Gray's pov.
Juvia.. Il suono di quelle cinque lettere pronunciate insieme mi fa sudare freddo. Come abbiamo fatto io e Lucy a non pensare a lei? Appena lo verrà a sapere succederà il finimondo! Non voglio nemmeno pensarci!

Lucy mi guarda e mi prende la mano, anche lei è preoccupata per quello che succederà quando la notizia arriverà alle orecchie della maga dell'acqua. Probabilmente un tsunami investirà in pieno Magnolia!

-No ragazzi, sinceramente, come diavolo avete fatto a non pensarci?!- ci chiede Erza furiosa!

-Beh, credo che eravamo così presi da questa nuova situazione, che tutto il resto ci è sembrato irrilevante. Come avremmo potuto pensare ad altre cose oltre a noi due?- risponde prontamente Lucy. Queste parole mi riscaldano il cuore. Questo significa che lei ci tiene a me, non sta mentendo solo per farmi piacere. Lei mi vuole come io la voglio. La abbraccio senza pensarci due volte, ma solo dopo avere la biondina fra le braccia, mi rendo conto di quello che ho fatto. Ho reagito d'impulso al bisogno di stringerla a me, al bisogno di sentire la sua pelle a contatto con la mia, al bisogno di sentire il suo respiro lieve il più vicino possibile.

-Gray, stai bene?- mi chiede lei, guardandomi con quei suoi occhioni dolci.

-Non sono mai stato meglio- rispondo io allontanandomi di poco da lei – però adesso dobbiamo pensare a come dirlo a Juvia..-

-State bene attenti a dirle il tutto nel modo più calmo e gentile possibile, va bene?!-

-A-aye!-

Detto questo io e Lucy usciamo dal bagno, per dirigerci verso la gilda. Dobbiamo toglierci subito questo peso, e come si suol dire, via il dente via il dolore!

Butto l'occhio dentro il bagno per cercare il consenso nello sguardo di Erza, che fa cenno di sì con il capo. Nella stanza principale stanno tutti dormendo, ma Lucy nella fretta di uscire, inciampa su Jellal e gli cade dritta in faccia. Il ragazzo si sveglia di soprassalto, e ci guarda con aria piuttosto confusa, mentre del sangue gli scende dal naso arrossato dal colpo.

-Jellal! Scusami! Non sai quanto mi dispiace! Oh mio dio stai sanguinando!- dice lei alzandosi e portando le mani alla bocca.

Lui non ha nemmeno il tempo di rispondere che la rossa interviene.

-Tranquilla Lucy, mi occupo io di lui, voi sbrigatevi e risolvete questa situazione!- dice lei aiutando Jellal ad alzarsi, mentre lui ci guarda uno ad uno con uno sguardo interrogativo stampato in faccia, mentre con una mano tiene tappato il naso.

Lucy si scusa nuovamente mentre io la prendo per mano e la trascino fuori di casa.

Jellal's pov

Ma che diavolo succede? Non sono nemmeno le sette del mattino e stanno già facendo casino! Ma soprattutto, come fanno tutti gli altri a dormire nonostante il baccano?! Con le mani cerco di coprirmi la faccia, non voglio sporcare il pavimento di sangue, Lucy scatenerebbe il pandemonio. Erza improvvisamente mi prende un braccio e mi trascina nel bagno, chiudendosi la porta alle spalle. Siamo io e lei, soli nella stanza, e devo ammettere che la situazione mi mette in imbarazzo.

-Vieni qui e fammi vedere un po' il naso!- mi dice Erza, facendomi cenno con la mano di avvicinarmi. Io, un po' titubante, obbedisco agli ordini. Erza prende da un cassetto bende e cerotti, e in qualche modo che ancora non mi spiego, mi medica il naso piazzandoci sopra un cerotto di dimensioni colossali. Non appena la ragazza finisce di fare l'infermiera mi guarda dritto in faccia per ammirare la sua opera, ma il suo sguardo va a posarsi sotto al mio viso. Con una velocità felina mi afferra la maglia e me la sfila, mentre io la guardo pietrificato, rimasto a petto nudo.

-Ehm, Erza, che stai facendo?- dico io visibilmente imbarazzato.

-Carino, non farti strane idee, ti sei sporcato la maglietta di sangue! Che pensavi?!- mi dice lei, con tono provocante sghignazzando.

Ma che idee mi vengono in mente?! Le mie guance vanno letteralmente a fuoco, e per l'imbarazzo fisso lo sguardo per terra, farfugliando qualcosa che io stesso non riesco a decifrare. Erza compiaciuta della mia reazione mi si avvicina guardandomi in modo malizioso.

-Ti sei reso conto che questa notte abbiamo dormito insieme? Nello stesso letto? Quando mi sono svegliata devo ammettere che trovarti al mio fianco mi ha sorpresa..- mi sussurra lei, accennando un lieve rossore in viso.

Me n'ero quasi dimenticato! Ho dormito con lei la notte scorsa e se devo essere sincero non mi è dispiaciuto affatto, nonostante che di ieri sera ricordi ben poco. Rifletto un momento sulla situazione, guardo Erza negli occhi e mi accorgo che anche lei mi stava fissando. Dentro di me mi rendo conto di una cosa. Io sono innamorato di lei. E' così, è impossibile negarlo. Da quando è tornata a far parte della mia vita, il mio cuore ha finalmente riprovato un sentimento che non sentiva da tempo.. la felicità.

Mi avvicino lentamente a lei, lo faccio il più cautamente possibile in modo da prevedere un suo possibile rifiuto, ma a quanto pare Erza non è intenzionata a tirasi indietro, dato che si avvicina a sua volta. Io le cingo i fianchi mentre lei mi prende il viso tra le mani. Siamo così vicini che riesco a sentire il suo profumo incredibilmente dolce e il suo respiro farsi più pesante.

-Erza..- sussurro io con un filo di voce, ma lei mi poggia un dito sulle labbra per farmi tacere. Prontamente le prendo la mano e la scosto avvicinandomi sempre di più. La bacio .La stringo a me per sentirla il più vicina possibile, senza interrompere nemmeno per un istante quel bacio così tanto atteso. Vorrei che il tempo si fermasse, adesso, in questo momento, in questo attimo di puro piacere, dove ogni cosa è finalmente perfetta. Se potessi continuerei a baciarla per ore, ma il bisogno di respirare di entrambi obbliga le nostre labbra a dividersi. Ci guardiamo a vicenda negli occhi, sta sorridendo. Un sorriso con un accenno di serietà che rispecchia il carattere di Erza, ma allo stesso tempo un sorriso che sprizza felicità da tutti i pori.

-Jellal..io..- sussurra il mio nome nell'orecchio, ma esita nel finire la frase. Mi chiedo cosa voglia dirmi.