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Autore: Eleanor_Devil    20/08/2012    4 recensioni
Crossover Tokyo Mew Mew/Angel's Friends
Gli Angel e i Devil partono su Tokyo per fare i loro nuovo stage, ma questo anno sarà molto diverso. Nuovi poteri, nuove segretti sarano rivelati, una nuova amicizia, nemici e amori nascquerano!
Ma come mai i loro nuovi terreni sono in grado di vederli? Chi sono quelle creature con grandi orecchie? Che cosa vogliano da loro? E chi è questo Profondo Blu?
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Wow! La Torre di Tokio è così bella!” disse Dolce, mentre i due gruppi continuavano ad apprezzare la vista aerea della città di Tokio. Non ci volle molto perché il sole cominciasse ad alzarsi sul Giappone, sostituendo la luna e illuminando il cielo del mattino. Poco a poco anche le luci della torre si spensero. Dopo questo fenomeno l’autosfera in cui si trovavano Angel e Devil si allontanò dalla Torre, gli stagisti tornarono a sedersi nei propri posti.

Non ci volle molto perché raggiungessero la scuola dove sarebbero rimasti durante i lunghi mesi avvenire. L’autosfera atterrò senza problemi sulla strada davanti all’ istituto e la portiera si aprì. Uno dopo l’altro i sempiterni scesero dal mezzo, portando con loro i bagagli. Proprio come Arkhan e Temptel avevano detto, un’ Angel e una 
Devil stavano aspettando loro all’ingresso. Gabi e Misha guidavano i due gruppi.

“Saigo ni, shin'nyūsei wa kochira!” (Traduzione: Finalmente i nuovi studenti sono qui. N/A: ragazzi per le parole giapponesi sto usando il google tradutor quindi sicuramente non è giusto così come dico XD) disse la Devil. Portava corti capelli viola scuro e aveva gli occhi verdi “Watashi wa Hitomi desu, watashi wa debiru no kyōshidesu” (Traduzione: Mi chiamo Hitomi e sono la professoressa dei Devil). 
Tuttavia nessuno dei poveri stagisti aveva capito qualcosa di ciò che lei stava dicendo e la guardavano molto confusi. L’Angel dai lunghi capelli blu marino e gli occhi marroni, semplicemente si batté la mano sulla fronte e scosse la testa prima di avvicinarsi alla sua collega e ai nuovi arrivati.

“Hitomi...karera wa anata o rikai shite inai!” (Traduzione: Hitomi... loro non ti capiscono!) disse lei parlando con la sua collega in giapponese, poi si voltò verso i due gruppi e usò la lingua che loro conoscevano “Perdonate la mia collega, si è dimenticata che voi non capirete la nostra lingua fino a che non vi sarà consegnato l’incantesimo. Comunque mi chiamo Mitsuki e sono l’insegnante degli Angel, lei è Hitomi l’insegnante dei Devil”

“Grazie Mitsuki ma credo di riuscire ancora a presentarmi da sola! Non ho bisogno di una meringa alata che lo faccia per me!” si lamentò Hitomi, parlando la stessa lingua che la sua collega usò poco prima, Mitsuki alzò gli occhi al cielo.
“Voi siete?” 
Gabi fu il primo a parlare “Il mio nome è Gabi e queste sono le mie compagne: Raf, Dolce, Miki ed Uriè” dopo avere detto questo, si esibì in un piccolo inchino davanti alla professoressa, che ben presto lo imitò. Le Angel non sapevano perché facevano una cosa del genere, ma vedendo che la loro nuova insegnante rispondeva al gesto, fecero lo stesso.

Nello stesso tempo Misha si presentava insieme agli altri Devil “Professoresa Hitomi, io sono Misha e loro sono Sulfus, Kabalè, Gas e Cabiria” i Devil pronunciano un semplice ‘ciao’ e Hitomi rispose chinando soltanto la testa.

“Venite, seguiteci. Vi mostreremo il Sognatorio e l’Incubatorio, poi il resto della scuola” disse Mitsuki mentre camminava verso l’interno dell’ edificio, seguita da Hitomi e dagli altri. La scuola era grande, forse proprio come la Golden School. Le due insegnanti mostrarono loro i dormitori, il bar, l’Aula Sfida e le classi. Per quel 
momento i due gruppi si erano divisi, ognuno era ormai nella propria aula, dove gli 
insegnanti stavano consegnando l’incantesimo, applicandolo sulle loro mascotte, poi presentarono i loro terreni.

Aula delle Angel

Mitsuki era vicina a una video-finestra mentre Raf e gli altri erano seduti sulle sedie ascoltando la loro insegnante parlare dei terreni che presto avrebbero seguito.

