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Autore: Karlosoft    03/03/2007    0 recensioni
Storia di Harry Potter secondo Karlosoft
Genere: Generale, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Dursley, Il trio protagonista, Voldemort
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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Sceso dal treno lo aspettava un gelo pungente, freddo, e una fittissima nebbia che inpediva di vedere a più di cento metri.
-Faro' una visita breve, volete venire anche voi?- chiese Harry ben sapendo la risposta. -Certamente, te lo avevamo promesso- esclamo' Hermione con una vaga ombra di un sorriso.
Harry scoprì che i Dursley lo aspettavano nella macchina dietro l'angolo. -E muoviti- urlo zio Vernon appena lo vide agitando le mani. -Non ho tutta la giornata per...-. Rimase ammutolito quando dalla nebbia comparsero Hermione e Ron. -Che ci fanno loro, cosa vogliono da me?- domando' urlando e sputacchiando in giro. -Loro vengono con me- rispose Harry con una voce talmente gelida e decisa che anche zio Vernon lo fisso' muto come se non riuscisse a parlare. -E va bene- urlo' ancora più forte. -Shhh Vernon i passanti cosa diranno...- cerco' di zittirlo zia Petunia. -Che sentino, che lo sappiano i passanti, che lo sappi il mondo intero, mio nipote è un mago.-. urlo' contro di lei.
Nel complesso il ritorno verso casa fù piuttosto veloce. Mentre gli zii parlavano amabilmente sull'andamento del governo, Dudley eliminato l'iniziale imbarazzo inizio' una partita a sparaschiocco con Ron.
Intanto Hermione parlava con Harry.
-Perchè l'hai raccontata?- chiese con tono accusatorio.
-Hanno diritto di sapere, specialmente Neville- rispose asciutto Harry.
-Si ma perchè anche agli altri?- insistette.
-Ormai avevo deciso- rispose seccato e per evitare che la questione prendesse una brutta piega decise che il silenzio era la migliore opzione.
Una volta arrivati a casa, zia Petunia imbastì un veloce banchetto. Poi arrivo' il difficile. Sotto lo sguardo di zio Vernon Harry dovette spiegare cosa ci facevano gli altri due, quanto aveva intenzione di fermarsi e come andava il governo. Perciò con calma iniziò a spegare tutto. -Silente morto???- esclamo' colpito lo zio una volta finito il racconto. -Dimmi un po'- e fece una faccia come qualcuno che stà comprendendo una cosa e ne rimane sconvolto -Ma non era quel tipo strampalato che quel tipo gigante aveva detto essere il preside della... scuola?-. -Proprio lui- lo precedette Hermione, che aveva paura della possibile reazione di Harry a quel tipo di commento. Zia Petunia sembreva assente e guardava un punto poco più alto del fornello, come se fosse addormantata. Poi improvvisamente si alzo'. -Poche settimane fa- iniziò rivolto a Harry -Silente mi scrisse chiedendomi nella speranza che io avessi tenuto le lettere da lui mandate nel corso degli anni, di dartele dopo la sua morte.
Detto questo scomparve nella sua camera e ricomparve poco dopo con una scatola di scarpe. Mentre zio Vernon fissava ammutolito alla scena, Harry prese la scatola e ne estrasse quelle che dovevano essere una trentina di lettere. Harry estrasse la prima.

Alla gentile famiglia Dursley,
Io sono Albus Silente il predide della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il bambino nella culla è il figlio di Lilly Evans e James Potter, Harry James Potter. Essendo voi gli unici parenti rimasti in vita vi prego personalmente di prenderlo come vostro figlio e di curarlo come il vostro Dudley. I suoi genitori sono stati uccisi in uno scontro da Lord Voldemort, mago temuto dalla comunità magica, sparito quando cerco' di ucciderlo. La magia che gli ho mandato gli permette di rimanere al sicuro finche possa definire il posto dove abita casa. La protezione sparirà quando arriverà alla maggiore età. La sua ciccatrice è stata lasciata dall'assassino dei genitori, prima di scomparire. è una parte di Voldemort che prima di morire si racchiuse nel suo corpo. Spero nel fatto che accettiate Harry.
I più sinceri saluti,
Albus Silente
“Ecco a cosa si riferiva quando diceva che non mi avevano trattato come un figlio” penso' Harry.
Proseguì la lettura. La seconda lettera era un'articolo della Gazzetta del profeta di 16 anni prima. Recitava:

Harry Potter, un eroe o un pericolo
Harry Potter, il bambino-che-è-soppravissuto, è considerato da gran parte della comunità magica un'eroe per aver posto fine inspiegabilmente alle uccisioni di colui-che-non-deve-essere-nominato, facendolo scomparire. Secondo alcune voci pero' Harry Potter è ritenuto a sua volta un Signore Oscuro attorno al quale si possono ricostituire i mangiamorte. (continua a pagina 13)


Harry non riuscì a capirne il significato. Ci avrebbe riflettuto il giorno dopo ora era troppo stanco per pensare in maniera lucida. Stremato dalla stanchezza mise da parte le lettere e si diresse verso sopra, seguito dai suoi amici.
  
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