Everything and Anything!
''Se solo tu non fossi entrato nella mia vita con quel tuo atteggiamento infantile ma allo stesso tempo brusco, sarei potuto anche rimanere bene in quell'oscurità.''
A
Portuguese D. Ace molte volte sarebbe piaciuto non essere nato,
almeno in questo modo non avrebbe condannato alla morte la propria
madre. Senza neanche chiederlo o volerlo è diventato un assassino.
Avvolto
dalla tenebre del proprio cuore continua ad aggrapparsi a qualcosa
d'invisibile, qualcosa che possa scaldare anche il suo di cuore.
Le
voci del passato, forse anche quelli del presente continuano a
torturarlo; non gli permettono di essere libero, lo incatenato ad un
passato con cui non ha niente a che fare.
Inizialmente
non gli è stato neanche rivelato il motivo per cui è stato
rinchiuso in questo posto.
Posto
senza la luce del giorno; un posto che forse anche Dio ha
dimenticato?
Piano
piano ha cominciato a capire la verità da solo, no.. hanno battuta
con la forza su di lui la dura realtà; sarebbe stato meglio non
conoscerla?
Figlio
del Re dei pirati o figlio del diavolo, quali dei due è veramente la
sua identità?
Accovacciato
in un piccolo angolo di quella grande e buia stanza sta un ragazzino,
con un espressione non adatta alla sua
età,
che guarda un punto indeterminato
davanti a se stesso.
Gli
sarebbe bastato anche un semplice gesto d'affetto da chiunque per
sentirsi voluto da questo crudele mondo.
***
Goffamente
Monkey D. Luffy si avvicina alla grande porta che avrebbe cambiano
drasticamente, non solo la sua di vita, ma anche quella di qualcun
altro.
<<
Dobbiamo proprio entrare? >> chiede nuovamente Luffy alla
figura accanto, forse sperando in un cambiamento d'idea.
<<
Vieni! >> risponde invece duro l'uomo accanto prendendo con la
forza il braccio del piccolo Monkey.
<<
Mi fai male, nonno! >> urla il ragazzino in prenda al dolore
provocata dalla presa dell'altro. Anche se fatto di gomma la presa
del nonno gli fa comunque male, il motivo rimane un grande mistero,
oppure è solo perché Monkey D. Garp ha una straordinaria forza.
Piano
piano il vecchio della famiglia Monkey apre la grande porta che li
conduce direttamente a un lungo corridoio buio, di cui non si vede
neanche la fine per la poca luce.
<<
Seguimi! >> dice il vice ammiraglio lasciando il braccio del
nipote.
Passi
veloci e duri da parte di Monkey D, Garp, invece passi goffi ed
indecisi da parte del piccolo Monkey.
<<
Non capisco proprio perché dobbiamo entrare in questo brutto posto..
>> dice in mondo infantile il piccolo Luffy, non capendo forse
ancora la serietà della situazione.
<<
E' arrivato l'ora che tu li conosca! >> risponde Garp duro,
accelerando i passi.
Il
piccolo Luffy continua a non capire l'atteggiamento del nonno e il
motivo per cui sono in quel brutto posto, ma accelera anche lui per
tenere il passo del nonno.
***
In
quella grande stanza non si sente altro se non il rumore della
pioggia che cade fredda a terra, come sia entrato quel rumore non si
sa, in quanto niente dovrebbe entrare o uscire in quella stanza;
niente collega quel posto con il mondo degli essere umani se non quel
grande portone chiuso a chiave e quegli oggetti di metallo che li
divide.
Tutto
quel silenzio, immerso da molta tensione, viene bruscamente
interrotta dall'apertura del portone.
<<
Ace! >> chiama subito la figura ad alta voce, entrando e
mostrandosi in tutta la sua maestosità con l'uniforme della Marina
di cui è molto orgoglioso.
Nessuna
risposta sembra provenire da parte di Ace, anzi sembra proprio non
accorgersi neanche della presenza dell'altro, continuando nel
frattempo a fissare qualcosa di non ben identificato.