“Come sapete tutti, questo stage sarà più difficile di quello che voi avete affrontato durante l’ anno scorso. Come Guardian Angel voi dovrete, come già ben sapete, guidare, aiutare i vostri terreni a prendere le decisioni corrette. Vi devo però avvertire che i giapponesi sono molto più impulsivi nelle loro azioni, un momento possono essere confusi e l’ attimo dopo sapere già cosa fare, potranno aver già preso le loro decisioni senza l’intervento vostro o dei Devil” spiegò Mitsuki “Come vedrete questa potrà essere una buona cosa per voi, ma la situazione rischierà di diventare anche peggiore. Senza il vostro intervento, i terreni possono prendere le decisioni corrette o quelle sbagliate. Come già sapete se loro faranno la scelta sbagliata, i Devil vinceranno e viceversa. Come vostra insegnante mi sento di dire che dovrete essere più veloci per riuscire a custodire i terreni”

Gli Angel annuirono, poi Mitsuki si voltò verso la video-finestra e la toccò. La finestra si apri e l’ Angel dai capelli azzurri si rivolse di nuovo verso gli stagisti, guardò ognuno di loro prima di chiamarli per nome

“Raf” disse, la giovane Angel si alzò.

“Sì, professoressa Mitsuki”

Mitsuki toccò di nuovo la finestra e apparve l’immagine di una giovane dai capelli rossi, colti in due piccole codine, ai lati della testa. Occhi color nocciola scuro. Raf guardò con attenzione la ragazza.

“Lei sarà la tua terrena, si chiama Strawberry Momomiya, ha 13 anni. È gentile e volenterosa ma anche imbranata, curiosa e lunatica. A volte sogna persino a occhi aperti. In certe situazioni si dimostra scontrosa ma è una ragazza altruista, testarda e parla spesso da sola.”

‘Spero riuscire a spingerla sulla strada corretta prima del mio avversario...’ pensò Raf, Mitsuki si rivolse a Gabi

L’ Angel chiamata per prima si sedette e Gabi si alzò. L’immagine di Strawberry fu sostituita da quella di una altra ragazza con i capelli blu scuri, acconciati in due chignon classici ai lati del capo, e occhi marroni.

“Gabi, questa sarà la tua terrena, si chiama Mina Aizawa, ha 13 anni, è ricca. Lei assume atteggiamenti raffinati e snob, il suo umorismo è formato da battute sarcastiche e commenti pungenti.

Apparentemente è cinica ma dietro tutta questa arroganza si nasconde una ragazza sensibile, dotata di una grande forza ed integrità interiore.”

“Farò del mio meglio per guidarla sulla strada corretta” disse lui, poi si sedette. Mitsuki chiamò Miki che come gli altri si alzò

L’immagine di Mina scomparve, apparve al suo posto una ragazza con i capelli verdi scuri, lunghi, legati in due trecce altrettanto lunghe, con gli occhi blu, indossava anche degli occhiali “È la tua terrena, il suo nome è Lory Midorikawa, ha 14 anni, è molto timida e insicura, cose che la portano a lasciarsi facilmente sopraffare dalle sue compagne di classe. È anche molto buona e gentile ma troppo goffa. Lei ha una grande qualità: credere profondamente nella bontà di ogni persona.” Miki annuì e tornò al suo posto.

“Uriè” disse Mitsuki, come gli altri anche lei si alzò dalla sua sedia e guardò l’immagine che ormai era apparsa. rappresentava una bambina con corti capelli biondi e occhi castani “Si chiama Paddy Fong, ha 10 anni, è di origini cinesi e non va a scuola. È una bambina molto energica, quasi iperattiva, che sprizza vivacità e non sta mai ferma. All’apparenza sembra felice ma in realtà ha sofferto moltissimo per la morte di sua madre due anni fa, e dato che suo padre è sempre in Cina ad allenarsi è costretta a badare da sola ai quattro fratellini ed alla sua sorellina. Per far fronte alle spese familiari utilizza le sue doti atletiche e da equilibrista per organizzare spettacoli di magia e abilità nei parchi di Tokio.”

Uriè non riuscì ad evitare di provare pena nei confronti della sua terrena: poverina, aveva sofferto così tanto ad un’ età così giovane, aveva tutta una vita davanti a se... ma lei l’ avrebbe aiutata a scegliere sempre la strada corretta!
Per ultimo arrivò il turno di Dolce, sulla video-finestra apparve l’immagine di una ragazza con lunghi e lisci capelli viola e occhi azzurri. Di tutte quelle che erano apparse fino a prima sembrava la più adulta.

