Vegeta rincasò molto tardi. Era arrabbiato,triste e deluso. “ Perché?” continuava a chiedersi “ Perché
mi fa questo? Lei non immagina nemmeno quanto male mi
faccia...”.
Adesso che sentiva la sua Bulma
lontana,si rese conto di quanto importante fosse per lui
quella donna. Sentiva che senza di lei sarebbe ritornato l’uomo burbero,egoista e orgoglioso di sempre,senza di lei avrebbe
risentito quel senso di solitudine e di vuoto interiore che tanto odiava e
nelle quali aveva basato tutta la sua vita e la sua persona.
Vegeta sedette in una sedia della
cucina e nel buio i suoi occhi così profondi cominciarono a far sgorgare
lacrime. Il Principe dei Saiyan aveva finalmente
capito cosa significasse amare,ma una parte di lui
continuava a respingere i suoi sentimenti. “ Guarda!” urlò “ Guarda
cosa mi hai fatto!”. Sembrava un pazzo. Cominciò a scagliare colpi a casaccio
per tutta la casa,rompendo ogni cosa gli capitasse a
tiro. Poi si fermò,rassegnato, e si accasciò
lentamente a terra. Piangeva,il Principe dei Saiyan piangeva.
Vegeta si risvegliò dolorante,aveva
dormito sul pavimento tutta la notte. Ricordava vagamente ciò che era successo
la sera prima,o forse cercava di non ricordare.
“ E’ vero?” pensò “ Io,il
Principe dei Saiyan,ho pianto. Ho pianto come una
qualsiasi donnetta,come un
qualsiasi…essere umano”.
Vegeta si alzò e si diresse verso il bagno,sciacquò il suo volto e rimase per qualche istante immobile
ad osservare la sua figura allo specchio. Si guardò negli occhi: “ Sei solo un
codardo,Vegeta!” pensò “ Non sei riuscito a chiedere
scusa a Bulma e adesso ne paghi le conseguenze. Ben
ti sta!”. Vegeta pensò in quell’istante che se avesse
chiesto scusa a Bulma forse lei avrebbe compreso e lo
avrebbe perdonato.
- No- si disse - Adesso è troppo tardi per fare
certi pensieri,avrei dovuto pensarci prima. E poi…ho paura di rivedere Bulma insieme a quell’altro.
Non voglio sentirmi morire come ieri sera. E’ una sensazione troppo strana,mi fa quasi paura!-.
Osservò ancora per qualche istante i suoi occhi e
all’improvviso ne ebbe pietà e compassione,ma nello
stesso tempo ne rimase abbagliato. I suoi occhi avevano assunto una strana
profondità,di cui lui non si era mai reso conto.
Si accorse in quel momento di stare cambiando.
Era ormai pomeriggio e Yamcha
si preparava per visitare la sua Bulma. Bello e
profumato,si diresse verso la hall dell’albergo in cui
alloggiava per consegnare le chiavi della camera,dopodichè uscì. Aveva
intenzione di chiedere un appuntamento a Bulma.
Arrivato davanti
Yamcha andò incontro a Bulma
dicendo - Bulma,tesoro! Non
sapevo che tu facessi la baby sitter!-
- Infatti non lo sono!-
rispose aspra Bulma - Questo bambino è mio figlio-.
Yamcha si fermò,incredulo.
-Cosa? Tuo figlio?-
-Si esatto!- rispose Bulma -
Coraggio, Trunks! Saluta il signore!-
- Ciao,signore!- rispose Trunks con un dolce sorriso stampato in faccia.
Yamcha era ancora più sorpreso.
- Ma…ma…con chi l’avresti
avuto questo bambino?-
- Con Vegeta- disse Bulma
nel più naturale dei modi.
Yamcha era sbalordito. “ Vegeta?” pensò “
Quello scimmione con Bulma?”
