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Autore: Inception_    17/08/2012    7 recensioni
Salve. Torno con una Long -senza Oc- .
Il titolo non è dei migliori, infatti cambierà. Non so quando ma cambierà.
Allora, Reina Yagami ha sedici anni, la famiglia è di contadini poveri. La sua passione sono i duelli con le spade, anche se inizialmente le loro amiche non l'appoggeranno.Andando nel Villaggio Proibito, capirà che dovrà fare una scelta:
Combattere per salvare la famiglia o andare in povertà più di quello che lo era prima ed essere schiavizzata.
I suoi amici l'appoggeranno e l'aiuteranno a prendere la strada giusta.
CrackPairings: ReinaHiroto, BanMaki, ReanHeat, PanDi (?) e altre che sono in corso di aggiornamento (?)
Personaggi: un po' tutti, ma sopratutto i ragazzi dell'Aliea Gakuen.
Dal Capitolo 2:
" Honoka guarda per qualche secondo e poi esorde < come ti chiami? >
< io mi chiamo Reina Yagami. > lo dico con durezza, orgoglio con gli occhi che esprimono solo odio verso di lei.
< Bene, Reina Yagami. Oggi tu morirai al posto di Saneki Arute! Demete! Finiscila! >
Mi volto e schivo per un pelo la spada.
< Muori, maledetta! > "
[sempre in aggiornamento.][ho avuto problemi di Html, e ho ripostato mi spiace per il disagio]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2. Guai in vista.

Se prima stavamo camminando come niente fosse, ora correvamo come dei dannati verso le porte del Villaggio Proibito.
La ghiaia scricchiola sotto i nostri piedi, il cuore batte all’impazzata –infatti il più delle volte ci fermiamo per riprendere fiato, per poi schizzare come dei dannati verso il villaggio- quasi volesse uscire dal petto, per poi scoppiare. Clara mi chiede di fermarci e io rispondo con un no secco. Devo, voglio salvare mia sorella, anche a costo della mia stessa inutile vita. Quando Fumiko era nata, avevo promesso di proteggere mia sorella, della persone che mi stavano a cuore, perché fuori di pericoli ce ne sono tanti e bisogna tenere alta la guardia.
< R-Reina… anf… credi che sia al V-Villaggio … anf … Proibito? > mi chiede An, stanca morta.
Non rispondo. Io non credo che Ruru sia lì. Io sono sicura che sia lì. Punto. È il mio sesto da sorella maggiore che me lo dice. Non si discute.
Dopo un po’, arriviamo al grande portone di color oro lucente, decorata da fregi e frontespizi di ogni genere. Riamiamo a fissarlo per interminabili secondi, mentre il nostro cuore e i nostri polmoni acquisiscono la giusta velocità.
< Ragazzi, entriamo, il sole sta tramontando! > annuncia Shuji con fare molto preoccupato. < Dobbiamo cercare anche Nozomi e Midorikawa! > conclude sistemandosi gli occhiali sugli occhi.
< mal che vada, ci imprigioneranno e ci tortureranno! > solleva le spalle la ragazza dagli occhi arancioni.
Hana scrolla le spalle come se si stesse levando un peso. Prendo un respiro profondo e spingo la porta che divide me e dalla mia sorellina.
Yuki trema tutta < non credo che sia la cosa migliore adesso! > e si mette le mani davanti alla maschera bianca e celeste.
Nessuno protesta. Nessuna lamentela. Solo occhi sgranati e bocca aperta. Davanti a noi c’è il villaggio più grande, vasto, colorato e dall’aria gioiosa mai visto prima d’ora.
Nell’aria regna solo musica vivace, ogni abitante è vestito a festa. In giro ci sono alcune danzatrici dai vestiti sfavillanti.
Ci addentriamo più sereni di prima, con gli occhi che riflettono luci di ogni tonalità.
Ci sono enormi negozi e bancarelle che vedono deliziosi manicaretti dall’aspetto invitante.
< R-ragazzi, io quasi quasi mi fermo a mangiare qualcosa.. > Nagumo si avvicina con gli occhi che esprimono avidità e fame. Noi contadini non possiamo permetterci molto. Mangiamo riso quasi tutti giorni, se riusciamo, pomodori, e poca, pochissima frutta.
< HARUYA! NO! NON POSSIAMO! NON DOBBIAMO PERDERCI IN QUESTE SCEMENZE!! > mentre cerco di tirare via il suddetto da un vassoio di pesce, mi scontro contro qualcuno.
Quando mi giro, mi ritrovo una ragazza dai capelli color lilla e occhi blu con sfumature celesti.
< Scusa, non ti avevo vista. > sbuffo leggermente, aiutandola ad alzarsi.
