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Autore: Shining Grint    03/03/2007    2 recensioni
Un anno nuovo li aspettava, desto, pronto a colpire di nuovo.
Malgrado gli avvenimenti dell'anno passato, erano lì, i soliti tre, pronti a vivere le avventure che li aspettavano.
Non erano i soliti imprevisti a cui avrebbero partecipato, qualcosa di più naturale.
La loro vita.

Il titolo è stato leggermente modificato...Please recensite!Ne ho stretto bisogno psicologico!XD!
Genere: Generale, Romantico, Drammatico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass | Coppie: Draco/Pansy, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ CAPITOLO DICIASSETTE~
Coerenza



Non è un lato prettamente maschile il farsi paranoie, complessi e castelli in aria riguardo ad un soggetto dell’altro sesso ma l’eccezione conferma la regola. Harry Potter, il grande, colui che era sopravvissuto a Voi-Sapete-Chi per ben cinque volte, era disteso sulla poltrona con i piedi appoggiati alla dura lastra di marmo.
Aveva l’aria di chi non si lava da mesi: i capelli unticci e scompigliati, lo sguardo vacuo, un paio di jeans troppo grandi e consumati per essere suoi, un paio di calzini marroni completava la vista con tanto di alluce fuori…un enorme buco era lì e se non avesse fatti riparare avrebbe confuso la parte da cui s’infilavano. Ma era troppo concentrato a pensare per poter prestare attenzione ai calzini…
Pensava
Più precisamente a Ginny.
Era incazzato con lei, gli aveva fatto un torto e ne era sicuro. Pensava e le parole della rossa gli rimbombavano nella testa di continuo: ‘Ti fa così schifo esultare per me?! Oh forse bisogna solo dire bravo Harry, oh ma che bravo…’
Harry non trovava risposta, si voltò come se questa fosse scritta da qualche parte, anche Dean gli aveva detto qualcosa: ‘Io credo che lei non ci sia stata benissimo, quando hai baciato Hannah, anche se non l’ha dimostrato con scenate isteriche te l’ha fatto sentire con l’indifferenza’
Si prese la testa fra le mani temendo che scoppiasse… ‘ E’ stata lei per prima ad allontanarsi, beh ora che ci siamo lasciati è finita , punto ci devo mettere una pietra sopra e non pensarci più!’
Una voce dentro di lui gli diceva che non poteva ignorarla, che le piaceva qualunque cosa avesse fatto, inutile mentire. Era anche vero che, dal suo punto di vista, le aveva fatto un torto e di sicuro non poteva lasciar passare tutti: non giungeva ad alcuna conclusione, era una settimana che ci pensava. Si alzò e si trascinò a dormire

Due giorni dopo
Ron era andato a dormire prima perché diceva di aver fatto indigestione, Dean e Seamus avevano annuito continuando a giocare a scacchi magici, Harry li guardava e Neville leggeva il Cavillo. La mente vaga, non sta mai ferma, così Ron aveva iniziato a sognare…
Andava da Hagrid:
“Non trovo più Harry!”
Ma Hagrid gli annunciava che non lo poteva aiutare perché troppo impegnato e gli suggeriva di andare da Dobby, l’elfo domestico, poiché lui di sicuro sapeva qualcosa. Correva e interrogava l’elfo.
Egli tremando e tirando testate al muro confessava ,in una valle di lacrime che l’aveva scuoiato e che la carne dello stufato della sera (di cui Ron aveva fatto indigestione) era di…niente popò di meno che: Harry Potter!
Ma a volte la mente non si limita a creare buffe situazioni…
Correva via, salutava tutti e regalava a Dobby un calzino, cercava Hermione e improvvisamente si trovavano in un prato fiorito a ballare e correre sotto una gigantesca luna ed infine si buttavano sull’erba ridendo, ma questa era dura, molto dura.

