"Gabriele"

“Gabriele” chiamò Cass.

Aveva voluto incontrarlo fuori dal paradiso, in un posto sperduto in mezzo al gelido ghiaccio dell'Alaska. Nevicava e il clima era rigido. Nessun umano avrebbe potuto vivere li. Ma gli angeli non avvertono il freddo.

Gabriele comparve dalla fitta nube nevosa che avvolgeva tutta la zona.

“Cosa hai fatto, Cass?”

“Mi hai visto...”

“Si, ti ho seguito...perchè?” domandò, rivolgendogli uno sguardo interrogatorio.

“Non chiedermelo, credi che a me non importi nulla? Che non stia soffrendo?”

Gabriele fissò il terreno innevato.

Gli dispiaceva per quel fratello sempre così triste e solo. Aveva trovato l'amore dopo millenni, ma l'aveva lasciato, soffrendo. L'unica cosa in cui sperava è che Cass avesse un giusto motivo.

Rialzò lo sguardo verso Castiel.

“Non mi hai chiamato qui per dirmi che l'hai lasciata...”

“No infatti...” gli occhi azzurri incrociarono quelli dell'arcangelo.

“Devi sorvegliarla tu...io non ce la faccio”. Una lacrima gli scappò, sarebbe stata dura dimenticarla, forse impossibile.

Gabriele stava per ribattere, ma vedendo il fratello piangere fermò le parole.

“Ci sarò io con lei...”

Cass fece un piccolo cenno di assenso.

“Non farti vedere...” la voce ancora incrinata dal pianto che tentava di trattenere.

“Lo so, non avrà più contatti con nessuno di noi...”Gabriele fissò Cass aspettando qualche risposta.

“Grazie”

Castiel restò li qualche momento, poi scomparve.

Gabriele rimase da solo in mezzo alla tormenta.

“Che cosa stai facendo fratellino?”

Poi, come era apparso, sparì.