“Si chiama Pam Fujiwara, ha 16 anni e nonostante la giovane età ha già raggiunto una certa notorietà come modella, ballerina e attrice. Sembra indossare costantemente una maschera, tranne quando è sotto i riflettori o con i fan ai quali sorride sempre ed è molto gentile. Nella vita reale assume un atteggiamento freddo, distaccato e molto brusco. Le piace stare da sola e mettere alla prova la sua indipendenza, questa freddezza fa di lei una guerriera molto potente che non si lascia condizionare da buonismi o sensi di colpa.”

Dolce era completamente affascinata dalla sua terrena, era una modella, un’ attrice e anche una ballerina, tutte cose che lei amava! Le sembrava di sognare!

“Farò del mio meglio! Parola di Angel!” disse lei con tono molto felice. Mitsuki sorrise e annuì, chiudendo la video-finestra.

“Ora che conoscete i vostri terreni e tutti i luoghi della scuola, è arrivato il momento di consegnarvi l’ incantesimo che vi permetterà di capire e anche di parlare la lingua giapponese” tutte le Angel annuirono e le loro mascotte apparvero accanto a loro. Mitsuki schioccò le dita e una sorta di polvere gialla cadde sulle mascotte. Parlò giapponese per certificare il funzionamento dell’incantesimo.

“Il vostro stage comincia ora, ci siamo capite?” domandò.

“Sì!”

In quel momento erano le 8:00 della mattina, il che significava che ormai le sfide tra Angel e Devil dovevano iniziare. Entrambe le parti cominciarono con una visita alle case dei loro terreni, per capire bene com’ erano. Raf era al punto di star per lasciare la scuola, quando una voce la fermò.

“Raf!” l’Angel si voltò e vide Sulfus che volava non troppo lontano da lei

“Sulfus, cosa ci fai qui? Non dovresti andare a visitare il tuo terreno?” chiese lei, Sulfus sorrise

“Giusto, è proprio quello che stavo per fare, ma poi ti ho vista” disse lui, Raf alzò un sopracciglio, aveva un’aria sospettosa, ma anche incuriosita.

“Solo per curiosità, chi è il tuo terreno?”

“Terrena, angelo. Si chiama Strawberry”

Sentendo questo Raf non poté fare a meno di sorridere, poi mise le mani sui fianchi “Beh, mi sembra di essere tornata ai bei vecchi tempi, tu non credi?”

Sulfus ricambiò il sorriso incrociando le braccia “Allora... Suppongo che lei sia anche la tua terrena”

“Già e questa volta non ti permetterò di vincere tanto facilmente!” scherzò mentre volava più in alto, Sulfus la seguì

“Accetto con molto piacere la tua sfida, angelo mio” entrambi risero. Decisero anche di fare una piccola gara verso la casa di Strawberry, solo per vedere chi arrivava primo. Sulfus stava quasi vincendo, ma Raf era decisa a non perdere così facilmente..

“Speed Fly!” le sue ali divennero più grandi e azzurre, l’ aiutarono a superare senza difficoltà il suo avversario “Non ti credevo così lento, diavoletto!” rise lei mentre raggiungeva la casa della sua terrena ed atterrava sul balcone, non ci volle molto perché anche Sulfus la raggiungesse, il diavolo alzò gli occhi

“Se non avessi usato il tuo Speed Fly ti avrei battuta senza problemi, angelo” i due entrano attraverso la finestra, videro una ragazza dai capelli rossi che dormiva... Beh, stava sbavando. La coppia decise di entrare dentro la sua stanza per dare una occhiata, poi si accorsero che lei parlava nel sonno.

“Aaaa... un appuntamento... un appuntamento con lui... aaa.... ” Cominciò a scuotere la testa, e rideva. 
Parlando di divertimenti... Sulfus cercava di trattenere le risate mentre guardava la sua terrena parlare e ridacchiare mentre dormiva, Raf gli diede una gomitata.

“Che c’e? Non trovi divertente il fatto che lei parli mentre dorme?” disse mentre continuava a cercare di trattenere una risata, l’Angel si limitò a scuotere la testa. Poi improvvisamente la ragazza si alzò dal letto e afferrò la sveglia, urlò così tanto che spaventò un po’ anche i due sempiterni. Strawberry saltò giù dal letto ma finì con la faccia sul pavimento dato che era completamente fasciata dalle coperte.

“Ahi...” commentarono entrambi, la ragazza strisciò sul pavimento poi si alzò, sostenendosi sul comò, prese un piccolo specchio tra le mani e accarezzò la punta del suo naso, dolorante a causa della caduta

“Ahiiiii mi fa male il naso!” si lamentò “Ahhh! Non c’e tempo per pensare a questo!” afferrò i suoi nastri rossi e se li mise attorno ai capelli, facendo uno dei codini “Cavolo come ho potuto riaddormentarmi dopo che è suonata l’allarme?!” improvvisamente il nastro che aveva in mano si ruppe. Sulfus cominciò a ridere e Raf scosse la testa.

