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Autore: SHIERU    16/08/2012    6 recensioni
Come vi sentireste se un giorno, al vostro risveglio, vi ritrovaste nudi e sudati in una camera d'albergo, con un gran mal di testa e senza alcun ricordo della sera precedente? E soprattutto, come reagireste se scopriste che, altrettanto nudo e sudato, il vostro nemico di sempre sta dormendo accanto a voi? (HarryxDraco - 7 capitoli, conclusa)
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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luci al neo tra i ciliegi in fiore

                                                           Capitolo III : Luci al neon tra i ciliegi in fiore.

 

 

La Cherry Blossom Chapel si ergeva lungo una delle vie meno trafficate di Las Vegas.
Malgrado il contesto esagerato in cui si trovava, si poteva dire che, per lo meno rispetto alle altre, questa chiesetta era tutto sommato abbastanza sobria.
O almeno, lo era se ti premuravi di ignorare le guance paffute di centinaia di putti alati dotati di arco e frecce, sospesi a mezz’aria tra ghirlande di fiori di ciliegio e fantasie animalier.
Evitando la cascata di cuori rossi all’ingresso, Harry e Draco raggiunsero a grandi falcate il centro della navata.
"Un posto elegante, non c'è che dire..." commentò Potter, notando con raccapriccio le pacchiane decorazioni al neon dell’altare.
"Se fossi stato sobrio, non ci sarei entrato nemmeno per fare pipì" gli diede manforte Malfoy.
"Ma guardi che i nostri bagni sono pulitissimi!".
I due maghi si girarono di scatto, rossi come peperoni.
Un uomo sulla sessantina li guardava bonario, perfettamente avvolto nel suo abito talare.
"Mi scusi" pigolò Draco, a disagio. "Sono sicuro che i vostri water sono deliziosi".
Harry gli diede una gomitata nello stomaco, mordendosi la lingua per non ridere a quella battuta inopportuna.
Il prete comunque non sembrò prendersela, anzi, sembrava piuttosto divertito.
"Già" concordò, infatti.
"Penso che entrambi li abbiate visitati un paio di volte, ieri sera" rise.
"Ah, per caso lei è il prete che ci ha sposati?" domandò Harry speranzoso.
"In persona".
Sul viso dell’uomo si disegnò un profondo sorriso.
"Cosa posso fare per voi?".
"Ecco, ci piacerebbe sapere cos’è successo di preciso..." iniziò Draco.
"Vede, avevamo alzato un po' il gomito e...insomma, non ricordiamo granché della scorsa notte" concluse Potter.
"Capisco, è una cosa che capita spesso in questa città”annuì comprensivo il sacerdote.
“Comunque, ieri sera siete venuti nel mio ufficio pregandomi di sposarvi, avete richiesto i documenti per la cerimonia e avete affittato gli abiti. Il pacchetto era il Last minute dream, se non ricordo male. Tutto compreso a soli duecento dollari, pagamento in contanti” spiegò.
"Più di questo non saprei dirvi…” aggiunse.
“Posso raccontarvi solo di quando siete venuti qui alla Cappella ; per quello che è successo prima o dopo, mi dispiace, ma non posso aiutarvi".
Harry si morse il labbro, annuendo.
"Certo, ovviamente. La ringrazio comunque per l'aiuto".
"E' stato un piacere. Allora, se non avete bisogno di altro...".
"No, aspetti!".
Draco lo bloccò repentino.
"Come facciamo ad annullare il matrimonio? Dobbiamo andare al comune oppure, non so...occuparcene a Londra?".
Lo sguardo del prete si accese di una strana luce.
"Sono spiacente, ma...a dire la verità, non sarà possibile sciogliere la promessa prima di una settimana".
I due ragazzi  esitarono qualche minuto, pietrificati.
"Non capisco. Cosa intende dire con questo?" indagò Harry, cauto.