<<
Ti sto chiamando Ace! >> ripete l'uomo avanzando un altro passo
verso l'oggetto di metallo; a quel punto quest'ultimo, costretto
dalla situazione, alza la testa e con lo sguardo sfida direttamente
Monkey D. Garp.
<<
Vedo che hai ancora quell'espressione; non sei cambiato per niente
dall'ultima volta.. >> afferma divertito il vice ammiraglio con
forse una nota di malinconia nell'ultima parte della frase.
<<
Vecchio, neanche tu sembri cambiato. >> risponde con lo stesso
tono il figlio dei Re dei pirati nell'oscurità della stanza.
<<
Dovresti portarmi più rispetto moccioso! >> continua l'uomo
passando da divertito a serio. Se fosse stato chiunque altro ad usare
quel tono di voce con Garp, “l'Eroe della Marina”, sarebbe
sicuramente finito direttamente nell'altro mondo, ma visto che stiamo
parlando di uno dei suoi mocciosi avrebbe chiuso un occhio solo per
questa volta.
Ace
sta per testare la propria fortuna, sfidando la sorte o la pazienza
di Garp, quando la sua attenzione viene attirata da una piccola
testolina nera, con un buffo cappello di paglia, dietro la gigante
figura di Garp.
Per
un attimo chiude gli occhi e ispira profondamente, per poi riaprirli
e continuare a fissare quella testolina. E' forse diventato pazzo
“l'Eroe della Marina”? Ha portata in un posto del genere un
bambino.
***
Luffy
adora la pioggia, anche se va contro il suo carattere apparentemente
sempre sereno, ma quest'oggi, il suono della pioggia unito all'eco
della voce del nonno, a quello del ragazzo e al silenzio carico di
tensione, gli fa venire una strana ansia e forse un po' di paura.
<<
Avvicinati! >> dice intanto Garp tornando ad essere tranquillo.
L'altro
ragazzo non sembra voler ascoltare la voce del vice ammiraglio, ma
continua solo a fissare il piccolo Monkey.
<<
Vedo che ti interessa Luffy.. >> nota Garp, ma viene interrotto
bruscamente.
<<
Non dire sciocchezze vecchio, penso solo a quanto tu stia diventato
stupido a portare un bambino in questo posto, ti ricordo che questo
non è un Luna Park per mocciosi! >> afferma convinto Ace con
lo sguardo duro, considerando se stesso un adulto e non più un
moccioso.
Intanto
Luffy, sentendosi sotto osservazione, si aggrappa più forte ai
pantaloni bianchi del nonno ed cerca di nascondersi, mostrando
soltanto metà
della sua faccia.
<<
Che ti prende Luffy? Di solito non ti comporti in questo modo; su
presentati! >> cerca di incoraggiarlo Garp, spingendo fuori il
nipote da dietro di lui.
Altro
silenzio nella quale si sente solo il rumore della pioggia che cade.
<<
Hai paura? >> interrompe, questa volta il silenzio, Ace con
tono arrogante.
In
effetti il piccolo Luffy non si sente a proprio agio in quel posto e
con quelle persone, ma non vuole neanche ammettere di avere paura.
<<
Io sono Monkey D. Luffy, il futuro Re dei Pirata! >> pronuncia
Luffy non facendo caso alle proprie parole; in fondo si è presentato
sempre in questo modo, certo dopo si sarebbe preso un bel pugno in
testa dal nonno, ma va bene, perché deve mettere subito in chiara
che, volendo essere futuro Re dei Pirati, lui non ha paura di niente.
<<
Luffy! >> lo richiama il nonno, mentre lui, chiudendosi gli
occhi, mette sopra il cappello tutte e due le mani, aspettandosi un
pugno da un momento all'altro, ma che non arriva.
<<
Nonno? >> chiede stranito Luffy dopo un po', aprendo
leggermente gli occhi; intanto l'uomo accanto ha cominciato a fissare
con uno strano sguardo l'altro ragazzino.
