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Autore: Alex96_    17/08/2012    8 recensioni
[Pairing Caroline/Klaus - Original Family - Others]
Storia che ha preso ispirazione dalle poche interazioni Klaroline nello show. Non mi atterrò a nessun fatto dalla 3x19 in poi perché ho iniziato a scrivere questa storia quando lo show era ancora in pausa.
Caroline e Klaus in una notte fresca d'autunno, da lì inizierà l'avventura che porterà la bionda ad andare contro a quelli che credeva essere i suoi amici, a fare nuove conoscenze, a riscoprire persone che credeva essere orribili, un viaggio alla scoperta di se stessa e dell'amore con l'aiuto di più di uno degli Originali al suo fianco...Se vi ho incuriositi LEGGETE E RECENSITE!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Klaus, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You're Mine, Don't Think You Are Not'
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Caroline si calca maggiormente il cappello di paglia in testa e continua a vagare per le stradine semideserte di Parigi.

La rossa aveva deciso di ripercorrere i viaggi fatti insieme a Klaus con la speranza che l’ibrido sarebbe venuto a cercarla non perché non pensasse quello che gli aveva detto il mese prima ad Atlanta ma perché credeva veramente che se Nik le avesse fatto capire quello che provava per lei aprendole interamente il suo cuore, lei avrebbe avuto la forza di perdonarlo.

La giovane sbuffa e continua a passeggiare quando sente una voce femminile familiare chiamarla.

“Caroline?”

La rossa si volta e, sorpresa, spalanca la bocca di fronte alla donna davanti a lei.
 
 


Bonnie si contorce le mani furibonda, aveva tentato un’altra volta di chiamare il vecchio numero di Caroline ma la ragazza era irraggiungibile e lei non riusciva a trovarla da nessuna parte, neanche usando il sangue di Stefan perché sulla cartina riusciva solo ad individuare che la posizione attuale della sua migliore amica era la Francia, ma non riusciva a trovare il punto preciso dove questa fosse.

La strega, satura di pazienza, sale le scale a due a due e và a bussare prepotentemente alla porta di legno della stanza di Klaus perché se c’era qualcuno
che poteva trovare la sua amica era lui e, anche se Caroline non voleva vederlo al momento, lei sapeva che era l’unico in grado di poterla riportare da loro.

Quando l’ibrido apre la porta, piuttosto perplesso, guarda la strega confuso ma questa non gli lascia il tempo di chiedere nulla che si intrufola nella sua stanza guardandolo furiosa.

Klaus alza un sopracciglio, confuso.

“Cosa c’è strega? Mio fratello non ti soddisfa più e hai deciso di passare al Mikaelson più grande?”

Bonnie manifesta la sua espressione più schifata e si impedisce, per il momento, di lanciare un aneurisma all’ibrido.

“Preferirei pugnalarmi da sola ripetutamente piuttosto che stare con te anche una sola volta Klaus, mi repelli”

L’ibrido alza le braccia e guarda la strega dubbioso, anche se un sorriso divertito và a increspare le sue labbra.

“È reciproco ma quello che non capisco è perché ora tu sia nella mia stanza”

È Bonnie questa volta ad alzare le spalle, lo sguardo saccente a illuminarle gli occhi

“Per Caroline, cos’altro se no?”

Klaus perde il sorriso sul volto e guarda la strega davanti a sé piuttosto freddo e infastidito.

“Caroline è un argomento chiuso. Vuole stare sola per un decennio e io l’accontenterò”

Bonnie scuote la testa risoluta e guarda l’Antico furente.

“No, tu l’andrai a prendere e la riporterai qui”

L’ibrido deciso a scacciare la strega dalla sua stanza la guarda gelido.

“Ti conviene andartene prima se non vuoi costringermi a pugnalare di nuovo mio fratello..per averti fatto del male, è inteso”

Bonnie però non si lascia spingere fuori dalla porta dall’Originale e si scrolla di dosso il suo braccio prima di concentrare tutte le sue energie sull’ibrido al quale procura un aneurisma potentissimo che lo costringe a cadere a terra, urlante.