“Ahhhh no! Il nastro si è rotto!” urlò “Sono rimasta sveglia fino a tardi a pensare a quest’appuntamento! Ho bisogno di cambiare questo nastro!” stava per togliersi il pigiama ma ancora una volta si ingarbugliò cadendo di nuovo sul pavimento. Sulfus non riusciva a smettere di ridere.

“Ma questa ragazza è troppo goffa!”

“Ho colpito il naso di nuovoooooo!!” gemette la ragazza, Raf sospirò, gli sembrava di capire che sarebbe difficile guidare una ragazza così goffa sulla strada corretta. Purtroppo era stata avvertita da Mitsuki che la sua terrena era un po’ imbranata, ma non si aspettava lo fosse COSÌ tanto! Dopo lunghi minuti Strawbery finalmente riuscì a preparasi e corse verso il piano di sotto seguita dai suoi guardiani.

“Mamma, papà! Me ne vado!” disse lei uscendo da casa, sua madre la richiamò perché non aveva nemmeno fatto colazione ma la ragazza era già sparita. Raf e Sulfus volavano dietro di lei, ma avevano dovuto accelerare il moto perché la ragazza andava veloce. Ben presto arrivò in città, ma prima si fermò davanti allo specchio di un negozio per controllare se era tutto perfetto nel suo abbigliamento, fatto questo si avviò verso un ragazzo con i capelli corti e neri e gli occhi marroni. Quando lui la vide, si voltò verso di lei:

(N/A: Non mi piace per niente questa coppia ma per questo capitolo c’è bisogno di usarla...)

“Buongiorno!” disse lui con un sorriso un volto, Strawberry arrossì, facendogli uno strano sorriso, il ragazzo si avvicinò a lei.

“Qualcosa non va?” chiese lui vedendo quel sorriso mezzo stupido perpetuare sul volto della ragazza, che dopo essersi accorta della vicinanza con il giovane, diventò dello stesso colore dei suoi capelli.

“N-No! Niente di niente!” disse lei, nervosa, Sulfus invece sorrise in maniera provocante e mise le braccia dietro la testa

“Altro che goffa, è anche un po’ scervellata” disse lui mentre guardava la sua Angel rivale “Significa che sarà molto facile per me tentarla e portarla sulla strada sbagliata” Raf lo guardò con la coda dell’occhio, poi si spostò per guardarlo dritto negli occhi.

“Vedremo! Come ho detto prima, non ti lascerò vincere così facilmente!”

“Oh oh calmati angioletto, non c’e bisogno di esaltarti così! Stiamo soltanto guardando la nostra terrena, non facciamo nessuna sfida...per ora” disse, Raf incrociò le braccia al petto e ricominciò a guardare la ragazza, che il quel momento si chinava davanti al ragazzo presentando mille scuse per il suo ritardo. Poi però si mise di nuovo a comportarsi in quel modo strano.

Dopo qualche tempo Strawberry e il ragazzo dai capelli neri, che più tardi Raf e Sulfus scoprirono chiamarsi Mark Aoyama, erano su un treno. Ovviamente c’erano anche i custodi della giovane, dato che nessuno poteva vederli nella loro forma sempiterna, erano entrati sul treno senza alcun problema, ma anche loro dovevano sostenersi per non cadere... Strawberry e Mark erano stati in silenzio per quasi tutto il viaggio, poi la ragazza si decise a parlare.

“Ehm...” cominciò, il ragazzo la guardò e lei di nuovo diventò rossa come un peperone “B-Bene...” non sapeva esattamente cosa doveva dire. Guardò in basso e poi di nuovo il ragazzo “Oggi il sole è bellissimo!” sia Raf che Sulfus alzano gli occhi al cielo e si guardano come per dire: ‘Lei non capisce proprio niente’.

“Sì, hai ragione!” convenne Mark.

“Non hanno un argomento più interessante di cui parlare?!” si lamentò Sulfus, ma poi improvvisamente il treno si fermò bruscamente e Raf perse l’ equilibrio, cadendo in avanti. Per coincidenza in quel punto c’era soltanto Sulfus. Anche lui perse l’equilibrio, però fu in grado di appoggiarsi al muro e tenne l’Angel per la vita con un braccio, impedendole di cadere. Tutto era accaduto in una frazione di secondo. La ragazza bionda subito arrossì staccandosi da lui, cercando di nascondere il suo imbarazzo...

