Devo precisare che la poesia è
stata modificata dall'originale per adattarla al contesto.
é di mia produzione ed è una dedica
a un ragazzo che conosco poco.
In questo contesto Bulma scrive
questa poesia dopo che Vegeta ha lasciato la sua casa per allenarsi.
È l’ira
Che
mi ispira.
Ho visto il mare
Ho visto il mare
Che
mi ricorda cosa vuol dire amare.
Sono arrabbiata per quello
che è successo. So che non è
colpa tua ma non so darmi pace. Riesco a trovare la serenità solo se
guardo il
mare infrangersi contro le scogliere.
Mi
specchio nella limpidezza
Dei
tuoi occhi, mia dolcezza.
Mi
hanno stregata,
ammaliata,
e
si sono impossessati di me
anche
se appartengono a te.
Ogni volta che mi guardi sento una fitta allo stomaco. Non
mi chiedere il motivo.
Non lo so
nemmeno io. O forse lo so ma non sono capace di
ammetterlo.
Credo che tu mi
abbia schiavizzata.
Non so come tu
abbia fatto nonostante solo i tuoi occhi
parlassero.
So
cosa accadrà,
cosa
il futuro riserverà.
Ti
scorderai di me
Ma
io avrò sempre in mente il ricordo di te
E
dei tuoi sguardi scombussolanti,
soggioganti.
Ora so cosa realmente vuol
dire amore: un sentimento che
ti prende l’anima, che non riesci a controllare perché è più forte di
te.
Anche se decidi
di non innamorarti il cuore non ti obbedisce.
Il mio mi aveva
sempre obbedita. Forse perché non era amore.
Ma ora è lui
che mi tormenta dicendomi che non ho più speranze.
Le ho sciupate
tutte con i miei soliti errori.
Mi
dici scusa se devi passare,
ma
se c’è qualcos’altro da fare,
l’onore
di poterti parlare
non
lo posso pagare.
Ti degni di parlarmi solo se
ti sono di intralcio oppure
per darmi ordini.
Sono felice se
mi parli ma ciò capita raramente. Preferisci fare
altro, lo so.
Ma io spero
sempre che tu accantoni ciò che ami per me.
Finora non lo
hai fatto.
Ti
faccio pena,
mentre
una volta tu mi facevi pena,
Mi
piaci fisicamente,
forse
anche di mente.
Ti avevo già visto e mi ero
preposta di non innamorarmi di
te.
Sei molto affascinante, lo sanno
tutti.
Maledetti i
tuoi occhi che cercavano sempre i miei o la mia
persona.
Hanno segnato
la mia rovina.
Mi vergogno a
dire che mi piaci. Lo sai.
Mi hanno detto
che sei molto bello e io ti vedevo
irraggiungibile.
Ma qualcosa mi
ha fatto supporre che così non fosse.
Se non sei
irraggiungibile, cosa ci trovi in me?
Perché non mi
dici cosa pensi di me?
Ci
conosciamo poco
Ma
per me non sei un gioco,
Sei
un uomo
E
come tale io ti amo.
Ti ho conosciuto da poco. Ti
ho parlato poco.
Ma come ho già
detto i tuoi occhi hanno detto di più di mille
parole.
Forse sto
fantasticando troppo. Ma voglio credere che qualcosa
accadrà.
Ti amo per
quello che sei ma soprattutto per quello che non dici.