In tutta la casa i vampiri si mobilitano sentendo il grido di dolore di Klaus e piombano scioccati all’interno della stanza: Rebekah e Stefan per mano e con i
volti sbarrati, Kol piuttosto spaventato dalla reazione della sua fidanzata ed Esther impaurita per il figlio.

“Bonnie, che stai facendo?”

La mora non guarda neanche la Strega Originale e continua, con occhi infuocati, a lanciare aneurismi su aneurismi all’ibrido che si tiene le mani sulle
tempie dolorante.

Rebekah, in tensione per il fratello maggiore, guarda Kol spaventata.

“Fa qualcosa!”

L’Originale si stringe le spalle e continua a guardare la scena sconcertato.

“Io?”

Rebekah gli rifila un’occhiataccia alla quale Kol sbuffa per poi portarlo ad accostarsi silenziosamente alla strega, in modo che questa non si possa accorgere della sua vicinanza.

Quando poi Bonnie è al massimo della sua concentrazione, Kol la carica di peso e le avvolge le mani intorno alla vita, sollevandola da terra e
costringendola a spezzare l’incantesimo.

E mentre Rebekah ed Esther accorrono al capezzale di Klaus, la strega mora si dimena furiosamente tra le braccia del fidanzato, scalciando e strepitando.

“Lasciami Kol! Mettimi giù! È tutta colpa sua!”

L’Originale non ribatte e mette a terra la strega solo quando si trova nel corridoio, guardandola però con sguardo fermo.

“Devi calmarti Bonnie. A meno che tu non voglia che mio fratello ti salti alla gola in meno di un minuto”

La ragazza scaccia la mano di Kol che tenta di accarezzarle il viso e scende frettolosamente le scale, furiosa e con gli occhi lucidi, sull’orlo di una crisi di pianto.

L’Originale si passa una mano tra i capelli e rientra nella stanza dove il fratello si è ripreso e lo guarda furibondo.

“Ringrazia che sia la tua donna o sarebbe già morta, fratellino”

Kol scuote la testa ed esce dalla stanza mentre Rebekah lo guarda curiosa.

“Dov’è andata?”

L’Antico sbuffa e solleva le spalle.

“Non lo so..penso di sotto”

Rebekah annuisce e raggiunge la strega comprendendo la sua necessità di sfogarsi con qualcuno.
 
 


Caroline guarda esterrefatta le figure eleganti di Katherine e Elijah avvicinarsi a lei e non spiccica parola finché questi non le arrivano di fronte.

“Che..che ci fate voi qui?”

Katherine sogghigna e stringe le braccia sotto al seno.

“Potremmo fare la stessa domanda a te”

Caroline si stringe nelle spalle e sospira prima di parlare.

“Ho deciso di stare ancora un po’ da sola. Immagino abbiate saputo che io e Nik non abbiamo risolto i nostri problemi”

La vampira, evidentemente sofferente, viene guardata con tristezza sia da Elijah che da Katherine, i quali si scambiano un’occhiata alla quale segue
l’avvicinamento dell’Originale alla rossa.

“Caroline, perché non ti unisci a noi a pranzo?”

La vampira sorride all’Antico e annuisce mentre la coppia si guarda divertita e precede la rossa verso uno dei ristoranti più alla moda di Parigi.

 
 

Bonnie cammina avanti e indietro lungo il patio della casa cercando di sbollire la calma proprio quando Rebekah la raggiunge.

La strega rifila all’Originaria un’occhiataccia e continua a camminare indisturbata.

“Non ora Rebekah”

L’Antica si appoggia con le spalle a una colonna e si rimira le unghie con finto interesse mentre prende parola.

