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Autore: sereTT90    20/08/2012    2 recensioni
Bei tempi quelli,quando sei bimba è tutto più facile,tutto è più semplice,ti spaventa solo il lupo cattivo e l’uomo nero e l’unica preoccupazione è imparare a scrivere il tuo nome correttamente e attendere con ansia la svolta di piccoli problemi di cuore, l’unico tuo sogno e che il principe azzurrò venga a prenderti e di vivere con lui per sempre felici e contenti.
Invece la vita da grande è un completo disastro.le paure sono tante e le preoccupazioni forse anche di più, le uniche cose che attendi sono i risultati degli esami o lo stipendio.
E i sogni bhe ,troppo grandi, e per di più non aspetto nessun principe azzurro, in conpenso ho incontrato cavalieri neri con il cuore di pietra.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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mi sveglio di  soprassalto al suono della  mia  sveglia.  < che palle è già ora? > sbuffo,allungo una mano fino ad arrivare al comodino,do una botta sopra la sveglia così da spegnerla.
Prendo con tutta la buona volontà che riesco a tirar fuori i lembi della coperta e facendo un bel respiro mi tiro via il piumone da dosso  e con uno slancio mica da poco mi tiro su e  mi siedo sul bordo del letto; …
Prendo due cose dai miei cassetti e vado a farmi una doccia …
Cerco di fare il più piano possibile, cosi da non svegliare i miei fratellini.
“beati loro che possono dormire”penso abbattuta.
Finito di prepararmi esco piano di casa m’infilo nella mia punto e guido fino all’università.
“sempre la solita solfa” alzo gli occhi al cielo
Come ogni mattina non trovo parcheggio, giro tipo per 20 minuti a vuoto “poi mi dicono che sono sempre in ritardo per forza di cose cazzo”
All’improvviso vedo una macchina andare via e lasciare il parcheggio libero < oh là era ora >grido sollevata.
Faccio l’ultima manovra a marcia indietro per parcheggiarmi e …
Sento Un rumore di carrozzeria accartocciata.
 in un attimo mi accorgo che sono io ad essere andata contro una macchina che sfortunatamente passava di li.proprio dietro di me.
La macchina mi è sbucata fuori non so nemmeno io da dove.
< porca di quella puttana > grido sbuffando innervosita.
Scendo dalla macchina per vedere se qualcuno si è fatto male, ma per fortuna tutto bene tranne per il fatto che il sederino della mia povera punto è tutto ammaccato e la portiera dell’automobilista che ho colpito è bocciata.
Da quest’ultima esce un signore anziano abbastanza irato per l’accaduto.
< ragazzina! > mi grida < guarda cos’hai combinato alla mia povera auto > continua guardando le condizioni della portiera.
Io ho le mani sul volto in preda al panico.non ho mai fatto un incidente in vita mia.
< signore mi dispiace tanto, non l’avevo vista > cerco di giustificarmi.
< si va bene, non perdiamo tempo prendo i fogli per l‘assicurazione >.
A quelle parole mi viene in mente l’ultimo avvertimento di mio padre dopo l’ultimo casino da me causato “al prossimo guaio che combini ti taglio i fondi per l’università e puoi anche scordarti la macchina”
Sbianco.
Mi avvicino al signore con un faccino angosciato.sperando si fargli pena
< senta non e che possiamo fare diversamente?sa mio padre mi ha detto che se avessi combinato un altro disastro mi avrebbe tagliato i fondi per l’università e tolto definitivamente la macchina, la prego mi aiuti >
< non m’interessa tu mi sei venuta addosso e tu mi risarcisci >.
Ora piango
< la prego la prego la scongiuro!!!!farò tutto quello che vuole >.
Congiungo le mani a mò di preghiera
< lavorerai per me, ovviamente gratuitamente >.
Spalanco gli occhi…. Proprio con un pervertito dovevo fare un incidente?
< e in cosa consisterebbe questo lavoro? > chiedo,magari mi sono fatta un idea sbagliata.
