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Autore: ChibiRida94    19/08/2012    2 recensioni
A partire dal secondo capitolo ci sarà qualche informazione sul nostro Neal, che viene svelata solo nei primi episodi della quarta stagione... Per adesso godetevi un'anteprima: “Signorina Rivers, come mai conosce così bene il caso di Caffrey?” chiese Peter, osservando la giovane mora che, a breve, sarebbe entrata nel team. “Agente Burke, forse lei non sa che la cattura di Neal è una delle più famose, e delle più studiate a Quantico.” Peter scosse un po’ la testa. “Ma davvero?” chiese. “Già, è stata l’argomento della mia tesi finale d’altronde, e so davvero molte cose riguardanti Caffrey.” Disse guardandolo fisso negli occhi. Erano verdi, un verde davvero affascinante, coperti da delle lenti sottili. E sapevano. Lei sapeva molte più cose di quante ne dava a vedere.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neal Caffrey
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve gente!
Sono di nuovo qui con un nuovo capitolo.
Purtroppo vedo che la ff non riceve molte recensioni, ne commenti positivi o negativi.
Mi dispiace un po'...
Ma comunque, mi devo profondamente scusare con tutti quelli che leggono questa ff.
Eh si, mi devo proprio scusare...
(Continuate a leggere sotto)




Lo guardò negli occhi e arrossì di colpo.
“Tutto bene?”.
“Si… È solo che… I tuoi occhi… Mi ricordano tanto i suoi…” Lui sorrise dolcemente.
Spostò lo sguardo in basso e poi di nuovo nei suoi occhi.
“Si chiamava Danny Brooks.” Cominciò.
“Era di pochi anni più grande di me, ma fu lui a salvarmi dalla strada che avevo iniziato a percorrere…”
Mentre lei raccontava, lui ricordò il loro primo incontro.
 
Lui aveva compiuto da poco sedici anni, e lei ne aveva quattordici. Frequentavano entrambi la St Louis High School.
 
Una sera la vide in compagnia di un gruppo di ragazzi poco raccomandabili e per evitare che commettesse un errore le consigliò semplicemente di  andare via.
Lei era impaurita, lo leggeva nei suoi occhi.
Seguì il suo consiglio, ma per una serie di sfortunati eventi, partendo da James Carlson e finendo sempre a James Carlson, Neal, allora conosciuto con il nome di Danny, si beccò una coltellata al braccio.
Ma ne valse la pena.
Perché dopo aver ricevuto le coraggiose prime cure di Jessica, si persero in un abbraccio.
Fu allora che Neal sentì il suo profumo.
Un profumo di fragola.
Un profumo che entra sistematicamente in tutto il tuo corpo, e che ti manda il pappa il cervello!
 
Jessica raccontò brevemente il loro primo incontro.
Ma quando dovette descrivere l’abbraccio lo fece con così tanta densità che Neal ne rimase sorpreso.
Confidò in lui, dicendo che il calore del corpo di Danny Brooks l’aveva fatta sentire protetta.
Lei stava bene in sua compagnia.
Fu allora che prese una “piccola” cotta per lui.
 
Due settimane dopo lo vide a scuola, e fece istintivamente per andargli incontro.
Ma deviò il percorso a metà strada, non sentendosi pronta ad affrontare la densità dei suoi occhi celesti.
Danny era un piccolo genio a scuola. Era il primo della classe.
Ma era anche molto socievole, simpatico e bello!
Era corteggiato da qualche ragazza ma lui non dava molto peso ai rapporti con loro.  
E Jessica, scoperto questo, si demoralizzò un po’.
Così trascorsero i mesi.
Danny provò ad avvicinarsi a lei.
Ma ogni tentativo era vano, visto che la ragazza fuggiva spesso, o si congedava dopo qualche “Ciao, come stai?”
 
Neal ricordava bene quanto ci stesse male per quel comportamento freddo.
E ricordava anche come gli fece capire che nutriva nei suoi confronti un vero interesse.
 
Jessica giustificò la sua freddezza con l’imbarazzo.
“Ero imbarazzata allora.” Disse semplicemente.
Mentre Neal ripensava a tutte le volte in cui l’aveva seguita per poi vederla dileguarsi tra la gente nei corridoi.
“Insomma, Danny si era beccato una coltellata al braccio per me, non sapevo come sdebitarmi. Sapevo bene però che quel mio comportamento era sbagliato nei suoi confronti…” .
Poi abbozzò un sorriso. “Fu allora che Danny organizzò tutto.” Disse con aria soddisfatta.
“Lui aveva calcolato tutto, fin nei minimi dettagli.” Neal sorrise imbarazzato per qualche secondo, poi continuò ad ascoltarla.
“Danny era bravo a calcolare tutto, era un ragazzo molto sveglio, ma lo sorprese la reazione che ebbi quando lui si presentò davanti la porta di casa un pomeriggio.”
 
