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Autore: Essemcgregor    17/08/2012    4 recensioni
Smythofsky Student/Teacher.
David Karofsky non avrebbe mai creduto un giorno di ritrovarsi dietro una cattedra ad insegnare in una scuola privata maschile, soprattutto non pensava di poter insegnare in QUELLA scuola.
E proprio lì, nella prestigiosa Dalton Accademy, incontra Sebastian Smythe, studente non proprio modello.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Regionals


- Dove… cazzo…. È ….  Sterling!-
La voce di Sebastian tuonò nell’aula canto, Dave battè la mano sul viso esasperato, era stato invitato alle prove generali prima della fatidica competizione delle Regionali. Erano le sei passate, di solito provavano fino alle cinque, ma per quel giorno erano previste prove extra. Sebastian era stato integrato nuovamente nel Glee sotto richiesta del supplente, il Preside aveva deciso che le Regionali erano più importanti di qualsiasi altra questione scolastica. I Warblers avevano nominato Dave direttore del Glee, non tanto perché avevano bisogno di qualcuno che li coordinasse quanto qualcuno che riuscisse a tenerli a bada.
Con le Regionali vicine, anche i capi Consiglio riuscivano a malapena a mantenere un clima adeguato, la tensione  la si poteva tagliare con il coltello.
Dave in quei giorni aveva altri pensieri per la testa: il matrimonio di suo padre, Jennifer e Samantha che insieme a Mike, sembrava stessero facendo di tutto per distruggere il Glee o perlomeno sabotare Sebastian.
Simon era l’unico che guardava il tutto con indifferenza, sembrava quasi non importargli più di tanto.
 Dopo quella famigerata riunione, aveva declinato tutti gli inviti di Samantha e Jennifer, che si trattasse di vedersi per pranzo, o la sera per andare al cinema o a cena insieme. Le due donne pensavano fosse dovuto alla presenza di Mike e alla loro recente rottura perciò, con grande sollievo del supplente, smisero di insistere.
- Duvall, si può sapere dov’è il tuo ragazzo?-
Sebastian sputò quelle parole in faccia al Warbler, a quanto pare mancava solo Jeff, nessuno dei ragazzi lo aveva visto quel pomeriggio e l’unico che poteva a quanto pare sapere qualcosa, era Nick. Il moro incrociò le braccia al petto stizzito.
- Che vuoi che ne sappia Smythe? Io e Jeff non stiamo insieme.-
L’altro sbuffò agitando la mano.
- Siete culo e camicia, andate pure in bagno insieme!-
Il supplente si alzò prendendo Sebastian da parte, il gruppo di studenti sbuffò accasciandosi su divani e poltrone, erano ormai due ore che provavano e non ne potevano più.
I due uscirono fuori dall’aula lasciando la porta accostata, Sebastian sembrava sempre più irritato, si liberò dalla presa dell’altro con uno sbuffo.
- Piantala di trattarmi come un bambino. Il fatto che ci frequentiamo non ti dà il diritto di trattarmi in questo modo.-
Sibilò quelle parole a pochi centimetri dal suo viso, Dave lo guardò inarcando un sopracciglio.
- Come tuo professore ho il diritto di riprenderti se ti ci comporti da bambino. E in questo caso non sono il tuo ragazzo ma il tuo insegnante.-
Era strano per lui considerarsi il “ragazzo” di Sebastian Smythe. Lo studente prese a camminare avanti e dietro sbuffando, allargò le braccia facendole ricadere ai suoi fianchi.
- Le Regionali sono vicine, siamo lontani dal fare un’esibizione decente e se anche i Warblers si prendono il lusso di venire all’orario che preferiscono, è finita.-
In quel momento un trafelato Jeff, comparve lungo il corridoio: la giacca aperta, la camicia in disordine e la cravatta allentata. Si fermò a pochi passi da loro, ansimante.
- Scusate il ritardo.-
Il supplente posò una mano sulla spalla di Sebastian, il cui viso assunse diverse gradazioni di verde, rosso e bordeaux. Jeff intuì che il suo ritardo non sarebbe stato perdonato dal solista e per evitare di beccarsi una ramanzina che non sarebbe finita più, entrò in aula canto salutando i due con un cenno.
Dave sorrise all’altro facendo scivolare la sua mano sul fianco, Sebastian parve tranquillizzarsi al solo tocco, abbozzò un sorriso infilando le mani in tasca.
- Almeno è arrivato.-
- Ecco pensa positivo!-
L’altro annuì.
- Sono talmente positivo che penso prolungherò le prove di altre due ore.-
Il ragazzone sbiancò, i Warblers non erano in grado di reggere altre due ore di prove, non dopo una giornata impegnativa tra interrogazioni e compiti in classe.
Per loro sfortuna, le Regionali coincidevano con il periodo di interrogazioni e verifiche, tutti loro erano costretti a studiare fino a notte fonda e sostenere un ulteriore prolungamento delle prove, poteva davvero essere letale.
- Seb calmati, ok? Non puoi portarli al limite. Non è un periodo facile per tutti, perciò per favore, fai un’ultima mezz’ora di prova e lasciali andare. Chiaro?-
Il tono di Dave era di quelli che non ammettevano repliche, Sebastian fu tentato di controbattere, ma fu interrotto da un’occhiataccia dell’altro.
Si spostò da lui entrando in aula canto, battendo le mani attirando l’attenzione del gruppo. Dave li vide radunarsi intorno a lui per poi riprendere le prove, Jeff lanciò un’occhiata a Nick che si spostò qualche posto più in là, ignorando completamente il biondino.
Un comportamento piuttosto strano per lui, di solito non riuscivano a stare lontani e quando erano insieme, non facevano altro che parlottare e ridacchiare. Nessun altro però parve farci caso, e dopo una scrollata di spalle, anche il supplente decise che non erano cose che lo riguardavano.
Il giorno seguente a lezione, la maggior parte di loro dormiva in piedi, a quanto pare Sebastian non aveva mantenuto la parola data. Appariscenti occhiaie circondavano gli occhi dei ragazzi, gli sbadigli accompagnavano ogni sua singola parola, tanto che rinunciò a svolgere lezione dopo mezz’ora dall’inizio dell’ora.
- Settimana prossima ci sarà la verifica, scusatemi ragazzi ma non posso rimandare.-
Si alzò seccato uscendo dalla classe, il comportamento di Sebastian di quegli ultimi giorni lo stava infastidendo. Sapeva che lui non l’avrebbe mai messo in punizione, approfittava di quella situazione per poter fare ciò che voleva e non gli andava più bene. Il Preside avrebbe notato un rallentamento nello svolgimento delle lezioni e avrebbe chiesto spiegazioni, cosa gli avrebbe detto?
- Dave?-
Sebastian chiuse la porta della classe alle sue spalle.
- Mi dispiace. Ho dovuto prolungare le prove. Non possiamo rischiare le Regionali.-
Il ragazzone cominciò a fare avanti e dietro, guardò l’altro scuotendo la testa.
- Tu non capisci, in questo modo perdo il lavoro! Non posso continuare così, la vostra attenzione è meno di zero e la maggior parte di voi ha preso voti negativi durante l’ultima interrogazione.-
Sebastian rispose con una scrollata di spalle.
- Andrà meglio dopo le Regionali.-
Il supplente inarcò un sopracciglio, non riusciva a credere alle parole dell’altro. Per lui contavano solo le Regionali, il resto poteva essere rimandato.
- Ah sì? E cosa succederà dopo le Regionali? Dovrete prepararvi per le Nazionali ovviamente, perché tu Sebastian Smythe non permetterai una sconfitta, vero?-
Lo studente fece per ribattere, poi chiuse la bocca, non poteva dargli torto. Inarcò un sopracciglio e annuì.
- Non posso permettere una sconfitta, non ora che siamo ad un passo dalla vittoria.-
Dave alzò le braccia al cielo esasperato.
- Lo vedi, lo vedi? Sei un dannato egoista!-
Non diede tempo a Sebastian di ribattere, aprì la porta dell’aula di scatto provocando alcuni scatti di spavento e la richiuse velocemente alle sue spalle. Sebastian rimase fuori l’aula, le parole del professore lo avevano infastidito e non poco. Si appoggiò contro il muro del corridoio, spostando poi lo sguardo verso una figura che camminava lentamente verso di lui. Dall’aria soddisfatta si capiva chiaro e tondo che non si era perso una sola battuta di quella loro interessante conversazione.
- Problemi in paradiso?-
L’altro lo guardò non potendo nascondere un’espressione sorpresa.
- Che vuoi dire?-
La figura rise.
- Andiamo… tu e il supplente. Dovevo immaginarlo. Smythe sei sempre il solito, ti cacci sempre nei guai!-
Lo studente digrignò i denti, si guardò intorno per assicurarsi che il corridoio fosse deserto, tornò a guardare il suo interlocutore puntandogli il dito sul petto.
- Lo sto solo raggirando. Sai bene quanto faccia schifo a storia dell’arte.
L’altro incrociò le braccia al petto scuotendo la testa.
- Andiamo Smythe, con me non devi nasconderti. Ho visto come vi guardavate durante il vostro duetto improvvisato a San Valentino, davvero teneri. -
Sebastian digrignò i denti. Aveva cercato di fare le cose per bene, di tenerlo nascosto e non ci era riuscito. Stava rischiando di nuovo di finire nei guai come l’anno scorso e per giunta, con la stessa persona. Le accuse di diffamazione, l’ingente sborso di denaro di suo padre per insabbiare tutta la questione, ogni cosa stava per ripetersi, ma non voleva in nessun modo che fosse coinvolto Dave.
- Sai cosa? Va bene, ricattami pure. Ma ti assicuro che se io affondo, tu affonderai con me.-
 