"Beh, immagino vi sarete già accorti che la fede non si può togliere...".
"Non si riesce" lo interruppe Draco secco.
Il suo volto era una maschera bianca di agitazione.
"Sì, è quello che ho detto".
"No, lei ha detto che non si può. Però, non è che non si può, è solo che al momento non riusciamo a toglierla...giusto?"
Malfoy chiese conferma ad Harry, con lo sguardo.
"Basterà aspettare che le dita si sgonfino un po'" aggiunse.
Il prete scosse la testa.
"Temo non abbiate compreso la situazione” replicò, serio in volto.
“ Vedete, ultimamente abbiamo registrato un enorme aumento dei cosiddetti matrimoni lampo ; gente che arriva qui e, presa dall'euforia, pensa che sposarsi a Las Vegas sia un'esperienza divertente, un gioco di cui ridere in futuro con gli amici. Arrivano qui, ci fanno sprecare tempo e risorse e poi, il giorno dopo, tornano e pretendono di cancellare tutto."
Mentre lo ascoltavano, Harry e Draco erano sempre più congelati.
"Per noi però, il matrimonio è un impegno serio e siamo convinti che le nostre cappelle non abbiamo nulla da invidiare a quelle delle altre città. Per cui, abbiamo deciso che fosse necessario impartire una lezione a chiunque prenda alla leggera questo impegno".
"Allora è per questo che non concedete l'annullamento prima di una settimana?" domandò Potter, trattenendo il fiato.
"Esattamente" confermò il prete.
"Però, anche se siamo sposati, questo non significa che siamo costretti a stare insieme" intervenne Draco.
"Ognuno può farsi i fatti suoi, poi, trascorsi questi benedetti sette giorni, torneremo qui a sistemare le cose".
"Questo non è proprio esatto. E' vero che non siete costretti a stare insieme nel senso di avere una relazione, però siete costretti a stare insieme nel senso di 'vicini' ; Non più di cinque metri di distanza, ad essere precisi" annunciò il sacerdote ridendo sotto i baffi.
"Un attimo, che assurdità è mai questa?!" sbottò Malfoy. "Come potete obbligarci a fare una cosa simile?!".
"No, noi non vi obbligheremo a fare niente" rise il prete. "L'anello lo farà al posto nostro".
Entrambi i maghi spalancarono gli occhi.
"L'anello?" sussurrò Potter.
L’anziano uomo annuì.
"Qui torniamo all'inizio del nostro discorso. Come vi ho detto, l'anello non si può togliere"
"Non si riesce!" esclamò Draco, irrigidito.
Il prete roteò gli occhi al cielo.
"Non si riesce..." sembrò concedere.
"E non ci riuscirete finché non sarà trascorsa una settimana" aggiunse lapidario.
"Finché il tempo non sarà scaduto sarete costretti a vivere insieme e, nel caso vi allontanaste troppo,la fede comincerà a bruciare"
"Beh, credo di poter sopportare un po' di calore" commentò Malfoy con acidità.
"Oh, vi assicuro che sarà tutt'altro che piacevole. Nella migliore delle ipotesi vi procurerete soltanto una scottatura, nella peggiore..."
Il prete fece una pausa.
"Nella peggiore?" lo incalzò Harry.
"La pelle potrebbe ustionarsi fino ad arrivare all'osso"
Gli occhi grigi di Draco rischiarono la caduta fuori dalle orbite.
"Voi siete pazzi! Questo è sicuramente illegale!" sbottò.
"No no, abbiamo avuto l'approvazione del Ministero"
Il sacerdote si allontanò fino a raggiungere una piccola porta vicino all'altare.
"Aspettate, vi faccio vedere"
Il mago sparì oltre l'uscio, tornando poco dopo con una pergamena recante il sigillo del Ministero.
"E' scritto tutto qui, nero su bianco" esclamò allegramente.
Purtroppo, l’autenticità di quel documento era tristemente innegabile.
Davanti alle facce sconvolte di Harry e Draco, se possibile, il sorriso furbo del prete si allargò ancora di più.
"Benvenuti a Las Vegas!"

