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Autore: ArjaBu    21/08/2012    1 recensioni
Ciao a tutti!! Questà è una cross-over tra HP e il telefilm Streghe! Se qualcuno non l'ha mai visto, consiglio di andare su wikipedia e cercarsi la trama e i personaggi!
Attenzione:Ho rimesso la storia , qualcosa verrà cambiato
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo 10
Ciao ciao amici cari! Premetto, ho scritto questo capitolo ascoltando Hurricane dei 30 second  to mars! Mi piacerebbe molto che voi lo leggeste ascoltandovela merita, la canzone eh!
Bene, detto questo, dal cap 10 la storia inizierà a diventare avventurosa!
Non so come verrà fuori, ma in ogni cosa commentate!!
Grazie a tutti quelli che leggono!
Baci grandi.
Prue
 
 
Punto di vista di Prudence:
Camminavo per i corridoi di hogwarts con la testa che pulsava.
Avevo detto alle mie amiche di non preoccuparsi per la premonizione, che non era nulla, che esse potevano pure non avverarsi.
Ma la verità è che avevo paura, paura per loro, per Draco, per la mia famiglia.
Li amavo, erano la mia vita.
Io avrei dato la mia sessa vita pur di vederli felici.
Arrivai a dormitorio dei Serpeverdi.
Bussai su una mattonella 2 colpi…
Poi sentì 2 colpi da dentro.
La porta si aprì e uscì Draco.
Era bianco come un lenzuolo.
Mi buttai tra le sue braccia, la sua stretta  d’acciaio mi fece capire che qualcosa non andava.
Mi scostai e non c’era bisogno d chiedergli nulla perché non appena lessi i suoi occhi capì tutto.
Lo voleva, voleva che diventasse un mangiamorte.
I miei occhi si riempirono di lacrime.
Lui mi strinse forte, baciò i miei capelli.
Piansi, piansi lacrime di dolore e di sconforto.
Le mie preuccupazioni diventavano  realtà, prendevano corpo, lentamente e inesorabilmente.
Mentre il mio cuore si distruggeva, minuto dopo minuto, giorno dopo giorno.
- Devo farlo.
Voglio farlo..
Sarò la nuova spia.- disse con una freddezza che distrusse anche l’ultima speranza.
Lo guardai atterrita
Urlai:
-NO!!! Tu non lo farai! Draco… No Draco..
Non voglio..
Ti prego! Rimani!- la vista annebbiata dalle lacrime. I pugni stretti.
-Prue… Ti prego… Capiscimi… Lo faccio per noi. Lo faccio per tutti noi.-
Ormai la sua voce era poco più di un sussurro. Le labbra tirate in un sorriso amaro. Gli occhi erano diventati più chiari, più freddi.
-Come farò ? Draco , lo vuoi capire che non voglio perderti??
Lo vuoi capire che ti amo più della mia stessa vita??-
- Ti amo, Prue.
Come non ho mai amato nessun’altra.
Ma ti prometto che ritornerò da te.
Sei tutto.- Mi prese il viso con una mano e lo accarezzò con una lentezza struggente.
Lo abbracciai come un naufrago abbraccia uno scoglio durante una tempesta.
Si perché lui era la mia ancora di salvezza .
Ci baciammo , poi si staccò mi guardò negli occhi e mi disse:
-Non dimenticarti di me. Ti ho sempre amata!-
E sparì nel buco della casa.
Mi avventai contro il murò.
Tirai pugni, calci, urlai piansi.
-DRACO!!! PROMETTI CHE TORNERAI DA ME!!
Ma fu tutto inutile.
Lui non uscì più e non mi rispose.
Passai la notte a letto, tra le braccia delle mie amiche.
Sentivo che quello era un addio.
Lo sentivo, come una presenza inquietante.
La spietata mietitrice era vicina. Potevo sentire la sua ambigua e nera presenza.
 