Lei mi guarda dall’alto verso il basso per attimi. < Siete contadini a quanto vedo. Poco fa ne ho visti due come voi che correvano da quella parte! > si volta, e punta il dito verso una locanda dalla quale proviene un profumino invitante
. Sento il mio stomaco brontolare. Inutile dire che come se fossi ipnotizzata seguo la ragazza insieme agli altri, anche loro affamati.
Quando entriamo,vediamo subito Nozomi e Midorikawa che si abbuffano – o sarebbe meglio dire ch stanno divorando- con avidità un…
< è un Donburi.> ci spiega lei cordialmente < È il tipico casalingo, veloce da preparare e molto sostanzioso. Ha molte varianti. Questa si prepara cuocendo, in brodo dashi, del pollo con salsa di soia e mirin o sakè. Quando la cottura è ultimata si aggiungono uova sbattute e quando anch'esse sono a cottura si versa il tutto in una grossa ciotola con riso già cotto, caldo. > prende uno di quei piatti e ce lo porge.
Io e i miei amici ci guardiamo e senza nemmeno ringraziare, ci fiondiamo su quel manicaretto.
È delizioso e non faccio nemmeno in tempo ad ingoiare che già ho un altro boccone nella bocca. < è delifiofo. > farfuglia Nagumo, con la bocca strapiena.
< Allofa…. > esorda Diam < ma dov’eravate? > si pulisce la bocca tutta unta.
Mentre Midorikawa deglutisce, la violetta ci porge un altro piatto dall’aspetto invitante. Ramen, tanto ramen, Zuppa di carne, spaghetti, grano, uova e alghe crude. Inutile dire che anche quella pietanza vale la pena di essere finito.
< Stavo seguendo mia cugina. Ad un certo punto l’ho persa di vista e girovagando ho trovato Fuyuka. Ho chiesto se aveva visto una contadina e mi ha portato qui. >
Non bado molto alle parole di Ryuuji, dato che l’unico mio pensiero è quello di mangiare più cibo che potevo. Non so quando potrò mangiarne dell’altro, perciò ne approfitto.
< fermo, fermo, fermo. Chi è Fuyuka? > chiede Hiroto sorpreso.
< be’, Fuyuka è lei! > interviene Nozomi indicando la ragazza dai capelli viola e dal kimono dello stesso colore. Si avvicina e ci offre dei Onigiri di tutti i tipi: ripieno di tonno e maionese, con il gambero, con le prugne, fatto con riso al pomodoro e arrotolato intorno ad una frittata e altro ancora. Ne prendo uno al sapore di soia con pezzetti soba sminuzzati all’interno e ringrazio.
< Dovete essere molto affamati. Non ho mai visto nessuno spazzolarsi tutto ciò che portiamo in tavola > sorride dolcemente.
< Siamo contadini e di certo noi non mangiamo questa roba! > esclama Maki affondando i denti nel Takoyaki – polpettine di polpo- La cameriera ride, ma non con fare cattivo. È molto premurosa con noi. Di sicuro dovremo pagare un sacco di yen… che però noi non abbiamo.
< ma perché è vestita così? > chiede curiosa Clara dalle labbra sporche di soia.
< perché oggi si festeggia. > risponde lei con semplicità.
Alzo un sopracciglio titubante.
< ehm… non credo di aver capito… > ammette An imbarazzata..
Fuyuka, dopo aver intuito che non abbiamo afferrato il concetto, si siede di fronte a noi, poggiando due piati ricolmi di Tonkatsu -Cotoletta di maiale servita con cavolo cappuccio tritato e zuppa di miso, accompagnata dalla salsa tonkatsu - .
< vedete, noi come ogni anno, il primo mercoledì del mese di Aprile noi festeggiamo. >
< così, per divertimento? > sbotta il Netsuha.
< no. Festeggiamo l’apertura della arena. > dice con tono fermo.
Sollevo la testa dal piatto. Ha detto Arena? L’Arena? Quella Arena? L’arena in cui si svolgono i combattimenti? < Stiamo p-parlando dell’Arena, dove ci sono i… i… > balbetto eccitata.
< Si esatto. Dove combattono i gladiatori. > sbarro gli occhi sorpresa. Possibile…? Magari qui il mio sogno può avverarsi…
< Figata! Ragazzi andiamo a vederli! > grida Shigeto alzandosi dal tavolo.
< ma anche no! Dobbiamo anc …. > trascino Maquia fuori dal locale, euforica.
< Reina-nii-chan! Aspetta! > Fumiko mi corre dietro.
Perdo la ragioe. Il mio unico desiderio è di vedere i gladiatori adesso, niente di più, niente di meno.
< Mi spiace, ma ora dobbiamo andare. > si scusa Hana, inchinandosi < non abbiamo soldi a … >
< Non importa. Vi ho offerto la cena. > sorride Fuyuka.




