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Autore: bobby92    17/08/2012    2 recensioni
Ciao ragazzi, questa è la mia prima storia su Naruto e ho deciso di modificare un po' il suo passato aggiungendo un nuovo personaggio che aiuterà il nostro protagonista a districare i nodi di questa vicenda. Vi auguro buona lettura!! Ciauuuz
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Ciao ragazzi,
ecco il nuovo capitolo. Questo scritto è un po' strano, parte con un discorso in terza persona per poi finire in prima. Ho diviso le parti in modo da far capire meglio il 
distacco. Inoltre non c'è solo una persona a narrare la vicenda, bensì 2. Spero sia di vostro gradimento e spero di aver reso bene l'idea del carattere di Kimiko.
Grazie a tutti per il sostegno morale e ringrazio tutte le persone che l'hanno inserita nelle seguite o nelle preferite! Vi contatterò per ringraziarvi
come si deve xD
 
 
"Mamma...mammaa, perchè non mi rispondi?"-Disse piangendo una bambina.
"Sono qui, su, vieni"-Disse la madre. La bambina obbedì andando vicino a lei. "Ora nescerà il tuo fratellino, quindi, devi andare con questo signore che ti proteggerà. Non
puoi rimanere qui".
La bambina scoppiò in lacrime " Ma io non voglio andarci!". Poi, la mano di un uomo accarezzò il viso della bambina. Era alto, bello, aveva due splendidi occhi azzuri
e capelli biondi. L'uomo le disse:" Su Kimiko, obbedisci alla mamma. Non ti devi preocupare, andrà tutto bene. Jiraya, affido mia figlia nelle tue mani".
L'uomo con i capelli bianchi annuì. Improvvisamente tutto divenne buio. 
La bambina si ritrovò distesa in un letto caldo e morbido trovando l'uomo dai capelli bianchi seduto su una sedia. Quando l'uomo vide che la bambina si era svegliata iniziò a 
parlare: " Kimiko, è così che ti chiami, giusto?"- La bambina non proferì parola- " Questo, piccolina, è tuo fratello". L'uomo pose fra le braccia della piccolina il neonato 
avvolto da una coperta. La bambina sorrise per poi parlare" Mamma e papà non ci sono più... non è vero?". 
L'uomo rimase sbigottito dall'intuizione di quella  bambina. Era così piccola ed indifese eppure, era riuscita a capire.
"I tuoi genitori si sono sacrificati per offrire a voi due un futuro, per proteggervi, per proteggere il bambino che ora riposa fra le tue braccia. Non devi odiarli per questo".
La bambina rispose:" Io non potrò mai odiarli. Io diventerò più forte e non permetterò a nessuno di far del male a questo bambino. Mamma e papà hanno dato la vita per 
lui, per noi e io, non sarò da meno".
Jiraya guardò la bambina con uno sguardo di pura ammirazione. Poi, lui sorrise dicendo:" Sai che la strada che hai scelto è piena di ostacoli?"
"Si, sono consapevole"-Rispose la bambina.
"Sai che dovrai allenarti duramente?"- Le disse.
"Si"- Rispose con prontezza la bambina.
"Sai che dovrai vivere in completa solitudine?" 
"Si, ma non importa. Quando sarò diventata abbastanza forte lo ritroverò e non permetterò a nessuno di fargli del male..."
L'uomo fece un sospiro. " Bene, vieni con me, ti allenerò io ".
 
Aprii subito gli occhi. Ero seduta sulla panchina con la testa di Naruto ancora sulle mie gambe." Era tutto un sogno"- Pensai. Il ricordo di quella notte era ancora vivido 
nella mia mente. Faceva ancora male. Jiraya mi mancava da morire e con lui anche i miei genitori. Cosa era successo in quella notte, rimaneva ancora un mistero ma, i nostri
genitori, avevano perso la vita. Sospirai a questi pensieri per poi osservare il viso del ragazzo ancora dormiente. " Ci aspettano tempi duri"- Dissi ad alta voce.
Poi, presi a scuotere le spalle del ragazzo per indurlo al risveglio "Naruto, svegliati.Naruto...". Il ragazzo aprii lentamente gli occhi. "Buongiorno dormiglione"- Dissi
sorridendo.
 