Punto di vista di Draco
 
Natale, villa Malfoy
 
Era la vigilia di Natale, eravamo seduti a tavola, l’aria era opprimente.
Lucius Malfoy beveva un pregiato vino elfico con eleganza e freddezza , che lo contraddistinguevano. Mia madre, l’algida Black lo guadava con apprensione, con una tenerezza mai vista prima.
-Draco…. E’ arrivato il momento.
Lui ti vuole.- disse mio padre dopo aver posato il bicchiere sulla tavola.
Il rumore di forchette cadute sui piatti, mille schegge.
-Lucius! Ma… ma- boccheggiò mia madre.
-Narcissa, per l’amor del cielo, dovresti esserne orgogliosa! Tra tutti, lui l’ha scelto!-
Mia madre scattò in piedi, il fuoco in quegli occhi color ambra . Gli occhi bagnati di lacrime.
-No!! Lo ha scelto perché tu non l’hai accontentato! Voleva la profezia e tu non gliel’hai data! Lucius, lui vuole punirti tramite nostro figlio!!-
-Draco , avverrà a febbraio. Qui.- disse non degnando mia madre di una risposta.
Mi alzai , gli occhi erano due fessure nere.
-Padre, io non lo voglio fare! Non sono come te. Io non approvo il suo assurdo e malato piano. Io sono diverso!- E così facendo mi alzai, lasciai la stanza. Uscii all’aria aperta, senza mantello, all’aria fredda e gelata di fine dicembre.
La neve cadeva.
Tutto  era pacifico, tutto tranne il mio animo.
Pensai subito a Prue.
Alla mia gioia, alla mia vita.
Due mani piccole ma forti si posarono sulle mie spalle. Mi girai e mia madre era li accanto  a me. Lo sguardo perso  nell’orizzonte innevato.
-Draco, figlio mio. Ho apprezzato la tua determinazione. Sono fiera di te!- disse , spostando poi lo sguardo su di me. Gli occhi commossi trattenevano a stento le lacrime.
Non dissi nulla.
Lei continuò
-Fatti aiutare da Silente.- la guardai scioccato.
Che le prendeva?
-Madre?- 

-Hai capito benissimo, Draco. Vai da Silente a chiedere protezione.
Lo rispetto.
Ha fatto tanto per Andromeda.
Per me lui è come un secondo padre.- disse.
Lo sguardo perso nei dolci ricordi di un’adolescenza troppo impostata. Una vita passata a compiacere gli altri.
Una vita di rimpianti.
La guardai senza capire.
-E’ una storia lunga Draco. Lunga come l’inverno.-
-La vorrei ascoltare, madre!- dissi.
Lei mi guardò con amore , poi disse.
-E’ meglio se te la faccio vedere!- disse, con sguardo divertito.
Probabilmente la mia faccia era stralunata.
La seguii in soffitta.
Aprì l’anta di un armadio e automaticamente ne uscì un pensatoio.
Era argentato decorato con narcisi . Pensai fosse quello di mia madre.
Aprì un cassetto e prese un’ampolla contente un fluido color bianco(Variazione sul tema! I narcisi sono bianchi,la mamma di Draco di chiama NarcissaàNarciso! : ) Nda)
Versò il fluido nel pensatoio.
Prese la mia mano e mi guidò  dentro .
In un attimo ci trovammo dentro all’oggetto, il liquido bianco cominciava a disegnare  delle cose finchélo riconobbi come il dormitorio dei Serpeverde.
Due ragazze, una bionda dai lunghi capelli dritti e un’altra dai capelli neri come l’ebano ricci e crespi erano sedute su due poltrone. Le riconobbi subito, Mia madre e mia zia Bella.
-Puah! Mezzosangue, babbanofili. Questa scuola sta cadendo a pezzi.- disse  mia zia guardando la sorella con sguardo di puro disgusto.
-mmh.- rispose  mia madre  senza guardare la sorella, gli occhi incollati a un libro di pozioni.
Ad un certo punto entrò nella stanza una bella ragazza dall’eleganza quasi felina. Lunghi capelli color mogano che le ricadevano sui seni bene fatti. Due occhi color ambra, come quello delle due figure sedute, ma di un chiaro, da sembrare occhi  di una persona buona.
La riconobbi subito come mia zia Andromeda, la zia rinnegata da mia madre per aver sposato un babbano .
-Andie! Disse mia madre chiudendo il libro e andando incontro alla sorella.
Si rivolsero un sorriso dolce.
-Si, si, quante smancerie!- disse Zia Bella una punta di invidia nelle sue parole.
-Bella! Dai ce n’è anche per te- disse Andromeda andando completamente addosso alla sorella che si ritrovò in poco tempo schiacciata dal peso delle sorelle.
Le due risero, ma Bella no.
Le guardava con odio.
Un fulmine attraversò i suoi occhi e aggiunse:
-Andie, lui chi è?- disse con una vena sadica.
-Bella, lasciala stare . –Disse mia madre.
-Cissy, non intrometterti!- rispose dura.
-Bella, non è il modo di rivolgersi a Cissy!- disse Andromeda, seria.
-Chi sei tu per dirmi quello che devo fare? Sono la maggiore io!.- disse con cattiveria.
-E ora dimmelo, chi è lui!- disse.
-Non…. Non c’è nessun lui… Disse Andromeda , le guance rosse.
-Andy! Ma allora è vero??? – Chiese mia madre.
Andromeda abbassò la testa e sussurrò un flebile
-Tonks….
-Cosa???- Urlò Bella
-Bells, per  favore! – Cercò di mediare mia madre.
-E di grazia… Quel Tonks, non sarà mica quel babbano che ci cura il giardino, vero??-
Andromeda non rispose.
La furia di Bella raggiunse livelli preoccupanti:
-Tu piccola serpe!! Cosa ti dice il cervello??
Un babbano?? Ma ti rendi conto??
Noi siamo maghi purosangue! Non permetto che tu insudici il nostro nome per una cotta passeggerà!
Ti odino di togliertelo dalla testa!
Esci con Avery più tosto!-
-NO! Tu non decidi per me Bella!
Tu non sai, non capisci!!
Non c’è differenza tra l’essere un Mago o un Babbano!  Tutte sciocchezze razziste!- esplose mia zia in preda al pianto.
-Cissy, l’hai sentita?? Eh??- rispose Bella a mia madre
-Bella. Ora basta! Andie deve amare chi vuole!- disse seria mia madre accostandosi a Andie e mettendole una mano sulla spalla.
-Tu! Andromenda! Da ora in poi non sarai più mia sorella!- sputò Bella
-Vidi correre Andie fuori dal dormitorio con le lacrime grandi come noci.
Vidi mia madre guardare sprezzante la sorella e dirle:
-Bella, hai esagerato!-
Narcissa uscì a cercare Andromeda.
 
