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Autore: SailorDisney    20/08/2012    0 recensioni
Il cuore di Jessie sussultò per un attimo. Odiava profondamente quando lui l’abbracciava così, senza pensarci. Senza rendersi conto che per lei era molto di più di un gesto da fare senza riflettere.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buzz Lightyear, Jessie, Woody
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Woody e Jessie non parlarono più di quello che era successo. Ed in fondo, non c’era motivo di indagare sul nulla. Almeno, se così fosse stato veramente. Se davvero di nulla si fosse trattato.

Cosa ti turba, piccola cowgirl?
Va tutto bene, Jessie?


.. parole.
Jessie scosse la testa e alzò il capo, confusa. Come se avesse davanti una figura sbiadita.

“B-Buzz… ciao.” Disse intontita.

“Sono preoccupato per te, sai? Hai la testa fra le nuvole. A momenti, potresti cominciare a camminare con Bonnie nella stanza!” rispose lui agitando le braccia. Non si vedeva spesso Buzz dare di matto. Solitamente era lo space ranger risoluto, calmo, che prendeva le situazioni con razionalità.

“Io.. mi dispiace. Non so cosa mi prenda. Credimi, non lo faccio di proposito e..”

Lui si abbassò vicino a lei, le afferrò entrambe le mani, fissandola profondamente negli occhi. Le sue labbra tremavano quasi, in quel momento avrebbe voluto spedire fuori da quella bocca ogni sua emozione, ma solo chi conosce la timidezza sa quanto questo sia difficile. Soprattutto in presenza della persona che ami.

“Jessie. Ascoltami, ti prego. Ne abbiamo passate tante..” sorrise “.. davvero tante. Ma da quando ci conosciamo, l’unica cosa a non cambiare è stato il mio sentimento per te. E’ dal primo giorno che ti conosco che ho l’incredibile desiderio di proteggerti. E’ la mia missione, Jess. E queste nostre mani.. di plastica, me ne rendo conto, non ti lasceranno mai. Quindi… se qualcosa ti turba, ti chiedo solo di permettermi di aiutarti. Ricordati che io non ti abbandonerò..” disse infine serio, stringendo le mani fra le sue ancora più forte. Poi si rimise in piedi e con le guance rosse si allontanò in fretta.

Il cuore di Jessie batteva forte. No no, cosa sto facendo? Non..
“Buzz! Buzz, aspetta!” senza rendersene conto era già in piedi. Aveva afferrato il suo polso per trattenerlo.

“Cosa, Jessie?” chiese lui preoccupato, forse un po’… scostante.

“N-non lo so.. aspetta. Ti chiedo solo di aspettare, un secondo..”

Come poteva ancora tirarsi indietro di fronte a quelle parole? Nessuno nella sua vita si era preoccupato così per lei. Ed inoltre, nessuno era mai stato innamorato di lei. Jessie non era mai stata a conoscenza di questo sentimento ma.. non aveva alcun dubbio che quello che provasse Buzz per lei si trattasse di amore vero.

Ma era amore quello che l’aveva fatta scattare in piedi? Quella forza che ancora stringeva il polso fra le sue dita?

“Jessie. Sono solo un giocattolo, come te e..”

“No. Questo non dirlo. Sei molto di più… per me.”

Buzz sussultò.

Jessie non riusciva a respirare, non voleva farlo andare via, avrebbe voluto capire cosa…

Buzz si voltò di scatto, la tirò da un fianco e l’avvicinò a sé, lasciandole un piccolo, dolce, lento bacio sulle labbra. Le palpebre di lui si chiusero. Non sapeva se mai avrebbe potuto provare di nuovo quell’emozione tanto sospirata.

E inaspettatamente, Jessie non si tirò indietro. Era come un traguardo quel momento, o un inizio. Non sapeva ma.. le tolse il fiato. Forse quella stessa forza che aveva poco prima fermato lo space ranger, adesso le aveva fatto chiudere gli occhi ed entrambi nel loro cuore, gioivano di quell’istante. Così leggero, così.. sensato. Jessie per un attimo non vide altro che quel dolce giocattolo spaziale che la cingeva. Ed i suoi occhi erano ancora chiusi…


 
Il giorno dopo, Bonnie agitava i suoi giocattoli in aria con fare concitato. Piroettavano. Anche Mr.Potato quel giorno volava. Probabilmente, era la loro avventura nel paese delle nuvole. Bonnie vedeva così il piumone del suo letto. Un grande paese di morbide nuvole. Ed i suoi giocattoli ne erano gli abitanti.

“A scuola, signorinella.”

La porta di casa si chiuse. I giocattoli rimasero nuovamente soli, come tutte le mattine.

 
Jessie si alzò da terra, sgranchendosi le braccia. Si sentiva sicura. Buzz allo stesso tempo, chiuse le sue ali a molla con uno scatto. Si guardarono da un capo all’altro della stanza. Si sorrisero.

E andarono avanti così, contenti di quel legame diverso che si era creato tra loro.

“Jessie!” si sentì chiamare. Era Woody. Cominciò a parlare senza darle nemmeno il tempo di ribattere, tirandola per un braccio. “Vieni! In televisione c’è un docum..”

“Scusa Woody, ora non posso.” Rispose lei fredda, non riuscendo a guardarlo negli occhi.

“.. documentario sui cavalli.” Concluse la frase mentre lei si era già allontanata.

 
Jessie si arrampicò sul letto.
Lo guardava scherzare e ridere con gli altri. Con quel suo carattere aperto. Disponibile. Sempre pronto ad ascoltare i problemi degli altri. Ma allo stesso tempo, sicuro di sé. Amorevole.
Guardava Woody. Il suo sorriso. In quel momento, la cowgirl era solo felice che non se la fosse presa.
 
Buzz le comparve alle spalle. Le diede un bacio dolcemente sui capelli.

“A che pensi, bambolina?” chiese sorridendo.

“Ai cavalli.” Rispose lei.
 
 

 
 
 
 
 
 
   
 
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