Ron fu svegliato e si ritrovò disteso sul pavimento…ecco cosa c’era di duro…
Dean e Seamus ridevano a crepapelle, piegati sul tappeto e battevano la mano su di esso ripetutamente, Neville si rotolava sul letto così come Harry che piangeva dal ridere
Con aria intontita chiese, mettendosi a sedere:
“Che avete voi tanto da ridere?”
Dovette aspettare dieci minuti prima che qualcuno divenne in grado di rispondergli
“Hai parlato nel sonno per un bel po’- fece Harry ridendo- prima cercavi Hagrid e gli chiedevi di me poi andati da Dobby, lo imitò: ‘Come? L’avete scuoiato? Ma…ma…vivo? E…e…l’avete cucinato? Lo stufato era lui?’ infine ti sei messo a canticchiare una canzone tentando di muoverti, cosa che noi abbiamo interpretato come tentativo di ballare e così sei caduto dal letto…fantastico” commentò ancora ridendo
“Ti sei fatto male?”
“No, Neville grazie”
Il pesante macigno che era caduto in testa al rosso era sparito: non aveva detto nulla a proposito della sua “gita romantica” con Hermione…si ritrovò lui stesso a ridere, suo malgrado.

Continuarono per un po’ a scherzare mangiando caramelle: ‘indovina chi sei, in cosa ti trasformerai’: a Ron era capitato il maiale, Dean un tricheco, Seamus un grillo, Neville un uccello, a Harry uno strano animale che strideva. Si addormentarono per quelle poche ore che mancavano al giorno successivo.

Ron si svegliò di buonumore, nonostante la nottata, era la sua giornata sentenziò. Era assolutamente allegro, felice e si diresse a colazione dopo essersi preparato.
“Ciao Herm”
“Ciao Ron. Come va?”
“Oh, non c’è giornata migliore…credo oggi sia la mia giornata!” ridacchiò infilandosi una fetta di torta alla melassa in bocca.
Il nuovo trimestre era cominciato e nessuno aveva, per ora, nulla da studiare…festa! Il mattino lo passò fra il campo da Quidditch e la Sala Grande per il pranzo.
“Stavo pensando…”
“COSA?”
“Pensando” ripetè lui con semplicità
“Sul serio?!”
“Sì Gin, a volte io penso -fece raggiungendo l’amica- oggi hai intenzione di andare a Hogsmeade?”
“Sì…no…non lo so…”
“Non mi dire che devi studiare…!”
“NO, allora vengo. Andiamo insieme?”
“E…se ci vedessimo la? Sai oggi pomeriggio devo finire gli allenamenti, ma poi vengo…e…Harry non ci sarà però, ma io sì!” fece orgoglioso battendosi la mano sul petto
“Ok, perfetto”
Si accordarono: verso le cinque il rosso diede i suoi segni di vita dopo gli allenamenti, trascorsero un buon pomeriggio girando tra i vari negozi.
“Ron grazie per questo pomeriggio” fece timidamente lei, mentre tornavano al castello cercandogli di fargli capire che se voleva dirle qualcosa era quello il momento.
“Oh prego” disse lui facendo spallucce
Carpe Diem
La guardò e sorridendo aggiunse “Grazie a te!”
La cena fu particolarmente allegra, quando si recarono nei dormitori stette un po’ a giocare a scacchi con Harry. Alle dieci la ragazza era immersa nella lettura di un libro le si avvicinò e le sfiorò con le labbra l’orecchio facendola rabbrividire.
“Buonanotte”

La mattina di domenica fu particolarmente assonnata, verso il pranzo gli animi iniziarono a svegliarsi, compreso Ron.
“Ciao Hermi, tutto ok?Ascolta è da un po’ che ci penso…io…tu si insomma mi piace davvero! Non è che per caso ti piacerebbe, insomma se vuoi…bhe vorresti stare insieme a me?” sorrise, contento di avercela fatta
“No Ron, scusa”
Il rosso si voltò e vide Dean che stava assistendo alle sue ‘prove’
“Ron alza il culo e vai a parlarle, è finito il tempo delle prove!”
Il ragazzo annuì ubbidiente, si vestì e uscì.