< dovrai solo farmi compagnia, leggere per me, accompagnarmi in giro cose del genere >
“meno male,non è quello che pensavo”
< ma come faccio?ho l’università, danza e canto dove lo trovo il tempo per venire da lei? >
< non è un mio problema,tu in qualche modo mi devi ripagare e l’unico modo in cui lo puoi fare e questo visto che non hai soldi!il tempo lo troverai,tra una cosa e un’altra lo troverai,lo devi trovare >
< va bene ci sto >dico frustrata
Non posso fare altrimenti o così o niente macchina e retta e io ne ho  bisogno.
CIRCA 2 ANNI DOPO
 Da quel giorno la mia vita cambia radicalmente,ogni giorno mi sveglio 2 ore prima e faccio sempre tutto di corsa per andare dal signor Yong Shin lee.
Dal nome si può intendere che non è italiano,è coreano venuto qui in Italia 30 anni fa con sua moglie che purtroppo è morta qualche anno fa.
Ormai vado a casa sua da circa 2 anni e mezzo.
il signor Yong si è affezionato a me e io a lui,lo chiamo nonno e gli voglio un gran bene,mi ha insegnato un sacco di cose sulla corea compresa la lingua che ora parlo quasi perfettamente grazie a lui.
Il signor Yong ha un fratello più piccolo e un nipote della mia età che però stanno in corea .
Mi racconta che suo nipote JunHyung è un idolo in corea,fa parte di un gruppo di sei ragazzi chiamati BEAST,mi ha fatto vedere un sacco di foto di JunHyung da piccolo fino ad ora una giorno me ne fece vedere una troppo carina non c’è la feci e gliela rubai. Sembrava il bimbo di una pubblicità.
 mi ha fatto sentire tutti gli album,e veramente orgoglioso di suo nipote e del suo successo.
Mi fa ascoltare le loro canzoni tutti i giorni e per di più me le fa anche tradurre.
Sapevo che Jun si scrive i suo pezzi rap e da una mano per comporre il resto dei testi,e mi stupii per quanto era bravo la prima volta che capii i versi.
In questi 2  anni di vita passati con il signor yong Shin lee mi sono divertita tantissimo,ho imparato tanto e finalmente  avevo trovato il nonno che non avevo mai avuto.la mia vita è quasi perfetta.
Avevo anche raccontato tutto ai miei genitori che dopo una mega ramanzina mi perdonarono soprattutto per il fatto che nel momento in qui successe tutto il casino mi fossi presa le mie responsabilità!.
Ormai il signor yong è un membro a tutti gli effetti della mia famiglia.

DUE MESI DOPO


< ahhh buon giorno mondo > oggi sono di buon umore,oggi è il compleanno del signor yong e l’idea era di stare tutti insieme e trascorrere una splendida giornata.
Mi vesto e corro a casa del signor yong ,mi apre la sua infermiera che da un annetto circa si prende cura della salute del signor yong dopo tutto ha 80 anni oggi ed è un pò malaticcio.
Apro lentamente la porta ed entro;   mi avvolge una brutta sensazione ,vedo il viso dell’infermiera cupo e triste dico quasi con timore della sua risposta.
< i signor yong stanotte ha avuto un infarto,mi dispiace tanto ma non c’è l’ha fatta > mi riferisce scoppiando a piangere.
 la guardo senza dire niente sono pietrificata.
Fino ad ora non ho mai perso una persona a me cosi vicina,mi sento la testa vuota ad un tratto mi accorgo che i miei occhi sono pieni di lacrime e comincio a vederci annebbiato,sento le guance bagnarsi.
Mi accascio a terra ,appoggio la schiena alla porta e mi porto le mani al viso cosi da coprirmi gli occhi.
“perché proprio ora? ora che avevo trovano un nonno!proprio oggi che è il suo compleanno,non è giusto.”
