Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: PiccolaEco    22/08/2012    5 recensioni
Il parto è un evento delicato ed è importante perciò che si mantengano i nervi ben saldi e la calma più assoluta, per quanto difficile possa risultare, soprattutto per chi un'operazione così delicata si vede costretto a portarla a termine.
Questo, però, non è quel che avviene in casa Son. Perché? Beh, perchè la famiglia Son non è una famiglia qualunque...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Parto in casa Son

Desolata di doverla disturbare a quest’ora, signora Son, ma credo che lei stai per diventare nonna!
Chichi ci mise qualche secondo buono a capire che la voce dall’altro capo del telefono era quella di Videl.
Sì, Videl lo so che aspetti un bambino, sono nove mesi che non parliamo d’altro!- disse con la voce impastata dal sonno.
–No, signora, quello che intendevo dire…- rispose l’altra con voce strozzata -…è che credo che Pan stia reclamando di uscire…
Chichi restò in silenzio per qualche secondo. –Oh, cribbio.- esclamò poi, senza alcun modulo della voce, mentre sudore freddo iniziava a imperlarle la fronte. 
–Goku, svegliati!- urlò la donna, gettando letteralmente giù dal letto il marito. Il Saiyan cadde con un sonoro tonfo dalla sua parte di letto.
–Chichi, ma ti sembra questo il modo di svegliarmi?
–Non è questo il momento di discutere!- lo rimproverò la moglie, mentre si infilava la prima cosa trovata nell’armadio. –Dobbiamo raggiungere l’ospedale più vicino il prima possibile…

L’ospedale? Ma, Chichi, l’ospedale più vicino dista a due ore di volo!
-Oh, santa madre!- esclamò Chichi, avvilita. Lesta, afferrò la cornetta, dove Videl attendeva ancora in linea.
–Videl, tesoro, non spaventarti ma abbiamo un piccolo problemino: l’ospedale più vicino dista due ore di volo, credi di potercela fare?
Signora…- esordì la ragazza, respirando profondamente –Ho doglie così forti che al confronto esseri schiacciati da un camion è una passeggiata, Pan ha deciso di venir fuori con due settimane di anticipo, a momenti strariperò acqua e sangue tra urla disumane…e lei mi chiede se potrò resistere per altre due ore?
Allora non muoverti, stiamo arrivando.- disse Chichi, risoluta. 
–E dove vuole che vada in queste condizioni!?- rispose Videl, sull’orlo di una crisi di nervi.
Ehi, non credere che il fatto che tu stia partorendo ti dia il permesso di mancarmi di rispetto!- aggiunse offesa la donna, prima di riagganciare. –Goku, rintraccia tuo figlio e digli di correre a casa immediatamente!- ordinò al marito, scandendo con particolare enfasi l’ultima parola.
Perché dovrei svegliare Goten?- chiese Goku ancora in pieno sonno. Chichi sbuffò sonoramente. 
–Mi riferivo a Gohan!- esclamò come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
–Gohan? E perché dovrei? Ma poi come faccio a rintracciarlo, se è a chilometri di distanza da qui? E soprattutto, dov’è che stai andando a quest’ora?
–A far nascere sua figlia!- urlò Chichi, sbattendo la porta dietro di sé e lasciando un Goku ancora confuso e perplesso.

Gohan spalancò la porta improvvisamente.
–Sono a casa, tesoro!- esclamò con un largo sorriso, aspettandosi che la moglie corresse alla porta e gli gettasse le braccia al collo. Purtroppo, non fu questa la scena che si trovò davanti, bensì quella di una moltitudine di persone che avevano tutta l’aria di attendere qualche evento importante. C’era la sua famiglia e quella di Vegeta al completo , il Genio con l’inseparabile tartaruga, Yamcho, Oscar, Crilin con moglie e figlia.
Il tutto coronato da urla disumane che provenivano dal piano di sopra.
–Qualcuno mi spiega cosa sta succedendo?
–Oh, nulla di straordinario.- prese parola C-18. – A parte il fatto che tua moglie sta per dare alla luce tua figlia.
–Ah, sta nascendo Pan. – concluse Gohan, sfregandosi le mani. –Sta. Nascendo. Pan.- ripetè meccanicamente, esattamente un secondo prima di cadere a terra svenuto.–Oh santo cielo, Gohan! Riprenditi, ti prego!
Crilin trascinò l’amico sul divano, mentre Yamcho prese a sventolarlo con un giornale capitatogli sotto mano. –Goten avverti tua madre che è arrivato Gohan…
-… e che è svenuto- aggiunse Yamcho con un sospiro. 
Il piccolo Goten corse al piano di sopra per fare quanto gli era stato ordinato, spalancò la porta e urlò con quanto fiato aveva in gola: 
–Mamma, Gohan è svenuto all’ingresso!
Chichi e Bulma stavano per rimproverare il bambino per essere entrato nonostante avessero vietato l’ingresso a chiunque, ma Videl, tra una doglia e l’altra, sovrastò la loro parola. –Sono io quella che dovrebbe svenire non lui!
Quella scena pietrificò letteralmente Goten. No, non per le urla disumane della ragazza, bensì per il mare di acqua e sangue che si era formato ai piedi del letto. 
–Dilatazione quattro!- urlò Bulma in preda all’ansia. 
–Goten, esci subito da questa stan…
Chichi non terminò la frase, che vide il secondogenito correre in direzione del bagno con una mano premuta sulla bocca.
–Goku, quello non era Goten?- chiese Trunks tirandolo per un lembo della maglietta.
–Credo di sì…- rispose Goku allibito, seguendo con lo sguardo il figlio sfrecciare in bagno.