“Hermione vieni c’è una riunione”
“Chi te l’ha detto?”
“Muoviti” la prese per la mano e la trascinò fuori ignorando le sue proteste.
“Ehm, ti volevo dire che…si..insomma lo sai no?”
“La riunione?”
“No, io e te”
“Siamo prefetti…”
“No, cioè sì ma non c’entra…bhe tutto ok comunque?”
Lei annuì sorridendogli, era stanca di recitare il ruolo di amica si decise: se lui non gli avesse detto nulla entro la fine del giorno sarebbe esplosa, pensò di dargli un po’ più tempo ma declinò l’idea con un gesto della mano, aveva già aspettato abbastanza.
“Ascolta ti devo parlare…io…ti…trovo accettabile….!”
Sgranò gli occhi “ Accettabile?!” così questo era tutto ciò che il cuore di Ron poteva darle?
“Carina, no…non dal primo momento: lì ti odiavo”
“Mi odiavi?”
“Sì –continuò sicuro di quello che diceva- non ti ho sopportata per un bel po’…alcune volte eri simpatica però…”
“Ero?”fece lei incredula
“Sì” rispose lui senza accorgersi del malinteso
La ragazza era viola e aveva la bocca spalancata dallo stupore
“Anche al quarto anno con Krum eri insopportabile…”
“Già, insopportabile, eri solo geloso.” commentò acida, il rosso capì che era sulla brutta strada
“Fammi finire, non intendo che…”
“Come no, mi hai detto che sono accettabile, che mi odi, che sono insopportabile e che in un momento indefinito del passato sono stata simpatica…-fece lei ricacciando le lacrime- cos’è ora mi vuoi dire che non mi odi?”
“No, è solo che tra di noi qualcosa è cresciuto nel frattempo…”
“Cosa per l’esattezza?”
“L’amicizia”
Lei si avvilì e pensò che era stata inutile la ‘pensata’ di prima…non sarebbe mai successo nulla pensò afflitta. Ma coma si dice la speranza è l’ultima a morire, o meglio: la speranza dev’essere l’ultima a morire.
“L’amicizia è cresciuta, piano piano,poco a poco mi sono accorto che io…beh capisci?”
Esplose, non urlò perché le veniva da piangere più che essere aggressiva.
“Sì lo so che siamo amici, solo quello. E’ questo vero? Che per te ieri non ha significato nulla vero?Mi spiace…”
“NO, NO! Tutto il contrario Hermione…quel qualcosa che provo non è più amicizia…–aveva toccato il fondo, non la considerava neanche più amica pensò la ragazza- è…è…amore.” Fece lui urlando mentre lei si allontanava, tornando verso il castello. La raggiunse.
“E mi trovi accettabile?” inclinò la testa guardandolo dubbiosa.
La baciò sulla guancia e le sussurrò
“No, tu sei fantastica. Mi piaci ecco…!”
“ah”
“Ecco tu vuoi…io e ….te…nooo?”
“Stare insieme intendi?”
“Sì, ecco”
“Ehm…” ora che era successo non riusciva a crederci. Ma davvero gli aveva detto quelle cose? Sorrise all’idea che era stato più o meno tempestivo.
“No?” chiese lui cauto vedendola pensierosa
“No,no….cioè sìsì!” sorrise lei, felicissima
“Sì o no?”
“Oh, Ron certo che sì!” lo abbracciò
Il rosso si asciugò la fronte e le accarezzo i capelli, ce l’aveva fatta! Sinceramente non so chi dei due fosse il più imbranato…probabilmente Ron…