Arriviamo davanti all’arena. È imponente e sovrasta tutto il villaggio. Dall’interno provengono schiamazzi, urla e grida di vario genere.
Guardo Hiroto emozionata. Lui mi fa cenno con la testa. Entriamo.
Nel campo ci sono due ragazzi, più o meno della nostra età, che combattono in modo molto brutale.
Il primo ha un elmo con un pennacchio rosso, con una armatura di bronzo e la spada fatta anch’essa dello stesso materiale. Ha un’espressione molto accattivante, negli occhi risplende la luce dell’ambizione, di chi vuole raggiungere la vetta e scolpire il proprio nome.
L’altro invece, porta stranamente una maschera. Non intravedo né i suoi occhi, né la sua bocca. Sento lontanamente alcuni gemiti sommessi.
< Ma chi sono? > mi chiede Fuuko, tirandomi la manica del vestito stracciato e irrimediabilmente sporco di polvere e salse varie. Scuoto la testa.
< Dai Demete!! Uccidilo! Forza! >
< Saneki! Riprenditi! > urla da ogni parte ci invadono le orecchie. Hana e Ai si tappano le orecchie per l’eccesivo trambusto.
< Reina-chan! Come sarebbe “uccidilo”? devono uccidere i loro avversari? > Chiede Yuki, sconvolta.
< Sarebbe a dire che, negli scontri di questo genere, l’avversario viene buttato a terra, e poi sotto ordine di colui che ha il potere, può vivere o morire. > Suzuno racconta con tono gelido –mentre mangia un ghiacciolo alla menta.-
< Che cosa?! E come lo decide? Facendo testa o croce?! > Clara cerca di farsi sentire dalle grida parlando più forte che può.
< Più o meno. Il capo decide se muore o no con un solo gesto della mano > Shuji si sistema gli occhiali sul naso. < ovvero, pollice in su, è vivo, pollice in giù… >
< Muore. Onee-chan, a te piacciono queste cose? > Kii mi mette una mano sulla spalla.
Non le do ascolto. Guardo il combattimento che sta per raggiungere il clou.
Quello con la maschera sta per effettuare un fendente* ma l’altro con una stoccata* lo ferisce all’addome, facendolo cadere per terra.
Il feritosi appoggia una mano sul taglio -molto profondo- e poi la solleva: sangue. Solo e soltanto sangue che sporca la terra biancastra.
Il vincitore posa un piede sul petto della vittima e poi rivolge lo sguardo nella tribuna. Seguo i suo sguardo. Vedo una figura o meglio, un uomo piuttosto anziano. Ha la barba e i capelli bianchi e una cicatrice sull’occhio.
Tutti tacciono, si aspetta solo la sua decisione.
< ma chi è? > sussurra la blu.
< ma come non lo sai? È il capo del villaggio! Mi stupisco di voi! Seigo Hibiki! > una voce lamentosa s’intromette. Ci voltiamo e ci troviamo una ragazza dai capelli anche lei blu, occhi grigi e una smorfia di disapprovazione dipinta sul viso.
< Scusa! Ma siamo contadini! > ringhia Saginuma.
< Osamu! Stai zitto! Non risolvi nulla! > Ryuji si mette in mezzo e il suo compagno si gira infuriato.
< Guardate! E quella ragazza chi è invece? > Nozomi ci indica una donna dai capelli verdi e vaporosi, sul naso porta dei grossi occhiali.
< tzè! Lei Honoka Nito! Certo che non sapete proprio niente! Siccome sono di buono umore … >
< pensa se non lo era. > bisbiglia il ragazzo con la bandana, ridendo insieme al suo amico albino.
< vi dirò che lei è la consigliera personale di Hibiki. > finisce la frase con una punta di orgoglio.
Noi facciamo un leggero segno con la testa e poi ci giriamo.
Lei tossicchia per attirare di nuovo l’attenzione < e comunque mi chiamo Haruna Otonashi. >
< ok, Haruna Qualcosa. > Haruya fa un lieve cenno della mano per zittirla. L’altre, impettita batte un piede a terra e incrocia le braccia sul petto.
I maschi sghignazzano.
< Signori e Signore! Il qui presente Afuro Terumi, annuncia che il capo villaggio, Seigo Hibiki, ha preso una decisione! > una voce molto suadente rompe il silenzio nell’arena.
Un ragazzo dall’aria seducente, con i capelli color del grano e occhi color del fuoco della passione ha appena preso parola < la sua decisione è… > la mano si raccoglie a pugno, solo il pollice è alzato. Ruota il polso verso il basso. È NO.
Un boato scoppia sugli spalti. Demete sta per effettuare un affondo ma …
< NO!!!! Fermi tutti! > io stessa irrompo nel campo, proteggendo la vittima con il mio corpo < giù la spada! Cos’ha fatto quest’uomo per meritarsi la morte? > urlo in direzione del biondo.