 
 
I guai non arrivano mai da soli, ma sempre a coppie. Kurt e Blaine erano tornati a New York, non potevano più permettersi di rimanere a Lima, Matt invece era ancora in città e non era intenzionato a lasciar stare Dave. Non si erano più visti dopo la fiera di San Valentino e l’intenzione di Dave era evitarlo il più possibile, dopo tutto non era mai a casa se non la sera tardi. Ciò che non si aspettava era ritrovarselo davanti il suo ufficio a scuola, le braccia conserte e il sorriso sul volto.
Dave si fece largo tra la folla di studenti che camminava lentamente lungo il corridoio, guardando con aria sospettosa, il suo ex ragazzo.
- E tu saresti qui… per quale motivo?-
L’altro scrollò le spalle.
- Volevo chiederti di uscire, a casa non ci sei mai, non rispondi ai miei messaggi, così l’unico modo per avere una risposta è venire qui a scuola.-
In quel momento Mike e Simon passarono di lì ed entrambi si fermarono a guardare la scena, interessati. Non aveva detto nulla di Mike a Matt e tantomeno era intenzionato a dirgli nulla, ma talvolta il destino sembra giocare brutti scherzi. Il professore si avvicinò, sorrise ai due piazzandosi accanto a Dave.
- David, non mi presenti il tuo amico?-
Il supplente si voltò verso di lui cercando di incollarsi un sorriso forzato sul volto. Matt squadrò l’altro da capo a piedi con aria di sfida, Simon rimase in disparte, apparentemente non interessato alla scena.
Dave sospirò e non avendo altra scelta, fece come chiesto da Mike.
- Mike lui è Matt, Matt lui è Mike.-
Il sorriso di Mike si allargò sempre di più.
- Quel Matt? Il tuo ex? Il coglione che ti ha fatto soffrire e che ti ha lasciato non appena sei tornato a Lima?-
Matt non si mosse di un passo, fece un piccolo sorriso guardando il professore, non sapeva che Dave avesse avuto una storia con quel tipo.
- Tu sei … il tipo che lui frequentava?-
Mike scrollò le spalle.
- L’uomo che frequentava fino a quando non sei arrivato tu. Ora capisco perché mi hai lasciato.-
Lanciò uno sguardo eloquente nei confronti di Dave. L’altro rispose con un sonoro sospiro, infilò le chiavi nella porta del suo ufficio e invitò Matt ad entrare, doveva togliersi da quella situazione spiacevole prima che le cose degenerassero. I due si squadrarono come due belve pronte a saltarsi alla gola alla prima occasione, Simon posò una mano sulla spalla di Mike, facendogli cenno di andare. Il professore annuì, lanciò un’ultima occhiata ai due e sparì.
Matt seguì Dave nel suo ufficio, si sedette sulla scrivania del professore lanciandogli un’occhiata perplessa.
- Hai avuto una storia con quell’idiota? Non mi piace il modo in cui ti guarda. E poi qui non sono proibite le relazioni tra insegnanti?-
Dave batté le mani sul tavolo, lo sguardo basso e il viso rosso d’imbarazzo, non voleva neanche sapere come mai Matt fosse a conoscenza di quella regola.
- Me l’ha detto Blaine.-
Ora tutto tornava.
- Prima cosa: cosa faccio o cosa non faccio non sono affari che ti riguardano, seconda cosa: pretendi di venire qui e di poterti comportare come meglio credi, di fare il geloso con un uomo che ho frequentato tempo fa… dannazione Matt cosa cavolo vuoi da me?-
Non voleva davvero una risposta a quella domanda, perché sapeva che non gli sarebbe piaciuta, ma non riuscì e frenarsi dal fare quella domanda. Il sorriso di Matt sparì dal suo volto, Dave solo in quel momento si accorse dell’imprudenza della domanda. Erano, dopo tutto soli, nel suo ufficio.
- Non è chiaro?-
Matt scese dalla scrivania per fare il giro e raggiungere Dave. L’altro deglutì cercando una via di fuga. Indietreggiò lentamente mentre l’altro si avvicinava sempre di più. 
- Sono stato uno stupido Dave. Accecato dalla paura di perderti. Mi sono accorto troppo tardi di aver commesso un grosso errore.-
Le labbra di lui erano vicino, troppo vicine, talmente vicine che quasi sfioravano quelle del supplente. Come poter evitare una cosa simile? Indietreggiare ancora e fare il giro della scrivania? La distanza era talmente minima che bastava un niente per annullarla. Il problema era che forse, lui voleva quel bacio tanto quanto il suo ex. Voleva provare di nuovo quelle sensazioni, quei brividi che solo con lui aveva provato. Scosse la testa lasciandosi andare a dei flash del Capodanno passato. Il viso di Sebastian, il suo corpo, i suoi ansimi.
No, amava Sebastian. E Matt aveva perso la sua occasione.
- Ehm… magari andiamo a prenderci un caffè e ne parliamo con calma, che ne dici?-
Sgusciò via lasciando l’altro interdetto. Matt non era un tipo frettoloso, amava il gioco della conquista e Dave era tornato ad essere la sua sfida personale. Annuì distrattamente, seguendolo verso la porta dell’ufficio, ma prima che Dave potesse aprirla, fu letteralmente spalancata da Jeff e Nick.
I due si trovarono di fronte al professore che li guardò severo.
- Non si bussa?-
