Anime & Manga > Kaichou Wa Maid Sama!
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Autore: Kim_Pil_Suk    21/08/2012    1 recensioni
[AoixNuovo Personaggio]
Qui il problema è: Perchè l'amore più forte è quello che viene dall'odio? Aoi farà conoscenza di una ragazza, una ragazza che cambia il suo aspetto per non essere diversa dalle altre. Ad Aoi questa ragazza non piacerà e litigheranno spesso. Ma i migliori nemici diventano poi i migliori alleati.
Dal testo:
[...]"Ahi! Ahi! Ahi! Ahi! Che botta!" si lamentò massaggiandosi la testa "Ehi tu! Guarda dove metti i piedi! Per poco non mi facevo male..." ma non riuscì a finire le sue proteste che rimase folgorato. Davanti a lui c'era una bellezza paradisiaca. Forse paradisiaca era un po' troppo, ma in effetti non si riusciva a trovare un aggettivo adeguato, tanta era la sua bellezza. Una ragazza pallida e con i capelli neri pieni di piccoli fiori di ciliegio era davanti ad Aoi, seduta per terra con le gambe distese in avanti.[...]"Eri te che dovevi stare attenta a dove andavi!" ribattè lei sempre con sguardo gelido seduta per terra. "Mi passeresti quello per favore?" gli chiese meno gelidamente. Aoi si allungò a prendere un bastone nero da passeggio[...] Poi si diede dello stupido per averlo fatto. Ma quella ragazza aveva una voce magnetica.
Buona Lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aoi camminava per le strade con la cartella indosso e un'espressione irritata sul volto. Ancora non era riuscito a digerire la discussione con la ragazza del giorno prima. Raggiunse la scuola e salì le scale fino ad arrivare alla sua classe. Al suono della campanella tutti entrarono e Aoi si accorse di una ragazza seduta ad un banco e lui ci finì proprio accanto. Si incamminò sbuffando verso l'unico posto rimasto destinato a lui e si accomodò appoggiando la cartella con poca delicatezza. Si girò ancora irritato per vedere la nuova alunna e questo lo fece irritare ancora di più.
"Ragazzi vi presento Hana Suzuki! Da oggi sarà la vostra nuova compagna di banco!" la presentò il professore. La ragazza appoggiò i palmi delle mani sul banco e non troppo lentamente si alzò. Aoi si accorse che le tremavano i polsi come se impiegasse uno sforzo incredibile sulle mani.
"Piacere di conoscervi!" salutò lei per poi ricadere sulla sua sedia con un tonfo non troppo pesante. Nessuno fece caso ne al fatto che lei riprendesse fiato ne al fatto che avesse le gambe arrossate sotto la gonna della divisa. Erano tutti impegnati a discutere su come fosse carina.
"Bene ragazzi, facciamo l'appello e poi incominciamo la lezione!" dichiarò il professore aprendo il registro. Iniziò a fare l'appello e a spiegare ma Aoi non ascoltava un granchè, irritato com'era dalla situazione che si era creata incontrando di nuovo quella ragazza. Passarono le lezioni e la pausa pranzo arrivò lentamente.
"Ma forse non mi ha riconosciuto! Daltronde ero vestito da ragazza!" pensò Aoi camminando nel cortile della scuola con lo sguardo in avanti.
"Ehi tu! Non provare ad inciampare di nuovo nelle mie gambe!" lo distrasse una voce facendolo fermare. Abbassò leggermente lo sguardo e vide la nuova studentessa seduta per terra con le gambe distese e il pranzo sulle ginocchia. I due si guardarono in cagnesco poi la ragazza per terra prese la carta del suo pranzo e la lanciò facendo canestro nel cestino più vicino, poi si mise in ginocchio e cercò di alzarsi in piedi. Aoi rimase a fissarla, indeciso se aiutarla, spingerla a terra o allontanarsi. Rimase lì a vederla mentre le sue ginocchia fragili e magre tremavano freneticamente sotto lo sforzo eccessivo.
"Vuoi una mano?" le chiese Aoi buono di spirito.
"No! Ce la faccio da sola!" sentenziò lei riuscendo finalmente ad reggersi in piedi. Teneva le gambe divaricate e le ginocchia si avvicinavano tra loro tremando come foglie, velocemente. Infine cedettero e la ragazza sarebbe caduta se Aoi non l'avesse aiutata, sorreggendola.
"Dai, ti aiuto a muoverti!" le disse come se promettesse ad un bambino di comprargli le caramelle.