< è un perdente. E i perdenti non meritano di vivere. > la donna si alza e mi guarda con sguardo assassino.
< Be’, NON HA ALCUN SENSO! QUALSIASI ESSERE VIVENTE A DIRITTO DI VIVERE! > la guardo in cagnesco.
Honoka mi guarda per qualche secondo e poi esorde < come ti chiami? >
< io mi chiamo Reina Yagami. > lo dico con durezza, orgoglio con gli occhi che esprimono solo odio verso di lei.
< Bene, Reina Yagami. Oggi tu morirai al posto di Saneki Arute! Demete! Finiscila! > Mi volto e schivo per un pelo la spada.
< Muori, maledetta! >
< ragazzina… prendi la mia spada… io non posso fare più niente, ma tu sì… > Arute mi passa la sua spada.
Mettiamo in pratica gli allenamenti. Demete prova con l’Imbroccata cercando di colpirmi alla gola, ma velocemente prendo lo scudo del ragazzo ormai in fin di vita.
< Complimenti ma era un assaggio. > sibila lui.
Dopo una serie di affondi, decido di fare la mia mossa. Rapidamente effettuo uno Sgualembro ferendogli la spalla e poi lo colpisco alle gambe poi provo con un mezzotempo, ma non va a buon fine. Il ragazzo si alza velocemente e mi colpisce ai finachi. Urlo dal dolore.
< Onee-chan! > Fumiko lancia un urlo lacinante.
< Reina! Basta! Non è il caso! > mi grida Hiroto.
Lo ignoro. Il mio vestito blu ormai è sporco di sangue. Ad ogni movimento una fitta dolorosa mi blocca. Demete mi butta a terra e punta la punta della spada in gola < oggi morirai in modo eroico non credi? > sogghigna sadico.
La alza e poi schizza verso di me…. < CHE COSA?! > le nostre armi si incontrano.
< Io NON morirò. Costi quel che costi! > compio una finta e Yukata ci casca. Lo colpisco prima alle caviglie e poi al fianco destro. Cade rovinosamente a terra.
< Oggi non sarò io a morire, ma tu! > Alzo la spada che luccica agli ultimi raggi del sole.
< Finiscilo!! Avanti! > mi grida Netsuha.
Ma io mi fermo. L’arma sfiora la pelle di Yukata. < io uccido solo quando ce n’è bisogno , non per questi giochetti. > la ritiro e la faccio volteggiare. Infine la pianto nel terreno.
Grida di euforia scoppiano. I miei amici mi corrono incontro. Le mie amiche con le lacrime agli occhi. I ragazzi con il sorriso stampato in faccia. Gli spettatori che gridano il mio nome.
< Ce l’hai fatta Reina-chan!! > Fumiko mi abbraccia. < già… incredibile. Aspettate… ma…Ruru?! > esclamo.
< Oh cavolo! Ruru! > urlano gli altri. Corriamo verso l’uscita affannati.


< Quella ragazza è fenomenale. Ha battutto il miglior guerriero. > dice Hibiki meravigliato.
" Fin troppo. Sarà una spina nel fianco. Ma non sa cosa l'aspetterà ... " pensa Honoko con gli occhi che brillano di malvagità.





***Logicool's Corner***
Salve .w. Questo è il secondo chappy.
Spero vivamente che sia di una lunghezza decente e che sia leggibile TwT
Allora, eccomi qua.
Non è troppo corto, vero? è troppo lungo?
Cercate di capirmi .w.
Qua, Reina non ha ancora trovato Ruru fatto apposta *sghignazza* ma in compenso si caccia nei guai *^*
è qui che inizierà l'avventura :D
Metto qua le noticine :3
FENDENTE:  colpo portato dall'alto verso il basso. In genere è un colpo molto forte che si può portare ad una mano o a due, ma porta lo svantaggio di lasciare la guardia di chi attacca scoperta
STOCCATA:  colpo effettuato mirando all'addome e passando sotto all'arma nemica
IMBROCCATA:  a colpire la testa o la gola... passando sopra l'arma nemica- a punta roversa: mirando al fianco- a punta dritta: a colpire il petto
SGUALEMBRO:  colpo classico portato dall'alto verso il basso in obliquo, in genere per colpire la spalla o il braccio. Può essere portato a due o una mano
MEZZOTEMPO:  è il colpo tirato al bersaglio avanzato (braccio armato) sull'attacco dell'avversario
^3^ ok!
Spero che ha qualcuno piacci çAç e spero di non avervi messo fame .u.
non so quando aggiornerò çoç
e nemmneno The Gift. GOMENASAI.....
Mi farò perdonare çOç ora vado,
ciao :3
  
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