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Autore: Beatriz Aldaya    17/08/2012    3 recensioni
Il rimpianto e Neville Paciock:
timido, impacciato e insicuro com'è durante i primi anni della sua vita, sembra che questi due vadano a braccetto...
Raccolta di cinque pure drabbles, missing moments.
Enjoy :)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Neville Paciock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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        DI SPINTONI, FIGURACCE, PIANTI E ORRIBILI VENDETTE.

1.
Solo una spintarella fra le scapole, poi il molo gli mancò sotto i piedi: prima che Neville realizzasse l'accaduto, l'acqua salata del mare gli riempì la bocca, cancellando il sapore del gelato alla fragola e provocandogli un conato di vomito.
Sentiva il freddo inchiodargli crudelmente il cervello, gli occhi bruciare; si agitò per tornare in superficie e vide zio Algie sorridergli, urlando qualcosa che somigliava a 'magia' e 'salvati'.
Cercò di gridare, ma tutto si risolse in una sbuffata di bolle e una sorsata d'acqua gelida.
Prima di svenire, rimpianse il gelato e il non poter essere una persona migliore.


2.
Neville pianse disperatamente, rifletté sull'ipotesi di fare le valigie e scappare da Hogwarts, frenò i singhiozzi pensando che la mattina dopo i suoi occhi sarebbero sembrati quelli di Oscar, decise che non gliene importava niente e scoppiò in lacrime ancor più violentemente, cercando di soffocarsi nel cuscino.
Neville fece tanti castelli in aria, immaginò tanti 'e se...', in quella notte di rimpianto.
Ma, nonostante le sue preghiere, la mattina dopo il sole sorse e il castello era ancora in piedi, mentre tutti i Grifondoro si fermavano, inorriditi, davanti le clessidre segnapunti.
Da quel giorno, nessuno gli rivolse più la parola.


3.
Quando un barbagianni infreddolito planò sul tavolo arruffando le penne, Neville notò, ben stretta fra i suoi artigli, una minacciosa lettera scarlatta.
Allarmato infilò in tasca la busta e, ingoiando sconsolato l'ultima cucchiaiata di porridge, scappò dalla Sala.
Uscì nel prato preoccupato, allontanandosi da occhi indiscreti, ma presto se ne pentì: la lettera tremante esplose schioccando nella tasca e schizzò fuori arrabbiata, cercando di azzannargli il naso.
Alla fine, la violenta Strillettera lo inseguì per i corridoi tutto il giorno, sbraitando il messaggio all'infinito.
Sciorinava il proprio testo rauca, con un'aggiunta beffarda alla fine: '...e la prossima volta, aprimi subito!'


4.
Neville camminava rasente al muro, la faccia pallida e le ginocchia tremanti.
Con lo sguardo d'un uccellino in trappola entrò nel sotterraneo facendosi piccolo piccolo, sperando ardentemente di dissolversi nel nulla: come per miracolo riuscì a raggiungere uno dei banconi inosservato e, sedutosi, affondò il naso nel libro di Pozioni, tirando un momentaneo sospiro di sollievo.
Improvvisamente, un'ombra nerissima oscurò la pagina.
« Paciock, oggi prepariamo veleni. Come sta tua nonna? »
Neville borbottò qualcosa, sentendosi morire: la storia del Molliccio era arrivata alle orecchie di Piton, e il ragazzo rimpianse il momento in cui l'oscura creatura non l'aveva divorato.


5.
Neville osservava amorevolmente il piccolo cactus a un soffio dal suo naso, nella vana speranza di muoverlo a compassione. Sospirando, agitò la bacchetta senza convinzione e sussurrò la parola magica, colto da un orribile dubbio di pronuncia proprio a metà dell'incantesimo.
Improvvisamente, provò una fitta lancinante alle orecchie: si raggomitolò a terra urlando, ma il dolore... rimase su.
Stranito, sbirciò il cactus un po' floscio, sul quale erano spuntate due orecchie che assomigliavano terribilmente alle sue.
Quando la McGranitt lo portò, sbraitando, in infermeria, lui non poté sentire nemmeno un suo rimprovero, eppure non rimpianse per niente la grave perdita.



_______
Ed ecco qua una carrellata di situazioni in cui Neville Paciock ha provato rimpianto, desiderato di essere diverso, non sentendosi accettato o semplicemente troppo... imbranato.
Ogni drabble tratta un periodo diverso della sua vita: la prima è ambientata durante l'infanzia, quando lo zio lo metteva in pericoli mortali per veder manifestarsi qualche segno di magia in lui; la seconda al primo anno ad Hogwarts, quando, per aver fatto perdere troppi punti alla propria casa, nessuno gli rivolge più la parola; la terza drabble è scaturita da un consiglio che dà a Ron al secondo anno, quando l'amico riceve una strillettera e Neville ricorda un episodio passato, che decide di non raccontare; la quarta invece riflette il terrore puro che prova per Piton, che raggiunge picchi massimi dopo la prima lezione col professor Lupin; la quinta, infine, racconta le difficoltà provate con gli incantesimi.
In definitiva, tutte ambientate prima dell'exploit del quinto anno, durante il quale si lascia indietro il bambino e fa vedere, finalmente, di che pasta è fatto.
Le drabble, teoricamente, sono tutte incatenate dal prompt 'rimpianto'.
...Un commentino se vi è piaciuta? O per dirmi di andare a zappare i campi?
Bea :3
   
 
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