<<
Re dei Pirati, eh? >> chiede il ragazzino con un sorriso
arrogante, mentre si alza da terra, avvicinandosi di pochi passi
verso le sbarre di metallo che divide le due parti.
<<
Sai veramente cosa vuole dire quello che hai appena detto? Ti rendi
conto che essere quell'uomo ti porterebbe solo ad essere disprezzato
dal mondo intero.. ? >> continua il ragazzino, alzando
leggermente il tono della voce.
<<
Ace! >> chiama una nuova voce, proveniente da dietro di lui;
fino a quel momento è rimasto nel silenzio, nell'ombra, ma se lascia
continuare in quel modo la conversazione sarebbe sicuramente finita
male, molto male.
<<
Ti sembra questo il modo di trattare gli ospiti? >> continua la
nuova figura, uscendo e mostrando un ragazzino con dei vestiti un po'
ridotti male.
<<
Stai zitto Sabo! >> risponde Ace, girandosi e guardando
l'amico.
Forse
è troppo considerarli tali, visto che sanno solo poco dell'altro,
perché Ace ha sempre cercato di mantenere le distanze da chiunque,
anche da Sabo con cui ha condiviso quel posto da quasi un anno.
Nuovamente
un gelido silenzio cade tra i presenti.
<<
Vedo che stai bene anche te Sabo.. >> cerca di dire tranquillo
Garp, avvicinandosi ancora di più alla sbarra di metallo per poi
aprire con una chiava una piccola apertura.
<<
Entra Luffy! >> dice, girandosi e guardando il nipote che è
rimasto immobile dopo le parole di Ace e che ha stretto fortemente
con le mani il cappello sopra la testa.
Avrebbe
voluto negare quello che gli ha detto, ma in fondo sa benissimo che
in un certo senso ha ragione.
<<
Eh? >> chiede Luffy, risvegliandosi di colpo.
Deve
entrare in quel brutto posto? Comincia proprio a non capire neanche lui
il nonno, non che prima lo capisse poi tanto.
<<
Da oggi rimarrai qui con loro! >> spiega Garp serio, intanto
sia Luffy che gli altri due ragazzini rimangono stupiti. Con questo
possono confermare definitivamente che: Garp, detto “L'Eroe della
Marina” sia davvero pazzo?!
<<
Non voglio! >> afferma con il broncio Luffy.
<<
Volere? Esiste davvero qualcosa che si possa decidere con il semplice
“volere”? >> comincia a dire Sabo con uno strano tono,
forse vendendo il comportamento infantile di Luffy gli ricorda quello
suo di una volta.
<<
Si, devi restare qui con loro per un po' di tempo.. >> dice
Garp, ignorando le parole di Sabo ed avvicinandosi a Luffy. Intanto
quest'ultimo rimane nuovamente immobile, non sapendo bene cosa fare.
<<
.. ma questo sembra un brutto posto, voglio ritornare da Makino e gli
altri.. >> cerca di dire Luffy, guardandosi intorno.
Decisamente quello è un brutto posto, non gli piace per niente,
anche se quei tipi sembrano in un certo senso interessanti.
<<
Vuoi correre dalla mammina? Ti spaventa questo posto? Mi spiace cosi
tanto.. >> cerca di provocarlo Ace; non sopporta i bambini che
hanno tutto, ma che si lamento comunque.
<<
Ace! >> lo richiama Garp con sguardo duro, nel frattempo Luffy
lo supera e si avvicina all'entrata delle sbarre.
<<
Mamma? A dire il vero non so neanche cosa sia. >> dice
tranquillo Luffy, non volendo né prendere in giro né con un tono di
voce triste. In fondo non si può essere tristi anche per
qualcuno/qualcosa che non si sa neanche cosa sia, o mi sbaglio?
Tutti
i presenti guardano in modo strano Luffy; Ace pur non conoscendo
anche lui sua madre, prova un infinita tristezza ogni volta che pensa
a lei, invece quel ragazzino lui non prova assolutamente niente di
niente a quella parola. In questi casi si dovrebbe dire che sia
troppo maturo o davvero stupido?