 

 

***

 

"Senti…io avrei un'idea".
Accasciato sulla poltrona della camera d’albergo, Draco guardò Harry con un misto di scetticismo e rassegnazione.
"Spara" lo incitò sconsolato. “Tanto, peggio di così…”.
Harry ignorò il suo commento, continuando a parlare.
"Potremmo usare un Giratempo” spiegò.
“Se tornassimo indietro fino a ieri ,potremmo capire come siamo arrivati a questo punto".
“Un Giratempo?” chiese Malfoy, corrugando le sopracciglia. “Pensavo fossero andati tutti distrutti…”.
 “Infatti è così, però un mio collega del dipartimento ne possedeva uno non registrato e, quando è morto, non avendo parenti, ha voluto regalarmelo come ringraziamento per alcuni favori”.
Draco roteò gli occhi al cielo.
“Non mi aspettavo altro da te. Ovviamente qualunque cosa rara e preziosa esista al mondo finisce automaticamente in mano tua! Dire che hai culo è riduttivo”.
“Ok, perché devi prendere sempre tutto sul personale?” ribatté Harry infastidito.
“Non la sto prendendo sul personale…”
“Ah,no?”
“No” dichiarò Malfoy con una smorfia.
“Perfetto, allora chiudiamo qui il discorso”
Draco non rispose, continuando a fissare offeso il pavimento.
“E comunque non dovresti avere quella faccia, dovresti essere felice! Grazie al Giratempo potremo sapere cosa diavolo è successo ieri”.
"Sì...” acconsentì il biondo, senza mostrare troppo entusiasmo.
“Però, alla fine, cosa ci cambia saperlo? Quello che è fatto è fatto" continuò, rivolgendo di nuovo lo sguardo verso Potter.
“A meno che…”.
I suoi occhi si illuminarono di entusiasmo.
“Sei un genio!” esclamò, correndo ad abbracciare Harry.
Al suo slancio, Potter arrossì imbarazzato, tuttavia Draco era talmente eccitato da non rendersi nemmeno conto delle proprie azioni.
“Torneremo indietro nel tempo e ci impediremo di finire sposati, è perfetto!” esclamò con lo stesso entusiasmo di una bambina a cui è appena stato regalato un pony.
“Hem…”.
Malfoy si staccò da Harry, continuando ad esibire un fantastico sorriso a trentadue denti.
“Non sai quanto sono sollevato, per una volta hai avuto un’idea brillante Potter, sono colpito!”.
“No, ecco…grazie Malfoy, però questo  non era esattamente quello che intendevo” biascicò Harry.
Il sorriso sulle labbra di Draco divenne meno definito.
“Che vuoi dire?” indagò.
“Beh, insomma, quello che vuoi fare non è possibile”.
“In che senso non è possibile? Ce l’hai o no quel Giratempo?”.
“Sì, però…”.
“E allora chiama il tuo elfo e fattelo portare!” lo interruppe Draco spazientito.
“Ok, ma il punto è che è severamente proibito interferire con le azioni del passato” ribatté Potter.
“Non m’interessa, se c’è un modo per impedire questo pasticcio non mi lascerò intimorire da una vecchia regola!”.
“Malfoy, tu non capisci. Non si tratta solo di una vecchia regola, quello che stiamo per fare è davvero pericoloso! Se dovessimo incontrare i noi stessi del passato e loro dovessero riconoscerci, le cose si metterebbero davvero male. Non so cosa potrebbe succedere…”.
“Intendi che potremmo…morire?” domandò Malfoy, abbassando il tono di voce.
Harry annuì serio.
“E’ per questo che ti dico che è impossibile cambiare le cose. Non possiamo impedire di farci parlare, figuriamoci impedire di sposarci”.
Draco tornò a sedersi senza vita sulla poltrona.
“Allora che senso ha tornare indietro? Mi sembra solo fatica sprecata…” si lamentò.
“Forse hai ragione. Però io ho bisogno di sapere esattamente quello è successo, non posso limitarmi ad immaginarlo. Se avessi la totale consapevolezza degli eventi, mi sarebbe più facile accettarli e dimenticare. Così invece, mi sembra di essere rinchiuso in un incubo”.
Malfoy sembrò soppesare le sue parole.
“D’accordo” mormorò dopo qualche istante.
“Però, se è davvero pericoloso come dici, penso che dovremmo travestirci. In questo modo anche se dovessimo vederci di sfuggita, sarà più difficile pensare che si tratta di noi”.
