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Autore: Arydubhe    19/08/2012    2 recensioni
[On Going] Lo scontro con Tobi è finito ma cosa attende ora i nostri protagonisti? Pace o altra sofferenza? Ci sono ferite che non accennano a guarire e problemi irrisolti cui dar risposta. Sasuke tornerà al villaggio? Riusciranno Sakura e Hinata a vedere realizzati i propri sogni d'amore? Potrà Naruto assolvere alle promesse fatte? Forse accadranno cose impensabili...ma chi dice che questa fine non fosse semplicemente la conclusione cui si era destinati sin dall'inizio?
CAPITOLO 1: Intanto fuori, la trepidazione aumentava secondo dopo secondo. Naruto non accennava a svegliarsi, il battito del ragazzo si faceva sempre più debole, il respiro sempre più fievole.
“Di questo passo non ce la farà” si trovò a mormorare con terrore Sakura. “Naruto….non ce la farò mai a curare tutte queste ferite....”
"Naruto ha combattuto questa battaglia e l'ha vinta, ma forse ora lo attende lo scontro più duro per lui.”
CAPITOLO 2: Naruto si spalmò sulla ferita quello che restava dell'unguento che Hinata premurosamente gli portava da un mese, lo stesso che durante l'esame dei chunin gli aveva offerto per medicare i suoi tagli. “Mi dispiace Hinata, Non so se avrò occasione di chiedertene dell'altro".
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Coppie: Hinata/Naruto, Naruto/Sakura, Naruto/Sasuke, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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The end to which we belong

 

Capitolo 2: Ferite che non accennano a guarire



Era al suo fianco. Sasuke era al suo fianco.

Naruto poteva vedere i lampi blu del Chidori allungarsi e trasformarsi in un tutt'uno con la katana che stava impugnando. Il Susanoo lo avvolgeva in un alone violaceo e la mano sinistra minacciava di lanciare da un momento all'altro un Amaterasu.

Sasuke era lì accanto a lui e stava combattendo assieme a lui.

Naruto! Ora!” gli urlava prima di scomparire nella dimensione in cui il nemico si materializzava col suo Jutsu, in modo tale che in qualunque dimensione Tobi si fosse trovato avrebbe trovato qualcuno pronto a colpirlo.

Nostalgia. Naruto si sentiva pervadere da quel sentimento: era come essere ritornati ai vecchi tempi, a quando ancora il team 7 esisteva, a quando il legame di rivalità che li univa creava il forte rapporto d'amicizia che avevano sempre condiviso.

Assieme possiamo sconfiggerlo”

Con quel pensiero si vedeva sferrare l'attacco che aveva definitivamente sbaragliato il nemico: la tailed beast bomb incrociata con il suo Rasen Shuriken, un colpo devastante, cui nemmeno Tobi aveva potuto opporre resistenza.

Tutto esplodeva in un boato di luce, mentre lui e Tobi venivano sbalzati distanti l'uno dall'altro.

L'immagine scompariva e poi la scena si riapriva sul volto di Sasuke, che lo guardava dall'alto. La spada si rinfoderava, il bagliore del Chidori si affievoliva smorzato dallo stesso Sasuke.

Il suo viso che lo guardava dall'alto. Come quella volta alla Valle della Fine.

No” pensò Naruto, come in un deja-vu dall'orrendo presagio.

Ce l'hai fatta, Naruto. Addio Usuratonkachi”

Addio” rieccheggiò la voce di Sasuke mentre il ragazzo spariva agile in un balzo, perfettamente in grado di muoversi nonostante le ferite,

Sasuke stava sorridendo...ma come quella volta... se ne stava andando...ancora...

No!” si ritrovava a urlare Naruto “Sasuke non abbandonarmi di nuovo...”

Usuratonkachi...”

 

Il sogno si interruppe bruscamente. Naruto si trovò seduto nel suo letto, ansimante, il viso impiastricciato da un misto di sudore e lacrime. La ferita alla schiena gli bruciava come fuoco rovente e lo faceva boccheggiare. Era così che era andata: Sasuke era comparso durante la battaglia finale della 4° guerra ninja e l'aveva aiutato a sconfiggere il nemico, ma poi se ne era andato così come era venuto, senza dare una spiegazione, senza dare a Naruto il tempo di dire qualunque cosa.

“Usuratonkachi”.

Sasuke l'aveva chiamato in quel modo l'ultima volta, dopo anni che non sentiva la sua voce proferire quella parola. Sentiva le lacrime salire di nuovo a riempire i suoi occhi a quel ricordo.

“Sasuke”

Si aggrappò al cuscino e vi affondò il viso, stringendo il tessuto fin quasi a strapparlo.

Urlò. Urlò tutta la sua rabbia e la sua frustrazione.

Un mese era passato da quel giorno. Un mese di pura sofferenza che le cure di Sakura, le premure di Hinata e la preoccupazione di tutti i suoi amici se non dell'intero villaggio non avevano saputo alleviare. Aveva perso Sasuke per l'ennesima volta, questa volta forse per sempre.

Quando aveva visto Sasuke comparire durante gli scontri aveva creduto che tutto l'odio del suo amico per Konoha fosse scomparso, che davvero avrebbero potuto ricominciare daccapo come se nulla fosse accaduto, come se tutta quella faccenda fosse stata un brutto sogno da scordare...