I volti dei due si imporporarono di colpo, Jeff mormorò qualcosa a Nick riguardo al fatto che non era stata una buona idea, abbassarono poi la testa e snocciolarono altre scuse.
Nick alzò la testa solo per sbirciare Matt, che era in piedi dietro Dave.
- Ci scusi davvero, non pensavamo fosse in compagnia è solo che… si stanno picchiando in aula canto e abbiamo bisogno del suo aiuto.-
Dave non perse tempo, corse più velocemente possibile insieme ai due Warblers, lasciando Matt da solo nell’ufficio. Non era possibile, in quei giorni il numero di zuffe tra studenti, era aumentato di colpo. Capiva perfettamente che c’era tensione tra i Warblers, ma non credeva arrivassero a risolvere le loro divergenze, passando alle mani. Il Consiglio dopo tutto, serviva proprio ad evitare che accadessero cose del genere.
Jeff e Nick lo superarono facilmente, s’infilarono in aula canto da dove provenivano urla e grida di incitamento, quando Dave entrò all’interno della stanza, si aspettò di ritrovare Sebastian coinvolto in una rissa con un altro Warbler, ma non fu così. Era seduto sul grande tavolo in legno, l’aria annoiata mentre guardava le unghie delle mani. Bastò spostare di poco lo sguardo per vedere chi fossero i due protagonisti: Montgomery e Thompson.
I due membri del Consiglio si guardavano in cagnesco, Jeff e Nick si erano frapposti tra i due, mentre Richard James e Flint Wilson, li tenevano per le braccia.
Dave non si aspettava di vedere loro due, azzuffarsi tra di loro, quando poi incrociò lo sguardo di Sebastian, non poté fare a meno di sospirare.
- Mi raccomando signor Smythe, non muova un dito.-
Lo studente gli scoccò un’occhiata torva.
- Mi tengo fuori da certe cose. Se non si ricorda bene, io sono a rischio espulsione grazie ai suoi colleghi.-
Harwood prese posto accanto a Smythe, sorridendo soddisfatto, il professore non poté non notare la mano dello studente, raggiungere quella di Sebastian. Soffocò la sua ondata di gelosia e andò a separare i due. Dovevano prepararsi alle Regionali e se lo stavano facendo in quel modo, dubitava avrebbero vinto.
Quando i due capi Consiglio si sedettero, Dave cercò di capire quale fosse stato il problema scatenante del litigio. Wes e David si scambiarono un’occhiata perplessa, sembrava quasi che i due non sapessero per quale motivo stessero litigando. Sebastian sbuffò scendendo dal tavolo, guardò i due capi Consiglio e sorrise.
- David voleva fare un Mash-up con le canzoni di Adele, invece David pensava sarebbe stato molto più interessante un Mash-up con le canzoni di Michael Jackson.-
I due litiganti incrociarono le braccia al petto squadrandosi in modo torvo, Dave sospirò portandosi una mano al viso. Nemmeno al Glee del McKinley litigavano per cose così stupide. Certo ogni tanto usciva qualche discussione sulle canzoni da cantare, ma il più delle volte si arrivava alla rissa solo quando la Berry si comportava da capetta o quanto Santana stuzzicava qualche membro del Glee con le sue battutine. Una volta si erano azzuffati Blaine e Sam per via di una discussione sul modo di ballare di Sam, ma non era nulla in confronto alle discussioni di Santana e Rachel.
- Risolvete la questione in modo civile, insomma non siete mai stati così… violenti. Che cosa vi prende? La tensione vi distrugge?-
Nessuno dei due rispose.
- Datevi una calmata, le Regionali sono vicinissime e avete poco tempo per azzuffarvi per cose del genere. Adesso tornate a provare, un’altra rissa e farò sospendere il Glee a tempo indeterminato.-
La minaccia scatenò un coro di proteste che accompagnò il professore fino a che non fu uscito dall’aula, chiuse le porte di legno e tutto tacque. Si appoggiò con le spalle contro il muro dell’anticamera dell’aula canto, la porta di legno che dava sul corridoio era semichiusa, fece per aprirla completamente, quando sentì due voci riprendere a parlare.
- Questo significa che dovremo continuare questa farsa ancora per molto?-
- Solo fino a quando non avremo finito.-
La prima voce era maschile, la seconda anche, ma Dave non riuscì a capire a chi appartenessero.
Non ebbe modo di aprire la porta, avrebbe fatto rumore e i due si sarebbero allontanati velocemente. Le sue orecchie si drizzarono quando captò il nome di Sebastian.
- Smythe sarà d’accordo. Dai solo tempo al tempo.-
L’altro uomo sbuffò spazientito.
- Non sei di certo tu ad avere gli occhi di tutti addosso.-
L’altra voce sospirò.
- Sarai ripagato di tutto questo. Ne parleremo nel mio ufficio.-
I passi delle due figure si allontanarono sempre di più, quando Dave azzardò ad aprire la porta sperando di riuscire almeno a vederli di sfuggita, erano già spariti. Chiuse la porta di legno poggiandosi contro di essa. Qualcosa bolliva in pentola e quella sensazione crebbe quando ripensò al discorso dei due. Da giorni ormai lo pensava ma non aveva mai avuto una conferma. Prese il cellulare e chiamò Kurt e Blaine, se voleva fare le cose per bene, avrebbe avuto bisogno del loro aiuto.

 

