Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: _nichlillian    20/08/2012    2 recensioni
Questa è una raccolta di One Shot che parla del dopo guerra e di come alcuni personaggi abbiano provato ad affrontarlo, ricevendo l'aiuto di persone speciali.
Dal testo:
"Ron" lo chiamò Hermione dolcemente e lui si sciolse al suono della sua voce. "Questo ti serve a capire che c’è speranza, che abbiamo sconfitto Voldemort e che non dovremo più preoccuparci per le nostre famiglie. Questo cielo azzurro indica che c’è un futuro; che non importa se il sole verrà oscurato dalle tenebre, riuscirà sempre a far trionfare la sua luce"
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, George Weasley, Il trio protagonista, Minerva McGranitt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

LACRIME
-Ron Weasley





Ron aveva le guance bagnate di lacrime. Gli occhi rossi, le guance umide e lacrime. Lacrime dappertutto.
Le sue si erano mischiate a quelle dei suoi parenti, dei suoi amici e di tutte quelle persone che si abbracciavano, che cercavano conforto negli altri e che provavano a sopportare insieme un fardello così grande come il dolore.
Era tutto così triste, tutto così vuoto. Nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare una battaglia peggiore di quella.
Macerie, corpi esanimi e feriti ovunque. Il castello era praticamente distrutto e tutta la comunità magica fremeva, in attesa.
Che cosa sarebbe successo, ora? Come sarebbero riusciti a ricostruire tutto quello che era stato spezzato?
Ron era stanco, le gambe gli facevano male e le braccia tremavano impercettibilmente, ma non riusciva a dormire; lasciò la classe, dove alcuni volontari avevano improvvisato dei letti, e si diresse verso le scalinate. 
Tutti i quadri intorno a lui parlavano, mormoravano, singhiozzavano o esultavano. La Signora Grassa, che si era rifugiata in un quadro amico perché il suo era andato distrutto, lo salutò con un sorriso e si preoccupò della sua salute. Sir Cadogan invece lo raggiunse passando tra un quadro e l’altro e rovesciando un bel po’ di calici di vino (provocando le proteste di alcuni uomini) e non appena gli fu vicino urlò: << Signor Weasley, ha combattuto coraggiosamente come solo un Grifondoro avrebbe potuto. Le porgo i miei più sentiti complimenti per la vittoria >>.
Quale vittoria?, si chiese Ron. Che cosa avevano vinto, loro? Solo tante, tante perdite. C’era davvero qualcosa per cui gioire?
Quindi uscì dal castello, arrivò in giardino ed evitando i mattoni infranti per terra si avviò verso un albero vicino a una sponda del Lago Nero.
Si sedette all’ombra della chioma verde spoglia e bruciacchiata, sopravvissuta a tutte le esplosioni, e guardò il cielo limpido con rabbia. Quella bella giornata di sole gli sembrava un insulto, un insulto a tutti i morti, a tutto il loro dolore.
Un insulto a Fred. Perché Fred avrebbe dovuto vedere quella giornata di sole, avrebbe dovuto cercare di tirare su il morale di tutti con una battuta e avrebbe dovuto essere al fianco di George.
Ma lui non c’era. Era morto e questo pensiero gli fece pizzicare di nuovo gli occhi.
Così come Remus, che era stato probabilmente il miglior professore di Difesa Contro le Arti Oscure che lui avesse avuto. Come Tonks, che odiava essere chiamata Ninfadora, che era testarda e che pur di andare in soccorso del marito avrebbe dato la vita. E, infatti, erano morti entrambi, insieme.
Quando sentì una lacrima cadergli sulla mano si rese conto che aveva ricominciato a piangere.
Si asciugò gli occhi con rabbia e gli chiuse, cercando di isolarsi dal mondo.
 
Quando sentì che qualcuno si sedeva vicino a lui riaprì gli occhi di scatto e automaticamente la mano corse alla bacchetta.
Hermione gli sorrise e gli fece una carezza sulla guancia.
Aveva i capelli ancora più gonfi del solito, un taglio rosso sulla guancia, gli occhi rossi e gonfi e i vestiti sporchi di polvere. Nonostante tutto questo però a Ron sembrò bellissima.
Il ragazzo si sentì un po’ in imbarazzo perché dopo quel bacio non avevano avuto alcun modo di parlare, e in seguito a tutto quello che era successo lui non aveva nemmeno pensato a cosa dirle.
<< Bellissima giornata, non trovi? >> disse lei e se ne pentì subito perché Ron aveva storto il naso e stretto i pugni così tanto che erano sbiancati.
<< Non mi sembra giusto che ci sia una così bella giornata dopo tutto quello che è accaduto. Dopo tutto quello che abbiamo passato, tutte queste morti. Cosa mi serve una giornata di sole, eh? A cosa mi serve? >>
<< Ron >> lo chiamò Hermione dolcemente e lui si sciolse al suono della sua voce. << Questo ti serve a capire che c’è speranza, che abbiamo sconfitto Voldemort e che non dovremo più preoccuparci per le nostre famiglie. Questo cielo azzurro indica che c’è un futuro; che non importa se il sole verrà oscurato dalle tenebre, riuscirà sempre a far trionfare la sua luce >>
Quella spiegazione gli aprì la mente. Lo aiutò a vedere la luce, a vedere quel bel futuro su cui tanti farneticavano. Lo aiutò a vedere un futuro con Hermione.
La speranza gli esplose nel petto e lo investì totalmente inebriandolo della sua essenza.
<< Passerà tutto, Ron. Saremo felici, vedrai >>
Si abbracciarono e si tennero stretti per molto tempo, ancorandosi l’uno all’altro.
Ron pensò con un sorriso che se lo diceva Hermione doveva essere vero, avrebbero superato tutto.
Sarebbero riusciti a risorgere dalle loro ceneri, esattamente come le fenici.



Angolo autrice:
Mentre ero in macchina (e mi annoiavo) mi è venuta l'idea di questa raccolta e... mi sono lanciata. Spero che possa piacere, anche solo a poche persone!
ll prossimo capitolo spero di pubblicarlo a breve.
Un abbraccio,
nichlillian
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _nichlillian