“Scusami...” mormorò e rapidamente uscì dal treno seguendo Mark e Strawberry che lo avevano già fatto. Sulfus la guardò per un po’, poi la raggiunse. I due sempiterni seguirono i ragazzi all’interno di un museo. L’ altoparlante annunciava ciò che accadeva: “Spettacolo di Animali Minacciati”. Dopo che furono entrati si sentì una voce:
‘Speriamo vi godiate la visita. Prendetevi tutto il tempo che desiderate”
Strawberry e Mark erano in fila per entrare al museo, Raf e Sulfus volteggiavano 
ancora sulle loro teste, guardando la loro terrena. I due giovani stettero in silenzio finché il ragazzo non prende la parola:
“Questo è molto bello”
“Cosa?”
“Che tu mi abbia invitato a questo spettacolo” disse lui “Era da un po’ che volevo venire qui”

Strawberry mise di nuovo un strano sorriso sul volto e mormorò “Ecco, questo è perché ho fatto qualche ricerca su di te...” il ragazzo la guardò confuso, non aveva capito le sue parole. Strawberry si agitò e rise nervosamente “Ah! Niente!” poi indicò con il dito qualcosa per far dimenticare al ragazzo la sua frase “Ah, e quello che cos’è?”

Mark seguì il dito di lei e vide che stava puntando verso una statua d’oro a forma di gatto con occhi blu zaffiro, posizionata sopra l’ingresso del museo.

“Sembra essere un simbolo di questo posto” disse lui “Non ti sembra interessante?”

Di nuovo la voce meccanica si fece sentire, questa volta dicendo ‘Per favore, entrate’ Sembrava che gli occhi di quel gatto d’oro brillassero mentre Strawberry passava sotto la macchina esaminatrice. I due ragazzi ormai erano già all’interno della mostra e stavano esplorando quel posto. La giovane dai capelli rossi aveva un volantino tra le mani.

“Questi animali sono specie minacciate” mormorò lei “Secondo questo volantino, ci sono 2500 specie in via d’ estinzione... Wow, davvero?”

“Momomiya-san, guarda!” chiamò Mark, lei si voltò “Guarda lassù, c’e un quadro con l’immagine del Gatto Selvatico Iriomote” entrambi osservarono l’immagine del felino con i suoi tre cuccioli “Non è carino?”

“Ahh...e così anche questo gatto è sulla lista degli animali minacciati...”

“Questi animali sono in via d’ estinzione anche se gli assicuriamo la nostra protezione...” mormorò il ragazzo ma Strawberry non faceva altro che guardarlo... uscì dal suo stato di trance solo quando si accorse che lui la fissava confuso.

“Ahhh niente!” esclamò lei “…Questo significa che... dobbiamo proteggere più la Terra!” affermò mentre si grattava la testa e abbassava lo sguardo, Mark sorrise

“Hai ragione!” Strawberry arrossì. I due continuarono la loro esplorazione del museo, guardando ogni cosa che si trovavano davanti, scattarono anche qualche fotografia insieme. Raf e Sulfus li avevano seguiti per un paio d’ore, ma si annoiavano terribilmente...

“Tutto questo sta diventando noioso!” disse ad un tratto il Devil dai capelli blu “Penso sarebbe meglio tornare alla scuola, non credo che lei abbia bisogno di prendere una qualche decisione, è con il suo fidanzato! In ogni caso se qualcosa accadesse dovremmo fare una lunga camminata verso la scuola, sfidarci e poi tornare qui. Quando saremo tornati lei avrà già preso la sua decisione” quella volta Raf dovette ammettere che lui aveva ragione ma....

“No, se vuoi tornare indietro, vai pure Sulfus, io ho intenzione di restare qui con la nostra terrena” gli rispose lei e volò verso il posto dove Mark e Strawberry si stavano dirigendo. Sulfus alzò gli occhi e scosse la testa prima di seguirla 
“Credevo che ti annoiassi” disse lei quando lo vide

“Beh non posso lasciare il mio angelo preferito da solo, no?” chiese lui prendendola in giro, Raf alzò soltanto gli occhi quando sentì lui chiamarla di nuovo “suo angelo”. Continuarono a seguire la coppia fin quando quelli non uscirono di nuovo, prendendo il treno, invece di tornare a casa però, si diressero in un parco.

“Grazie per oggi” disse Strawberry, Mark incrociò le braccia dietro alla testa e sorrise

“Sono contento di essere venuto” disse guardandola “È stata una bella giornata, oggi” poi entrambi risero “Sai ho pensato un po’...” lei arrossì mentre lo fissava “È una cosa molto importante per me...”

“M-Mark...” mormorò lei e poi cominciò a pensare ‘Oh mio dio sta proprio per accadere! Ma così presto?!’ chiuse gli occhi e aspettò... quello che non accade mai...