Neal voleva farle passare una splendida serata.
Certo il Luna Park allora era il massimo.
Ma ci sperava comunque.
Aveva programmato una serata davvero carina, ma questa non andò come previsto.
 
“Era l’anniversario di morte di mio padre, e stavo sistemando dei fiori davanti alle sue ceneri quando Danny bussò alla porta…”
 
***
“Tesoro puoi aprire tu?” le chiese la nonna.
“Ma certo!” disse Jessica asciugandosi le lacrime e avviandosi alla porta.
Guardò dallo spioncino, ma un mazzo di fiori copriva la visuale.
“Chi sei?” chiese allora.
“Apri e vedrai.” Rispose la persona nascosta dietro il mazzo di fiori.
So di chi è questa voce!
“Danny!” esclamò aprendo la porta.
Lui spostò il mazzo di fiori, scoprendo il suo volto con sopra un espressione sorpresa.
“Come hai..?”
“Ho riconosciuto la tua voce …” disse imbarazzata.
Danny sorrise. “Interessante.” Si avvicinò e le baciò la guancia.
“Sorprendente …” sussurrò lei, lasciandosi prendere dal sorriso.
L’imbarazzo le colorò di rosa le guance.
 
Ad un tratto una voce arrivò dalla cucina.
“Jess, tesoro, chi è alla porta?”
“Ehm… È un mio compagno nonna…” rispose frettolosa e imbarazzata.
“Ah si?” disse ad un tratto una voce forte e maschile dietro di lei.
Jessica si voltò. “Nonno!” esclamò. “Si, beh, lui è Danny un mio compagno…”
Il signor Harris si fece avanti, e scrutò il giovane alla porta.
“Signore.” Lo salutò Danny, guardandolo negli occhi e tendendogli la mano.
“Compagno di Jess.” Ricambiò stingendo forte la mano del ragazzo.
Niente. Nessun segno di dolore parve apparire sul volto di Danny.
Jessica lo guardò stupita.
I due si guardarono per un po’ negli occhi, come per studiarsi.
E in realtà era proprio quello che stava facendo il nonno di Jessica.
Studiava bene quel ragazzino che era arrivato fino a casa di sua nipote con un mazzo di fiori.
Poi il più anziano sorrise.
“È un piacere conoscerla signor Harris.” Aggiunse infine il giovane sorridendo anch’egli.
“Si…” disse il nonno materno di Jessica, allentando la presa e lasciando la mano del ragazzo. “Anche per me lo è … Danny”
Jessica li osservava ancora stupita.
Guardò Danny con occhi stupefatti. “Cosa…?”
Lui le fece un occhiolino, e lei arrossì.
“Jessica vado ad aiutare tua nonna in cucina, la cena sarà pronta tra un’ora al massimo.” Disse il signor Harris.
“Arrivederci Danny.” Aggiunse guardando il ragazzo, per poi avviarsi.
 
“Allora…” disse avvicinandosi alla ragazza.
“Mi sembra di aver capito che abbiamo solo un’ora a disposizione…”
“Perché hai quell’aria affranta? Sono saltati tutti i tuoi piani per caso?” chiese Jessica per stuzzicarlo.
“Colpito e affondato…” rispose Danny guardando in basso.
“Oh… Non pensavo… Beh… Non… Cosa?”
“Hai capito.” Disse il giovane. “Beh quantomeno potrò darti questi.” Aggiunse porgendole i fiori.
“Danny.. Io… Sono davvero bellissimi!” sorrise. “Grazie!”
La guardò negli occhi.
Lui era davvero bellissimo.
E lo era altrettanto lei agli occhi di lui.
 
“Vuoi entrare?” domandò Jessica.
Danny rimase colpito, poi sorrise.
“Mi piace il colore dei tuoi capelli alla luce del tramonto.” Disse.
“Vieni andiamo in veranda.”
Jessica lo prese per mano e lo scortò fino alla veranda sul retro.
Fortunatamente la casa di Jessica era in periferia, aveva come panorama un piccolo boschetto, e il sole andava piano a nascondersi dietro gli alberi.
E proprio seduti sul divanetto della veranda, Jessica sorprese Danny.
 
