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Autore: SHIERU    19/08/2012    5 recensioni
Come vi sentireste se un giorno, al vostro risveglio, vi ritrovaste nudi e sudati in una camera d'albergo, con un gran mal di testa e senza alcun ricordo della sera precedente? E soprattutto, come reagireste se scopriste che, altrettanto nudo e sudato, il vostro nemico di sempre sta dormendo accanto a voi? (HarryxDraco - 7 capitoli, conclusa)
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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ventitre

Avviso : Questo aggiornamento anticipato è dovuto al fatto che lunedì mi sarebbe stato impossibile aggiornare, quindi è solo una tantum. Da giovedì sera gli aggiornamenti riprenderanno come al solito. Buona lettura!                                                                   

 

 

 

 

                                                                     Capitolo IV : Ventitre giri.

 

Contattare Kreacher era stato difficile .
Era sempre una lotta riuscire a farsi ascoltare da quell’elfo, senza contare che ogni volta che gli si dava un ordine, era necessario prestare la massima attenzione alle parole usate.
Con lui non si poteva mai sapere ; se gli avesse domandato di portargli qualcosa da bere, Harry era sicuro che si sarebbe anche potuto ritrovare a sorseggiare ottimo the corretto all’arsenico.
In ogni caso, l’importante era essere riusciti a farsi consegnare il giratempo.

Tremando leggermente per la tensione, Harry si infilò la catenina d'oro al collo, facendola passare intorno a quello di Draco.
"Bene, allora possiamo andare" annunciò.
“Sei pronto?”.
Malfoy annuì.
"Quanti giri?" domandò, osservando l’oggetto con curiosità.
"Dunque…ora sono le venti e quaranta. L’invito dice che il party iniziava alle dieci in punto, perciò penso che ci convenga tornare alle ventuno e quaranta, così saremo più precisi” considerò Potter. “Perciò, se per ogni ora corrisponde un giro…".
“Sono ventitre giri” rispose al suo posto Malfoy.
“Sei svelto” commentò Harry, stupito.
Draco commentò con un’alzata di spalle.
“Allora, andiamo?” lo incalzò.
Harry assentì, facendo scattare il meccanismo.
L'istante dopo, l'orologio segnava le ventuno e quaranta del giorno precedente.
"Perfetto. Abbiamo venti minuti per individuarci" dichiarò Harry, entusiasta di essere riuscito a far funzionare quell’affare anche senza l’aiuto di Hermione.
“Sì” bofonchiò Malfoy.
"Certo che…tutto questo è un po’ strano" aggiunse, guardandosi intorno.
"Cosa è strano?".
"Andare a cercare...beh, noi stessi" spiegò.
Harry si sciolse in una risata.
"E te ne accorgi solo ora?".
Draco fece una smorfia.
"Un conto è parlarne, un conto è ritrovarsi davvero nel passato!".
"Beh, in effetti è una sensazione a cui anche io faccio fatica ad abituarmi" fu d’accoro Harry.
"Perché, hai già usato questo aggeggio?".
"Sì,con Hermione."
Draco corrugò la fronte, stranito."
E cosa diavolo ci avete fatto?" chiese.
"L'abbiamo usato per salv-" .
Harry si bloccò di colpo.
Davvero stava per dire : l'abbiamo usato per salvare Fierobecco dalla morte a cui, per colpa tua, il caro Lucius Malfoy lo aveva condannato?
"Hermione lo ha usato un intero semestre per seguire i corsi di Artimazia e Difesa contro le arti Oscure” si corresse in tempo.
“Davvero tu non lo hai mai provato?" aggiunse subito dopo, intenzionato a sviare il discorso.
"No. Il Ministero era molto rigido riguardo al loro uso e ci volevano un mucchio di permessi per poterlo usare. E’ già un miracolo il fatto che io sappia della loro esistenza" rispose Malfoy.
"In effetti, se non fosse stato per Hermione, a quest’ora avrei già regalato quest’affare a qualcuno come fosse una collana" cercò di sdrammatizzare Harry.
"Vabbè” tagliò corto Draco.
“Adesso abbiamo meno di venti minuti per trovare il locale, meglio muoversi".
"Ma non possiamo smaterializzarci lì direttamente? Tanto il nome del posto lo sappiamo" replicò Potter.
"Ottima idea, così magari finiamo direttamente sul palco a dare spettacolo!" ribatté Draco, caustico. "Temo che la tua idea di passare inosservati sia un po' distorta. D'altronde si sapeva che eri un egocentrico…"
"Com-".
"Scusa, se siamo in incognito, tu vuoi smaterializzarti davvero lì?! Senza sapere in che punto preciso finiremo, chi c'è nei paraggi, niente!".
"Ok,ok. Era un'idea stupida.” lo interruppe Harry, indispettito. “Ora piantala e andiamo".
Draco fece una smorfia contrariata, ma non replicò.
Non appena Potter gli diede le spalle, si premurò comunque di fargli una magistrale linguaccia e, più soddisfatto, lo seguì tra le luci della città.