La scena cambiò
Mi ritrovai questa volta nel giardino di casa Black.
Tre ragazza di 20, 19 e 18 anni stavano passeggiando.
-Che bella giornata! – disse mia madre con gli occhi chiusi e il viso rivolto verso il sole.
-Gia, hai ragione Cissy!- disse Andromeda mentre coglieva dei fiori.
L’unica che non si godeva nulla e ani era  mia zia Bella,sotto un ombrello nero con il pizzo.
-Sole… bah… Non so cosa ci trovi di bello Cissy!- disse acida.
Da quel giorno  di 3 anni fa non aveva degnato la sorella minore di uno sguardo. Figuriamoci di una parola!
-Bella, piantala per favore – disse mia madre.
-Più tosto, Andy, come va con Ton..- si fermò in tempo prima di dire tutto il nome di mio zio. Ma fu troppo tardi, mia zia Bella sentì tutto. Lo sguardo rosso di sangue, si levò verso le sorelle.
-Chi ???- disse con voce sadica
-Nessuno Bells- assicurò Andromeda rossa in viso.
-ORA BASTA!! – disse Bella alzandosi dalla sedia dove era seduta.
Fece balzare le altre in piedi. Tirò fuori la bacchetta, ma in un attimo mia made si frappose tra le sorelle. La guardò seria.
-Togliti Cissy, non voglio farle nulla!-
-Allora abbassa la bacchetta, Bella.- disse mia madre duramente.
Mia zia Andromeda oltrepassò mia madre, si mise davanti alla sorella, come per sfidarla.
La guardò negli occhi e pronunciò :
-Che vuoi , Bella? Da quando sprechi parole con la sorella reietta?- disse Andromeda.
-Che succede qui?- disse mia nonna, appena arrivata sentendo le grida delle figlie.
Bella guardò sadica Andromeda poi disse:
-Andromeda si frequenta con un Babbano!-
-Andy! – disse mia nonna, bianca come un cadavere 