- Bulma…è
uno scherzo?-disse poi
- Niente affatto!- rispose Bulma
- Ieri sera stavo per dirtelo,ma tu non me ne hai
lasciato il tempo!-
- Bulma- disse Yamcha
cercando di riprendersi -sono un po’ confuso. Ti spiacerebbe raccontarmi cosa
hai fatto in questi miei quattro anni d’assenza?-
- Veramente io stavo uscendo…-
- Non fa niente!- la interruppe Yamcha
- Parleremo strada facendo- .
E così fecero.
Per tutto il pomeriggio Bulma
raccontò i “quattro anni più belli della sua vita”,come
lei stessa li aveva definiti;gli parlò di come si era innamorata di Vegeta e
della nascita di Tunks. Il ragazzo rimase sorpreso
dalla passione con cui Bulma raccontava la sua storia
e capì quanto amasse Vegeta.
-…e adesso eccomi qua!- disse Bulma
ormai al volgere del suo racconto - Madre di un figlio bellissimo e donna di
grande successo! Non potevo desiderare di meglio!-. Bulma
sorrideva di un sorriso di plastica e Yamcha se ne accorse,ma non volle chiederle niente. La conosceva e
sapeva quanto tenesse all’inviolabilità dei suoi
problemi,anche se avrebbe voluto aiutarla.
- Ma adesso basta parlare di
me!- disse Bulma rivolgendosi a Yamcha
- Dimmi di te piuttosto. Mi sono sempre chiesta perché te ne fossi andato così
all’improvviso. Quattro anni d’assenza,poi,sono
tanti!-
- Hai ragione- rispose Yamcha
imbarazzato - Ma vedi…ricordi quando è stata l’ultima
volta che ci siamo visti?-
- Sì…credo quando ci siamo
lasciati.-
- Esatto! Beh,dopo che ci
siamo lasciati ho deciso di cambiare un po’ aria,così ho preso un aereo e sono
partito. Ho trovato fortuna e mi sono fatto una certa reputazione. Dopo quattro
anni,però,senti la mancanza della tua vera città e dei
tuoi veri amici,così sono ritornato!-
- E speravi di ritrovarmi libera,immagino-
Yamcha sorrise - Sì,ad
essere sincero. Invece ti sei sposata col Principe del Pianeta delle Scimmie!-
Bulma scoppiò in una fragorosa risata - Se lo
sapesse Vegeta ti farebbe a pezzettini!-
- A proposito di Vegeta- disse Yamcha
assumendo un’espressione seria - Dove si trova adesso? Non viene con voi quando uscite?-.
Lo sguardo di Bulma divenne
improvvisamente triste.
- Il mio papà tornerà presto- disse Trunks,accortosi dello sguardo
della madre - Me l’ha detto la mamma!-.
Yamcha era un po’ confuso,ma
visto il modo in cui Bulma aveva reagito alla sua
domanda,non volle mettere il dito nella piaga. Si limitò a dire – Capisco-,poi calò il silenzio,rotto soltanto dalla consueta confusione
cittadina.
I tre continuarono a camminare,mentre
ormai era quasi sera.
Bulma,Trunks e Yamcha erano completamente assorti nei loro pensieri,ma
all’improvviso sentirono uno strano rumore provenire dal vicolo che avevano
appena superato. Tutti si voltarono di scatto e videro un uomo rotolare fuori da quel
vicolo,barcollante,probabilmente ubriaco. Inizialmente tutti pensarono si
trattasse di un barbone,ma si dovettero ricredere
presto. L’uomo aveva alzato la testa,rivelando il suo
volto.
- Papà!- urlò felice Trunks.
Stava per correre incontro al padre,ma venne
trattenuto da Bulma,che era rimasta allibita da
quella improvvisa visione. Non si aspettava di trovare lì Vegeta,meno che mai in quello stato.
- Vegeta…- disse con un filo di voce - Cosa…Che ti è
successo?-
- Taci!- rispose Vegeta. Aveva uno sguardo da fare
paura. - E’ così che volevi riflettere? Andandotene in giro con questo qui?-
Bulma stava per rispondere,ma
non ci riusciva. Era troppo impaurita.