Nel
frattempo Luffy entra dentro quel posto, e Garp si avvicina
nuovamente per chiudere con la chiava l'apertura da cui è appena
passato Luffy.
<<
Non penso che ci sia bisogno di due porte chiuse a chiave per
chiudere tre semplici ragazzini.. >> fa notare Sabo, che
intanto si è avvicinato anche lui di pochi passi verso gli altri.
<<
Semplici ragazzi? >> dice divertito Garp, finendo di chiudendo
nel frattempo la chiusura e cominciando a dirigersi verso il grande
portone.
<<
Abbiamo qui insieme: il figlio del Re dei Pirati, del più importante
rivoluzionario e di un nobile, se questo vuole dire il termine
semplice allora penso che mi debba comprare un nuovo dizionario..
>>
dice a bassa voce Garp allontanandosi dalle sbarre per dirigersi poi
fuori a chiudere anche il portone e lasciare i ragazzini da soli con
quell'immensa oscurità.
***
Nessuno
dei presenti sembra notare le ultime parole di Monkey D. Garp, o
forse fanno solo finta non volendo conoscere di più di quello che
già sanno su come funziona la realtà.
<<
Che si fa ora? >> chiede tutto tranquillo Luffy, non mostrando
più minimamente nessuno segno d'ansia o di paura.
<<
Ti sembrano queste le domande da fare quando ti ritrovi in un posto
del genere, moccioso!? >> chiede Ace irritato dalla sua
presente, gli basta ed avanza avere Sabo, non c'è bisogno di avere
anche un moccioso rumoroso come lui; nel frattempo si avvicina
all'interno di quel posto.
<<
Non fare caso a lui.. >> comincia a dire Sabo, mostrando un
gentile sorriso confortevole, ma allo stesso tempo malinconico.
<<
..si comporta sempre in questo modo, comunque piacere io sono Sabo!
>> continua, avvicinandosi a Luffy che è nuovamente rimasto
immobile e ha cominciato a serrare i pugni.
<<
Forse sono solo un moccioso o meglio, sono anora un bambino
infantile, ma sto solamente cercando di sembrare più maturo
comportandomi in quel modo spensierato, cosa credi?
Non
pensi che anche cercando di ignorare le cose spiacevole sia sinonimo
di cercare di sembrare maturi? >> riesce a dire Luffy con il
broncio, buttando fuori tutto quello che ha tenuto dentro per molti
anni.
Se
il tono della sua voce fosse leggermente più seria forse sarebbe
stato preso veramente come una persona matura, ma visto che ha messo
pure il broncio la cosa fa dubitare quello che ha appena detto.
E
quindi come risultato: Sabo scoppia a ridere, mentre Ace cerca di
trattenersi, ma un sorriso gli scappa comunque.
Sarebbe
potuta finire in quel momento quella situazione, se solo Luffy non
avesse gonfiato ancora di più le sue guance in modo incredibile.
<<
Figo! >> afferma Sabo, tirando da una parte la guancia di
Luffy.
<<
Vieni Ace, devi provare anche tu. >> continua dopo, mentre
anche il figlio del Re dei pirati si avvicina agli altri due.
<<
Comincia a farmi male.. >> dice Luffy, quando anche Ace si
unisce a quel “simpatico gioco per mocciosi”.
<<
Come fai ad essere cosi elastico? >> chiede dubbioso Sabo,
mentre l'altro continua a tirare.
<<
Ho.. m..an..giato.. un.. frutto.. d..el ..m..are.. e.. sono
d..iventa..to di gom..ma.. >> riesce a dire Luffy dopo un bel
po' di tempo. Non
è di certo facile parlare quando due ragazzini si divertono a
tirarti entrambe le guance.
<<
Capisco.. >> dice Ace, lasciando la presa, seguito subito dopo
anche da Sabo.
<<
Ahiahii! >> afferma il piccolo Monkey toccandosi le guance con
le mani.