 
Le Regionali avrebbero avuto luogo proprio alla Dalton, la scuola era stata scelta grazie all’Auditorium da poco ristrutturato. Una sorta di inaugurazione e pubblicità per la scuola. Dave fu a conoscenza di quel particolare, qualche giorno prima. Doveva prima tenersi al teatro comunale di Columbus, ma dovettero rinunciare quando fu dichiarato inadeguato ad ospitare un evento di quella portata.
I Warblers erano eccitati, avrebbero giocato in casa e non c’era niente di meglio per intimidire gli avversari, sebbene le avversarie temute erano le ragazze della Crawford Country Day. Durante il festival di San Valentino, avevano dimostrato di sapere come catturare l’attenzione del pubblico, anche a costo di giocare un po’ sporco.
La proposta di Flint di fare uno spogliarello durante la loro esibizione, fu bocciata da Trent che non era intenzionato a mostrare al mondo, i suoi portelloni dell’amore.
Dave assistette a quel dibattito con la testa altrove, la conversazione udita il giorno prima, non ancora riusciva a metabolizzarla e darle un senso. Cosa volevano dire? Di cosa parlavano?
L’umore dei Warblers era tornato positivo, avevano finalmente steso la loro scaletta optando di cantare una canzone dei Coldplay, seguita da una canzone di MJ. 
Sebastian non era così contento della scelta, voleva stupire i giudici facendo qualcosa di particolare e non il solito numero.  
- Questo è il nostro stile, che male c’è a farne un marchio di fabbrica?-
L’altro inarcò un sopracciglio.
- Siamo un coro a cappella, è questo il marchio di fabbrica.-
Jeff arrivò trafelato nella stanza interrompendo la discussione, si leggeva orrore nei suoi occhi, stringeva in mano un foglietto bianco ormai stropicciato. Sebastian si era arreso, non aveva detto nulla riguardo il suo ritardo, erano ormai giorni che faceva così e aveva deciso che la voce era meglio risparmiarla per le Regionali.
Nick lanciò un’occhiata preoccupata al biondo, avvicinandosi lentamente e prendendo il foglio dalle sue mani. Quando lesse il contenuto, sbiancò.
- Chi te l’ha dato?-
Jeff indicò fuori l’aula, non riusciva a parlare, muoveva le labbra come se fosse un pesce fuor d’acqua. Sebastian si avvicinò insieme a Thad, sfilò elegantemente il foglio dalle mani dell’altro e lesse con attenzione. Il Warbler mantenne la calma, cosa che non si poteva dire dell’altro. Il viso del capo Consiglio divenne rosso, lanciò uno sguardo omicida a Jeff e agitò il foglietto in aria.
- C’è una spia tra noi.-
Wes e David pretesero di leggere il contenuto del foglietto, anche loro sbiancarono di fronte ciò che c’era scritto. Si guardarono l’un l’altro cercando poi di calmare il moro.
Dave allungò lo sguardo verso quel pezzo di carta, anche lui curioso di sapere cosa c’era scritto, ma non vi fu bisogno di visionarlo visto che i tre del Consiglio, si affrettarono a rivelarne il contenuto.
- A quanto pare le Crawford Girls sanno qual è la nostra scaletta e hanno intenzione di portare Coldplay e MJ come noi.-
Il professore sgranò gli occhi, era già successa una cosa del genere, alle New Directions se non andava errando, solo che loro avevano ricevuto quel colpo basso proprio durante la competizione. Sebastian si mosse per la stanza pensieroso, avevano lavorato davvero tanto per mettersi d’accordo e per scegliere due canzoni che facevano al caso loro, lavoro che rischiava di andare in fumo.
Jeff si sedette sul divano, le spalle circondate dal braccio del suo miglior amico, che cercava di tirarlo su di morale. Thad si sedette dietro il tavolo di legno, furibondo, gli altri due invece sospirarono rimanendo in piedi al centro della stanza.
- Allora chi ha fatto la spia?-
Nessuno rispose, la maggior parte di loro lanciò sguardi perplessi agli altri compagni, alcuni invece mormorarono indignati, solo Nick e Jeff tenevano lo sguardo basso: Jeff lo teneva puntato al pavimento, Nick invece puntato su di lui cercando di consolarlo.
Sebastian sospirò, facendosi avanti e guardando i due amici.
- Sentite credo sia il caso che confessiate. O che il biondo confessi. O qua non andiamo da nessuna parte.-
Dave guardò Nick e Jeff, entrambi non sembravano proprio felici di avere tutta quell’attenzione su di loro. Nick parlottò con l’altro e ad un suo cenno positivo, si alzò e prese parola, Jeff intanto, aveva la faccia di un condannato a morte. Quando Wes inarcò un sopracciglio in cerca di chiarimenti, il moro cominciò a parlare.
- Dirò tutto solo se lascerete stare Jeff. In parte è anche colpa mia.-
David sospirò.
- Lo valuteremo in seguito a ciò che ci dirai.-
Nick lanciò uno sguardo a Dave, sapeva che lui aveva voce in capitolo, tutti i Warblers tenevano in considerazione la sua opinione e sperava di trovare in lui un alleato.
- Jeff è uscito con una ragazza delle Crawford Girls in questi giorni e potrebbe… e dico potrebbe, in qualche modo, essersi fatto sfuggire qualcosa.-
Thad mostrò a tutti il foglio in questione, da quella distanza però, Dave non riuscì a leggere cosa c’era scritto.
La maggior parte dei Warblers prese a mormorare e guardare in malo modo il biondo, Sebastian si passò una mano sul viso.
- Da quello che leggo non mi pare che si sia lasciato sfuggire qualcosa, direi che gli ha confessato tutto. Ottimo lavoro Sterling. Rendi fede al detto: “cantare come un uccellino”.-
La provocazione fu troppo per Duvall, cercò di fiondarsi contro il capo Consiglio che era tra l’altro pronto per rispondere alla provacazione, per fortuna fu fermato per tempo da Sebastian che lo placcò prima che potesse raggiungere il tavolo, David e Wes invece bloccarono Thad. Gli altri Warblers si alzarono in piedi, chi incitando il capo Consiglio, chi incitando il Warbler. Jeff guardò spaesato la scena, quando la calma si fu parzialmente ristabilita, si alzò in fretta uscendo dall’aula canto di corsa. Nick cercò di seguirlo ma Sebastian glielo impedì, lanciò un’occhiata a Dave che invece era rimasto fermo al suo posto.
- Prof può andare lei? Noi intanto discuteremo della faccenda e decideremo il da farsi.-
Il supplente annuì e silenziosamente si alzò per poi lasciare la stanza. Il corridoio era deserto e di Jeff non c’era nessuna traccia. Avrebbe dovuto chiedere in giro e cercarlo un po’ ovunque, tra l’altro non sapeva se lasciare i ragazzi da soli, era saggio, ma confidava nella saggezza di David e Wes e della prontezza di Sebastian a sedare le liti. Per la prima volta lo aveva visto sotto un altro aspetto, a quanto pareva conosceva il segreto di Jeff ma non l’aveva mai detto a nessuno, quando poteva benissimo farlo. Aveva anche impedito a Duvall di fiondarsi contro Thad, forse per evitare che si scatenasse una rissa inutile e non era da lui.
Trovò Jeff in biblioteca, alcuni studenti lo avevano visto correre in quella direzione, rannicchiato in un angolo. Il viso era coperto ma si sentivano chiaramente i suoi singhiozzi.
Il biondino alzò lo sguardo quando sentì dei passi dirigersi verso di lui, tirò su con il naso non nascondendo i suoi occhi iniettati di sangue, il naso rosso e gonfio. Dave si sedette accanto a lui, circondando le sue spalle con un braccio.
- Ho fatto un casino.-
Dave scosse la testa.
- Non hai fatto un casino. E Nick e Sebastian sono dalla tua parte.-
Jeff scosse la testa, c’era qualche pensiero che a quanto pare lo tormentava.
- Pensavo… pensavo fosse seriamente attratta da me, che mi volesse davvero bene.-
Ora riusciva a capire cosa era successo tra lui e Nick, il motivo della rabbia del moro, quella freddezza nei confronti dell’altro.
- Nick mi odierà, mi aveva detto che non era una buona idea.-
Lasciò che lo studente si sfogasse un altro po’, Jeff raccontò di come aveva incontrato quella ragazza il giorno di San Valentino, di come lei si fosse approcciata a lui offrendogli dello zucchero filato, della serata passata a parlare e del modo in cui lo faceva sentire. Si era preso una bella sbandata per quella studentessa. Aveva deciso di frequentarla tenendo all’oscuro gli altri membri del Glee, sicuramente gli avrebbero impedito di frequentare un membro delle Crawford Girl, per via della competizione che li avrebbe visti rivali. Gli unici a saperlo erano Nick, suo migliore amico, e Sebastian che aveva beccato i due mano nella mano in giro per Westerville.
La vicenda aveva messo il gruppo in difficoltà, quando il supplente rientrò in aula canto, il clima era piuttosto teso. Thad era ancora furibondo, Sebastian cercava inutilmente di calmarlo, Nick invece sembrava preoccupato per il suo migliore amico e chiese subito informazioni quando il professore rientrò.
Dave lo rassicurò dicendogli che sarebbe tornato in dormitorio e che per il momento voleva stare da solo, poi si accinse ad affrontare il problema insieme ai due membri del Consiglio che sembravano non aver perso lucidità.
- Ragazzi ammetto che questo è stato un colpo basso, l’unica soluzione è preparare un numero di riserva.-
I ragazzi mormorarono indecisi, Wes e David scossero la testa, accompagnati da un commento piuttosto seccato di Sebastian.
- Impossibile, abbiamo impiegato settimane per le coreografie.-
Il professore lanciò un’occhiata allo studente, era ancora vicino a Thad, che seguiva lo scambio di battute dei due, con molto interesse.
- Io ti dico invece che è fattibile.-
Quando Wes e David annuirono, si affrettò a prendere il telefono cellulare, aveva bisogno di una consulenza.
 

