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Autore: SheBeliebes    20/08/2012    5 recensioni
-Ti amo- mi disse.
-Anche io- gli risposi in lacrime.
-Tornerò presto, poi potremmo stare insieme, te lo prometto.- proseguì lui.
Io annuii lasciandomi accarezzare una guancia mentre le sue labbra si univano alle mie. Quella notte, poi, facemmo l'amore. Il giorno dopo lui partì.

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La storia di Regina Haynes e della pop star Justin Bieber.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche oggi mi reco a lavoro. Sono un po' distrutta, dopo aver rivisto Justin tutte le mie sicurezze sono crollate, ero convinta di potermi rifare una vita, ma ho bisogno di lui, qui con me. 
Arrivo all'asilo dove lavoro, è perfetto per me, guadagno e in oltre posso passare del tempo col mio piccolo. 
Lascio Jackson a giocare e corro dal capo che mi ha chiamata per accogliere un nuovo bambino. 
-Lui è Jaxon, portalo dagli altri bambini.
Lo prendo un braccio, è un bambinetto poco più grande di Jackson.
-Hei piccolo!-dico accarezzandogli una guancia-lo sai che ti chiami quasi come mio figlio?
Lui sorride nascondendo il viso contro il mio petto.
-Che timidone-gli bacio i capelli-chi ti accompagna?
-Il mio fratellone.-indica infondo alla sala.
-Justin...-sussurro notando il biondo che parla con Anne.
-Conosci Bibo?
-E'...un vecchio amico...tutto qui.
Lo porto vicino agli altri bambini ed inizia subito a giocare con Jack, io mi siedo con loro.
-Io vado Jaxo, compartati bene!-esclama il fratellone avvicinandosi.
-Aspetta! -lo ferma il piccolo, lui lo guarda confuso-lui e Jackson, il mio amichetto, si chiama come me!
Esclama contento. E' bello quando da piccoli basta giocare insieme due minuti per essere amici, senza porsi troppi problemi.
-E lei è la mia maestra-mi indica.
-E' la mia mamma!
Justin che non mi aveva degnato di uno sguardo mi fissa mentre Jackson mi abbraccia.
-Regina...-sembra non sappia dire altro.-tuo...figlio? Davvero?
Annuisco tenendo la testa bassa. 
-Mamma perchè lo conosci?
-E' solo un amico...
Lo guardo sorridendo, poi torno a dedicarmi ai bambini.
Sposta nervosamente lo sguardo da me al bambino torturandosi le mani, poi scuotendo la testa si allontana.
 
Justin
Sono in studio di registrazione ma proprio non riesco a concentrarmi, ripenso a Regina, al bambino, e all'errore che ho fatto non tornando da lei alla fine de tour.
-RIprova-grida Scooter. Sbuffo nervoso,
-Mi sono rotto i coglioni, per oggi basta, vado a prendere Jaxon all'asilo.
Se quel bambino fosse mio? Insomma quella sera di quasi tre anni fa...prima che partissi, noi...beh noi andammo a letto insime. Anzi no, noi facemmo l'amore. Perchè era questo che provavamo l'uno per l'altra: amore.
Se invece non fosse mio? Se appena fossi partito si fosse fatta mettere incinta da un altro? Se magari stanca di aspettarmi avesse deciso di non volermi più? 
No, lei non lo avrebbe mai fatto, lei mi amava, come io amavo lei.
La amavo si, ma non sono più tornato come le avevo promesso. Aveva tutte le ragioni per avere un altro ragazzo. Speravo solo che l'amore verso di me l'avrebbe dissuasa dall'idea del 'tradirmi'. Tradirmi, si, perchè effettivamente non ci siamo lasciati mai.
 
Arrivo all'asilo e vedo da lontano Regina sorridere e giocare con i bambini. Quel sorriso, quello li, è proprio quello che mi ha fatto innamorare. Sento lo stomaco controcersi, molti le chiamerebbero 'farfalle' me per me forse, sono sensi di colpa. Se solo avessi matenuto la mia promessa, se non avessi commesso lo stupido errore di lasciarla sola, quel sorriso, sarebbe accora a splendere per me.
Sono in ritardo e non c'è più nessun'altro se non noi. Mi avvicino a loro che sono seduti su dei tappetoni colorati, i bambini giocano con le costruzioni. 
Mi siedo accanto a lei e in men che non si dica ho Jaxon in braccio che mi saluta per poi tornare a giocare.
-Non pensia sia ora di andare Jaxo?
-Ma io voglio stare qui a giocare!
-Ma non è rismasto nessuno! Andiamo su...
-Dai Bibo-insiste.
-Se volete rimanere per me è ok...tanto oggi chiudo io-dice Regina.
Le sorrido e lei torna subito a fissare i bambini.
-Quanti anni ha?-le chiedo riferendomi a Jackson troppo impegnato a fare una torre di mattoncini.
-Due...-si morde il labbro inferiore.  Quando fa così, lo so, è nervosa.
-Chi è il padre?-poggio la mano sulla sua, ma la ritrae subito.
-Non ti interessa davvero.
Si alza.
-Si che mi interessa.
Mi guarda neglio occhi, poi guarda il bambino.
-Non lo vedi?-sussurra.


Ecco il secondo capitolo di questa FF, so che è un po' banale...ma beh è solo l'inizio.
A chi segue anche la mia storia "Three hot nights" (che probabilmente rinominerò "Everything started from three hot nights") vorrei dire che non aggiorno da un po' perchè il capitolo è in fase di creazione, la storia sta per finire.

Lasciatemi una recensione, un bacio :)
  
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