Prendo fiato  mi asciugo le lacrime e mi soffio il naso,alzo la testa e noto che l’infermiera sta ancora in piedi davanti a me e appena incontra il mio sguardo mi chiede se va tutto bene e se voglio un bicchiere d’acqua
< no grazie tu stai bene? > le rispondo
< diciamo di si >
< e ora dove lo hanno portato?a me aveva detto che quando sarebbe morto voleva essere portato in corea >spiego
< si  infatti  la salma e in viaggio verso la corea >
< quindi per dargli un ultimo saluto bisogna andare in corea,lei ci andrà? >
< no io non posso purtroppo,tu ci andrai? >mi chiede
< io vorrei tanto andarci,andrò a casa a parlarne con i miei genitori e poi si vedrà il da farsi >
< capisco >
Saluto con un abbraccio Monica l’infermiera che molto probabilmente non avrei più rivisto.
Mi trascino verso la mia auto ancora sconvolta per l’accaduto.
Ancora non riesco a capacitarmi del fatto che oggi non l’avrei potuto vedere e nemmeno domani ne tanto meno i giorni seguenti,ciò mi rende davvero triste.
“devo andare a casa da mamma e papà”
Appena entro in casa i miei genitori si accorgono subito che qualcosa non Va.
Spiego subito cos’è successo
< io vorrei tanto poter andare in corea per poterlo salutare,voi che ne pensate? >dico tutto d’un fiato sperando in un si.
< noi non possiamo venire con te,con i tuoi fratellini piccoli non possiamo spostarci cosi lontano,te la senti di andare da sola? >
Dice mio padre con mio grande stupore
< davvero?vi fidate cosi tanto da lasciarmi andare  da sola in un posto cosi lontano? >domando stupita.
< si ci fidiamo,sai forse un po’ anche  grazie al signor Yong pare tu sia diventata più responsabile,e poi hai 22 anni sei abbastanza grande. >continua mia madre.
< organizzati pure per il volo e tutto il resto >
< ok grazie papà grazie mamma > li abbraccio forte.
 trattengo a stento le lacrime,non voglio far vedere ai miei genitori il mio reale stato d’animo ho paura che forse vedendomi fragile e triste possano cambiare idea
Mi organizzo subito con il volo.accendo il mio Mac e cerco un posto dove dormire.
Mi squilla il telefonorispondo
< ciao sono il fratello del signor yong Shin Lee parlo con la signorina serena? >
È il fratello del signor yong.
< si sono io buon giorno,come sta? >
< molto triste,lei? >
< la prego mi dia del tu comunque sono incredula,ancora non riesco a capacitarmi che lui non ci sia più >
< capisco, ti chiamavo per avvertiti che verrò io a prenderti all’aeroporto e avrei piacere di ospitarti a casa mia se non è un problema per te >
< lei è gentile ma non vorrei disturbare >
< nessun disturbo,ne saremo felici >
< allora accetto molto volentieri >
< allora ci vediamo domani ti auguro un buon viaggio >
< grazie a domani buona giornata >
Stacco il telefono”che signore gentile”
Poche ore prima della partenza mi telefona Monica l’infermiera del signor yong dicendomi che ha qualcosa da darmi e che è importate,la raggiungo  subito.
< come stai? >mi chiede preoccupata
< ho il morale a terra,però cerco di farmi forza >
< ti capisco,però sono felice che almeno tu riesca ad andare a salutare il signor yong,mi raccomando salutalo anche da parte mia > noto che Monica si mangia le parole,si vede che ha un groppo in gola ma cerca di trattenersi.
< lo farò sicuramente te lo prometto > gli dico portando   la mano al cuore.
< comunque il motivo per qui ho voluto vederti e questo. >
Mi porge una busta bianca dove sopra c’è scritto il mio nome.
< l’ho trovata in mezzo alle cose del signor Yong  e credo proprio sia per te >
Prendo la busta la guardo e prontamente l’infilo in tasca.
< ora purtroppo ti devo salutare o perderò l’aereo >
< ciao serena fai buon viaggio >
Ci abbracciamo e io mi dirigo in aeroporto.
non mi aspettavo che mi scrivesse qualcosa,proprio a me che per lui non sono nessuno.
“chissà che c’è scritto”
Con mille pensieri che mi frullano per la testa salgo sul aereo e prendo posto mi aspettano un sacco di ore di volo.
Mi addormento con l’mp3 nelle orecchie.
  
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