“Proteggiamo la natura! Voglio parlare con te di questo!!” Strawberry arrossì d’ imbarazzo e la sua faccia da innamorata e felice cambiò in una delusa. Sulfus invece si mise a ridere come non mai, così tanto che cominciò a sentir male allo stomaco.

“Non riesco più a smettere!” Raf mise le mani sui fianchi e lo guardò male

“Non è divertente!” disse lei “Pensava davvero che lui l’ avrebbe baciata!”

Lui provò a smettere di ridere, Raf scosse la testa e non appena lui si calmò, entrambi tornarono a guardare i due terreni. Mark aveva notato l’espressione di Strawberry e le aveva chiesto se era tutto ok, lei rapidamente rinvenne dalle sue fantasie e lo guardò felice.
“Ahh... niente! Vado a prendere dei succhi per noi!” stava per andar via quando accidentalmente sbatté con il piede contro un ramo e per poco non cadde, non successe, quando aprì gli occhi notò che Mark la teneva tra le braccia, lei rapidamente arrossì come un pomodoro.

“Stai bene?”

“G-Grazie...”

Lui la fece sedere sull’erba e cominciò a camminare, lei lo seguì con lo sguardo chiedendosi dove stava andando, il ragazzo si voltò verso di lei e sorrise

“Vado io a prendere da bere” disse “Resta qui e aspetta che torni, Momomiya-san”

“Ma...”

“Perché non ti sdrai sull’erba? Vedrai che è confortevole!” disse prima di scomparire dal suo campo visivo, lei semplicemente rimase seduta, arrossendo

“Lui mi ha abbracciata...” poi si lasciò cadere e cominciò a rotolare sull’erba “Aahhhh ma è cosi imbarazzante!” smise di rotolare e rimase sdraiata sullo stomaco. Rise ancora, poi si stiracchiò un po’ “Mi sento così bene!” 
Alzò gli occhi e vide una caffetteria rosa non troppo lontano da lei, anche Raf e Sulfus la guardarono, stavano seduti su un albero vicino alla ragazza. 
“Che cosa carina! È una caffetteria? Forse io e Aoyama-kun possiamo andare là più tardi!” disse

“Dolce sarà molto contenta quando le racconterò di questo negozio!” affermò Raf mentre ridacchiava un po’, Sulfus incrociò le braccia dietro la testa

“È troppo rosa...” l’Angel alzò gli occhi e lo guardò

“Ero certa che tu avresti detto una cosa così”

Strawberry si mise a correre in cerchio come se fosse pazza, cosa che pensavano le persone che camminavano non troppo lontane da lei. Tuttavia nessuno sembrò notare il gatto d’oro posizionato nella parte superiore del caffè rosa. Era esattamente uguale a quello che Strawberry aveva visto all’ingresso del museo, l’ unica differenza era che il primo aveva gli occhi blu, questo li aveva rossi. Dal gatto sopra al caffè, improvvisamente, partì un lampo scarlatto e la terra cominciò a tremare, spaventando tutti

“C-Che succede?!” chiese Raf quando sentì la terra muoversi.

“Un terremoto?!” esclamò Strawberry, spaventata. La terra tremò ancora più forte, ribaltando cassonetti e anche alcune persone che non erano riuscite a rimanere in piedi. Raf e Sulfus cercarono di volare via dall’ albero prima che cadesse, cosa che accade non molto tempo dopo.

“Mark, Mark?!” urlava Strawberry cercando con lo sguardo il ragazzo. Era disperata e spaventata allo stesso tempo. Poi dal gatto d’oro partì una nuova luce rossa che splendette, illuminando completamente il cielo azzurro.

“Ma che diavolo sta accadendo?!” esclamò Sulfus mentre vedeva il cielo limpido diventare rosso come il sangue

“Strawberry!” esclamò Raf quando vide una luce bianca apparire sotto i piedi della sua terrena, ovviamente la ragazza non poteva sentirla e, presa dal panico, non sappe cosa fare

‘M-Ma che cosa? Che cosa sta succedendo?!’

Per lei tutto diventò nero, poi il terremoto cessò...

~*.*~*.*~

“Ehi, voi due! Svegliatevi!” esclamò una voce, poi due occhi azzurri e due ambra si aprirono. Raf e Sulfus si sedettero sull’erba guardandosi attorno, confusi, i loro amici erano intorno ai due corpi, alcuni con sguardi preoccupati e altri sollevati dopo averli finalmente visti svegli.

“Che cosa... che cosa è successo...?” mormorò l’ Angel bionda
“Eravamo di ritorno a scuola quando il terremoto è iniziato, poi abbiamo visto una luce rossa riempire il cielo. Quando le scosse si sono fermate, siamo venuti qui, una volta arrivati vi abbiamo visti svenuti” spiegò Uriè

“L’ ultima cosa che ricordo aver scorto è stata la mia terrena circondata da una luce bianca... parlando di lei…” disse Raf mentre guardava intorno al parco “Dov’è finita?”