Harry lo guardò con un cipiglio sorpreso.
"Sì, hai ragione..." mormorò.
"E non fare quella faccia stupita!” lo rimbeccò Draco, risentito. “Piuttosto, magari potremmo tingerci i capelli di un colore diverso” propose.
"Non so se questo sarà sufficiente".
"Ma che pretendi? Non possiamo mica sprecare sei mesi a preparare una pozione polisucco!".
"Certo, però potrei sempre affatturarti" lo stuzzicò Harry.
"Grazie, ma non ci tengo a venire deturpato da te” replicò Malfoy con una smorfia.
“Senti, una paio di occhiali scuri e dei capelli strani basteranno. Figurati se la gente si mette a farci la radiografia, non ci noteranno nemmeno" aggiunse spazientito.
"Ma i tuoi lineamenti sono troppo particolari!" ribatté Potter.
"Disse l'uomo con la cicatrice a forma di saetta".
Harry sbuffò pesantemente.
"Malfoy, potrai anche non credermi, ma ti assicuro che riconoscerei la tua faccia tra milioni di altre!".
Draco socchiuse leggermente la bocca, imbarazzato.
"No  è che...non fraintendere. Non è che io passi tutto il mio tempo ad analizzare i tuoi tratti somatici, però sarai d'accordo che dai abbastanza nell'occhio".
Malfoy non commentò, continuando a guardarlo blaterale con un espressione sempre più perplessa.
"Cioè, quei capelli biondi...di quel biondo poi...ho visto solo i bambini averli così chiari!” continuò a straparlare Harry. “Non è che li hai tinti?".
Draco corrugò le sopracciglia.
"No" rispose piattamente.
"Ah”.
Harry si grattò la testa, in difficoltà.
“E poi anche la pelle è bianchissima, vero? Sicuro di non essere caduto nella candeggina da piccolo?".
Malfoy lo guardò per qualche secondo, pietrificato dalla sua idiozia.
"Potter, la smetti?" commentò, indeciso se limitarsi a sospirare o se invece fosse più saggio agire e cucire all’istante quella sua boccaccia.
"Ehm, sì. Scusa, non volevo offenderti…"
"Come no, pensiamo alle cose serie adesso” tagliò corto Draco.
“Per prima cosa vestiamoci, poi il resto verrà da sé. Ricorda che se ci impegniamo troppo otterremo l'effetto contrario, meglio essere semplici".
"Non credevo che questa parola esistesse sul tuo vocabolario" scherzò Potter.
Malfoy lo guardò con sufficienza, arricciando le labbra.
"Prestami un paio di jeans e una maglietta" lo ignorò.
"Perché vuoi i miei?".
"Perché i miei sono capi sartoriali firmati e fatti su misura, non credo sia una buona idea indossarli. Se il me stesso del passato, chiamiamolo così, dovesse vederli, capirebbe subito che si tratta di me. Oppure penserei di essere stato derubato".
"Ok, però anche io li riconoscerei i miei vestiti" ribatté Harry.
Malfoy trattenne una risata di scherno.
"Come se tu prestassi attenzione a com'è vestita la gente...basterà cambiare qualche dettaglio e non ti accorgerai di niente".
Potter si perse in un sospiro.
"D'accordo" si arrese, avvicinandosi al proprio bagaglio.
"Non c'è molta scelta, ma, cosa preferisci?".
"Questi jeans chiari andranno bene" rispose Draco, afferrando un paio di pantaloni grigi screziati di bianco.
"Prendo anche questa" continuò, afferrando un maglione di cotone leggero, grigio antrace.
"Senza camicia?" domandò Harry.
"Sì, per essere diverso devo essere il meno impeccabile possibile".
"Senti, tu invece metti questi" ordinò, porgendogli un paio di jeans neri.
"E sopra ci metti questa" aggiunse, estraendo una maglia a girocollo color carta da zucchero.
Potter afferrò i vestiti con un espressione poco convinta.
"Che fai, mi scegli i vestiti?" domandò infatti, piegandosi in modo da impedire alla maglia di scivolargli a terra.
"Siccome non hai gusto, sì” rispose Malfoy, lapidario.
“Ora vado a vestirmi" annunciò, prima di chiudersi in bagno. “Tu sbrigati a cambiarti!”.
Harry si lasciò cadere sul divano, esausto.
Chissà perché, aveva la sensazione che quel viaggio del tempo sarebbe stato molto, molto difficile.