-Madre, Bella ha ragione. Lo amo. Amo tutto di lui.
Lo sposerò.-
-Tu farai cosa??- dissero in contemporanea mia nonna e mia zia
-Lo sposerò.- disse lei
-Cosa ti dice il cervello??
Piccola ingrata! Dopo che ti abbiamo accudita, ti abbiamo amata.
Tu ci ripaghi così??
Figlia degenere! Aspetta che lo venga a sapere tuo padre!
Togliti dalla testa quel lurido Babbano!
Sono feccia! E molto presto esisterà solo una razza! – disse mia nonna con freddezza e alterigia.
-Voi, e i vostri stupidi pensieri! Ma vi sentite??
Esiste pensiero più ignorante di questo? Più abbietto??- urlò Andromeda, i pugni serrati, le lacrime scendevano lungo il viso.-
-Tu non sai cosa dici!- Urlò Bella.
-Andromeda, spero ti stia scherzando.- disse, bianca come un lenzuolo, mia nonna.
 -Non sono mai stata più seria! Lo sposerò e diventerò un Auror- disse decisa!
-Quel giorno tu non sarai più mia figlia!- disse con freddezza mia nonna.
-Quel giorno incomincia ora!- disse Andromeda smaterializzandosi.
Vidi mia madre, quella più vecchia, guardare i ricordi con dolore.
Le presi la mano per farle coraggio.
Mi guardò con dolcezza.
La scena cambiò di nuovo.
Vidi mia madre poco più vecchia del ricordo precedente nell’ufficio di Silente.
-Signorina Black. Qual bon vento la porta qui?- disse il preside con vivacità
-Preside, sono quindi perché ho bisogno di un favore..- disse mia madre con sguardo triste.
Il viso sembrava invecchiato , troppi problemi.
-Se posso esserle d’aiuto!.-
-Voldemort vuole uccidere mia sorella!- disse , orma piangendo.
Lui la guardò dagli occhiali e lanciò uno sguardo talmente paterno da stupirmi.
-Non si preoccupi. La proteggiamo noi!-
Disse lui. Serio.
-Se  dovesse accadere qualcosa a lei a suo marito o alla piccola Dora io….. io…- scoppiò di nuovo in lacrime.
-Narcissa, saranno al sicuro. Te l’ho promesso quel giorno che l’hai portata qui , mantengo sempre la mia parola!- disse Silente.
Come mai l’aveva chiamata per nome?
-Grazie , Silente!
Purtroppo non porto belle novità..
E’ stata fatta una profezia…
Dice che un bambino nato a fine Luglio, sconfiggerà l’oscuro signore- disse lei.
Il preside si alzò dalla sedia, gli occhi terrorizzati.
-Ne… ne sei sicura?- disse il preside.
-Ero con lui quando l’ha letta. Ho dovuto sostituire Lucius quel giorno!-
Il ricordo svanì com’era arrivato e ci ritrovammo di nuovo in soffitta.
-Madre.. voi… voi avete fatto la spia?- dissi
-Si Draco… Ma purtroppo non ho potuto salvare James e Lily…- disse
-Si, li conoscevo, erano i miei migliori amici. – disse, rispondendo al mio sguardo basito.
-Draco… Esiste ombra e luce dentro di noi, sta a noi decidere da che parte stare. Questo fa di noi ciò che siamo!- Disse baciandomi i capelli e lasciandomi solo con i miei pensieri.
Mia madre, una Black, una purosangue era una spia.
Provai un moto d’orgoglio per quella donna fragile all’apparenza , ma forte come una leonessa. Coraggiosa, leale.
Decisi allora che anche io avrei fatto lo stesso.
Corsi per ritornare in casa.
Spalancai la porta dello studio di mio padre e col fiato corto dissi:
-Padre, accetto. Sarò un mangiamorte!-
 
 
Tadannn!!!! Capitolo diverso!
Cosa ne pensate??
Ho voluto rivedere la storia delle sorelle Black. Mi affascina.
Devo dire che l’ho scritto con fatica.
Ma ne sono orgogliosa!
Che ve ne pare??
Quanto mi piace il personaggio di Narcissa!!!!! Ho voluto descriverla come me la immaginavo!
Beh! Alla prossima!!
Notteee! Baci
Prue. 

  
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