 

***

 

Arrivati a destinazione, il locale era già pieno di gente ubriaca e schiamazzante.
A differenza di quel che si aspettavano, fu abbastanza semplice individuare le loro controparti, il problema però, era che ognuna di esse stava nella direzione opposta all’altra e Potter e Malfoy continuavano a dividersi e a richiamarsi facendo un gran casino.
In quella situazione, frasi come : Potter, c’è Potter vicino al bagno, oppure : Malfoy, sto andando al bagno (ma poi in realtà non era lui ad andarci, ma il se stesso del passato) erano all’ordine del giorno.
Inutile dire che, persi in questo gioco, la loro sanità mentale stava correndo un gravissimo rischio.
“Potter, a me sta venendo un gran mal di testa!” si lamentò infatti Draco. “Io, tu, noi…sto facendo troppa confusione!”.
“Sì, hai ragione. Anche io non ci capisco più niente” concordò Harry, massaggiandosi le tempie.
“Senti, a questo punto facciamo così : loro saranno Potter e Malfoy, mentre noi saremo Harry e Draco” propose Malfoy.
Il mago  soppesò le parole del compagno.
“Sarà un po’ strano...Però, immagino che possa andare” acconsentì infine.
“Deve andare” lo corresse Draco.
“E deve andare anche alla grande!” aggiunse, con una nota preoccupata nella voce.