<<
Comunque.. >> comincia a dire Luffy cercando di attirare
l'attenzione degli altri due che nel frattempo si sono allontanati.
<<
Io voglio comunque essere Re dei Pirati.. >> continua a dire il
nipote di Monkey D. Garp, mentre gli altri due si fermano e si girano
a guardarlo.
<<
Allora non ha capito quello che ti ho detto prima! >> afferma
Ace irritato, serrando i pugni.
Quando
parlano del Re dei Pirati lui diventa sempre molto intrattabile,
molto più del solito.
<<
Mi ricordo quello che mi hai detto, sul essere disprezzato dal mondo,
ma ci ho pensato e posso dirti: mi importa solo quello che pensano
i miei compagni e, persino, i miei nemici su di me, ma posso dire
che non me ne frega niente di quello che pensano dei perfetti
sconosciuti, che mi odino, che mi mandino a quel paese, che mi
incolpino per tutto.. non mi importa, mi basta avere la stima delle
persone a cui tengo per riuscire ad realizzare il mio sogno! >>
finisce convinto Luffy, mentre gli altri rimangano nuovamente stupiti
dalle parole di quel moccioso.
Come
fa ad essere
così
infantile, ma allo
stesso tempo maturo?
<<
Come hai detto che ti chiami? >> chiede Ace con uno strano
tono.
<<
Monkey D. Luffy, il futuro Re dei Pirata! Tu? >> ripete il
piccolo Monkey.
<<
Portuguese D. Ace. >> risponde l'altro mentre si rigira con uno
strano sorriso sul volto e si siede vicino ad un angolo della stanza,
seguito subito dopo da Luffy.
<<
Provvedo dei grossi cambiamenti.. >> afferma divertito Sabo a
bassa voce, alzando la testa al soffitto, prima di mettersi anche lui
comodo.
[ *************** ]
Angolo
Autrice:
E'
da un po' che non scrivo in questa categoria *^*!
Ma
eccomi tornata con questa one shot, divisa in due parti :3!
Non
so bene come mi sia venuta questa “cosa” >/////<, ma posso
dire che questa volta mi sono davvero impegnata nello scriverla [?].
Come
avete capito dalla FF ho voluto riscrivere tutto il loro incontro :3.
I
personaggi risultano, anche se ho cercato di evitare, OOC.
Ho
cambiato [?] leggermente il mio modo di scrivere *^*, comunque spero
che a qualcuno piaccia questa “cosa”.
Il
motivo del titolo penso che sia un po' a caso, nel senso sarebbe:
Everyhing:
Tutto/qualsiasi cosa.
Anything:
Nulla/ogni cosa.
Insomma
ho pensato qualcosa del tipo: “anche non avendo nulla, si può
avere ogni cosa”, oppure “anche avendo tutto, non hai ogni cosa”.
Che strano ragionamento che ho fatto u.u.
Comunque
vorrei ringraziare:
-
Ery chan per avermi illuminata con il consiglio per il titolo
[dicendo semplicemente qualcosa, il mio cervello ha fatto uno strano
ragionamento] u.u;
-
Fedy chan per avere letto la mia FF prima della pubblicazione [spero
che tu riesca a pubblicare presto la tua di FF];
-
Mely chan per avere messa la scritta nell'immagine <3;
-
Alesy chan perche guardava Death Note mentre scrivevo, senno mi sarei
distratta se ci fosse stata qualcun'altra :3;
-
Malty chan perche.. non so u.u, ma la ringrazio comunque, mia cara
gattina lunatica! :3;
-
ed alle altre ragazze della chat che sono tutte chanate [?] (ovvero
con il “chan”) u.u.
Ma
il motivo principale di questa FF sarebbe per le nozze [?] di Vi chan
*^*, l'altro capitolo arriva al tuo divorzio u.u. Non fate caso
alle frasi senza senso o agli errori, sapete fa troppo caldo [?] :3!
[2647
parole questo capitolo, senza titolo e la nota u.u].