“Non molto tempo dopo che siamo arrivati, l’ abbiamo vista uscire dal parco con un ragazzo dai capelli neri” disse Miki. La bionda annuì e sia lei che Sulfus si alzarono dall’erba aiutati dai loro amici. Entrambi erano ancora deboli. Il gruppo tornò a scuola decidendo di restarci... era stata una lunga giornata... ma qualcosa dentro di loro diceva che le sorprese non erano ancora finite...

La mattina seguente, Strawberry stava parlando con le sue amiche di quello che era accaduto durante il suo appuntamento con Mark. Sulfus e Raf si erano già svegliati e ormai la seguivano, volando sopra la sua testa. Erano sicuri che questa volta ci sarebbe stato il bisogno di fare una sfida.

“Come?! Che cosa vuoi dire?!” gridarono le due amiche “Allora... l’appuntamento è stato rovinato?” Strawberry alzò la testa con uno sguardo depresso
“Sono molto imbarazzata... non riesco nemmeno a guardarlo in faccia!”

“Certo” disse una delle sue amiche “Non è normale che una ragazza si addormenti al primo appuntamento!”

“Adesso probabilmente ti odia...” mormorò l’altra, Strawberry rapidamente rinsavì dalla sua depressione e le guardò con occhi di fuoco

“Questo non è vero!” urlò “Aoyama-kun è molto gentile e tollerante, certamente mi perdonerà!”

“Che tipo di persona si addormenta durante un appuntamento?” chiese ancora l’amica bionda “Se fossi in te, sarei imbarazzata fino alla morte! E se tu avessi russato?!”

“Io non russo!” disse lei “Ok forse un po’... ma se è successo... che cosa devo fare?! Oh certo! Parlerò di nuovo con lui! Aaaaahhh! Ma non so cosa dirgli!” continuò a lamentarsi. Questa sembrava l’ occasione perfetta per una sfida tra Raf e Sulfus, era ora di cominciare a lavorare.

I due andarono nell’ Aula Sfida e per coincidenza la sfida fu la stessa che avevano affrontato il primo giorno dell’anno scorso: una gara di Surf. Entrambi erano determinati ma alla fine fu Raf quella che vinse questa volta, ciò significava che sarebbe toccato a lei fare la prima mossa con Strawberry. Dopo aver finito il suo lavoro, Sulfus avrebbe potuto tentarla.

Raf usò come sempre la sua Cox per trasformarsi in terrena. I suoi lunghi capelli biondi vennero legati in una coda bassa, le ali e l’ aureola erano scomparse e indossava la stessa uniforme grigia che Strawberry e tutte le ragazze di quella scuola portavano. Era ora di pranzo, Raf sapeva bene che Strawberry si trovava nella sua classe o nei corridoi.

“Momomiya-san” Raf sentì lo stesso ragazzo del giorno precedente chiamare la sua terrena ma Strawberry presto scappò da lui. L’ Angel la seguì e la trovò su una delle terrazze della scuola, mentre cercava di prendere fiato dopo aver corso così tanto, per scappare da Mark. La ragazza dai capelli biondi camminò verso di lei.

“Tu sei Strawberry non è vero? Strawberry Momomiya?” la castana alzò la testa per guardare la ragazza dagli occhi azzurri che le aveva parlato

“Ehm...sì e tu sei...?”

“Raf...chiamami Raf” rispose la ragazza, Strawberry annuì. Raf si avvicinò a lei “Sai... so che è sbagliato origliare le conversazioni altrui, ma ero vicina a te e ti ho sentita parlare con le tue amiche di... Aoyama-kun, giusto?”
Strawberry fu colta di sorpresa sentendo questo, cominciò ad arrossire “S-Sì... beh... ero sincera! Non volevo addormentarmi, nya!” rapidamente si coprì la bocca perché Raf non sentisse l’ ultimo verso.

“Io ti credo, a nessuno piacerebbe addormentarsi al primo appuntamento, ma è stato un incidente e gli incidenti accadono! Per questo io credo che tu non ti debba preoccupare tanto, penso invece che dovresti parlare, tranquillamente, con Aoyama-kun. Se lui è così gentile e tollerante come tu dici, allora capirà che è stato soltanto un incidente e ti perdonerà” la ragazza dai capelli rossi la guardò sorpresa

“D-dici sul serio...?”

Raf annuì “Certo, credo che tu dovresti andare e parlare con lui. Penso di averlo visto poco fa uscire da una delle terrazze e andare verso il parco” Strawberry sorrise felice e annuì

“È quello che farò, grazie mille per il tuo consiglio!” disse la giovane mentre correva fuori dalla terrazza. Raf si trasformò di nuovo assumendo la forma sempiterna e volò verso il luogo dove il suo rivale si trovava.