Nel frattempo, il Potter del passato aveva individuato qualcosa di anomalo.
Seduto al bancone, gli sembrava di vedere un volto familiare che tuttavia gli appariva assolutamente sbagliato.
Confuso, Potter strizzò gli occhi nella direzione di Draco ; indugiò un po' sui suoi capelli tinti, accigliandosi, poi posò il bicchiere su un tavolo a caso, cominciando ad avanzare verso di lui.
"Malfoy?" lo sentirono chiamare Harry e Draco.
Draco si voltò  involontariamente verso la voce, girandosi di scatto subito dopo.
"Oddio, sta venendo qui!” esclamò scioccato.
“Come ha fatto a riconoscermi?!" aggiunse, cercando di acquattarsi.
"Te l'avevo detto, no, che avrei riconosciuto a tua faccia tra mille!" lo rimbeccò Harry, imitando il comportamento dell’amico.
"Che facciamo?" domandò Draco, ignorandolo.
Harry osservò per un attimo il suo stesso viso che diventava sempre più vicino.
"Andiamocene" ordinò, cominciando a sudare freddo.
Facendo stridere la sedia contro il pavimento, si alzò di scatto, trascinando via Draco per il polso.
"Cerchiamo di confonderci tra la folla!" esclamò.
Intanto, Potter non sembrava volersi arrendere.
"Malfoy?" domandò ancora, questa volta a voce più alta.
Harry e Draco non gli diedero retta, continuando a muoversi vero il fondo del locale.
Dopo la terza volta, finalmente Potter si fermò.
"Che hai da strillare il mio nome?".
La voce di Malfoy lo sorprese di spalle.
Potter si voltò, incrociando le iridi grigie del suo ex compagno di scuola.
Immediatamente, il suo sguardo cadde sui suoi capelli ; morbidi e fini, erano del solito lucente biondo chiaro.
"Mi era sembrato di averti visto" spiegò, dandosi dello stupido.
"Però, ovviamente mi sbagliavo".
"Non mi stupisce il fatto che ti sia confuso, dopotutto non sei certo diventato famoso per la tua supervista" lo schernì Malfoy, aprendosi in un ghigno furbo.
"Io potrò anche non vederci bene, ma quel ragazzo era la tua copia spiccicata" ribatté il moro, vagamente risentito.
"L'unica differenza era il colore dei capelli...pensavo te li fossi tinti di nero".
"Beh, se non è biondo non è un Malfoy. Io non mi tingerei mai i capelli".
"Mh, già. E' stato un piacere, eh" bofonchiò Harry, facendo per andarsene.
Prontamente, Malfoy lo bloccò, sbarrandogli la strada con il proprio corpo.
"Quanta fretta..." mormorò sensuale. "Eppure prima mi chiamavi con così tanta enfasi!".
"Ero solo sorpreso per il tuo cambio di look" replicò Potter, fingendo indifferenza.
"E poi qui, a parte il festeggiato conosco solo te." aggiunse con un sorriso.
"Anche io conosco solo te...” rispose Malfoy. “Non che la tua presenza mi entusiasmi granché".
"Direi che questo è reciproco" lo freddò Harry. "Però una faccia conosciuta in un mare di squali è sempre meglio di niente, no?".
"Un mare di squali?" .
Malfoy non riuscì a impedirsi di sorridere.
"Trovo che sia un paragone perfetto ; insomma, questa gente ti gira intorno senza staccarti gli occhi di dosso, eppure non ti rivolge la parola..." spiegò Potter.
"Probabilmente aspettano il momento opportuno per azzannarti" continuò per lui Malfoy.
"Sì, esatto" rise Potter.
Guardandosi negli occhi, un momento di silenzio imbarazzato cadde tra i due, mentre la nuova canzone delle sorelle Stravagarie accarezzava i loro timpani.
Malfoy si perse ad ascoltare la musica, senza riuscire a staccare gli occhi da quelli di Potter.
“And if you ever wonder, I’m lonely here tonightQQ…(
1)” canticchiò, seguendo una delle strofe.
“Mi piace questa canzone” commentò, sciogliendosi in un sorriso.
“Anche a me” concordò Potter.
“Hai una bella voce” aggiunse, non senza sorpresa.
Malfoy sorrise ancora, esitando qualche secondo, senza sapere come continuare.
"Non sei cambiato per niente" sussurrò infine, lasciando scivolare lo sguardo sulla sua figura. "E'strano rivederti dopo cinque anni".
Potter abbassò lo sguardo, a disagio.
"E' passato molto tempo" concordò.
"Però anche tu non sei cambiato. Sei rimasto il solito ragazzino" scherzò.
Sulle labbra di Malfoy si dipinse un sorriso amaro.
"Forse lo sembro" mormorò. "Però ti assicuro che dentro sono cambiato eccome".
Potter osservò l'ombra che le ciglia di Malfoy disegnavano sulle sue gote color porcellana.
Era strano.
Vederlo così, dopo tutto quel tempo...era assolutamente strano.
Eppure, in Malfoy c'era qualcosa che inesorabilmente lo attraeva, qualcosa che aveva sempre notato in tutti quegli anni a Hogwarts, ma che adesso, colpa forse della vicinanza e della conversazione pacifica, lo travolgeva come non mai, impedendogli di staccare gli occhi da lui.
"Ti offro qualcosa da bere?".
Malfoy sembrò sorprendersi.
"Parli seriamente?"
Potter si sciolse in un'alzata di spalle.
"Sì" confermò. "Perché no?".
"Perché siamo noi!” rispose Malfoy.
“Noi non facciamo due chiacchiere davanti a un boccale di burrobirra, noi litighiamo e cerchiamo di scannarci a vicenda".
Potter trattenne una risata.
"Forse la verità è che preferisco litigare con te piuttosto che ubriacarmi da solo facendo finta di divertirmi".
Le gote di Malfoy si colorarono di un tenue rosa ciliegia.
"Allora..." iniziò, schiarendosi la gola.
"Invece di litigare ancora, potremmo ubriacarci insieme".
Potter sorrise, sedendosi su uno degli sgabelli davanti al bancone.
"Mi sembra un'idea magnifica" rispose allegro.
"Due martini per favore" aggiunse, rivolgendosi al barista.

