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Autore: bobby92    20/08/2012    2 recensioni
Ciao ragazzi, questa è la mia prima storia su Naruto e ho deciso di modificare un po' il suo passato aggiungendo un nuovo personaggio che aiuterà il nostro protagonista a districare i nodi di questa vicenda. Vi auguro buona lettura!! Ciauuuz
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Ciaoooo Ragazziii,
ecco qui il nuovo capitolo! Spero vivamente che piaccia a tutti! Un grazie infinito per le persone che seguono la mia storia. Miraccomando, fatemi sapere se c'è qualcosa che non vi è piaciuto così cercherò di fare meglio! Un bacio eeeeeee buona lettura!!





Kimiko
 
"Voi dovrete...morire".
Quelle parole risuonavano nella mia mente ma senza averle del tutto comprese. Come potevamo accettare qualcosa di simile? Era terribile. Non potevo, non volevo accettarlo.
Presi fiato per iniziare a parlare:" Morire?? Perchè dovremmo fare una cosa così drastica? Diventare più forti va bene... ma dover addirittura morire è una cosa improponibile!"
Il vecchio rospo mi guardò con segno di resa. Anche lui era preoccupato per il procedimento da eseguire.
"Bambina mia"- Iniziò il discorso-" nessuno vi obbliga. Il villaggio è in pericolo ma voi siete liberi di scegliere. Questo è un processo che hanno attraversato molti ma"-Fece
una pausa-" non tutti sono stati degni da poterlo superare. Questa è la verità, non posso negarlo. Fate la vostra scelta".
Il biondino chiuse gli occhi. Aveva assunto, per un attimo, un'espressione di puro terrore ma successivamente fu sostituita da una piena di grinta. 
"Io ci stò!!! Ho deciso... seguirò l'allenamento!"- Disse il biondo. Io, rimasi a bocca aperta. Non pensavo che Naruto si spingesse così oltre, non potevo permetterglielo. 
Risposi con una voce un po' isterica che trasudava paura e preoccupazione:" Naruto!!!! Sei forse diventato matto? Non ti permetterò di fare una cosa simile!!!".
Lui si girò verso di me per fissarmi con uno sguardo sorridente " Io non morirò! Io devo proteggere il villaggio da alba, non posso tirarmi indietro".
Il mio respiro si placò. Ero rimasta sbalordita dalla sua testardaggine ma anche dal suo buon cuore. Assomigliava tanto a papà. In quel momento fui pervasa anch'io da quella 
sua positività. Andai vicino prendendolo per mano:" Allora, verrò anch'io insieme a te. Te l'ho detto, Naruto, non rimarrai più solo. Questa è la mia promessa e come
te, devo mantenerla". 
"Siamo pronti"- Lo dicemmo all'unisono con le mani intrecciate in una stretta ferrea. Il vecchio rospo ci pose due piccole coppe contenenti un veleno. "Hai paura?"- Mi chiese.
"No, se sono con te!"- Risposi.
Entrambi avvicinammo quella coppa alle nostre labbra per poi  mandarla giù tutto d'un fiato. Non ci fu il tempo per un saluto, per un abbraccio, per una carezza 
o per un definitivo addio. Provai un senso di rimorso per non avergli detto la verità ma non potevo compromettere le sue scelte. Non potevo obbligarlo a restare con me.
L'unica cosa che mi rendeva felice era quella di sapere che, se avessimo abbandonato il mondo dei vivi, l'avremmo fatto insieme. Sarei stata con lui e non l'avrei abbandonato, 
non di nuovo, almeno. Ero triste ma allo stesso tempo ero anche felice. Forse avremmo potuto parlare, avremmo potuto conoscerci condividendo i nostri pensieri e le nostre 
paure, forse, avremmo trovato la pace. Non saremmo stati costretti a combattere. 
I miei pensieri furono interotti dal termine dei battiti del mio cuore. L'oscurità mi avvolse.
 
