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Autore: EleRigoletto    19/08/2012    2 recensioni
Avril è una ragazza di vent'anni, odia il mare per via del divorzio dei suoi genitori e non ci và da quando aveva cinque anni.
Suo fratello, decide di invitarla in California per passare un mese con degli amici; all'inizio non è tanto convinta, poi, decide di dimenticare il passato e di fare un piacere a Marc ( il fratello) .
Arrivati lì, cambierà idea sul tanto odio per il mare, grazie ad una nuova persona che le farà aprire gli occhi.
Il resto è da scoprire ...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: David Desrosiers
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 “Eh? Sì ci sono …”
Dissi imbarazzata e con la voglia di prenderlo e scaraventarlo giù dal balcone.
“Allora, cosa ne pensi?”
Cosa ne penso? Beh. Mio caro papà, penso che sia un’idea di m …. non vado oltre.
“Vuoi davvero che te lo dica?” Iniziai veramente ad arrabbiarmi.
“Si, forza …”
Afferrai bene il cellulare.
“Penso che sia uno dei tuoi stupidissimi capricci; Perché dovresti tenermi in custodia se per te sono solo un peso? Io non voglio lasciare la mamma.”
Iniziarono a scendere quelle maledette lacrime che puntualmente scendono nel momento meno opportuno, sempre!
Mi buttai a terra, appoggiata al muro vicino alla porta.
“Avril, non è un mio capriccio … io voglio solo …”
Non lo lasciai finire ed iniziai ad urlare.
“Risparmia la sceneggiata del ‘voglio iniziare una nuova vita’ con me, perché non funziona.
Tu ti sei preso Marc e la mamma si è presa me, basta.
Spero che non andrai oltre e che  lascerai fuori me e Marc dalle vostre discussioni.
Mi hai deluso!”
Attaccai il cellulare e lo buttai sul letto, continuando a colpirmi.
Poco dopo entrò Marc che si protese verso di me per bloccare i pugni che mi stavo dando.
“Che fai, sei impazzita?”
Mi scostò una ciocca di capelli dal volto, accarezzandomi la testa.
“Che è successo?”
Si sedette accanto a me e lo abbracciai.
Finito di piangere e di sfogarmi, gli  raccontai l’accaduto e alzai gli occhi al cielo, rilassando le mani.
“Avril, non credo che papà voglia prenderti solo per una sua idea, Credo che voglia riallacciare i rapporti iniziando a capire come sei fatta.”
“Io non voglio andare con lui, voglio restare con la mamma.”
Mi asciugai gli occhi con un fazzoletto trovato in tasca.
Mi sorrise e mi prese le mani.
“Forza è ora di andare a mangiare.” Mi alzò, ma io esitai.
“Non mi và.” Mi sedetti sul letto.
“Ok.” Si fermò per raggiungere la maniglia “ … Pensa a quello che ti ho detto, magari non è per sempre ma solo per un breve periodo.”
Se ne andò, chiudendo la porta alle sue spalle.
Mi sentivo a pezzi, distrutta, come se qualcuno mi avesse investito o mi avesse riempito di insulti.
Iniziai a pensare  a quello che avevo detto.
In fondo, forse, ero stata troppo cattiva con lui, non lo avevo lasciato finire e mi ero subito messa sulla difensiva.
Guardai il display del cellulare, ma non c’erano nuove chiamate.
Mi faceva male sapere tutta quella verità.
Mi aveva delusa ma allo stesso tempo tirata su.
Smisi di pensare e scacciai di mente quei dolorosi ‘spilli’ che mi davano tanta preoccupazione.
Bussarono.
“Avanti.” Abbassai la voce in un sussurro.
Si spalancò la porta e davanti a me, trovai Mike che mi guardava con la faccia da cucciolo.
Si sedette accanto alla sbarra del letto e mi sorrise leggermente.
“Hey, anche se so che io per te sono solo l’amico di tuo fratello, sappi che su di me potrai sempre contare.”
Iniziai ad essere confusa, molto.
Da quando pensava queste cose? Non era assolutamente vero.
Abbassò lo sguardo, rigirandosi tra le mani un bracciale.
Io lo presi e lo strinsi forse, sussurrandogli “Grazie.”
Quando lasciai la presa, diventò tutto rosso e mi fece l’occhiolino.
“Ora scendo, se ti và raggiungici.”
Annuii e gli aprii l’uscita.
Non mi andava, ero stanca e stressata; Andare di sotto con gli altri non era proprio quello di cui avevo bisogno.
Mi sdraiai sul letto, continuando a rigirare il cellulare per aspettare una chiamata, di chiunque.
Improvvisamente iniziò a piovere e decisi di fare una passeggiata, forse mi avrebbe schiarito le idee.
Mi misi addosso la mia felpa rossa con i jeans neri e le converse abbinate, presi un ombrello e mi diressi verso il portone.
