A Ovest dell’isola di Honshu e più precisamente al centro del Mar del Giappone è emersa dal mare una grossa montagna di un nero colore, dall’estremità di questa uscivano nuvole oscure che ormai avevano coperto gran parte di quel cielo che una volta era di un limpido colore azzurro. Quella era la sede dell’Oscuro Signore colui che aveva dato inizio alla devastazione di tutto l’arcipelago nipponico e dei vari popoli elementali. Nessuno conosceva la sua vera identità, nemmeno i suoi servitori e coloro che avevano contribuito alla distruzione delle varie terre. Se ne stava seduto su un trono a ridere della distruzione da lui provocata, avvolto da una perenne oscurità in modo che nessuno potesse vederlo in volto. Il suo servitore, quello che aveva distrutto i quattro paesi, era entrato nella sala per fare rapporto.

“Mio Signore la parziale distruzione delle terre ha avuto successo. Aspetto i vostri successivi ordini.”

A quelle parole il malvagio oscuro si lasciò sfuggire una malefica risata e dopodichè il servitore si ritirò in attesa di nuovi e terribili disposizioni, e di sicuro questa volta avrebbe attuato una distruzione assoluta.

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Nel frattempo i ragazzi scelti dai propri esponenti si stavano dirigendo verso il luogo indicato. Precisamente dove si incontravano i quattro paesi era stata eretta una barriera che impediva al nemico di spiare le loro mosse, quella sarebbe stata la loro sede dove allenarsi e cercare di stringere un rapporto di vera squadra, anche se la cosa sarebbe stata più difficile del previsto.
Ai ragazzi del paese del fuoco si era unita intanto Riley Moon momentaneamente assente al momento della chiamata e che aveva fatto una corsa al limite dell’immaginabile per raggiungere i suoi compagni. Si presentava come una giovane abbastanza dolce con chi conosceva ma con gli estranei si comportava da vera e propria peste. Conosciuta anche per essere competitiva e orgogliosa e che non ammetterebbe mai un suo sbaglio. È alta e snella con i capelli rossi e gli occhi gialli.

“Ci chiedevano dove fossi finita.” Disse Hikaru

“Un piccolo contrattempo ma ora sono qui. Certo che potevate aspettarmi.” Rispose seccata la Moon.

“E perdere tempo inutilmente? Perdere tempo significa arrivare in ritardo e arrivare in ritardo significa già farsi una cattiva reputazione agli occhi degli altri ragazzi.” Disse Emily.

“ E da quando ti importa dell’opinione altrui?” Chiese Rika.

“Infatti non mi importa, devono solo provare a dire qualcosa quelli la.” Rispose la Black

Detto questo i quattro non parlarono fino al luogo del “tanto atteso” appuntamento con il resto dei ragazzi. Ed eccola finalmente la famosa barriera, era molto alta e a forma di cupola che racchiudeva i colori di tutti gli elementi. All’arrivo dei quattordici giovani i loro bracciali si illuminarono reagendo con la barriera e davanti a ogni gruppo si aprì una specie di varco in modo da permettere di entrare al suo interno. Quindi i bracciali oltre a controllare i poteri servivano anche ad entrare e ad uscire da quel posto.
Una volta entrati i ragazzi si trovarono davantiun cerchio diviso in quattro parti, ognuna rappresetante un elemento, e al centro di esso c’era una grande casa che doveva servire con alloggio. Ed eccoli finalmente faccia a faccia, ogni paese con i suoi rappresentanti che guardavano gli altri gruppi alcuni con disprezzo altri con il più assoluto disinteresse.
Il gruppo dell’Aria si guardò e a farsi avanti fu Yukari un po’ per cercare di fare conoscenza con gli altri per il bene comune.

“Io sono Yukari Isawa e faccio parte del paese dell’Aria insieme ai miei comp….”

“Ti ha chiesto qualcuno di presentarti?” Rispose acida Rika Ryuu

“No, ma pensavo di farlo per rompere il ghiaccio.”

“ Sei solo una ragazzina presuntuosa. Il paese dell’Aria, tsk stai solo cercando di fare la carina ma sappiamo tutti l’opinione che avete voi di noi, e se pensi che collaboreremo di stai sbagliando di grosso.” Riprese la Ryuu con l’approvazione del suo gruppo.

A questo punto il gruppo dell’Aria si fece avanti per dar supporto alla povera Yukari che di male poverina non aveva detto assolutamente nulla e, a parlare fu l’unico ragazzo, Zael.

“Dicendo così di certo non potremmo avere un opinione diversa di voi. Perché invece non la smettete di fare le superiori del cavolo e chiedete scusa alla mia compagna, così iniziamo a ragionare.”

“E chi ti dice che ci abbaseremo a tanto?” Chiese la Moon che a chiedere scusa lei non si sarebbe abbassata neanche morta.

I paesi dell’Acqua e della Terra intanto non osavano intervenire, semplicemente si fissavano sconvolti, non immaginavano che questo primo incontro si sarebbe trasformato in questo modo. Le rappresentanti del paese del Fuoco intanto stavano cominciando a stancarsi e avrebbero concluso la faccenda con le maniere forti.
Emily infatti trovando un pallone da calcio nelle sue vicinaze stava per lanciarlo contro Zael e le sue amichette quando venne fermata da una voce.

“Fermi tutti! Basta così!”

Una pura luce bianca avvolse la barriera e davanti ai ragazzi apparve una donna sui venticinque anni dai lunghi capelli neri e occhi color ghiaccio, con una carnagione pallida e soprattutto alta. Chi sarà mai questa strana donna e soprattutto riuscirà a portare la pace in questo clima di conflitto che c’è tra questi paesi?





Angolo Autrice: Eccoci qui con l'inizio vero e proprio di questa long ^^ Ho voluto presentare l'ambiente dove viveva questo oscuro signore, come gentilmente suggerito da Emy alla quale ho chiesto consiglio. Grazie Emy ^^ e poi ho inserito l'arrivo della quarta Oc che avevo dimenticato del paese del fuoco. Scusami ancora Fede non l'ho fatto apposta e infine l'arrivo al luogo dell'appuntamento. Beh direi che non è stato un bell'incontro e secondo voi chi sarà mai la misteriosa donna che ha fatto la sua comparsa alla fine? Lo scoprirete nel prossimo capitolo, intanto spero che questo vi sia piaciuto. Ultima domanda con chi vorreste che il vostro OC stringesse una forte amicizia?