Yamcha si avvicinò a Vegeta cercando di calmarlo.
- Senti Vegeta- disse - Cerca di calmarti,adesso. Non mi sembra il caso di fare certe scenate. Vieni,andiamo in un luogo più tranquillo…-.
Yamcha aveva preso Vegeta per un braccio,con
molta calma. Vegeta scagliò un violentissimo pugno in faccia a Yamcha,facendolo sbattere contro
il muro. Yamcha si rialzò a fatica,probabilmente
con qualche osso rotto.
Bulma,nonostante la
violenta reazione di Vegeta,non poteva fare a meno di essere preoccupata per
lui. Si prese di coraggio e gli si avvicinò. Vegeta la guardava dritta negli
occhi,non aveva intenzione di abbassare lo sguardo,per
nessun motivo.
Bulma,ormai
vicinissima a Vegeta,gli prese una mano,con dolcezza. Aveva visto negli occhi
di Vegeta qualcosa che non si sarebbe mai aspettata di vedere: non il solito
Principe dei Saiyan,bensì
semplicemente Vegeta. In quel momento le sembrava di vedere come un cucciolo
indifeso in quegli occhi,profondi,sì,ma non spietati.
- Bulma…- disse Vegeta
sorpreso - Cosa fai?-
- Vegeta,ti prego,adesso
basta-. Non disse nient’altro,ma si buttò tra le
braccia di Vegeta,stringendolo più forte che mai.
- Ti amo immensamente,Vegeta.
Non voglio perderti,sei troppo importante per me-.
Vegeta era molto colpito. La bestia che era in lui si
era assopita. Si sentì mancare e,felice,svenne tra le
braccia della sua amata Bulma.
Trunks e Yamcha,che nel frattempo si era alzato,dolorante, avevano seguito
la scena,sorpresi.
- Strano- disse Yamcha
- Il Principe dei Saiyan che si lascia dominare dalle
sue emozioni.-
- No - rispose Bulma
- Non è strano. E’ semplicemente ammirevole!-.
Yamcha capì e sorrise dolcemente a Bulma.
In seguito tornarono tutti insieme
a casa dei genitori di Bulma. I signori Brief rimasero sorpresi vedendo ritornare la
figlia ed il nipote in compagnia di
Vegeta svenuto e di Yamcha dolorante e
ammaccato. Misero Vegeta nel letto a riposare,poi il
padre di Bulma
accompagnò Yamcha in ospedale. Si era
procurato solo qualche frattura,fortunatamente.
Bulma intanto aveva tranquillizzato Trunks,ancora scosso dopo la
movimentata serata,e lo aveva fatto addormentare. Poi si era diretta verso la
stanza in cui si trovava Vegeta. Si sedette accanto al suo letto,felice di aver finalmente ritrovato il suo Principe.
Osservò il volto di Vegeta,trovandolo
innocente ed indifeso. Cominciò ad accarezzargli i capelli con estrema dolcezza,poi si distese accanto a lui,abbracciandolo,e si addormentò
felice.
Ok,forse questa ff è un po’ assurda,ma abbiate pazienza ^^’
Rispondo a coloro che hanno recensito il secondo e il terzo cappy:
Nihal91- Vegeta è un uomo buono,al contrario di ciò che vuole far credere. Non dice ciò che pensa proprio per evitare di mostrare il suo vero lato umano,e diventare perciò debole
Shavanna: Non preoccuparti,la ff finisce bene ^^
Emyc: Noo! Ti posso assicurare che la ff è mia! Cmq sì,l’avevo già pubblicata da qualche parte…e grazie per i complimenti! ^^
SAYAN PRINCESS: Non preoccuparti,le cose si sono già aggiustate,come tu stessa hai potuto constatare! ^^
Ma la ff non è ancora finita hihi. A presto!