“Non ti ricordi quello che ha detto Caroline? Ci ha chiesto di non respingere Nik”

Bonnie arresta la sua camminata e guarda la vampira Originaria minacciosa, arrivandole a un soffio dal viso.

“Non me ne frega niente di quello che ha detto Care. Se ora lei non è qui è solo perché Klaus l’ha trattata male e l’ha costretta a scappare, per quanto ne
sappiamo potrebbe essersi stancato di lei e avrebbe potuto soggiogarla a scrivere quella lettera e ad andarsene”

Rebekah corruga la fronte e guarda la strega perplessa.

“Lo pensi sul serio? Mio fratello ha fatto delle è responsabile di innumerevoli crimini ma non farebbe mai una cosa del genere a Caroline. Lui la ama”

Bonnie sbuffa e si siede sugli scalini della casa.

“Io non so cosa prova per lei, l’unica cosa che so è che la mia migliore amica è molto probabilmente dall’altra parte del mondo, sola e confusa e io non posso fare niente al riguardo”

L’Antica le si siede affianco e sospira pesantemente.

“Manca tanto anche a me”

Bonnie digrigna i denti, il fuoco nei suoi occhi e l’odio pronto a danzare prepotente nelle sue vene.

“Lo odio. Lo odio così tanto per quello che le ha fatto e sono così piena di rabbia che sarei in grado di fare di tutto”

Rebekah sospira e si passa una mano tra i capelli.

“Anche io ce l’ho con lui e rivorrei Caroline qui ma se lei ha bisogno di più tempo noi dobbiamo concederglielo. Infondo per un vampiro il tempo ha una concezione completamente diversa che per un umano”

Bonnie si porta entrambe le mani a coprire il volto e artiglia i capelli con forza, il respiro irregolare dettato dalla rabbia.

“Non me ne frega niente di queste cazzate dei vampiri. Io non sono una vampira e Care lo è solo da tre anni e questo..questo è il periodo più lungo in assoluto che passiamo l’una lontana dall’altra senza sapere quando ci rivedremo”

La strega non riesce a trattenersi oltre e scoppia in un pianto disperato, animato da forti singhiozzi che le scuotono il corpo minuto.

Rebekah, impreparata a un tale sfogo da parte della strega, non sa cosa fare ma poi, vedendo che Bonnie non si riprende e che continua a singhiozzare
senza controllo, le si avvicina e le avvolge un braccio intorno alle spalle.

La strega si dimentica persino di chi la stia consolando e si abbandona al tocco dell’Antica appoggiando il viso sulla sua spalla mentre questa, commossa
dalla fragilità dell’umana, non può impedire ai suoi occhi di diventare lucidi.

“Andiamo, Caroline tornerà. È nostra amica, non ci abbandonerebbe mai”

L’Originaria poi lascia una lacrima sfuggire al suo controllo al solo pensiero che quella detta alla strega possa essere una bugia perché, benché
conoscesse Caroline, non aveva la minima idea di quando, o se, avrebbe rivisto sua sorella.
 
 


Caroline mangia con gusto l’antipasto di verdure che ha ordinato al ristorante e, quando ingoia il boccone, cerca di riassumere ciò che Katherine e Elijah le hanno detto fino ad allora.

“Quindi vi siete presi una vacanza da Londra e avete deciso di venire qui a Parigi per una fuga romantica?”

Elijah sogghigna e posa un braccio intorno alla vita di Katherine.

“Si, credo si possa dire così”

Caroline sorride ai due e continua a mangiare quando la domanda di Katherine la coglie impreparata.

“Allora, cos’è successo di preciso ad Atlanta? Sai, Rebekah e Elena non sono entrate nei dettagli”

La rossa beve un sorso di vino e sorride affabile prima di voltare lo sguardo verso quello della vampira, seduta di fronte a lei insieme all’Originale.

“Beh, come già ho detto io e Nik non siamo riusciti a chiarire e io ho pensato che fosse meglio ripartire per stare un po’ per conto mio”

Katherine posa le mani a sostegno del mento e guarda la vampira rossa estremamente divertita.

