispetto a poco prima.
«E come è andata?» chiese.
«Più che bene. E’ stato completamente reale» raccontò. «Il problema è che dopo hanno continuato ad ignorarsi. O meglio Chris lo fa…» si corresse. «Darren vuole… voleva parlargli, perché Mia lo ha lasciato…» 
«Cosa!?» domandò Elise voltandosi con occhi spalancati per la sorpresa. 
«Sì, l’ha lasciato perché ha capito che Darren ama Chris, semplice. Non è bastarda come pensavo, anche se continua a non piacermi…» borbottò. «Ma Chris non vuole parlare con Darren, quindi ancora non sa niente» aggiunse. 

Elise si voltò a guardare il suo miglior amico. 

«Posso provare a parlare io con Chris, convincendolo a parlare con Darren…» propose.
«No, secondo me è meglio che parlino direttamente loro due» disse Chloe, che intanto stava guardando Darren. 
«Mh…» annuì Elise. «Però potremmo “costringerli” a parlare» suggerì Elise, facendo con le mani il segno delle virgolette.

Chloe ora spostava lo sguardo da Chris a Darren, pensierosa. 
«Dici chiuderli in un camerino e non aprire finché non parlano?» mormorò.
«Anche, oppure…» rispose Elise, aggrottando la fronte.

L’espressione cambiò improvvisamente sul suo volto, rilassandosi in un sorriso. 

«Ho un’idea» disse e Chloe si voltò repentinamente verso di lei. «Sarà una cosa più sulle lunghe, ma sarà… magico!» mormorò alzando le spalle.
«Sentiamo!»
«Sai quand’è il prossimo giorno di riposo per il cast?» chiese Elise. 

Chloe ci pensò su.

«Domenica, credo…» rispose. 

Elise annuì e poi tornò a guardare Chris e Darren, prima di parlare e spiegare velocemente il piano.

«Sì, mi piace!» esclamò Chloe.
Elise sorrise.

«Sei sicura?»
«Più che sicura!» 

«Bene, allora domenica andremo al Wizarding World of Harry Potter».





E nel prossimo capitolo gita al WWOHP :D 
Tra l'altro speriamo di riuscire ad aggiornare in tempo per lunedì.. Federica torna domani dall'Irlanda e noi ancora abbiamo scritto solo l'inizio del capitolo. Speriamo di riuscire a terminarlo per lunedì :) 
  
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