Naruto
Aprii lentamente gli occhi visto che avevo ancora sonno. Ero distrutto ma dovevo pur svegliarmi. Trovai il viso sorridente della ragazza ad accogliermi. Cercai di mettere 
assieme parole e frasi ma con un risultato alquanto scadente. " Buongiorno...io fame...mangiare" La risata sonora di Kimiko ci avvolse. Quella ragazza era davvero incredibile.
Era rimasta con me per tutta la notte cercando di farmi addormentare. Era davvero molto dolce e mi chiedevo come facesse ad essere sempre così allegra. Forse non voleva
far vedere che stava soffrendo, forse cercava di tirarmi su. Mi girai, cercando di guardarla. Aveva due occhi color zaffiro,molto simili ai miei,
 e dei capelli castani lunghi e mossi. Un naso piccolo e delle labbra carnose sempre pronte a curvarsi all'insù. Era posco più bassa di me e aveva una corporatura 
molto esile ma con le giuste forme. Nel complesso era molto bella e realizzai il perchè, quasi tutti i ragazzi del villaggio, rimanevano affascinati.
 Lei era davvero perfetta. Era un'amica fantastica. Di tanto in tanto dava qualche segno di squilibrio mentale però era per questo che era divertente. Sorrisi a quel pensiero. 
Poi, la sua voce mi risvegliò da quei pensieri.
"Naruto, perchè mi stai guardando con un'espressione da demente?"- Disse, dandomi un buffetto sulle spalle.
"I-Io? Non lo so, forse perchè hai gli occhi di un ranocchio...ma non ti preoccupare rimani comunque accettabile hahaha"-Le dissi per scherzare.
Forse lei non gradì molto lo scherzo visto che iniziò a prepararsi per sferrare un pugno " Kimikoooo...".
"No no ti prego fermati!!!Giuro scherzavoooo"- Dissi urlando come un pazzo
"Puuuunch"- Disse la ragazza sferrandomi un pugno in pieno viso. Rovinai a terra rimanendo disteso per qualche minuto con quelche stella che vorticava sulla mia testa.
Forse, avevo imparato la lezione. "Mai e poi mai far arrabbiare una donna"-Pensai.
Una voce interruppe il nostro gioco " Sempre a far casino voi due eh? Ragazzi, venite"- Disse il maestro Kakashi.
Tutti e tre ci dirigemmo a passo svelto nell'ufficio dell' Hokage e iniziammo a discutere del mistero che avvolgeva Pain ma non riuscimmo a trovare alcuna risposta.
Ero-sennin era morto e io l'avrei vendicato. Ero furibondo, non volevo perdere altro tempo.Dovevo agire. Il vecchio rospo mi propose un allenamento sul monte
Myouboku " Se vuoi sconfiggere Pain, l'unico modo che hai per farlo è affrontare prima quest'allenamento. Non è sicuro che tu riesca...ma vale la pena di 
tentare. Diventeresti più forte di come sei ora".- Disse il vecchio rospo.
"Io ce la farò"- Risposi. Dopo aver preso la decisione, mi voltai vedendo l'espressione contrariata di Kimiko. Aveva un espressione terribile tanto che iniziò
ad urlare "Io non ci stò!!!! Naruto, stavolta non ci andrai da solo! VENGO ANCH'IO E NON SI DISCUTE!! Non sei l'unico che deve diventare più forte per
difendere il villaggio, ci sono anch'io!"- Si bloccò per riprendere fiato " Se lei non ha niente in contrario vi seguirò"- Affermò rivolta al rospo.
Quest'ultimo si mise a ridere per la determinazione della ragazza. " Non ho mai visto una ragazza così battagliera. Non ti preoccupare, puoi venire
con noi".
Diventai furioso. Non volevo che anche lei combattesse. Questo era e doveva essere solo un mio problema. Alba voleva me e gli altri non dovevano 
immischiarsi in queste faccende rischiose. "Tu non ci vieni! Rimarrai qui senza intrometterti in queste faccende pericolose. Questo è un mio problema".
Kimiko mi si avvicinò, alzò il braccio e, con una velocità impressionante, mi diede uno schiaffo in pieno viso. Rimasi spiazzato da quella reazione
rimanendo in completo silenzio a differenza della ragazza" Un problema tuo? Questa, Naruto, è una guerra che dobbiamo affrontare tutti. Tu non 
puoi farti carico di un peso così grande da solo! Io sono una tua amica e,come tale, non ti lascerò solo. Sono stata chiara??".
Al termine di questo discorsetto si avvicinò per abbracciarmi. Feci la stessa cosa anch'io e capii che era molto preoccupata. Allora le dissi in un sussurro:
" Va bene vieni con noi...ma non strafare".
Dopo aver detto questo ci preparammo per la partenza. Uscimmo dal villaggio salutando Sakura,  Tsunade e il maestro Kakashi. In battito di ciglia 
tutti loro sparirono dalla nostra vista. Feci in tempo ad udire Kimiko che disse:" Evocazione al contrario".
Aprimmo gli occhi e ci ritrovammo in una specie di foresta con tantissimi rospi di varie dimensioni. Il rospo più anziano iniziò a parlare:
" Bene ragazzi, possiamo anche iniziare con l'allenamento! In questo tempo dovrete imparare l'arte del senjutsu, dovrete diventare una cosa sola
con la natura ma, per farlo, voi dovrete morire"
  
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