L'AMORE NON E' BELLO SE NON E' LITIGARELLO.



Ero sdraiato nel letto, accanto a Nina, che dormiva profondamente.
Il ricordo di quella sera riaffiorò prepotente.

-Sono stanco delle tue scenate di gelosia.- le gridai contro.
-E io sono stanca del fatto che tu ci provi con tutte quante!- rispose con il mio stesso tono.
-E' per gioco, non ci provo davvero con loro! Lo capisci cosa significa scherzare?-
-Oh certo, dici così e poi se un ragazzo si avvicina a me scateni la terza guerra mondiale!-
-Tu esageri, ecco il punto! Fai delle scenate che fanno invidia a un bambino di cinque anni. Smettila di fare la ragazzina!-
Vidi la sua espressione arrabbiata trasformarsi in puro dolore, dopo le mie parole.
Vidi le lacrime segnare le sue guance.
E, dopo, la vidi correre in bagno piangendo.

Il senso di colpa mi avvolse in un abbraccio poco piacevole.
Mi girai dall'altra parte, nella sua direzione, e la osservai dormire.
Era così bella anche con il viso segnato dalla stanchezza e le lacrime.
Il mio orgoglio mi aveva impedito di scusarmi con lei, prima.
Mi facevo schifo da solo; ero stato troppo duro.
In passato lei stessa mi aveva confessato che odiava quando le davano della ragazzina, perchè non lo era, era una donna ormai.
Certo, a volte si comportava in modo infantile, ma era un lato di lei che adoravo.
La sua gioia riusciva sempre a farmi sentire vivo.
Accesi l'abat-jour.
-Nina.- la richiamai più volte.
Era impossibile svegliarla una volta che si era addormentata, ogni mattina ci mettevo come minimo mezz'ora.
Aprì i suoi occhi da cerbiatta, assonnata, e li puntò nei miei; erano spenti e mi faceva male sapere che era per colpa mia.
Presi fiato e, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, parlai: -Tesoro, mi dispiace tanto per ciò che ti ho detto prima.-
Dopo avermi scrutato attentamente, sospirò rassegnata.
-Non c'è bisogno che ti scusi, so benissimo che a volte mi comporto da ragazzina... speravo solo che almeno tu non mi vedessi come tale.- disse con la voce sempre più incrinata.
-Non lo penso assolutamente. Non so nemmeno io perchè prima ti abbia detto ciò, scusa ancora.-
-E tu perdona la mia gelosia. Ti prometto che non farò più scenate del genere, sopratutto in pubblico.-
-Perdonata. Ti amo.-
-Anche io ti amo.- rispose schioccandomi un bacio.
-Che ne dici di incoronare il nostro riconciliamento?- chiesi malizioso.
-Domani dobbiamo svegliarci presto.- 
-Ti tolgo soo cinque minuti di sonno, non di più!-
-Buonanotte Ian.- disse spegnendo l'abat-jour.
Sbuffai rumorosamente.
-Interpretare Elena ti da alla testa.-
Rise divertita. -Stare con te mi da alla testa, Smolder.-
Si accoccolà fra le mie braccia e si addormentò così, con il sorriso sulle labbra.


angolo autrice:
premetto che è la mia prima fanfic dedicata ai nian :)
comunque, è una piccola 1 shot pensata in una notte in cui non riuscivo a dormire.
spero che sia di vostro gradimento così da poter nuovamente tornare a scrivere di loro.
nel mio profilo troverete delle fanfic delena se vi interessa.
baci, alla prossima :)