"Non mi serve il tuo aiuto!" si lamentò lei ma entrambi sapevano che era una bugia. Aoi la aiutò ad avvicinarsi alla panchina nel giardino e si sedettero lì sopra. "Ho dimenticato il bastone a casa!" rispose lei prima che Aoi potesse fare domande. Rimasero in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri, il silenzio fu rotto da un uomo vestito di nero che si avvicinava ad Aoi e Hana con una sieda a rotelle. "Non la voglio la sieda a rotelle!" disse lei come se si trattenesse dal gridare. L'uomo in nero la guardò dispiaciuto e si allontanò. Aoi aprì bocca per dire qualcosa "E' il mio magiordomo!" disse lei prima che chiedesse. Lui annuì. La campanella suonò e Aoi aiutò Hana ad arrivare alla classe. Il professore non li sgridò nemmeno vedendo come Aoi teneva una mano in alto per far reggere Hana. Aoi si era calmato e non era più tanto irritato ma quella ragazza le dava noia comunque. In un certo senso quella ragazza gli sembrava un'estranea, una persona dispettosa e cattiva. E lo stesso valeva per Hana. Pensava lui fosse scorbutico, presuntuoso e arrogante. Mentre pensava Aoi non si accorse nemmeno delle ore che passavano e quando arrivò la fine della scuola finalmente si sentì libero e decise di andare da Satsuki per convincerla a prnderla come Maid. Prima decise di passare a casa per prendere la sua valigetta.
"Oh, ciao Aoi!" lo salutò Misaki appena entrò dalla porta per i dipendenti.
"Buon pomeriggio a te Misaki!" la salutò cordialmente il ragazzo. Subito dopo arrivò Usui con un mestolo pieno di crema e il grembiule bianco da pasticcere.
"Buona questa crema!" disse Usui leccando la crema dal mestolo. Misaki si trattenne dalla voglia di prenderlo per un orecchio.
"Usui! Non si mangia ciò che viene usato in cucina!" sentenziò lei arrabbiata.
"Ma allora a che serve la cucina. Si cucina per poi mangiare ciò che si ha cucinato!" precisò lui beffandosi delle mancanze della ragazza.
"Mi sono sbagliata! Smettila di criticarmi!" ribattè lei irritata.
"Eh, sì! E' la vecchiai bella mia!" disse lui con fare divertito alzando in aria il mestolo e sospirando arreso. Misaki iniziò a sbraitargli contro. Aoi rimase lì davanti a loro, stupendosi di non provare niente, nemmeno gelosia. Al contrario si mise a ridere sotto i baffi dirigendosi agli spogliatoi sotto lo sguardo curioso di Usui. Sì fermò a sedere e si accorse di sentirsi libero e leggero.
"Ehi, Aoi! La direttrice ci ha chiamati tutti di la! Se vuoi puoi venire anche te! Farà un annuncio!" lo avvisò Misaki affacciandosi agli spogliatoi per poi sparire proprio com era arrivata. Aoi la seguì e arrivò vicino alla tenda-porta della stanza di Satsuki.
"Allora ragazze e ragazzi!" puntualizzò osservando me e Usui. "Vi volevo dire che da oggi in poi avremo una nuova cameriera in prova!" disse loro lasciandoli col fiato sospeso.
"E chi è? Quanti anni ha?" chiese Subaru incuriosita.
"E' molto giovane, ma ha il consenso di genitori!" puntualizzò per non avere gratta capi soprattutto da Black Honoka. "Vieni, puoi entrare!" disse Satsuki a qualcuno dietro la tenda colorata che separava il corridoio dall'ufficio. Un rumore leggero di tacchi si avvicinò alla porta. Il passo era tremolante, ma solo Aoi se ne accorse. Il rumore di passi continuò finchè la ragazza non fu davanti a loro. Indossava la divisa ma portava calze nere e spesse e stivali alti simili a quelli dell'800. Le ragazze quasi sussultarono per la troppa ballezza. Aoi, invece, stava per sentirsi male.
"Perchè tutte a me!" borbottò Aoi reggendosi la fronte con una mano. Appena alzò lo sguardo un'ondata d'ira e irritazione lo pervasero per tutto il corpo "Dio! Cosa ho fatto di male?!" si lamentò lui cercando un appoggio.
"Piacere di conoscervi, io sono Hana Suzuki!" si presentò la ragazza facendo un piccolo inchino. Le ragazze rimasero sorprese a guardare la ragazza dai capelli neri. Hana suadrò ogni cameriera, una ad una, soffermandosi in particolare su Aoi e guardandolo dalla testa alla punta dei piedi.
  
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