“Quindi non riesci ancora a toglierti dalla mente l’immagine di lui a letto con un’altra?”

Gli occhi di Caroline scattano, irosi e feriti, in quelli della vampira più grande che accenna un sorriso e si siede meglio sulla sedia.

“Cioè, lo capisco però secondo me esageri proprio rossa”

Caroline assottiglia lo sguardo e guarda inacidita la Petrova.

“Mi sembra che nessuno abbia chiesto il tuo parere Katherine”

Elijah cerca di placare le due e accenna un sorriso in direzione di Caroline.

“Caroline perdona Katerina ma a volte dimentica la buona educazione. Parlo a nome di entrambi quando ti dico che siamo terribilmente dispiaciuti per la
tua rottura con Niklaus. Credi che per voi ci sia modo di riconciliarvi?”

Caroline sospira e si passa una mano tra i capelli seriamente indecisa mentre Katherine alza gli occhi al cielo per l’affermazione dell’Originale.

“Io..sinceramente non ne ho idea Elijah. Nik mi ha ferita profondamente tradendomi, ha fatto un gesto che solo Klaus avrebbe compiuto e immagino che anche tu possa capire quello a cui mi riferisco”

Elijah accenna una risata e annuisce, una mano ad accarezzare la mascella ben definita, un’altra ancorata al fianco di Katherine.

“Si, Caroline. Comprendo perfettamente il tuo punto di vista ma se posso farti notare il comportamento di mio fratello è radicalmente cambiato da quando
ha trovato te come compagna. Io ne sarei onorato al posto tuo perché nessuno, neanche la sua famiglia, è mai riuscito a cambiare il comportamento sempre così impulsivo ed egoista di Niklaus”

Caroline annuisce alle parole dell’Originale e un altro sospiro esce dalle sue labbra.

“Io..lo so Elijah ed è proprio per questo che non lo riesco a perdonare. Lui è cambiato, è migliorato e mi ha mostrato il suo vero io per questo non riesco a immaginare come abbia potuto anche solo pensare a tradirmi”

Katherine sbuffa e solleva gli occhi al cielo prima di parlare con ovvietà.

“L’ha fatto perché ha avuto paura Caroline. Persone come lui che sono abituate a fuggire da ogni rapporto umano quando ne hanno di fronte uno concreto e serio che potrebbe, potenzialmente, renderle felici tendono a rovinare tutto scappando o commettendo qualche sciocchezza”

Sia Caroline che Elijah notano quanto nelle parole della vampira ci sia un chiaro riferimento a se stessa, tanto da spingere l’Originale a darle un bacio sulla tempia, come per rasserenarla.

Caroline respira pesantemente e si stampa un sorriso sulle labbra a forza, cercando di risultare il più normale possibile.

“Beh, grazie per il pranzo ma credo che abbiamo detto anche troppo. È meglio che io vada”

La vampira fa per alzarsi ma la voce di Elijah la richiama indietro.

“Non andartene Caroline. Potremmo fare una passeggiata nel pomeriggio, non ti sembra una buona idea? Infondo non avremo molto altro tempo per vederci ora che tu e Niklaus avete rotto, no?!”

La rossa sorride e si risiede felice, l’idea di trascorrere altro tempo da sola per Parigi in effetti non la allietava per niente.

“Forza, io ho parlato anche troppo. Raccontatemi di voi due: voglio sapere tutto del viaggio alle Cayman dell’anno scorso!”

La vampira sorride e aspetta che Elijah inizi a raccontare, felice che per una volta una storia abbia un lieto fine.
 
 


Rebekah e Bonnie rientrano in casa solo due ore dopo e la scena che si presenta loro in cucina non è delle migliori: Esther seduta a capotavola, dal lato opposto Klaus, ai suoi lati Stefan e Kol, gli unici a voltarsi quando le due entrano nella sala, completamente muti.

