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Autore: Fefy_07    19/08/2012    4 recensioni
Prompt: Scrivi 5 drabble (limite: 100/150 parole) con questi temi, dal punto di vista di tre personaggi a scelta.
Temi:
Sesso
Alcol
Morte
Debolezza
Notte
Raccolta. Primo tentativo per quanto riguarda la scrittura di drabble. Spero di avervi incuriosito e di potervi trasmettere qualcosa! Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Katherine Pierce, Stefan Salvatore
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sesso

Stefan non era mai stato quel tipo di ragazzo. Non adorava cambiare ragazza ogni tanto, come il fratello, e nemmeno nei suoi momenti più bui, quando bazzicava in giro per squallide locande in cerca di cameriere facilmente manipolabili, si era mai permesso di abbassarsi a trattare una ragazza come semplice passatempo. Riusciva a ucciderle, ma non a portarsele a letto. Era più forte di lui. Forse era l’istinto cavalleresco di uomo d’altri tempi che glielo impediva, o semplice repulsione per quel modo di fare. Lui voleva sentimento, ne aveva bisogno. Doveva provare qualcosa per chi stava con lui sotto le lenzuola, non cercava solo il piacere. C’aveva provato a fare sesso, ma non ne era capace. Sapeva fare solo l’amore. (120 parole)

Alcol

Bere alcolici non era esattamente il passatempo preferito di Stefan. I vampiri di solito usavano l’alcol per placare in parte la costante sete, o per scacciare i pensieri più cupi. Ce n’erano tanti con cui fare i conti, per l’eternità. Ma, anche se poteva essere un ottimo stratagemma per entrambe le cose, Stefan preferiva non ricorrere ad esso. Il motivo? Non trovava una ragione per farlo. La sua sete era sempre lì, per quanto liquore potesse buttare giù. E doveva cercare di convivere col senso di colpa per tutte le cose tremende che aveva fatto, senza provare a sopprimerlo. Non sarebbero bastate tutte le sbornie del mondo per rendergli i pensieri meno opprimenti. E poi aveva paura di lasciarsi andare troppo, di scatenare quegli istinti che cercava tanto di sopire. Non poteva fidarsi di sé stesso nemmeno quand’era sobrio. L’alcol non avrebbe mai potuto aiutarlo. Niente poteva farlo. (148 parole)

Morte

C’era andato vicino, diverse volte, per diversi motivi. Fin dalle prime settimane da vampiro aveva visto in faccia la morte, ma ogni volta se l’era cavata. Sarebbe dovuto morire quella notte del 1864, quando era giusto accadesse. E invece era sopravvissuto, aveva fatto del male e non aveva mai pagato. Aveva provato ad arrendersi, ma poi era sempre stato convinto a continuare a lottare, non importava chi lo facesse rinsavire. Era stato merito di Lexi, di Elena, anche di Damon. C’era sempre stato qualcuno a lottare al posto suo, quando lui era troppo debole o stanco per farlo. Qualcuno che l’aveva difeso, anche da sé stesso. Forse un giorno sarebbe arrivato il momento adatto per buttare via l’anello e salutare una volta per tutte quel mondo, quando ormai non ci sarebbe più stato motivo per lui di continuare a viverci. E allora avrebbe atteso, sereno, l’arrivo dell’alba. (147 parole)

Debolezza

Stefan si rendeva conto di essere debole. Lo era sempre stato. Era stato debole quando, umano, non contrastava il padre e accettava passivamente ciò che lui voleva per la sua vita. Era stato debole quando, per la sua stupida paura di morire, si era nutrito e quando si era portato dietro il fratello, in quell’inferno che era la loro non-vita. Ma la sua debolezza più grande era diventata il sangue umano. Si era sempre costretto al sangue animale perché sapeva che, altrimenti, avrebbe dovuto tuffarsi nel suo lato oscuro, quello che lo spaventava, perché lo portava a diventare qualcosa che non era. O qualcosa che non voleva essere, che preferiva ignorare. Era più semplice fingere di non essere un mostro, pur sapendo che in realtà lo era? Non ne era sicuro, ma non poteva permetterselo. Di cedere e dimostrarsi debole, ancora una volta. (143 parole)

Notte

Quando scendeva la notte, c’era un pensiero che ricorreva nella mente di Stefan, un pensiero che non aveva mai espresso ad alta voce, che si custodiva gelosamente in un angolino della testa come un segreto. Le tenebre lo opprimevano. Si sentiva soffocare in quell’oscurità. Ironico per un vampiro. Ma quella coltre buia tanto spessa la collegava direttamente alle tenebre che sapeva esserci nel suo cuore corrotto. Il buio gli acuiva i sensi, rendendoli quelli tipicamente sviluppati del predatore. A lui essere un predatore non piaceva. Era costretto, ed era probabilmente quello a farlo sentire così inadatto e fuori posto. La notte gli riportava troppo chiaramente alla memoria quello che durante il giorno cercava di dimenticare. Lui non era normale, non era umano. E, per quanto fingesse e si sforzasse di non pensarci, ci sarebbe sempre stato qualcosa a rammentarglielo, una volta calato il sole. (144 parole)

Angolino dell'autrice :)

Si, vabbè, Stefan non mi piace troppo com'è uscito. Sarà che il personaggio lo sento meno "mio" rispetto a Damon, o che non ho mai scritto di lui e sono temi un pò complessi come prima volta, comunque c'ho provato lo stesso e mi auguro mi commenterete nonostante sia decisamente di qualità bassa >.< Ho cercato di giocare sul fatto che Stefan abbia pensieri quasi totalmente opposti al fratello per quanto riguarda questi aspetti, e li ho sviluppati in questo modo, è il massimo che la mia testolina è riuscita a produrre :\ Vabbè, vi lascio e aspetto magari qualche consiglio, anche critiche ora come mai D: Non siate troppo duri e alla prossima, un bacio!! :)
  
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