CAPITOLO 7
Primo giovedì, 8 giorni alla scadenza
“Rufy ci sei?”
L’acrobata si girò verso Brook “Certo”
disse mettendosi la maschera.
Brook annuì “D’accordo, allora
incominciamo”
Rufy
si appoggiò al parapetto della nave, si mise in bocca la bombola
dell’ossigeno e si buttò nell’acqua nera del canale.
Brook alzò gli occhi al cielo nero senza
stelle, pregando che quel colpo riuscisse. Se avessero fallito Mihawk avrebbe
giocato a shanghai con le loro ossa.
“Ragazzi, speriamo che vada tutto bene”
disse sospirando.
Nami si avvicinò a lui sorridendo “Andrà
bene vedrai”
Su un tetto poco distante
Robin aprì la valigetta e tirò fuori la
sua sofisticata balestra. La appoggiò al cornicione davanti a lei e inquadrò la
finestra desiderata, guardò nel mirino.
Eccolo “Gente sono in linea” disse nella
ricetrasmittente.
“Ok Robin, quando vuoi” gracchiò la voce
di Zoro nel suo orecchio.
Tornò a guardare nel mirino. I tasti
della console erano accesi di una luce verde, ricordando a tutti che l’allarme
era ancora in funzione. Mirò un po’ più in alto e si assicurò che la finestra era
aperta.
D’accoro, ora bisognava solo provare.
Chiuse un occhio sentendo la tensione
attanagliarle lo stomaco. Tutto il colpo dipendeva da quel tiro. Guardò
intensamente il punto dove la freccia doveva conficcarsi, come se avesse il
potere di scagliarla telepaticamente. Un rivolo di sudore le scese sulla
guancia mentre il cuore iniziava a batterle forte. Fece un respiro profondo e
pigiò il grilletto.
Si alzò dalla postazione e ammirò il suo
capolavoro.
Sorrise soddisfatta “Ci siamo ragazzi”
Il girono dopo
Un rumore sempre più forte le picchiettò
nella testa. Aprì gli occhi assonnata. Che ore erano? Guardò la sveglia sul
comodino e vide che segnava le 6.35.
Corrugò le sopracciglia, chi diavolo la
chiamava a quell’ora?
Si sedette sul letto e afferrò il cellulare.
“Pronto” rispose biascicando.
“Kaya, c’è stato un furto stanotte”
“E c’è bisogno di tirarmi giù dal letto
così presto?”
Bibi sospirò “Ti mando un messaggio con
un indirizzo, vieni subito. Abbiamo bisogno di te” la chiamata venne
interrotta.
Si alzò dal letto svogliatamente,
detestava essere svegliata così.
Il suo cellulare vibrò e lesse un
indirizzo.
Sgranò gli occhi.
No, non era possibile. Quella casa era
impenetrabile.
Come diavolo avevano fatto?!
ANGOLO DI ROGI
Ebbene sì, dopo tempo immemore sono
tornata su questa ff, colpa dell’ultimo manga di One Piece che ho letto, mi ha
fatto tornare la voglia di scrivere di questi fantastici personaggi.
Chiedo perdono per aver lasciato per
così tanto tempo in sospeso questa storia ma ora mi impegnerò seriamente a
finirla.
Grazie a chiunque decida ancora di
seguirmi.