 
"Lo sapevo che eri statu tu a iniziare!" esclamò Draco che nel frattempo aveva osservato tutta la scena, nascosto insieme ad Harry dietro a un paravento cinese.
"Cosa?!" sbottò Harry, incredulo.
"Sei tu che mi hai fatto ubriacare!" insistette Draco.
"Non dire scemenze, io me ne stavo andando via, sei tu che mi hai trattenuto!" ribatté secco Harry.
"Beh, non è che tu abbia opposto troppa resistenza".
"Nemmeno tu, alla mia offerta di bere!".
"Non cercare di addossare la colpa a me!" si difese Draco
"Sei tu che stai cercando di farlo!".
“No, io sto solo considerando i fatti, tu invece vuoi rigirare la frittata a tuo favore!”
"Io non voglio…Va bene. Lasciamo perdere" si arrese Harry.
“Ma sì, lasciamo perdere” concordò Draco, mettendo il broncio.
“Tanto questa serata è già abbastanza orrenda che non c’è bisogno di peggiorarla litigando con te” aggiunse.
Harry sospirò, trattenendo il nervoso.
“Hey, sai una cosa?”.
“Cosa?” domandò Draco, senza trattenere il nervoso della sua voce.
“Da ubriaco sei molto più simpatico”.

 

***

 

Malfoy proruppe in una risata vagamente brilla.
“Guardatelo un po’, sfigato Potter!” lo schernì, avvicinandosi di qualche centimetro.
“Nemmeno tre whisky ed è già completamente ubriaco…che miseria!”.
Potter scosse la testa, agitando il bicchiere davanti al naso di Malfoy.
“Forse hai perso il conto della serata. Prima dei tre whisky c’erano due acquaviole, un ogden stravecchio e almeno una bottiglia intera di vino di ortiche…”.
“E il succo di zucca!” esclamò Draco, ridendo ancora.
“Ma il tuo succo di zucca era corretto con la vodka” .
Potter si fermò un secondo, buttando giù l’ultimo sorso a goccia.
“Ma sai, credo che invece fosse vodka corretta con il succo di zucca” si corresse.
“Può darsi…Credo di aver dimenticato le parole esatte con cui ho fatto l’ordinazione” replicò Malfoy.
“E poi sono io quello ubriaco? E’ grave se non ricordi cos’hai detto nemmeno cinque minuti fa!”.
“Se è così, allora immagino che me lo ricorderai tu!” ribatté Malfoy, invitandolo a parlare con un alzata di sopraciglia scettiche.
“Certo. Hai ordinato un drink…” Potter fece una pausa. “Vodka e succo di zucca”.
I due ragazzi si guardarono per qualche secondo ; sotto la linea seria della bocca, Potter nascondeva l’espressione di chi aveva appena detto una stupidaggine, Malfoy quella di chi, la stupidaggine, l’aveva appena ascoltata.
“Ma vedi che sei sfigato? La verità è che tu sei più ubriaco di me” lo prese in giro Malfoy, mentre entrambi si scioglievano in una risata.
“Forse hai ragione” mormorò sommesso Potter, passandosi una mano tra i capelli.
“Il bue che da del cornuto all’asino!” ribadì il concetto Malfoy.
Harry sorrise ancora, fissandosi sul viso del biondo.
“Però, stavo pensando che potresti anche smetterla di chiamarmi sfigato, no? Non è bello!”.
“Eh, vuoi che smetta? Ma questo soprannome è nuovo di zecca, l’ho coniato tipo…”.
Malfoy gettò un occhio all’orologio che portava al polso.
“Boh, imprecisati minuti fa” rise.
“Non m’interessa, ne ho piene le palle dei tuoi soprannomi”.
Potter voltò la testa verso il bancone.
“Vorrei una tequila per favore”.
Il barista soppesò la richiesta con uno sguardo indeciso.
“Signore, magari per stanotte è meglio se non beve più…”.
“Non si preoccupi, reggo bene l’alcool!”.
“Non lo metto in dubbio, ma…”.
“L’ultimo drink per chiudere la serata in bellezza, non le chiedo altro!” lo interruppe Potter. “E poi, non sono ubriaco per niente, io e il mio amico siamo solo un po’ allegri, tutto qui!”.
“Non si fidi, ha appena detto che siamo amici, questo significa che non solo è ubriaco, per me è proprio sull’orlo del coma etilico” si intromise Malfoy, fingendosi serio.
Il barista non si premurò di nascondere un sorriso sincero.
“In questo caso, il bar chiude definitivamente l’armadietto degli alcolici…ad entrambi” precisò, gettando un’occhiata verso Malfoy.
“Ah, lui potete anche lasciarlo a secco” non si scompose Potter.