 

***

 

Mafoy tornò poco dopo, accompagnato da un leggero e gradevole profumo di limone.
Se ricordava bene, in bagno c’erano alcuni flaconi di bagnoschiuma offerti dall’albergo ; quasi certamente, prima di vestirti Draco si era fatto una doccia veloce.
Al contrario di quella che pensava, Malfoy non passava ore e ore in bagno a curare il proprio aspetto ; a quanto pare, essere sempre perfetti e in ordine era un dono di natura.

"Allora?" indagò Malfoy.
"Ho dovuto stringere un po' i jeans, però sto piuttosto bene, no?"
Harry rimase a fissarlo a bocca aperta.
Vedere i proprio vestiti su Draco gli faceva uno stranissimo effetto.
I pantaloni gli fasciavano perfettamente le gambe magre e il maglione, di qualche taglia più largo, gli lasciava scoperte le clavicole, alludendo in modo seducente alla curva delle spalle dritte.
La trama larga, ad uncinetto, faceva intravedere la pelle in un gioco elegante di vedo non vedo.
"Sei bell-"
Potter si interruppe di colpo, fingendo un colpo di tosse.
"Stai bene" si corresse in tempo.
Malfoy inarcò un sopracciglio.
"Grazie” rispose.
“Devo dire che anche tu sei accettabile” aggiunse, avvicinandosi a lui.
Afferrandogli un braccio, il mago appoggiò la punta della bacchetta sulla maglietta di Potter, trasformando la sua sfumatura azzurra in un carico color panna.
"Per fortuna hai dei vestiti semplici" commentò.
"Se avessero avuto delle stampe o degli stemmi sarebbe stato più difficile modificarle".
Draco fece un giro intorno ad Harry per controllare che la maglia si fosse ritinta in tutte le sue parti.
Però, a dire il vero, i suoi occhi erano più interessati alle ombre che i muscoli  di Potter formavano sul tessuto.
A suo malgrado, doveva ammettere che il moro aveva il tipo di fisico che preferiva ; scolpito, ma al contempo magro, riusciva ad essere atletico senza risultare pompato.
In particolare, trovava particolarmente graziose le linee che gli definivano i fianchi, scomparendo sotto i pantaloni.
Quelle stesse linee e quel piccolo ombelico che adesso facevano capolino dalla maglietta scostata.
Arrossendo lievemente, Malfoy gliela tirò giù con un gesto secco, ricoprendo quell’addome tentatore.
"Ecco fatto!" esclamò poi, riprendendo il controllo.
“Adesso abbassati un po’”.
Harry ubbidì a Draco appoggiò la bacchetta sui suoi capelli, mormorando un incantesimo che Potter non aveva mai sentito.
Quando si scostò, Malfoy strabuzzò gli occhi, cercando invano di trattenere le risate.
“Per Salazar, sei inguardabile!” esclamò.
Harry si toccò la testa senza capire, poi, osservandosi allo specchio si accorse che i suoi lucidi capelli corvini erano stati sostituiti da una massa di fili biondi dal riflesso ramato.
“Beh, vorrei vedere come staresti tu con un cambio così radicale!” replicò, toccandosi con raccapriccio le sopracciglia rimaste color onice.
“Allora girati e guarda tu stesso quanto sono splendido” rise Malfoy.
Potter si voltò scettico, ma a malincuore non poté fare altro che dargli ragione.
I capelli neri gli ricadevano morbidi sulla fronte, incorniciando la pelle bianca di Draco, mettendo in risalto i suoi occhi grigi come due diamanti in mezzo al carbone.
“Sei rimasto senza parole?” lo provocò Draco.
“Sai…” continuò, portandolo davanti allo specchio.
“Questa è la differenza tra chi ha classe…” disse, indicandosi.
“E chi non ne ha” terminò, guardandolo.
Harry fece una smorfia.
“D’accordo, mister modestia” lo canzonò.
“Però, almeno, puoi farmi un favore?”.
Malfoy annuì, ridendo allegramente.
“Decolorami le sopracciglia”.

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice :
Siamo già al capitolo tre! Chissà perché mi sembra che il tempo sia scorso velocissimo…sarà colpa dell’estate XD
Comunque, nel prossimo capitolo si scoprirà tutto quello che Harry e Draco hanno dimenticato…o almeno, la prima parte di tutto quello che hanno dimenticato u.u
Vi aspetto lunedì <3

  
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