“È il tuo turno ma non credo che vincerai questa volta” disse lei, Sulfus fece una smorfia e volò nella stessa direzione di Strawberry, il parco. Raf non perse molto tempo prima di volare dietro a lui.

Tuttavia, nuvole nere cominciarono a riempire il cielo azzurro e i rombi dei tuoni si fecero sentire, molta pioggia cominciò a cadere e la nebbia si sollevò attorno alla zona più nascosta del parco. A causa della nebbia, Raf aveva perso Sulfus di vista e ormai camminava attorno al parco alla cieca cercandolo, ma nel mezzo di un acquazzone era difficile vederlo, poteva essere in qualunque posto!

“Ma dov’è finito...?” mormorò lei mentre continuava a camminare nel parco “Sulfus! Ci sei?! Rispondimi!” nessuna risposta, non riusciva a trovarlo, era così difficile vedere!
Non riusciva nemmeno a scorgere la propria silhouette!

Poi senti due scoppi forti che non appartenevano ai tuoni, di questo era sicurissima, perché dopo i due scoppi sentì un urlo. Qualcuno aveva gridato un ‘NO’; lei seguì il suono in fretta e finalmente nel mezzo della nebbia riuscì a vedere due sagome, una era più lontana dall’altra ma entrambi si trovavano sdraiati sul pavimento. L’Angel cercò di vedere di chi si trattava e presto capì che uno di loro era Mark Aoyama e l’altro... era Sulfus! Nella sua forma terrena, indossava lo stesso uniforme di Mark e sembrava privo di sensi

“Sulfus!” esclamò lei e volò verso il Devil caduto, si chinò e controllò se il ragazzo stava sanguinando da qualche parte. Fu sollevata quando scoprì che c’ era solo qualche graffio sul suo volto e sulle braccia. Lo scosse un po’, cercando di svegliarlo. Poco a poco, gli occhi ambra del ragazzo si aprirono

“R-Raf...?” mormorò lui, la ragazza tirò un sospiro di sollievo e l’aiutò ad alzarsi

“Ma che cosa ti è accaduto e come ti sei fatto tutti questi graffi?!” chiese lei, in un tono molto preoccupato, lui si tenne la testa, era ancora piuttosto stordito.

“Io... io non so spiegare... ero in questo parco, ho visto Strawberry... ma poi... mi ricordo soltanto di aver visto una figura enorme non molto lontano da me, e qualunque cosa fosse, mi ha colpito con forza...”

“Che enorme figura...?” mormorò lei, senza notare che una grande sagoma si delineava dietro di lei. Tuttavia Sulfus guardò sopra di loro e sgranò gli occhi, Raf lo vide e segui il suo sguardo, vedendo anche lei la figura

“Quella enorme figura!” esclamò Sulfus, nel mezzo della nebbia i due sempiterni riuscirono a capire che quel mostro era una specie di ratto mutante.

“Ma cos’ è quello?!” strepitò Raf

“Non lo so... ma sono sicurissimo di una cosa... non è PER NIENTE buono!”

L’enorme ratto mutante stava tentando di attaccarli quando improvvisamente si sentì una voce nel parco

“Fiocco del cuore!” i due sempiterni cercarono di vedere da dove quella voce provenisse “Sembra che dovrò lottare contro di te! Non ho scelta!” Raf e Sulfus videro una ragazza con corti capelli rosa e occhi dello stesso colore, indossava anche un abito del medesimo rosa, gonfio. Vantava orecchie e coda da gatto neri. La ragazza saltò verso il ratto, tuttavia non sembrava aver visto i due sempiterni 
“Ferma brutta bestia! Te la farò pagare per quello che hai fatto!”

Una luce rosa illuminò la ragazza, proveniente dal campanellino a forma di cuore, rosa anche quello, che aveva tra le mani, girò nel cielo tre volte prima di colpire la creatura con il suo attacco “Fiocco... di luce!” il fulgido bagliore investì quell’ essere che in pochi secondi scomparve. Al suo posto rimase una specie di medusa volante e un piccolo ratto che immediatamente scappò via. Raf e Sulfus rimasero sorpresi, ma anche storditi da quello spettacolo. La ragazza sembrava loro familiare ma non riuscivano a capire chi potesse essere... Poi lo notarono: la ragazza era scomparsa... Ma nelle loro menti c’ erano ancora tante domande...

Chi era quella ragazza, mezza terrena e mezza gatta?

Che cos’ era quel ratto mutante e da dove era venuto?

Ma principalmente... cosa era accaduto...?

TBC...
  
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