Rebekah subito si siede al fianco di Stefan e gli stampa un bacio sulle labbra mentre Bonnie, turbata da tutti i sentimenti vissuti nella giornata, non degna
di uno sguardo Kol, costringendo l’Originale a farla voltare verso di sé per poterle parlare.

“Stai bene?”

Bonnie si limita ad annuire e a sussurrare un flebile ‘si’ prima di mettersi a mangiare.

Per diversi minuti tutti mangiano in silenzio finché Esther cerca di intavolando un discorso, un modo come un altro per porre fine a tutte le divergenze
familiari.

“Stavo pensando che potremo fare un viaggio tutti insieme. Che ne pensate?”

Nessuno risponde alla strega tranne Stefan che le sorride amabile.

“È una splendida idea fare un viaggio in famiglia Esther”

La strega sorride, lieta che almeno a qualcuno la sua idea sia piaciuta quando Bonnie sbuffa contrariata.

“Famiglia..”

Gli occhi di tutti scattano su Bonnie la quale, sentendosi osservata, sbuffa spazientita.

“Cosa? Una famiglia è unita, la nostra è in pezzi visto che diversi membri sono dall’altra parte dell’Oceano”

Klaus, che fino a quel momento aveva deciso di rimanere in silenzio, digrigna i denti e guarda la strega piccato.

“Si può sapere che diavolo ti prede oggi strega?”

Bonnie, per niente spaventata dal tono duro usato dall’ibrido, lo guarda in cagnesco.

“Mi prende che ti sei fatto sfuggire una persona come Caroline. L’hai umiliata, delusa e ferita e ora, per colpa tua, io mi trovo ad essere separata dalla mia migliore amica. Ecco cosa mi prende”

Klaus lascia cadere la forchetta dentro al piatto e guarda inacidito la mora.

“Non è colpa mia se Caroline se ne è andata nuovamente. Io le ho detto di restare, lei non ha voluto. Discorso chiuso”

Esther scorge nello sguardo del figlio un’ombra di delusione misto a senso di colpa così cerca di capire meglio quanto accaduto tra i due.

“Niklaus da quello che ci hai raccontato tu e Caroline avete provato a chiarire ma lei non ne ha voluto sapere perché era ancora delusa dal tuo comportamento. Quello che mi chiedo è: tu non hai fatto qualcosa per farle cambiare idea?”

Klaus si stringe nelle spalle.

“Cosa avrei dovuto dirle? Le ho detto di rimanere, che insieme avremmo potuto ricominciare da capo ma lei ha detto che sarebbe stato meglio rivederci tra un paio di decenni”

Rebekah sospira e si passa una mano tra i capelli prima di rivolgersi al fratello.

“Andiamo Nik e tu vuoi lasciar passare tutto questo tempo prima di rivedere Care?”

L’Originale si stringe nuovamente nelle spalle.

“Ho dovuto aspettare secoli prima di incontrare una persona come lei, posso farlo ancora se necessario”

Kol sbuffa e posa un braccio attorno alle braccia di Bonnie, ancora triste e impotente per la partenza dell’amica.

“Fratello quando incontri l’anima gemella non dovresti lasciartela scappare. Metti da parte l’orgoglio e valla a prendere..così magari anch’io potrò tornare a vivere una serena vita di coppia”

L’Originale lancia poi un’occhiata divertita a Bonnie che scuote la testa ma sorride, contenta di avere ancora vicino a sé una persona bella quanto Kol.

Klaus, perso nei suoi pensieri e nella decisione da prendere, neanche si rende conto che Stefan gli sta parlando.

“Caroline ti ha cambiato completamente e, che tu lo voglia o meno, non potrai mai tornare ad essere la stessa persona che eri tre anni fa quindi faresti
bene ad ascoltare i consigli che ti stiamo dando e ad andare da lei: riprenditela amico!”