 
 
Il giorno delle Regionali arrivò in fretta, nessuno a parte il Glee sapeva del casino successo, avrebbero potuto comunicare la questione al Preside, ma Sebastian e il Consiglio non era d’accordo, avevano fatto tanto per arrivare fino a dove erano arrivati, rischiavano di sollevare un polverone che avrebbe portato forse alla sospensione dell’intera competizione.
Jeff non fu punito ma solo ammonito, ovviamente gli fu vietato di frequentare ancora la ragazza delle Crawford Girls, soluzione che trovò più che giusta, sebbene ne soffrisse.
Le delusioni d’amore non erano facili da digerire, tutti i Warblers furono piuttosto solidali con il biondo, compreso Thad, che si era poi scusato per i toni eccessivi. Erano una famiglia dopo tutto, e in famiglia ci si aiuta sempre.
Il secondo problema da risolvere rimaneva la competizione, non sapevano di preciso cosa Jeff avesse rivelato alla ragazza, poiché il biondino rifiutava di entrare in argomento, e nessuno voleva mancargli di rispetto forzandolo a parlare, motivo per il quale dovevano cambiare la loro scaletta, nonché le canzoni da cantare.
La mozione fu approvata da tutti, compreso Sebastian.
I Warblers chiesero aiuto al supplente, il quale ovviamente, aveva chiesto aiuto a Kurt e Blaine, che a loro volta chiesero aiuto all’unica ragazza che poteva aiutarli: Rachel Berry.
Tutti i Warblers conoscevano Rachel Berry: la solista di punta delle New Directions, la ragazza che aveva sfondato a Broadway ottenendo parti in vari musical nonché migliore amica di Kurt. Entrambi si erano esibiti a Broadway in un adattamento di Wicked, musical che alcuni di loro adoravano.
La ragazza a sua volta chiamò due aiutanti, due ragazze che Dave non vedeva da anni: Brittany e Santana.
Quando Blaine diede loro la notizia, i Warblers esultarono: Flint, Cameron, Nicholas e James, morivano dalla voglia di lavorare con la Berry, solo Dave aveva paura di cosa sarebbe successo tenendo nella stessa stanza Rachel  e Santana. Durante il loro periodo di finto fidanzamento, aveva sentito più volte l’ispanica dare contro la ragazza, tutti sapevano che non potevano stare a stretto contatto senza cercare di saltarsi alla gola.
Sospirò sperando che le sue paure fossero infondate, dopo tutto non si vedevano da tempo, sicuramente tutt’e due erano cambiate e se Santana aveva accettato di aiutare Rachel, voleva dire che tutto sommato erano in buoni rapporti.
Rachel Berry entrò nell’aula, i capelli scuri erano sciolti e ballavano attorno al suo viso, il suo sorriso illuminava la stanza. Entrò accompagnata dalla coppia di ragazze che ovviamente, fecero la loro entrata in scena tenendosi per mano. La bionda e l’ispanica attirarono la loro dose di complimenti e di fischi dalla fetta etero del Glee.
- Sia chiaro, collaboro con la Berry solo perché me l’ha chiesto Brittany.-
Brittany le mandò un bacio da lontano, bacio al quale la mora rispose sorridendo, per poi spostare il suo sguardo verso Dave. Si avvicinò a lui guardandolo da capo a piedi.
- Professor Karofsky? Neanche nei miei incubi peggiori.-
Dave alzò gli occhi al cielo, abbracciando la ragazza. Fu poi il turno di Brittany e di Rachel, che scrutava nel frattempo il gruppo di ragazzi.
- Sempre dolcissima! È bello rivedervi ragazze.-
Si lanciarono in un breve tuffo indietro nel tempo, ricordando come erano ai tempi del liceo, lasciando di sasso i Warblers quando Rachel rivelò loro che il professore un tempo, era il peggior bullo della scuola. Dave arrossì cercando di cambiare discorso, era ancora un tasto delicato.
Sebastian lo raggiunse di soppiatto, mentre le ragazze ridacchiarono alla reazione dell’ex compagno di scuola, passò una mano sul suo fianco avvicinandosi al suo orecchio.
- Lanciavi granite? Potrebbe essere una pratica a cui potrei avviarmi anche io.-
Dave lo fulminò con lo sguardo.
- Non ci pensare neanche.-
Lo studente si spostò da lui per fare gli onori di casa, presentò alle tre i tre capi Consiglio che avanzarono timidamente. Wes David e Thad strinsero la mano delle tre ragazze, presentando loro il Glee, chiamando i membri uno per uno. Santana agitò la mano interrompendo la presentazione, guardò i ragazzi uno per uno e si portò al centro della stanza.
- Allora bambini, sedetevi in circolo e ascoltate bene la zia Santana. Ci organizzeremo così: la Nasona si occuperà della parte vocale, scelta delle canzoni e dei solisti.-
L’ultima parte della frase, fu accolta da un mormorio di disappunto, i tre capi Consiglio si guardarono perplessi, Thad si fece avanti per prendere parola ma Santana lo interruppe con un gesto della mano.
- A cuccia, non ho ancora finito.-
Rachel cercò di protestare, ma fu bloccata da Dave, che fissava Santana. Sapeva benissimo che contraddirla avrebbe portato ad un litigio e non era il caso che le due si mettessero a litigare. Certamente il suo metodo sconvolgeva un po’ il modus operandi dei Warblers, ma non avevano scelta.
- La mia adorata dolce metà, si occuperà delle coreografie, vi frusterò a sangue se solo provate a guardarla o toccarla.-
La minaccia fece sussultare la maggior parte dei ragazzi, mentre Dave la guardò ammonendola con lo sguardo. Quando si trattava di Santana era meglio non sottovalutare nulla di ciò che diceva.  
Rachel incrociò le braccia al petto indicando la ragazza con sguardo eloquente, cominciò a chiedersi come Schuester avesse fatto per sopportare i continui battibecchi delle due.
- Dai San, sono ragazzi, lasciali perdere.-
L’ispanica puntò il dito contro il ragazzone.
- Solo perché sei stato il mio ex ragazzo, non vuol dire che non riceverai il medesimo trattamento se osi contraddirmi.-
Il professore alzò le mani in segno di resa, cominciò a pensare a vari modi per punire Kurt e Blaine per aver mandato quelle tre. Wes David e Thad parlarono con Rachel, avrebbero curato prima la parte vocale, mentre Santana e Brittany avrebbero lavorato con loro su coreografie non troppo difficili e più “Warblers Style”, tenendosi in continuo contatto con Blaine, via telefono.
Brittany volle analizzare le varie coreografie del gruppo, li fece esibire più volte in auditorium, pensando a come apportare modifiche alle varie coreografie senza sconvolgere il loro stile.
Rachel invece li fece cantare uno per uno, concentrandosi soprattutto su quei ragazzi che più volte avevano tentato le audizioni per ottenere una parte da solista.
Le voci erano davvero molto buone, indiscutibilmente, Sebastian era la loro punta diamante, aveva talento, era sicuro di sé e la sua voce era avvolgente e sensuale.
Altri tre ragazzi però, attirarono la sua attenzione e dopo diversi tentativi, riuscì a trovare le canzoni adatte alle loro voci. 
Il lavoro durò per alcuni giorni, le canzoni scelte da Rachel trovarono in accordo anche i tre capi Consiglio, che non vedevano l’ora di provarle, i solisti furono scelti e nessuno ebbe nulla da ridire.
Le coreografie subirono leggere variazioni, motivo per il quale non fu necessario aggiungere prove straordinarie.
Blaine e Kurt parteciparono solo come consulenti esterni, consulenze che furono quasi giornaliere, i due sarebbero tornati in tempo per le Regionali, non vedevano l’ora di vedere l’esibizione dei Warblers. La notizia, fece scattare un campanello di allarme in Dave.
Da giorni aveva intenzione di consultare gli archivi custoditi nell’ufficio del Preside, non riusciva a togliersi dalla testa quella conversazione udita per sbaglio. Era diventato un chiodo fisso che non riusciva a scacciare.
Il Preside teneva i fascicoli dei vari studenti sotto chiave, i fascicoli erano consultabili sotto richiesta, cosa che non tardò a fare, ma come previsto non erano completi.
Il fascicolo di Sebastian era immacolato, non una voce negativa, le credenziali erano ottime, proprio come ci si aspetterebbe dal figlio del Senatore dello Stato e Dave sapeva che il suo curriculum aveva subito una “pulizia” profonda.
Non avrebbe mai voluto chiedere ai suoi due amici un favore del genere, si trattava di entrare nell’ufficio del Preside e accedere a registri che chissà dove erano nascosti. Blaine accettò senza problemi, avrebbe pianificato un piano con Kurt, dopo tutto avevano ancora un paio di giorni a disposizione, prima delle Regionali.
La tensione divenne palpabile e quasi insopportabile, ogni studente ne fu vittima. I primi furono i Warblers che contagiarono i loro compagni facendolo diventare quasi un virus letale. I due giorni precedenti alla competizione, furono dedicati alla sistemazione della scuola, alla pulizia dell’auditorium e alla sistemazione degli impianti audio necessari. I Warblers ottennero il permesso di provare sia di mattina che di pomeriggio, aiutati da Santana, Brittany e Rachel. Blaine e Kurt arrivarono un giorno prima, i due avevano ideato un piano a prova di bomba, o perlomeno a prova di Preside. Non potevano rubare i fascicoli, ma potevano leggerli e passare in qualche modo il contenuto a Dave e l’altro non chiedeva nulla di meglio.
Il piano era semplice non troppo complicato e il professore era quasi sicuro che i due ce l’avrebbero fatta, ma cosa sarebbe successo se venivano beccati? Era più che sicuro che l’intera scuola avrebbe assistito alla Competizione, che tra l’altro si teneva di mattina, in orario scoalastico, ma forse non tutti i professori avrebbero assistito.
Kurt posò una mano sulla spalla dell’altro, sorridendo.
- Non ti preoccupare per noi Dave, sappiamo cosa fare. Blaine conosce la scuola come le sue tasche, se è riuscito più volte ad entrare nell’ufficio del Preside, non vedo perché debba fallire proprio ora.-
Dave guardò Blaine inarcando un sopracciglio, il moro lanciò un’occhiataccia al suo ragazzo.
- Io non ho detto niente!-
Kurt si girò con una piroetta e si allontanò canticchiando.
- Andrà tutto bene Dave. Tranquillo.-
Non sapeva se quelle parole si riferissero alla competizione o a quello che i due avrebbero fatto durante quella mattina.
 

