Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: QueenO    21/08/2012    1 recensioni
Liberamente ispirata al film "I passi dell'amore".
"L'amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso... L'amore non è mai presuntuoso o pieno di se, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore. L'amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ma si delizia della verità. È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta."
Avevano entrambi 17 anni quando si conobbero, erano opposti, ma complementari allo stesso tempo, lui le insegnò ad amare, lei gli permise di vivere.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Ellie Davies era arrivata ad Hogwarts lo stesso anno di Harry Potter, anno di grandi sconvolgimenti nel mondo magico, anno in cui tutti ad Hogwarts avevano occhi solo per il bambino sopravvissuto e la sua cerchia di amici, anno in cui puntualmente nessuno prestò attenzione alla piccola Ellie, troppo timida e tremendamente introversa per farsi degli amici, lei era quella strana, dalla quale tutti tendevano a tenersi alla larga.

 

"Ellie Davies?" tuonò la voce dura di Minerva McGranitt

Una piccola e titubante ragazzina uscì dalla massa di spaesati "primini" e si avvicinò allo sgabello.

"Ah! Che mente brillante" - strillò il Cappello Parlante non appena fu posato su quella cascata di riccioli marroni - "Non ho alcun dubbio, certamente CORVONERO!"
 

Un boato si alzò dal tavolo di fianco a quello dei Serpeverdi e la piccola intuì la direzione da prender, accolta dalle grida gioiose dei suoi nuovi compagni.

Non aveva mai ricevuto così tante attenzioni e si sentì improvvisamente felice ma quel barlume di felicità durò poco perché presto la piccola dolce Ellie fu dimenticata per volgere festose attenzioni ad un'altra nuova arrivata, che scoprì più tardi chiamarsi Cho Chang

 

A distanza di 6 anni nulla era cambiato, solo l'età, Ellie non aveva più 11 anni ma ne aveva 17, era ufficialmente maggiorenne nel mondo magico ma era la stessa di sempre,
perennemente nel suo mondo, convinta delle sue idee, una mente brillante, d'altronde al Cappello Parlante era bastato un secondo per destinarla a Corvonero. Tuttavia l'alone di inesistenza che la circondava non l'aveva abbandonata: nessuno né fra i Corvi né fra le altre casate le prestava attenzione, era come inesistente per il resto dei suoi compagni, troppo strana perché desiderassero conoscerla o semplicemente parlarle; le poche volte che qualcuno le rivolgeva parola era per chiedere appunti o atre informazioni inerenti l'attività scolastica, si, perché Ellie amava studiare, era assetata di sapere e non si stufava mai di imparare, altro motivo per cui tendeva ad essere isolata.

Ellie amava osservare il cielo, indugiare sulle stelle, cercava sempre di cogliere l'attimo. Era una perenne ottimista, una disegnatrice, un'artista, insomma tutto ciò che per gli altri era strano Ellie lo era, e se ne fregava. Esatto, Ellie amava fregarsene dell'opinione altrui, ma ciò che Ellie non sapeva era che prima o poi qualcuno avrebbe amato lei.

 

Come avrebbe potuto d'altronde immaginarlo la piccola Ellie, così abituata alla solitudine?

Un fantasma, ecco cos'era, ma lei incurante di tutto trascorreva le sue giornate leggendo, disegnando, fantasticando. I suoi rifugi preferiti erano senza dubbio la torre di Astronomia e la Guferia, per non parlare poi della Stanza delle Necessità, aveva una vera e propria passione per quel luogo, era li che si rifugiava quando voleva creare, lasciare libero sfogo alla matita guidata dalla sua immaginazione, ed era li che "esponeva" le sue opere, al sicuro lontane da tutto e tutti.

Era gelosa dei suoi disegni perché raffiguravano la sua anima, sapete come si dice, "gli occhi sono lo specchio dell'anima", ecco, nel caso di Ellie non solo i suoi grandi occhioni nocciola esprimevano il suo vero Io ma anche e soprattutto le sue creazioni.

 

C'era un'unica persona con la quale Ellie si apriva almeno un poco, Helena Corvonero, la figlia di Priscilla, un fantasma: chi meglio di lei poteva capire ciò che provava la ragazza? D'altronde non era anche lei un fantasma per gli altri?

 

Ma Ellie aveva imparato a convivere con questa solitudine, almeno lei era così insignificante da non meritare nemmeno di essere il bersaglio per qualche stupido scherzo come invece capitava ad un'altra ragazzina Corvonero, la povera Luna Lovegood che più volte aveva visto vagare nei corridoi alla ricerca di qualche oggetto personale meschinamente nascosto nei posti più inimmaginabili.

 

Eppure nel suo piccolo sperava perennemente che qualcosa accadesse, che qualcuno si interessasse a lei anche solo con un semplice "ciao, come va?" ; anche se continuava a negarlo a se stessa, Ellie desiderava ardentemente gridare al mondo "Ehi, esisto anch'io!".











°°°

 

Salve a tutti!


E' la prima volta che mi lancio a scrivere una fancfiction e spero di non essere stata troppo banale o noiosa.
Quest breve capitolo è servito ad introdurre il personaggio di Ellie, un personaggio che non vuole apparire come la solita eroina amata da tutti e che ottiene tutto ma come una ragazza comune alle prese con i problemi di tutti i giorni, in questo caso l'incomprensione e l'isolamento a cui la riducono involontariamente i suoi compagni.
Insomma, spero di essermi spiegata in breve e di avervi in qualche modo incuriositi.

Grazie a tutti coloro che sono arrivati fino alla fine del mio piccolo esordio (:


Baci


QueenO
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: QueenO