E invece no. Si era illuso un'altra volta di aver capito Sasuke, di aver inteso le sue intenzioni.

Come al solito Sasuke aveva fatto quello che aveva voluto, tutt'altro che intenzionato a ricucire i rapporti che aveva troncato con le sue passate azioni.

Aveva fatto di testa sua come meglio gli era piaciuto e poi era scomparso lasciando tutto in sospeso. Di nuovo.

Naruto non riusciva a sopportarlo.

Credeva che con la morte di Itachi, la sua vendetta compiuta, la guerra finita e la morte di Tobi Sasuke si sarebbe convinto a tornare, se non per lui, Naruto, almeno per se stesso.

Konoha rimaneva la casa di Sasuke, checchè ne dicesse lui. Era un nukenin, ma aveva ancora degli amici al Villaggio. Non poteva scampare una punizione esemplare, ma Naruto era certo che Konoha avrebbe riaccolto Sasuke tra le sue braccia se solo Sasuke gliene avesse dato la possibilità.

Perchè quell'idiota non voleva capirlo?

Perchè in tutti quegli anni, ripetergli di tornare non era servito a nulla?

Perchè anche ora Sasuke si ostinava a non tornare?

 

Naruto si struggeva nella disperazione e nella più totale impotenza. Si sentiva incapace di fare qualunque cosa, per sé e per Sasuke.

“Sasuke, cosa devo fare per riaverti qua con me?”

Naruto si alzò di scatto ignorando il dolore che giungeva dalle giunture. Si pose davanti allo specchio che aveva in camera: lentamente si tolse le bende che gli avvolgevano il busto e la schiena, stringendogli la spalla sinistra. Una cicatrice che ancora non accennava a scomparire solcava la pelle tra le scapole. Provò a muovere le spalle: bruciavano terribilmente. La guarigione procedeva più lentamente del previsto. Si spalmò sulla ferita quello che restava dell'unguento che Hinata premurosamente gli portava da un mese, lo stesso che durante l'esame dei chunin gli aveva offerto per medicare i suoi tagli.

Il sole sorgeva filtrando dalle imposte, inondando la schiena di Naruto coi suoi tiepidi raggi.

Un altro giorno stava cominciando, un altro giorno senza Sasuke.

Era bloccato da un mese a Konoha in attesa di guarire. A mente lucida, nei giorni della piena convalescenza, aveva riflettuto che correre dietro a Sasuke ridotto in quelle misere condizioni non sarebbe servito a nulla qualora l'avesse trovato e avessero finito per combattere. Sasuke l'avrebbe battuto subito, lui non avrebbe risolto un bel nulla e sarebbero stati daccapo. Questa volta avrebbe fatto ragionare Sasuke, a qualsiasi costo; si rifiutava di fallire.

Tuttavia l'attesa della completa guarigione si era rivelata snervante e i propositi buoni ma difficili da seguire; era troppo per un carattere irruento come il suo.

“Non posso più vivere così”

Dopotutto, prima di convincere Sasuke aveva due enormi problemi da affrontare: scoprire dove Sasuke si fosse nascosto...e ancor prima, ottenere il permesso di partire.

Ci avrebbe messo del tempo, se non altro per trovare Sasuke; nel mentre però aveva tutto il tempo che voleva per guarire. Più il tempo passava, più gli sembrava che quella ferita che portava sulla schiena in realtà fosse come il suo cuore: non sarebbe mai guarita del tutto finchè non fosse riuscito a riavere indietro ciò che aveva perduto.

La decisione fu presa prima ancora che se ne accorgesse. C'era una sola soluzione, una sola cosa poteva fare per mettersi il cuore in pace: doveva partire, e presto.

Posò il barattolino dell'unguento nel cassetto del comodino dove era solito riporlo. “Mi dispiace Hinata, Non so se avrò occasione di chiedertene dell'altro...”

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Author's corner

 

E' la terza volta che riscrivo questo author's corner perchè chiudo la pagina senza salvarlo XD Allora, come vi sembra il capitolo? Spero che vi sia piaciuto...è più corto rispetto all'altro ma ho pensato che Naruto si meritasse un angoletto tutto per sè: povero Narutino, così in pena per Sasuke, come lo compatisco ç_ç E' proprio fissato con l'Uchiha...si strugge a una maniera incredibile... Insomma, in questo capitolo introspettivo abbiamo visto Naruto soffrire fisicamente ma soprattutto psicologicamente...personalmente mi è piaciuto scrivere quella scena in cui il ragazzo somatizza il dolore che prova nel profondo del suo cuore nella cicatrice che ha sulla schiena...non so perchè ma mi sembra dia una immagine figurativa di quanto il dolore stia scavando in profondità in lui e di come, col passare del tempo, la ferita che Sasuke gli ha inferto al cuore non accenni a guarire, ma perduri sotto forma di cicatrice come memento... E alla fine vediamo Naruto risolversi a partire...sarà la volta buona per lui, quella che finalmente gli permetterà di avere Sasuke indietro? Qualcosa mi dice chi ci vorrà del tempo prima che i due si incontrino...soprattutto perchè c'è un intero villaggio con cui deve fare i conti! Basta spoiler, dico solo che nel prossimo capitolo Naruto sarà terribilmente vicino a vedere esaudito un suo desiderio...quale? Be', lascio alla lettura il piacere della scoperta! Alla prossima <3

  
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