“Però, a me, una Tequila non potete proprio negarla. Insomma, non vi ho forse salvato il culo a tutti voi?” domandò, indicando la cicatrice a forma di saetta.
Nel vederla, il barista sembrò sbiancare.
“O ‘vi’ o ‘tutti voi’” mormorò Malfoy pensieroso “Non puoi usarli nella stessa frase!”.
“Che?”.
“La particella ‘vi’ sottintendeva già il ‘tutti voi’, no?” spiegò, corrucciando leggermente le sopracciglia.
Potter sbatté un paio di volte le palpebre, perplesso.
“Immagino che se fosse davvero ubriaco non penserebbe a correggere la  mia grammatica, giusto?” domandò, rivolto al barista.
Malfoy trattenne una risata, mentre il barista annuiva per nulla convinto.
“Bene, allora posso avere la mia tequila?”.
“Certamente, signor Potter” acconsentì il barman, avviandosi sconfitto a preparare il cocktail.
Malfoy trafisse il moro con lo sguardo.
“Incredibile” commentò.
“Al Golden boy è concesso proprio tutto…altro che San Potter, tu non ti fai per niente scrupoli a esercitare la tua influenza!”.
“Avevamo detto basta con i soprannomi…”.
“No, lo avevi detto solo tu”.
Potter alzò gli occhi al cielo.
“Almeno avessero un significato positivo…non puoi inventarne uno lusinghiero per una volta?”.
“Ma hai già detto che Sfigato non ti piace” si lamentò Malfoy.
“Ma Sfigato non è lusinghiero!”.
“Lo è” ribatté il biondo. “O almeno, per come lo intendo io”.
“E come lo intendi tu?” indagò Potter, scettico.
“Beh, lo intendo nel senso di imbranato, un po’ goffo insomma” spiegò Malfoy con serietà.
“Il fatto che tu sia un po’ impacciato…non so, è…”
Malfoy appoggiò il mento sul palmo della mano.
“E’ carino” concluse, sorridendo sensualmente.
Potter esitò un attimo, rigirandosi il bicchiere di tequila tra le dita.
“E’ davvero un complimento?” domandò confuso. “Perché a me non sembra”.
Malfoy si perse in un ghigno.
“Sì, è un complimento” confermò.
“Sei carino” ripeté, fissandolo.
Harry si tuffò nei suoi occhi grigi, cogliendone le sfumature perse dietro alla patina lucida dell’ebbrezza.
Poi, lo sguardo indugiò più in basso, posandosi sulle sue labbra.
Forse era tutto l’alcool che aveva trangugiato a parlare, però, improvvisamente, sentiva un travolgente desiderio di baciarle.
Dando sfogo al suo istinto, si avvicinò a Malfoy leccandogli velocemente il labbro inferiore.
Colto alla sprovvista, Draco non reagì, limitandosi ad arrossire lievemente.
“Cosa fai?” domandò, inumidendosi le labbra. “Inizi a comportarti come un cane” lo rimbeccò, alludendo all’inopportuno comportamento della sua lingua.
Potter sorrise, allungando l’indice sporco di sale verso la bocca di Malfoy.
“Voglio solo dividere il mio ultimo drink con te” sussurrò, facendo aderire il sale alla sua bocca.
Il biondo, ancora una volta non si mosse e, a labbra dischiuse, aspettò la prossima mossa.

 

 

 

 

Note :
(1) : “E se te lo stai chiedendo, io sono qui da solo stanotte”. Ho preso questa frase da una canzone che ho nel mio Ipod, ; la canzone non c’entra niente con la storia (anche perché è triste), però mi piaceva il significato, come se Draco stesse mandando messaggi subliminali ad Harry XD.

Note dell’autrice :
Allora, forse riuscire a seguire il senso di questo capitolo è un po’ complicato…io ho fatto del mio meglio per far capire quando stavano parlando Harry e Draco (quelli venuti dal futuro con il giratempo) e quando invece erano Potter e Malfoy (quelli del passato), poi non lo so se ce l’ho fatta o se ho fallito su tutta la linea XD
In ogni caso, spero che vi sia piaciuto!
Ringrazio tutti quelli che hanno messo la mia storia tra le preferite, le ricordate e le seguite e, come al solito, un ringraziamento speciale va a chi ha deciso di lasciarmi la propria opinione.
Sapere cosa ne pensate è gratificante, ma soprattutto è un grossissimo aiuto per continuare a migliorarsi.
Vi mando un bacione, a giovedì! <3


  
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