“Dove vai con questa pioggia?” Marc era appoggiato al divano, indicando il tempo fuori.
“Vado a fare una passeggiata fuori per restare da sola.”
Mi grattai la testa, accennando un ‘si’ con il capo.
“Tu non te ne vai là fuori da sola, ti accompagnerà Maike.”
Indicò il ragazzo che era appena entrato nel salone che ci guardava con aria confusa.
“Cosa devo fare io?”
Si indicò, sorridendo come uno scemo.
“Mi accompagnerai da bravo cavaliere.” Lo afferrai ed uscimmo da casa.
Fortunatamente aveva già a dosso una felpa, così iniziammo a camminare per quelle vie deserte.
L’unico rumore che si sentiva era quello della tettoia accanto che gocciolava.
Restammo zitti per un bel po’, finche non  si fermò del tutto.
“Che hai?” Gli chiesi preoccupata, non capendo il perché del suo gesto.
“Posso farti una domanda?” Mi chiese, liquidando la mia.
“Certo.”
“A te piace Dave?”
Arrossi, tossendo per la domanda assurda che mi aveva fatto.
“NOO, cosa vai a pensare …”
Si grattò la testa e mi raggiunse.
“Sarà, ma pensavo che tra di voi ci fosse un’intesa particolare … infondo io non me ne intendo di queste cose.”
Sorrisi alla sua affermazione, mettendogli un braccio intorno al collo.
“Sì, io e te siamo una coppia.”
Scherzai, ridendo a crepapelle.
Andammo su e giù per tutte le strade, saltando le pozzanghere e urlando come forsennati.
Non ci importava di cosa pensasse la gente, era l’unico momento dove potevo essere me stessa senza nascondermi sotto un velo di insicurezze.
Ci fermammo in un parco e andammo a sederci su una panchina.
“Odio le cose bagnate.” Dissi, pulendomi tutte le foglie che mi ero beccata.
“In effetti non è il miglior posto in cui sedersi.”
Mi guardò, accennando un piccolo ghigno.
“Non lamentarti,tu.”
Gli tirai un colpo sul braccio, sdraiandomi sul lato opposto della panca.
“Hey,  perché odi così tanto tuo padre?”
La sua domanda mi arrivò dritta in faccia, facendomi sentire una figlia indesiderata.
“Io non lo odio, solo che non mi capisce … Non può fare parte di me, perché io non sono di certo la figlia che voleva.”
Mi tirai su e mi appoggiai allo schienale.
Ormai la pioggia non mi faceva nessun effetto.
“Come fai ad esserne sicura? Magari lui lo fa solo per te.”
Non mi andava di parlarne, solamente David sapeva come potevo sentirmi e in quel momento mi serviva proprio, però lui non c’era.
“Ne sono sicura.”
Non dissi nient’altro, restai muta guardando le strade vuote.
Mike si alzò in piedi, mi porse una mano e mi tirò su.
“Forza, andiamo che è tardi; Domani io e tuo fratello  facciamo surf in mare.”
“Và anche Darker?”
“No, lui preferisce andarsene per conto suo a cercare videogiochi per la sua PS3.”
Tipico dei maschi.
Corremmo per tutta la strada, ritornando a casa tutti fradici.
Andai in camera mia, mi asciugai e corsi sotto le coperte.
Mi vibrò il cellulare.
Chi poteva essere a mezza notte?
Presi il cellulare e guardai il messaggio.
“Ciao Avril, non chiedermi come ho fatto ad avere il tuo numero, però ce l ’ho ed è questo quello che conta.
Ho saputo quello che è successo e mi dispiace.
Io sono impegnato, ma domani sera parto e ritorno, per cui resta sveglia che parleremo un bel po’ e mi racconterai tutto.
Ti ho fatto una sorpresa.
Un saluto.
David ( il mangiatore di suschi.) :D”
Chiusi il cellulare e lo misi sul comodino.
Non riuscii a contenere un sorriso increspato sulle labbra; Non sapevo perché ero così contenta di aver ricevuto un suo messaggio, ma questo mi bastava per ricominciare a credere, a sperare in un giorno migliore.
Spensi la lampada che avevo acceso prima ed iniziai ad addormentarmi.
Tutti i problemi, i pensieri, le grandi emozioni che avevo vissuto in quel giorno, tutti quelli, erano spariti in un colpo, lasciando il posto ad una me più serena.
La notte iniziò a scolorirsi e le stelle iniziarono a brillare di più, mentre il cielo si fece più cupo.
 
Ciao Ragazzi, devo dirvi che questo capitolo non mi piace tanto, ma sarete voi a giudicare, no?
( Vi prego come una disperata!) XD
Ringrazio chi ha messa lo storia tra le Preferite/Seguite/Ricordate e a chi legge.
Questo capitolo lo dedico ad un mio amico che in questo periodo è stato male … ( M.)
Spero vi sia piaciuto.
Un bacio Ele! ;)
 
  
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