Dilatazione cinque!- esclamò nuovamente Bulma asciugandosi la fronte madida di sudore. Chichi osservò l’amica operare con estrema cura e professionalità: d’altronde, suo padre era anche un veterinario, qualcosa l’avrà appreso da lui.
–Bulma…- esordì la donna dai capelli scuri, attirando l’attenzione della scienziata. –Grazie di essere corsa, o meglio dire volata qui. Il tuo aiuto è stato prezioso, davvero. Bulma sorrise. –Non avrei mai potuto lasciarti sola in una situazione del genere. Ne abbiamo passate tante insieme, forse anche troppe!
–Scusate…- intervenne Videl con un falso sorriso, di quelli che fanno presagire l’orlo di un esaurimento nervoso –Potrei chiedervi la cortesia… DI MANDARE A DOPO I VOSTRI CONVENEVOLI? Si da il caso che io sia nel bel mezzo di un parto, stia patendo dolori allucinanti, mi trovi in un mare di sangue, sudore e liquido amniotico e stia patendo tutto questo da sola, visto che mio marito è troppo impegnato a giacere svenuto giù in salone!
–Oh, scusa tesoro!- cinguettò Chichi.
–Per un attimo ci eravamo dimenticate di te!- aggiunse Bulma. 
Una vena iniziò a pulsare pericolosamente sulla fronte della giovane. –Come avete fatto a dimenticarvi di me se siete qui proprio per questo motivo! 
Videl urlò l’ultima frase tutto d’un fiato, facendo persino scoppiare una lampadina in soggiorno, il che terrorizzò tutti i presenti, Vegeta incluso.
Dopo quattro ore di travaglio e di snervante attesa, un pianto squarciò il silenzio della casa del primogenito Son, il quale giaceva ancora mezzo privo di sensi, balbettando parole scollegate come “Videl, parto, Pan.”. Tutti i presenti tirarono un sospiro di sollievo e levarono alte grida di gioia quando videro Chichi affacciarsi alla balaustra eesclamare: –E’ nata! La mia nipotina è nata!
–Gohan! Gohan, riprenditi!- lo scosse violentemente Crilin. –Tua figlia è nata!
Il giovane si riprese a poco a poco e non appena realizzò le parole dell’amico, si precipitò in camera sua per accertarsi della salute della moglie. La trovò insieme a Bulma che le bagnava la fronte con un panno, mentre lei reggeva in braccio un fagotto bianco.
–Io vi lascio soli- annunciò poi con un occhiolino la scienziata,–Le mie congratulazioni, Great Saiyaman!- esclamò, dando una pacca sulla spalla al ragazzo, il quale sorrise con un po’ di rossore sulle guance. Si avvicinò lentamente al letto, lo sguardo basso sui piedi come chi riconosce di aver commesso un grosso errore. Allargò i polmoni e stringendo gli occhi le disse tutto d’un fiato: –Perdonami, Videl, è stato più forte di me! Ho fatto di tutto per non svenire, ma proprio non ce l’ho fatta!
–Tesoro…“Ecco, ci siamo: adesso ti spella vivo!” pensò il giovane Saiyan. 
–…se mai un giorno dovessimo decidere di dare un fratellino alla nostra piccola Pan, ricordami di non chiamare nessuno. Preferisco partorire da sola in mezzo ai boschi durante il tragitto da casa all’ospedale, piuttosto che rivivere la situazione di stanotte.
Gohan sorrise sbattendo più volte le palpebre. “Sono vivo…SONO ANCORA VIVO!”
Il suo sorriso si trasformò ben presto in una risatina nervosa, poi in riso, fino ad arrivare a urla di gioia, trascinando in quelle risa anche la giovane moglie.

E anche questa è fatta!- esclamò Chichi soddisfatta, mentre, con il sole che sorgeva, si avviava nuovamente a casa col marito e con il piccolo Goten, ancora sconvolto dalla scena di poco prima. –Sangue, tanto sangue...un mare di sangue!- ripeteva meccanicamente con uno strano tic all'occhio sinistro. 
–Ah, cara, quasi dimenticavo: in quel momento non c’ho pensato, ma se avessimo usato il teletrasporto saremmo arrivati in ospedale in un batter di ciglia!- esclamò Goku ingenuamente, ignaro di ciò che sarebbe accaduti di lì a pochi istanti. La donna tirò fuori da chissà dove una padella in puro acciaio inox e colpì con tutta la sua forza il marito.
–E tu solo ORA te lo fai uscire? 
E fu così che tra svenimenti, sangue, vomito, urla, festeggiamenti e una padellata, anche quell’impresa terminò. Adesso ai nostri amici non restava altro che aspettare il giorno in cui Videl avesse avuto intenzione di concedere un fratellino alla piccola Pan, nella speranza che quel giorno non giungesse poi tanto presto.

 

*Angolo dell’autrice*:

Era un po’ che volevo pubblicare questa cosuccia, mi piaceva l’idea di un parto in perfetto stile “Son”: divertente, caotico, frenetico. Perché il tema del parto? Perché queste situazioni sono quelle, generalmente, dove è necessario mantenere la calma più assoluta e i nervi saldi. Cosa per cui non è certo nota la famiglia Son! XD
In realtà la fanfiction doveva terminare molto prima, ma su richiesta di alcuni recensori l'ho allungata descrivendo anche il momento del parto, sperando che non abbiate avuto la stessa rezione di Goten, nel leggere quella parte! C:

A presto
PiccolaEco

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: PiccolaEco