 
 
La voce del presentatore uscì forte dagli altoparlanti, i Warblers la sentivano anche dentro i camerini dove si erano rifugiati. Era il turno delle Crawford Girls e tutti in segno di solidarietà nei confronti di Jeff, avevano deciso di non assistere alla loro esibizione. I primi due Glee non erano un granché, le canzoni erano molto belle, alcuni avevano anche tentato un mash-up mal riuscito. Dave si astenne dal giudicare, era chiaro che i loro giudizi erano di parte, si tende di solito a trovare sempre difetti negli altri, quando si è in competizione.
Le ragazze delle Crawford sostavano dietro le quinte, avevano abbandonato la loro divisa scolastica per indossare un abito nero e rosso, la gonna in seta e tulle accompagnate da un corpetto, stile ballerina di can can. Le spalle erano coperte da una giacchetta a maniche corte che arrivava fino sotto il seno, di colore nero. Tutte indossavano un grosso fiocco in vita, di colore rosso, ed una fascetta che tirava i loro capelli indietro.
Dave aveva deciso di vedere la competizione insieme a Sebastian, voleva proprio vedere cosa avrebbero portato le ragazze. La capo gruppo lanciò uno sguardo maligno in direzione di Sebastian, lo riconobbe come membro del Glee avversario grazie all’abbigliamento, come sempre i Warblers si sarebbero esibiti indossando la loro divisa scolastica.
- Avete poca fantasia.-
La ragazza era poco più bassa di lui, i capelli castano scuro le ricadevano morbidi sulle spalle, i suoi occhi verdi si fissarono in quelli dell’altro. Ci fu un breve scambio di sguardi, l’uno aspettava che l’altro facesse una qualche mossa. Dave fissò Sebastian che soppesava l’avversaria, lo vide sorridere e incrociare le braccia.
- Siete tanto originali quanto brave a cantare? Perché se è così allora siete davvero pessime.-
L’altra inclinò la testa di lato non riuscendo a capire.
- Il vostro piano per sabotarci non è riuscito. Dimmi, avete preso spunto da qualche film di Disney Channel? Magari siete fan accanite del “Il Mondo di Patty”.-
Il sorriso della ragazza sparì per un istante, le parole di Sebastian a quanto pare avevano avuto il loro effetto.
- Io non parlerei prima di avere la vittoria in pugno, uccellino. Come hai ben visto, se solo una di noi riesce a rigirare uno di voi tanto facilmente, immagina cosa siamo capaci di fare tutte insieme.-
Lo scambio di battute ebbe fine quando la campanella suonò. Era arrivato il turno delle ragazze, la capo gruppo lanciò un altro sguardo a Sebastian prima di voltargli le spalle.
Dave si affiancò a lui pensieroso.
- E poi mi chiedono perché sono gay. Preferisco essere gay piuttosto che avere a che fare con quella.-
Il supplente lo guardò inarcando un sopracciglio.
- Mica sono tutte così.-
Lo studente ricambiò lo sguardo.
- La tua ex ragazza lo è.-
La risposta lasciò spiazzato il professore, era incredibile il modo in cui Sebastian riusciva sempre a metterti in imbarazzo. Si avvicinarono entrambi al limitare del dietro le quinte, per osservare meglio il gruppo.
Per l’esibizione avevano fatto montare una scenografia particolare, avevano ricostruito una sorta di locale vecchio stile.
Quando le tende si alzarono, le ballerine erano a terra, solo la moretta che aveva parlato con Sebastian, era in piedi, circondata dalle sue compagne, una collana di diamanti al collo.
 
The French are glad to die
For love..

 
- Moulin Rouge? O Marilyn Monroe?-
Dave teneva lo sguardo fisso sul gruppo di ragazze. Allo studente scappò una risata.
- La prima ovviamente. Secondo me non sanno neanche chi è Marilyn Monroe. Se nomini Marilyn potrebbe darsi che pensino a Manson.-
Il supplente gli tirò una gomitata.
- Dimmi che non l’hai pensato pure tu.-

They delight in fighting duels
But I prefer a man who lives
And gives expensive jewels

 
Dave trovava la canzone piuttosto azzeccata, non era solito giudicare le persone dalla prima impressione, ma sembravano proprio quel tipo di ragazze superficiali.
Sebastian era pensieroso, inclinò la testa di lato e si limitò a seguire in silenzio.
 
