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Autore: FallenAngel1990    17/08/2012    1 recensioni
“Da oggi non mi vedrai più..e...”
“COSA?” disse lei allarmata con un noto di voce più alto del solito.
“E' meglio così, per tutti e due...”
“Ma...che cosa stai dicendo?” gli occhi sgranati erano fissi su di lui e cercavano di agganciare il suo sguardo azzurro, ma lui teneva la testa bassa, verso le sue ginocchia.
“Sarà così, non c'è futuro per noi. Poi la guerra, non avrà fine molto presto e non voglio che tu soffra.”
“La guerra Cass?...La guerra?...Mi stai facendo soffrire tu...”
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Titolo: "Ma tu mi capirai"
Autrice: FallenAngel1990
Fandom: supernatural
Personaggi: Castiel, Nuovo personaggio, Gabriele
Rating: verde
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, scrivo senza fini di lucro non guadagno nulla.

"Da oggi non mi vedrai più"

 
Castiel comparve all'improvviso.
Lei era seduta sul divano del salotto, un braccio appoggiato al ginocchio, la mano a sorreggere la fronte e una sigaretta fra le labbra.
Ormai non si spaventava più quando se lo trovava davanti così all'improvviso, era successo talmente tante volte che ci aveva fatto l'abitudine.
“Avevi detto che avresti smesso”
“Non ci riesco” disse lei rigirandosi la sigaretta fra le dita, il volto ancora rivolto al pavimento.
Cass si avvicinò a lei sedendosi sul tappeto di fronte al divano.
“Ti devo parlare”
Lei non disse nulla, ma aveva un terrore profondo per quelle tre parole pronunciate assieme.
“Da oggi non mi vedrai più..e...”
“COSA?” disse lei allarmata con un noto di voce più alto del solito.
“E' meglio così, per tutti e due...”
“Ma...che cosa stai dicendo?” gli occhi sgranati erano fissi su di lui e cercavano di agganciare il suo sguardo azzurro, ma lui teneva la testa bassa, verso le sue ginocchia.
“Sarà così, non c'è futuro per noi. Poi la guerra, non avrà fine molto presto e non voglio che tu soffra.”
“La guerra Cass?...La guerra?...Mi stai facendo soffrire tu...”
“Io...” le parole gli morirono in gola, non si aspettava quella risposta.
Lei rimaneva in silenzio. Non sapeva che dire. L'unico vero amore della sua vita aveva deciso di abbandonarla.
“Non puoi farmi questo...”
Cass non rispose.
“Non puoi!”
Una lacrima le solcò il viso.
“Non dopo tutto quello che abbiamo passato assieme, non dopo tutte le volte che ti ho aiutato, non dopo tutte le volte che sei rimasto ferito e sei venuto da me più morto che vivo...non dopo che mi hai fatto innamorare di te...io...” la voce le mancò all'improvviso e cercò di ricacciare indietro i singhiozzi del pianto.
“Mi dispiace...”
“Non è vero Cass...”
“Io non posso...”
La ragazza non riuscì a frenare il pianto. Lui sempre più distaccato e freddo.
Poco dopo riusci a riprendere il controllo.
“Se tu mi abbandoni per me la vita è finita.” alzò lo sguardo, i suoi strani occhi dorati rossi di pianto.
“Cosa stai dicendo?...Tu vivrai, ti farai una famiglia...”
“No” lo interruppe bruscamente lei. “No...” un attimo di silenzio che a Castiel sembrò un'eternità, più lungo della sua stessa vita.
“Io mi ucciderò...”
Cass sgrano gli occhi su quella massa di capelli castani che pendevano sul viso della ragazza.
“Io non starò qui senza di te...e sai che non mi potrai più ritrovare. Sai dove finiscono i suicidi...lo sai meglio di me.”
Un brivido lo percorse lungo la schiena.
Si, lo sapeva e la cosa che più lo terrorizzava erano le parole forti uscite dalla bocca di quella fragile ragazza. Frangile ai suoi occhi da angelo, ma conosceva la sua forza e la verità delle sue promesse.
Si inginocchiò di fronte a lei, le cinse le spalle in un abbraccio e la trascinò verso di se.
Si sedette per terra con lei in braccio. Il volto della ragazza nascosto nel suo collo. Piangeva. Lo stringeva forte, stretto. Se fosse stato umano probabilmente gli avrebbe fatto molto male.
Restarono così, per minuti, forse ore, poi lei esausta si addormentò. Probabilmente svenne per il troppo pianto. Castiel la portò al piano superiore, l'adagiò sul letto e restò a vegliarla fino a quasi mattina.
Lei si rigirò nel letto, era stata immobile fino ad allora, e capì che si sarebbe svegliata da un momento all'altro.
Non doveva vederlo li, gli avrebbe fatto più male, quello che le aveva detto era abbastanza.
La baciò leggermente sulla fronte.
“Mi dispiace...” sussurrò. Una lacrima gli scese sul viso. Anche gli angeli piangono.
Le accarezzò un'ultima volta la spalla, le sistemò le coperte e scomparve.
 
Pochi minuti dopo la ragazza si svegliò.
Non ricordava di come fosse arrivata li, ma avvertiva ancora l'odore di Castiel. Probabilmente l'aveva vegliata tutto il tempo, ma ora non era li.
Inutile chiamarlo. Se fosse stato in casa si sarebbe già accorto che aveva ripreso i sensi.
Da quel momento la ragazza capì che la sua vita era finita.
Castiel aveva firmato la sua condanna a morte, era solo questione di tempo e di coraggio. Ma quest'ultimo alla ragazza non mancava.
Non sapeva ancora di essere incinta. Di aspettare un figlio da quell'angelo che l'aveva abbandonata al suo destino.
   
 
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