L’ibrido sbuffa per niente convinto che quella sia la scelta giusta da fare.

“È inutile, Caroline non mi vuole”

Bonnie, stanca di tutte le turbe mentali dell’Antico, lo richiama e gli lancia un’occhiata decisa.

“Saresti un idiota a pensare una cosa del genere e, per quanto io ti odi, non credo che tu lo sia. Perciò ora fai le valigie, prendi il primo aereo e và a dire alla donna che ami quello che provi per lei”

Klaus si alza da tavola e guarda la strega esterrefatto.

“Stai scherzando vero? Dove dovrei andare per iniziare, eh? Sai il mondo è piuttosto grande! E poi cosa dovrei dirle? Lei sa quali sono i miei sentimenti nei suoi confronti”

Questa volta anche Bonnie si alza dal tavolo e poggia le mani sul legno scuro, con la pazienza al limite e la voce ridotta a un sibilo ma gli occhi, quelli, non abbandonano quelli dell’ibrido.

“Devi parlarle con il cuore in mano. Devi farle capire che siete un’unica persona, che senza di lei vivere non ha senso. Deve sapere che non riesci ad
andare avanti senza lei accanto a te e che ti manca. Dille che lei è l’unica per te e che non le farai mai più una cosa del genere. Devi annientare le sue paure e devi convincerla a tornare insieme a te perché divisi siete entrambi infelici. Questo è quello che le devi dire”

Klaus guarda la strega stupito, come gli altri commensali del resto, e non riesce a trattenersi dal porle una domanda.

“Tu mi odi, l’hai reso piuttosto chiaro eppure mi stai aiutando. Perché?”

Bonnie sorride amara e si risiede al suo posto senza distogliere lo sguardo da quello dell’Antico.

“Lo faccio perché è quello che Caroline farebbe per me. Lei ci aggiungerebbe un paio di calci nel sedere ma io ti ho provocato un aneurisma, mi sembra più che sufficiente”

Klaus rimane interdetto dalle parole della giovane e si riprende solo quando Rebekah gli posa una mano sulla spalla.

“Nik, vai”

L’ibrido guarda la bionda confuso e leggermente spaventato.

“Dove Bekah?”

L’Antica sorride e gli posa una mano sul petto, proprio dove batte il cuore morto dell’ibrido.

“Cercala dentro di te. Con il legame forte che avete instaurato sarà un gioco da ragazzi trovarla”

Klaus annuisce e accenna un sorriso per poi posare un bacio sulla tempia della sorella e rivolgere un cenno di ringraziamento a Bonnie, la quale ricambia con un’occhiata che non lascia fraintendimenti: l’ibrido doveva andare, ora!

L’ibrido sparisce su per le scale e, dopo aver riempito una borsa di abiti e soldi, arriva alla sua macchina e la mette in moto alla velocità della luce, pronto per affrontare un lungo viaggio.

In casa intanto tutti hanno ricominciato a mangiare e traggono un sospiro di sollievo.

“Speriamo che tutto vada per il meglio. Che gli Dei li assistano”

Tutti annuiscono alle parole di Esther, in loro il desiderio comune di rivedere Klaus e Caroline nuovamente uniti e felici.
 
 


Caroline nel frattempo passeggia per le strade assolate di Parigi in compagnia di Katherine, Elijah infatti dopo il pranzo aveva detto alle due di avere degli affari da sbrigare e che non sarebbe tornato prima di due ore ma aveva consigliato loro di andare a fare un giro insieme ugualmente .

Le due vampire, le mani ormai piene di pacchetti, non si erano rivolte la parola da quando avevano iniziato a fare shopping e si erano immerse entrambe nei propri pensieri, ma vengono interrotte dai versi d’amore di due giovani in un vicolo vicino a loro intenti ad esprimere il loro affetto al riparo dal sole pomeridiano.

Caroline sorride alla vista dei due e sospira pesantemente.