A kiss on the hand
May be quite continental
But diamonds are a girl's best friend
A kiss may be grand but it won't
Pay the rental
On your humble flat
Or help you feed your pussycat

 
La capo gruppo era anche la solista, le ragazze invece ballavano e cantavano in coro intorno a lei, cosa che Sebastian trovava davvero di cattivo gusto, soprattutto per quel vago tentativo di sembrare sexy.
- Se fossimo davvero in Francia, avrebbero difficoltà anche a trovare lavoro nel Moulin Rouge.-
Dave gli tirò uno scappellotto.
 
Men grow cold as girls grow old
And we all lose our charms in the end
But square cut, or pear shaped
These rocks won't lose their shape
Diamonds are a girl's best friend

 
Tiffanie's!
Cartier!

'Cause we are living in a material world
And I am a material girl

 
La capo gruppo si tirò indietro lasciando poi spazio a tre ragazze, che cominciarono a cantare un’altra canzone, tenendo sempre lo stesso tempo ritmato.
 
feel the beat of the rhythm of the night (feel the rhythm)
forget about the worries on your mind (on your mind)
feel the beat of the rhythm of the night (feel the rhythm)
forget about the worries on your mind
 
- Un cavolo di Mash-up!-
Come Sebastian anche Dave rimase sconvolto. Erano riuscite ad adattare quelle due canzoni mischiandole e il risultato non era proprio male.
 
well, i know a place where we can dance the whole night away
and it's called the moulin rouge
just come with me and we can shake the moves right away
you'll be doin fine once the music starts


I due si guardarono di nuovo, quella sorta di mix sembrava azzardato, ma cosa ne avrebbe pensato la giuria? Il pubblico pareva gradire, si erano tutti alzati in piedi battendo il tempo con le mani. I giudici non erano visibili da dove erano posizionati loro, ma era chiaro che al pubblico piacessero.
 
He's your guy when stalks are high
But beware when they start to sink

 
 
 
feel the beat of the rhythm of the night (Diamonds are a girl's best)
forget about the worries on your mind
feel the beat of the rhythm of the night (Diamonds are a girl's best)
forget about the worries on your mind (Diamonds are a girl's best)
oh the rhythm wanna feel the rhythm

 
Diamonds
Are a
Girls
Best
Friend

Dave e Sebastian batterono in ritirata, di colpo l’insicurezza piombò su di loro come un falco, entrarono nei camerini e a giudicare dalle facce degli altri, avevano sentito tutto, sebbene non avessero visto l’esibizione. Dave pensò che forse era il momento di parlare, dire qualcosa, fare un discorso di incoraggiamento. Qualcosa stile “Il Gladiatore”. Dannazione non era un tipo alla Sam Evans, lui.
Mentre si lambiccava a cercare qualcosa di adatto da dire, la porta fu aperta con una forza tale da far sobbalzare tutti quanti.
Rachel e Santana fecero il loro ingresso trionfale, seguite da Brittany. L’abito di Santana era rosso e non lasciava nulla all’immaginazione tanto era scollato e corto, Rachel invece indossava un elegante tailleur e Brittany un paio di jeans e una lunga camicia bianca che scendeva morbida fino ai fianchi.
- Allora uccellini, pronti a cantare?-
Santana incrociò le braccia guardando le loro espressioni funeree.
- Cosa sono quelle facce?-
Flint alzò lo sguardo verso di lei, superato l’imbarazzo iniziale, prese parola.
- L’esibizione delle Crawford Girls è stata eccezionale, non riusciremo a batterle.-
Santana inarcò un sopracciglio.
- Se vi piace lo stile prostituta, possiamo sempre rimediare con un veloce cambio di costume.-
I ragazzi ridacchiarono, le battute di Santana erano quello che ci voleva per smorzare la tensione.
- Adesso salite sul palco e dimostrate ai giudici come si conquista la loro attenzione senza mettere in mostra tette e culo.-
Dave tossicchiò lanciando un’occhiata all’abbigliamento dell’ispanica. La donna voltò lentamente la testa verso di lui, inarcando un sopracciglio.
- Quando io mostro tette e culo Karofsky, lo faccio sempre con stile.-
I ragazzi si unirono in un coro di “ooooh”, mentre la mora uscì accompagnata dalla bionda. Rachel rimase con Dave, felice di vedere l’umore dei ragazzi risollevato in quel modo.
- Ragazzi, cantate, metteteci l’anima e vedrete che farete un figurone.-
Gli occhi di tutti si fermarono su Rachel.
- Noi abbiamo sempre messo anima e corpo in quello che facevamo, non abbiamo vinto le Nazionali se non al mio ultimo anno di Liceo, ma cantare mettendoci la passione, rende dolce anche la peggiore sconfitta.-
I ragazzi si guardarono perplessi, Dave si affrettò a congedarla, prima che l’umore generale tornasse ad essere funereo come quello di prima. Ringraziò la ragazza che rispose con un sorriso e un inchino, poi la fece uscire chiudendo la porta alle sue spalle.
Sebastian batté le mani riunendo il gruppo di studenti al centro della stanza, Dave era soddisfatto dei risultati. In pochi giorni avevano messo su un numero niente male, migliore sicuramente di quello che avevano preparato prima. Il suono della campana annunciò il loro turno, i tre Capi Consiglio precedettero i ragazzi fuori dal camerino, l’ultimo ad uscire fu Dave, che venne intercettato poi da Kurt e Blaine. I due avevano il fiatone, guardarono il gruppo di Warblers riunirsi nel retroscena, scenetta che fece quasi commuovere Blaine.
- Allora trovato qualcosa?-
Kurt annuì.
- Non abbiamo incontrato nessuno, ma non abbiamo potuto prendere nulla e neanche fare copie, quindi accontentati del resoconto verbale.-
Dave attese pazientemente che Kurt cominciasse a parlare, ma Blaine lo tirò per la manica, voleva tornare in platea per godersi l’esibizione. L’altro roteò gli occhi al cielo, dovette dare retta al suo ragazzo e rimandare quindi il resoconto. Il supplente non disse nulla, ringraziò e li lasciò andare, avrebbe voluto sapere tutto e subito, ma Blaine aveva tutto il diritto di vedere i Warblers esibirsi. Raggiunse il gruppo di studenti e augurò loro il buona fortuna, per poi appostarsi in un angolino comodo per osservarli.
Avevano in programma di cantare due canzoni, la prima non coreografata, Brittany aveva deciso che sarebbe stato meglio lavorare sulla seconda canzone.
Sebastian lasciò il coro posizionandosi al centro del palco, i ragazzi cominciarono a modulare la melodia, tutti loro rimasero sullo sfondo, mentre un occhio di bue centrò il solista.
 
I’m sleeping through the day
I’m trying not to fade
But every single night I’ve just been lying awake
Cause I, I can’t get you off my mind

 
Il ragazzo avanzò di un paio di passi, chiuse gli occhi lasciandosi trasportare dalla canzone. Dave non sapeva quali canzoni Rachel avesse scelto, era la prima volta che l’ascoltava. Sentì i brividi correre lungo la sua schiena quando la voce di Sebastian cominciò a cantare la prima strofa.
 
The moment that we met, I didn’t know yet
That I was looking at a face I’ll never forget
Cause I, I can’t get you off my mind
I can’t get you off my mind

 
Ciò che non si aspettava però, era che la canzone in realtà fosse un duetto. Thad Harwood avanzò al centro del palco, si fermò accanto a Sebastian, lasciando tra di loro qualche metro di distanza, nessuno dei due guardò l’altro, lasciarono però che le loro voci si armonizzassero insieme.
 