***



Mandy e Blaise passeggiavano per il parco ancora deserto, parlavano e ogni tanto si guardavano cedendo alla tentazione di scambiarsi un bacio.
Draco camminava con la schiena dritta e facendo lievemente oscillare il mantello sulle spalle. La vide.
Ginny Weasley
Lei, una pecora nera tra le famiglie purosangue della comunità magica, camminava come se il mondo che gira fosse una cosa assolutamente naturale, leggera come l’aria e con la forza del fuoco: l’aveva constatato durante il duello…
“Weasley è proibito gironzolare nel castello”
“Perché mai? L’hai forse deciso tu il giorno che hai perso il duello?”
“Potrei anche toglierti punti per quel che dici, bimba”
“Già, potresti ma finché non ti insulto o non infrango qualche regola non potrai…”
“Ne sei sicura?”
“Certo e non credo sia reato camminare o respirare o parlare, neanche davanti ad un…” si bloccò
“Lurido bastardo…?”
“L’ho detto?”
“No, l’hai pensato”
“Ma perché dovrei? Hai anche perso…ti dovrei ringraziare se mai…-si voltò- grazie a proposito…”
Si allontanò ancora più felice.
Lui la seguì, voleva la sua vendetta, come un predatore resta in agguato cercando di mimetizzarsi per arrivare a ciò che vuole, lui doveva tentare di far la parte del predatore ma visto il risultato si dovette impegnare ancora un po’.

Ginny sentiva l’odore, il suo profumo che le annebbiava la testa ma non lo vide, il biondo non c’era. Si girò un paio di volte ma nulla, si ritrovò a pensare che lui non fosse davvero così stronzo…se lo sarebbe sposato… rabbrividì all’idea e la scacciò velocemente. ‘Strano però che non voglia una rivincita…’ pensava quando se lo ritrovò davanti andandogli a sbattere contro.

“Weasley…!”
“OH, ehm…non ti avevo visto”
Con qualunque altra persona si sarebbe scusata un centinaio di volte ma con lui non ci riusciva…
“Bene, sai…”
“Non mi puoi togliere punti solo perché non ti ho visto, cos’è sei così importante? E’ così faticoso mantenere l’onore?” fece lei anticipandolo
“Draco?”
“Ciao Blaise”
Il moro guardò la rossa interrogativo poi guardò il biondo come cercando spiegazioni
“Oh, è stato lui a parlarmi, io probabilmente non l’avrei mai fatto…” fece Ginny alzando le mani, se n’andò: aveva vinto un’altra volta!
Il biondo doveva proprio imparare a fare il predatore, perché fin’ora era stato solo una vittima.






###



'Giorno a tutti…ce l’ho fatta, ce l’hanno fatta! E finalmente direte voi!(e anche io…) bhe i nostri protagonisti sono riusciti ad essere un po’ più coerenti con loro stessi dicendo semplicemente ciò che pensavano e provano. (non so mai se usare il passato o il presente…^___^)
Che dire…allora cosa ne pensate della scena che aspettate più o meno dall’inizio della storia…un po’ comici i due…fra fraintendimenti vari…buffi…eh eh eh …il mio ronnino! *____*
Grazie per chi, immancabilmente, mi recensisce…
Lisanna Baston: era tutta calcolata l’assenza dei due…per poi finalmente centrare l’obbiettivo della ff! Non ti preoccupare che finirò di sbrogliare tutti i nodi che sono venuti al pettine durante i chappy.
A dire il vero anche a me spiace un po’ per Harry e Ginny però è anche vero che una cosa diversa sarebbe stata un po’ campata in aria…insomma tra la chiarezza e i dubbi ho preferito la chiarezza e bon…non potevo pensare di farli riappacificare! Grazie mille per il consiglio! Ci ho pensato su un po’ anche io! XD, grazie per recensirmi!un bacione
Kristel Diggory’80: bhe come ho detto a Lisa sistemerò i nodi venuti al pettine! Harry non so che fine farà…nonno lo so però ti anticipo che non bacerà Pansy!!!! è___é! Oh, Blaise, Blaise…io lo amo…fantastico…sìsìsì. Per Draco aimè…non credo perderà tutta la dignità, solo imparerà a essere coerente coi suoi pensieri ed emozioni cosa che, anche se non sembra, prova e sente. Uh uh sto dicendo un po’ troppo!Grazie mille anche a te cara!
Misfatta88: ciao! Grazie mille per il complimento…l’hai letta tutto d’un fiato?marè! Grazie e dimmi che ne pensi. Grazie ciau ciau

Benone tra poco la ff volgerà al termine, sniff sniff.!
Grazie ancora a che mi ha aiutato, sia moralmente sia con i consigli. Grazie davvero buona lettura!
Ciao Shining


  
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