“A volte vorrei proprio che non mi avessi uccisa. Come vampira mi sto divertendo molto ma da umana avrei potuto vivere una vita come la loro, magari semplice ma ricca di felicità”

Katherine sogghigna in direzione della vampira e la guarda divertita.

“E baratteresti la possibilità di vivere in eterno e di poter fare quello che vuoi quando vuoi, di poter visitare il mondo intero più e più volte per avere una misera vita di paese?”

La rossa si stringe nelle spalle, un sorriso spento sul suo viso.

“Già, forse sarei stata felice”

La Petrova solleva gli occhi al cielo e afferra un braccio della vampira, la quale stava continuando a camminare e la fa voltare verso di sé.

“Ascoltami bene rossa: tu non saresti mai stata felice con una vita del genere, a te piace fare le cose in grande, ti piace il lusso e la moda, ami le grandi emozioni. Non ti saresti mai accontentata di una vita miserabile con quel Tyler a Mystic Falls, sfornando un figlio o due e facendo la segretaria o, peggio ancora, la casalinga”

Caroline nota quanto le parole di Katherine siano veritiere e accenna un sorriso nella sua direzione ma, non volendogliela dare vinta, si stringe semplicemente nelle spalle senza mostrare particolari emozioni.

“Già, può darsi”

Katherine ride e trascina via la rossa per continuare la loro passeggiata negli Champs-Élysées, che si interrompe nuovamente minuti dopo con le parole
della Petrova.

“Sai, quando trovi il vero amore non dovresti lasciartelo scappare”

Caroline sbuffa e si siede al primo tavolino libero del bar francese sulla loro strada indispettita.

“Andiamo Katherine che dovrei fare? Tornare da Nik e dirgli che non importa quanto male mi abbia fatto?”

La vampira scuote la testa e la guarda decisa negli occhi.

“No, dovresti incazzarti e urlargli contro perché quello che ti ha fatto è stato orribile ma non puoi in alcun modo lasciare stare questa storia”

Caroline sbuffa e incrocia le braccia sotto al seno.

“Senti da che pulpito viene la predica! Tu non hai fatto altro che scappare nella tua vita e poi ho l’eternità davanti a me, è molto tempo per poter
recuperare le cose”

Katherine abbassa la testa e nasconde il fastidio che le parole della vampira le hanno procurato bevendo un sorso di caffè che aveva precedentemente
ordinato a un cameriere passato davanti  al loro tavolo.

Solo quando la vampira si sente pronta riprende a parlare, conscia che il suo racconto potrebbe aiutare la rossa.

“Beh, è vero. Io sono scappata per cinquecento anni credendo di star salvando la mia vita ma in realtà sono scappata dall’uomo che amo solo perché
avevo paura che stare con lui mi avrebbe cambiata per sempre”

Caroline sospira e si passa una mano tra i capelli.

“È diverso tra voi due. Tu e Elijah siete la coppia più perfettamente equilibrata che io conosca”

Katherine sorride conscia che le parole della vampira siano veritiere e annuisce.

“Si, è così ma io ho rischiato di perderlo più volte per una mia paura. Ti dico solo di non fare lo stesso errore perché anche se noi possiamo vivere in
eterno, passare la vita da soli è un inferno”

Caroline annuisce e continua a bere il suo succo di frutta mentre le parole della vampira prendono forma nella sua mente: avrebbe dovuto veramente perdonare Klaus e tornare insieme a lui?

La rossa si riscuote dai suoi pensieri solo quando arriva nei pressi dell’aeroporto insieme alla vampira e ad Elijah, che le aveva in precedenza raggiunte, e guarda la coppia sorridente.

“Beh, il mio tempo a Parigi è finito. Spero di rivedervi presto”

Elijah si avvicina alla vampira e la bacia sulle guance come un gentiluomo.

“Mi auguro che tutto vada per il meglio nella tua vita Caroline, sia che tu stia con mio fratello, sia che tu non ci stia. Sentiremo la tua mancanza”

Katherine sbuffa e dà una leggera spallata all’Antico.