Give me the chance to love you
I’ll tell you the only reason why
Cause you are on my mind
I want to know you feel it
What do you see when you close your eyes
Cause you are on my mind

 
Qualcosa si spezzò dentro di Dave, quella sicurezza sul rapporto con Sebastian. Sebastian aveva davvero dimenticato Thad? Perché Rachel avrebbe scelto quella canzone? Perché poi, avrebbe scelto di far cantare i due insieme?
Sebastian guardava dritto verso la platea, la stessa cosa stava facendo Thad.
 
I want to be best
I want to be worst
I want to be the gravity in your universe
And I, I want to be there to help you fly
I’ll help you fly girl
Oh, the longer that I wait
The more that I’m afraid
That someone’s gonna fool your heart and take you away
Cause I, I finally realized, that I can’t get you off my mind

 
La seconda strofa la cantò Thad, avanzò di qualche passo guadagnandosi così l’attenzione del pubblico. Quando poi le loro voci si unirono di nuovo durante il ritornello, il pubblico esplose in un’ovazione. Dave doveva ammetterlo, le loro voci insieme erano stupende.
 
Give me the chance to love
I’ll tell you the only reason why
Cause you are on my mind
I want to know you feel it
What do you see when you close your eyes
Cause you are on my mind

 
Il pubblicò si alzò in piedi, Sebastian e Thad si scambiarono un rapido sguardo, mentre i ragazzi rompevano le righe cominciando a cantare la seconda canzone.
Si fermarono in semicerchio mentre Sebastian, Nick e Jeff si fecero avanti. Dave non capiva cosa dovessero fare, Rachel aveva detto che si voleva divertire a giocare con le loro voci, non era giusto che il resto del coro facesse solo da sfondo e voleva renderli tutti partecipi, come Schuester cercava sempre di fare con loro.
 
SebastianNick/Jeff  
 
I’m at a payphone trying to call home  (Hello, hello, baby you called, I can’t hear a thing.)
All of my change I’ve spent it on you( ‘cause I have got no service in the club, you see, see… )
Where are the times gone baby(Wha-Wha-What did you say? Oh, you’re breaking up on me… )
It’s all wrong, we’re at the place we made for two(Sorry, I cannot hear you, I’m kinda busy.)
 
A giudicare dagli sguardi del pubblico, tutti come loro sembravano sorpresi di quello che i ragazzi stavano cantando. Sebastian riusciva ad armonizzarsi benissimo con le voci di Jeff e Nick, che sembravano quasi una voce sola. Cominciò a battere il tempo con il piede, mentre osservava i ragazzi rompere la formazione e cominciare a ballare intorno a loro.
 
Yeah, I, I know it’s hard to remember
The people we used to be
It’s even harder to picture
That you’re not here next to me
You said it’s too late to make it
But is it too late to try?
And then that time that you wasted
All of our bridges burnt down

I’ve wasted my nights
You turned out the lights

(Stop telephonin’ me)
Now I’m paralyzed
Still stucked in that time when we called it love

(Stop telephonin’ me)
But even the sun sets in paradise
 
Il pubblico si alzò in piedi cominciando a ballare sul posto, mentre gli altri Warblers continuavano a saltare ballare e muoversi intorno ai tre solisti, che in qualche modo, interagivano con il resto del gruppo oltre che tra loro.
 
I’m at a payphone
(stop callin’ stop callin’)
trying to call home
(I don’t wanna think anymore)
All of my change i’ve spent on you
(I left my hand and my heart on the dance floor. )
Where are the times gone
(stop callin’ stop callin’)
baby it’s all wrong,
(I don’t wanna talk anymore)
we’re at the place we made for two
(I just left my hand and my heart on the dance floor. )
 
Era il mash-up più strabiliante che avesse mai sentito e a giudicare dagli sguardi di Kurt e Blaine dalla platea, anche loro dovevano pensare la stessa identica cosa. Brittany aveva fatto un ottimo lavoro con il gruppo: i passi di danza erano un misto tra l’hip hop e la break dance, qualcosa di molto leggero che non affaticasse troppo i ragazzi che dovevano comunque cantare e sostenere le voci dei tre solisti.
Il pubblico li accompagnava ballando e battendo le mani, Sebastian Nick e Jeff erano al settimo cielo. La reazione positiva del pubblico li stava aiutando e piano piano divennero molto più sicuri dei passi.
Si ritrovò anche lui a ondeggiare a tempo, sorridendo come un ebete. Era soddisfacente vedere i Warblers cantare e ballare con tutto quell’entusiasmo.
Sebastian cercò il suo sguardo, sorrise ammiccando e tornò a ballare con gli altri, Dave in quel sorriso vi trovò la sua tranquillità e parte di quella sicurezza persa prima.
Scacciò il pensiero lasciando spazio all’esibizione dei ragazzi, era inutile pensarci adesso. L’esibizione giunse al termine, il pubblico era ancora in piedi, congratulandosi con il gruppo elogiandoli uno scroscio di applausi. Anche le Crawford Girls battevano le mani, un piccolo gesto di sportività da parte loro, dopo la loro mossa scorretta.
I Warblers si presero la loro fetta di applausi, ridendo e abbracciandosi e ringraziando il pubblico, si riversarono poi dietro le quinte, fiondandosi, con grande sorpresa di Dave, su di lui abbracciandolo ed esultando.
Sebastian si tenne distante dal gruppo, al suo fianco c’era Thad, lo sguardo rivolto verso il ragazzo. Dave sorrise, sentendosi sollevato quando lui sorrise di rimando, l’esibizione era andata alla grande, entrambi ora erano molto più rilassati, avrebbero avuto tempo e modo di parlarsi e chiarirsi. O almeno sperava avrebbero trovato il tempo. 





Ok ok so di essere in ritardo. 
Pazzesco direi! 
Sono stata a Bologna per una settimana e tra preoccupazioni e altri problemi, la voglia di scrivere era calata e di tanto. 
In più ho scritto una piccola oneshot che ancora mi viene betata xD e spero di poterla postare presto. 
Intanto arrivo al momento dei ringraziamenti :D

Dedico il capitolo a Angel_Elric e alla mia Zolly: Mi avete davvero tirato su di morale dolcezze! Vi adoro 

Ad Ale: mi fa troppo piacere che questa FF ti aiuti e ti faccia sorridere. Grazie per la tua dolcezza che mi accompagna ogni giorno :) 

Ringrazio di cuore chi ha recensito, sopratutto Youmoveme: sei adorabile dolcezza :) 


Grazie a Chartraux per la recensione, è bello sapere che questa FF piace anche a qualcun altro :D davvero grazie mille e spero che questo capitolo non ti deluda!

Grazie a Lussy e Aleka che continuano a seguire la mia FF. Grazie di cuore scrivo anche grazie al vostro supporto! Penso sia tutto per il momento!

Ah sì, troverete poi sotto il titolo linkato delle canzoni in caso vogliate sentirle :D

Rythm of the Night - Diamonds are a girl's best friend ( il mash up me lo sono inventato. Ho immaginato di adattare entrambe la canzoni ma ok... penso sia stato un pensiero orribile xD )

On my mind ( Sebastian - Thad ) 
Payphone/Telephone ( con un un pizzico di Call me maybe) cantata da Sebastian Jeff e Nick ( non ho riportato tutta la lyrics per comodità, ma la canzone è stupenda :D )
   
 
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