Naruto
Mi risvegliai in un luogo oscuro dove iniziai a girovagare per vedere se ci fosse qualcuno. Ma non riuscivo ad udire nessun rumore. La mia bocca era impastata, le orecchie
dovevano avere qualche problema visto che non riuscivo a sentire bene, per non parlare della vista che era annebbiata. Continuai a girovagare senza destinazione, senza una meta 
Poi, arrivai in un luogo ricoperto da fiori di vari colori. Sotto un albero c'era una bambina che piangeva. Perchè era così triste? 
Mi avvicinai per poterla consolare. Lei sentii i miei passi farsi sempre più vicini. Più accorciavo le distanze più la bambina piangeva. Mi feci coraggio tentando di
elaborare un discorso:" Ciao piccolina, il mio nome è Naruto. Perchè piangi?".
La bambina bloccò il suo pianto isterico per potermi rispondere:" Perchè io ti ho fatto del male. Giuro che non volevo abbandonarti".
Non capii, abbandonarmi? Perché una bambina che non conoscevo stava piangendo per me?
La piccola continuò il discorso:" Un giorno, Naruto, capirai e mi odierai"
Risposi subito:"Io non ti conosco...come potrei odiarti?"- Le dissi avvicinandomi per accarezzarle la testa. Lei sembrò apprezzare quel gesto. Poi, mi fece cenno di sedermi
vicino a lei e con le braccia portò la mia testa sulle sue gambe. Prese ad accarezzarmi cantando una dolce melodia. Era davvero rassicurante e tutto ciò mi sembrò averlo già
vissuto. 
"I tuoi genitori dove sono?"-Chiesi
"Io non ho la mamma e il papà"-Disse senza assumere espressione. Mi pentii subito per ciò che le avevo chiesto. "Però ho un fratellino sai?".
Assunsi un'espressione sorridente :" Davvero? E come si chiama?"
La bambina scoppiò in una sonora risata " Ma che domande sono? Ovvio no? Sei tu, Naruto".
Non feci in tempo a chiederle nulla. Fui risucchiato da un vortice di tenebre vedendo, come ultima cosa, le labbra della bambina che dicevano in un sussurro:"Ti voglio bene".
 
 
Kimiko
Ero distesa su un pavimento di legno freddo. Mi trovavo in un'enorme stanza senza porte e senza finestre. Mi svegliai per il pianto di un bambino, un pianto pieno di dolore che
trasudava un velo di disperazione. Cercai di alzarmi, fortunatamente con successo. Presi ad osservare i muri bianchi, guardando in ogni angolo. Il pianto di quel bambino 
proveniva proprio da li. Infatti, un bambino dai capelli biondi era seduto e ranicchiato. Piangeva lacrime salate e amare allo stesso tempo. 
"Perchè piangi?"- Chiesi.
"Tutti mi odiano, io sono un mostro".- Disse trattenendo i singhiozzi.
"Non è vero. Io non ti odio! Tu sei rimasto solo...non è così, Naruto?"
Il bambino alzò lo sguardo guardandomi sorpreso:" Come fai a conoscere il mio nome?".
Risi a quella domanda. Anche da bambino riusciva sempre a farti sorridere. Amavo quella creatura, la amavo con tutte le mie forze ma non era abbastanza. Dovevo essere più
presente nella sua vita. L'errore l'avevo fatto ma, me ne rendevo conto solo ora. Il dolore di quel bambino non poteva essere placato, il suo vuoto non colmato. Mi avvicinai
avvolgendolo tra le braccia per donargli un po' del mio calore. Il bambino rimase sorpreso :" Piccolino, ricordati di me. Un giorno capirai tutto e spero che mi perdonerai.
Sappi che ti amo e ti ho sempre amato. Sei e rimarrai per sempre il mio amato fratellino. Naruto, tu non sei solo".
Il bambino sorrise. Un sorriso pieno di gioia e di speranza :" Va bene, ti aspetterò...tu, però, non metterci troppo tempo".
Un vortice di tenebre mi avvolse. Però riuscii a ugualmente a parlare :"  Te lo prometto".
Ci risvegliammo entrambi dal vortice di pensieri che aveva caratterizzato il nostro sonno. Trovammo ad accoglierci il vecchio rospo con tutti gli altri che applaudirono
il nostro risveglio. "Complimenti!! Avete terminato con successo la prova! Solo Jiraya- chan ci era riuscito". Entrambi eravamo avvolti da piante che erano cresciute attorno
a noi avvolgendoci in una calda stretta, quasi per proteggerci." E ditemi, ragazzi miei, come vi sentite dopo aver avuto la vostra rivelazione?".
" Rivelazione? Lo chiamerei sogno"- Risposi.
"Qualunque cosa sia stato, l'avete superato con successo ottenendo maggiori poteri. Ora siete una cosa sola con la natura e questa, vi proteggerà"- Disse solenne il rospo.
Il biondino fece una domanda:" Ma come può un sogno averci reso più forti?"
"Avete provato l'esperienza della morte e questa vi ha dato un segno, una rivelazione che può essere passata o futura. Questo vi ha resi saggi e ora potrete utilizzare 
i poteri naturali come arma per sconfiggere alba".
Non riuscimmo nemmeno a pensare. Un piccolo rospo interruppe la conversazione iniziando ad urlare:" Il villaggio della foglia è stotto attaccoooo!".
Naruto assunse un'espressione ricolma di rabbia e di odio " Bene...è giunta l'ora di saldare i conti!".
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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