“Parla per te”

Caroline sorride e si avvicina per abbracciare la vampira.

“Grazie per i consigli Katherine”

La Petrova le fa l’occhiolino e la trae a sé in un abbraccio sentito durante il quale coglie l’occasione per bisbigliarle all’orecchio.

“Per quanto vale mi dispiace e ricorda, non farti sfuggire l’amore”

Caroline sorride all’indirizzo della vampira con gli occhi un po’ lucidi e, quando si stacca da lei, le dedica un’ultima occhiata prima di voltarsi e entrare nel grande aeroporto, pronta per andare verso la seconda meta del suo viaggio: Roma.

Elijah e Katherine, rimasti fuori, guardano la rossa andare via impotenti.

“Spero che Niklaus riesca a combattere contro il suo orgoglio per riconquistare l’amore di Caroline. Sono una splendida coppia”

Katherine si stringe al braccio dell’Originale e parla con voce monocorde, priva della sua solita inflessione maliziosa.

“Credo che se ci sono riuscita io possa riuscirci anche tuo fratello”

Elijah coglie nella voce della vampira una traccia di tristezza così la trae a sé avvolgendole un braccio attorno alla vita.

“Tu non sei per niente come mio fratello. È solo che sei stata ferita molte volte”

Katherine annuisce e avvolge le braccia attorno al collo dell’Antico.

“Tu non mi feriresti mai”

Benché quella della vampira non sia una domanda, Elijah decide di risponderle lo stesso guardandola profondamente negli occhi, i quali danno immediatamente la risposta alla vampira: no, lui non l’avrebbe mai ferita.

Gli occhi di Katherine luccicano e la Petrova non perde tempo, subito appoggia le labbra su quelle dell’Originale che approfondisce il contatto facendo intrecciare le loro lingue.

Quando i due si separano la vampira con un sorriso impertinente sulle labbra lo trascina verso il primo vicolo buio ed Elijah non si fa pregare, è già da troppo che si priva del contatto con la pelle della vampira e non può fare a meno di sentirne la mancanza.

 
 

Klaus, perso tra i suoi pensieri, non si rende neanche conto di essere arrivato al check in dell’aeroporto e l’impiegata è costretta a ripetergli la domanda una seconda volta per far si che lui la capisca.

“Signore, dove deve andare?”

L’ibrido sorride prima di rispondere alla giovane mora di fronte a lui.

“Roma. Devo andare a Roma”

La donna gentilmente gli indica la direzione che deve prendere mentre gli augura buon viaggio e l’ibrido in men che non si dica è già su un volo per la splendida capitale italiana, pronto come non mai a riabbracciare la sua amata.

 



Angolino Autrice:

Salve mie care! Questa volta ho proprio fatto un ritardo pazzesco e ne sono cosciente ma tra il caldo e il fatto che questa storia sta per finire, le mie dita non sono mai andate a toccare la tastiera e, l’unico stimolo a continuare a scrivere, siete state voi! Con tutte le visualizzazioni e le recensioni mi fate sapere quanto amate la mia storia e questo non può che non rendermi super orgogliosa, insomma sono quasi a 230 recensioni! 230 per la miseria! Non mi sembra ancora vero :’))
Comunque non vi tedio oltre e vi dico che non sono molto entusiasta di questo capitolo, in effetti non mi piace per nulla, l'unica parte di cui sono minimamente soddisfatta è quella tra Bonnie e Rebekah ma, in compenso, sono sicura che amerete il prossimo, l’ultimo, al quale seguiranno due extra per i quali vi do un piccolo indizio: saranno incentrati, il primo su un natale, il secondo sul compleanno di Caroline :D
So che non è molto ma non voglio rovinarvi la sorpresa. Come sempre fatemi sapere che ve ne pare della storia con un commento, a prestissimo, Alessandra.
   
 
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