Danny si sedette sul lato destro del divanetto, davanti a lui vi era un tavolino in vimini con un piccolo copritavolo verde che richiamava molto il verde degli occhi di Jessica.
Le fece segno di sedersi accanto a lui.
Lei fece finta di niente. “Allora… Vuoi un po’ di tè?”
Lui la guardò negli occhi. “E se ti sedessi qui accanto a me?” chiese allora, diretto.
La ragazza arrossì, poi si adagiò vicino a lui.
Danny si avvicinò un altro po’.
“Cosa ti ha spinto fin qui Brooks?”. Chiese imbarazzata.
Il ragazzo sorrise. “Secondo te?”
Poi si avvicinò per darle un leggero bacio sulla guancia.
Fu allora che accadde.
L’imbarazzo fece crescere in lei qualcosa di nuovo.
Un senso di sicurezza, di passione, di desiderio crebbe dentro Jessica, che coinvolta in un girotondo di sentimenti, baciò Danny.
Un bacio sperato ma inaspettato, questo fu inizialmente per Danny.
Poi però la passione fece capolino, e come un’onda li travolse.
 
Per Danny il contatto con quelle labbra morbide tanto desiderate e bramate in quel periodo, fu paradisiaco.
Aspettava quel momento da troppo tempo, e finalmente, si finalmente era arrivato.
Anche se non era accaduto secondo programma.
Era questo a renderlo più interessante.
 
Jessica, dal canto suo, superato l’imbarazzo iniziale, stava finalmente baciando quelle labbra tanto sognate negli ultimi mesi.
Era felice!
L’ondata di emozioni che aveva provato prima all’avvicinarsi di Danny, andava piano piano scemando, e le loro labbra si separarono.
 
“Interessante…” sussurrò allora lei.
“Sorprendente...” ribatté Brooks.
Entrambi si guardarono negli occhi per poi aprirsi in una tenera risata.
 
Gli occhi di Danny brillavano alla fioca luce del tramonto, e le sue labbra erano lievemente arrossate, come le sue guance.
 
“E adesso?” gli chiese Jessica.
“Adesso non potrai più evitarmi nel corridoio, perché rimarrei davvero offeso.”
“Danny perdonami… Io… Io non…”
“Shhh…” la zittì lui, sfiorandole le labbra con l’indice della mano destra.
“Tranquilla, non sono offeso.” Poi sorrise, sfiorandole la guancia.
“Non più almeno.” Disse cingendole le spalle con il braccio sinistro.
“Scusami… Ma non sai da quanto tempo ho aspettato questo momento.”
Lui le baciò la guancia.
“Penso di saperlo…”
 
Dei rumori giunsero dalla cucina, e Danny e Jessica si allontanarono.
“Jess, mi dispiace tesoro, ma credo che sia arrivato il momento di cenare. Se vuoi il tuo amico Danny può rimanere a cena…” disse la nonna della giovane, aprendo la porta della veranda.
“Ehm… Non saprei…”. Lei si voltò verso Danny.
Lui scosse la testa.
“Mi dispiace signora ma devo tornare a casa adesso, anche se mi piacerebbe molto restare con voi, ho delle faccende da svolgere adesso.” Rispose guardando l’orologio e alzandosi.
“Capisco giovanotto.”
 
Jessica e sua nonna accompagnarono il ragazzo alla porta.
“Spero che la prossima volta tu possa restare anche a cena.”
“Lo spero anch’io...”
Il signor Harris li raggiunse.
“È stato un piacere per me fare la vostra conoscenza.”
“Ci vediamo presto Danny!” disse Jessica.
“A presto!” rispose lui avviandosi per la strada di casa.
 
I signori Harris si guardarono sorridendo per tutta la durata della cena.
Jessica capì, grazie a quei sorrisetti, che i suoi nonni non li persero d’occhio un minuto quel pomeriggio.



Ok sono qui...
Avete letto il capitolo?
Si?
Bene :D
No?
Ok... tornate su a leggerlo u.u
Comunque scusate se non rispetto le date di pubblicazione, ma, come per tutti, anche per me è vacanza.
No?
Una cosa certa è che carico ogni capitolo ogni settimana, massimo due...
Quindi dovete solo avere pazienza...
Ci vediamo alla prossima ok???
Ciaaaao!!! :D

P.S.
Lasciate qualche recensione con il vostro pensiero.
Mi farebbe piacere :)
Ciaaao!!! :D
 
   
 
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