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Autore: silvia97    22/08/2012    3 recensioni
Un primo incontro un po' diverso degli ASL.
- Re dei Pirati, eh? - chiede il ragazzino con un sorriso arrogante, mentre si alza da terra, avvicinandosi di pochi passi verso le sbarre di metallo che divide le due parti.
- Sai veramente cosa vuole dire quello che hai appena detto? Ti rendi conto che essere quell'uomo ti porterebbe solo ad essere disprezzato dal mondo intero.. ? - continua il ragazzino, alzando leggermente il tono della voce.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace, Sabo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Everything and Anything!

''Se solo tu non fossi entrato nella mia vita con quel tuo atteggiamento infantile ma allo stesso tempo brusco, sarei potuto anche rimanere bene in quell'oscurità.''


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A Portuguese D. Ace molte volte sarebbe piaciuto non essere nato, almeno in questo modo non avrebbe condannato alla morte la propria madre. Senza neanche chiederlo o volerlo è diventato un assassino.
Avvolto dalla tenebre del proprio cuore continua ad aggrapparsi a qualcosa d'invisibile, qualcosa che possa scaldare anche il suo di cuore.
Le voci del passato, forse anche quelli del presente continuano a torturarlo; non gli permettono di essere libero, lo incatenato ad un passato con cui non ha niente a che fare.
Inizialmente non gli è stato neanche rivelato il motivo per cui è stato rinchiuso in questo posto.
Posto senza la luce del giorno; un posto che forse anche Dio ha dimenticato?
Piano piano ha cominciato a capire la verità da solo, no.. hanno battuta con la forza su di lui la dura realtà; sarebbe stato meglio non conoscerla?
Figlio del Re dei pirati o figlio del diavolo, quali dei due è veramente la sua identità?
Accovacciato in un piccolo angolo di quella grande e buia stanza sta un ragazzino, con un espressione non adatta alla
sua età, che guarda un punto indeterminato davanti a se stesso.
Gli sarebbe bastato anche un semplice gesto d'affetto da chiunque per sentirsi voluto da questo crudele mondo.

***

Goffamente Monkey D. Luffy si avvicina alla grande porta che avrebbe cambiano drasticamente, non solo la sua di vita, ma anche quella di qualcun altro.
<< Dobbiamo proprio entrare? >> chiede nuovamente Luffy alla figura accanto, forse sperando in un cambiamento d'idea.
<< Vieni! >> risponde invece duro l'uomo accanto prendendo con la forza il braccio del piccolo Monkey.
<< Mi fai male, nonno! >> urla il ragazzino in prenda al dolore provocata dalla presa dell'altro. Anche se fatto di gomma la presa del nonno gli fa comunque male, il motivo rimane un grande mistero, oppure è solo perché Monkey D. Garp ha una straordinaria forza.
Piano piano il vecchio della famiglia Monkey apre la grande porta che li conduce direttamente a un lungo corridoio buio, di cui non si vede neanche la fine per la poca luce.
<< Seguimi! >> dice il vice ammiraglio lasciando il braccio del nipote.
Passi veloci e duri da parte di Monkey D, Garp, invece passi goffi ed indecisi da parte del piccolo Monkey.
<< Non capisco proprio perché dobbiamo entrare in questo brutto posto.. >> dice in mondo infantile il piccolo Luffy, non capendo forse ancora la serietà della situazione.
<< E' arrivato l'ora che tu li conosca! >> risponde Garp duro, accelerando i passi.
Il piccolo Luffy continua a non capire l'atteggiamento del nonno e il motivo per cui sono in quel brutto posto, ma accelera anche lui per tenere il passo del nonno.

***

In quella grande stanza non si sente altro se non il rumore della pioggia che cade fredda a terra, come sia entrato quel rumore non si sa, in quanto niente dovrebbe entrare o uscire in quella stanza; niente collega quel posto con il mondo degli essere umani se non quel grande portone chiuso a chiave e quegli oggetti di metallo che li divide.
Tutto quel silenzio, immerso da molta tensione, viene bruscamente interrotta dall'apertura del portone.
<< Ace! >> chiama subito la figura ad alta voce, entrando e mostrandosi in tutta la sua maestosità con l'uniforme della Marina di cui è molto orgoglioso.
Nessuna risposta sembra provenire da parte di Ace, anzi sembra proprio non accorgersi neanche della presenza dell'altro, continuando nel frattempo a fissare qualcosa di non ben identificato.
<< Ti sto chiamando Ace! >> ripete l'uomo avanzando un altro passo verso l'oggetto di metallo; a quel punto quest'ultimo, costretto dalla situazione, alza la testa e con lo sguardo sfida direttamente Monkey D. Garp.
<< Vedo che hai ancora quell'espressione; non sei cambiato per niente dall'ultima volta.. >> afferma divertito il vice ammiraglio con forse una nota di malinconia nell'ultima parte della frase.
<< Vecchio, neanche tu sembri cambiato. >> risponde con lo stesso tono il figlio dei Re dei pirati nell'oscurità della stanza.
<< Dovresti portarmi più rispetto moccioso! >> continua l'uomo passando da divertito a serio. Se fosse stato chiunque altro ad usare quel tono di voce con Garp, “l'Eroe della Marina”, sarebbe sicuramente finito direttamente nell'altro mondo, ma visto che stiamo parlando di uno dei suoi mocciosi avrebbe chiuso un occhio solo per questa volta.
Ace sta per testare la propria fortuna, sfidando la sorte o la pazienza di Garp, quando la sua attenzione viene attirata da una piccola testolina nera, con un buffo cappello di paglia, dietro la gigante figura di Garp.
Per un attimo chiude gli occhi e ispira profondamente, per poi riaprirli e continuare a fissare quella testolina. E' forse diventato pazzo “l'Eroe della Marina”? Ha portata in un posto del genere un bambino.

***

Luffy adora la pioggia, anche se va contro il suo carattere apparentemente sempre sereno, ma quest'oggi, il suono della pioggia unito all'eco della voce del nonno, a quello del ragazzo e al silenzio carico di tensione, gli fa venire una strana ansia e forse un po' di paura.
<< Avvicinati! >> dice intanto Garp tornando ad essere tranquillo.
L'altro ragazzo non sembra voler ascoltare la voce del vice ammiraglio, ma continua solo a fissare il piccolo Monkey.
<< Vedo che ti interessa Luffy.. >> nota Garp, ma viene interrotto bruscamente.
<< Non dire sciocchezze vecchio, penso solo a quanto tu stia diventato stupido a portare un bambino in questo posto, ti ricordo che questo non è un Luna Park per mocciosi! >> afferma convinto Ace con lo sguardo duro, considerando se stesso un adulto e non più un moccioso.

Intanto Luffy, sentendosi sotto osservazione, si aggrappa più forte ai pantaloni bianchi del nonno ed cerca di nascondersi, mostrando soltanto metà della sua faccia.
<< Che ti prende Luffy? Di solito non ti comporti in questo modo; su presentati! >> cerca di incoraggiarlo Garp, spingendo fuori il nipote da dietro di lui.
Altro silenzio nella quale si sente solo il rumore della pioggia che cade.
<< Hai paura? >> interrompe, questa volta il silenzio, Ace con tono arrogante.
In effetti il piccolo Luffy non si sente a proprio agio in quel posto e con quelle persone, ma non vuole neanche ammettere di avere paura.
<< Io sono Monkey D. Luffy, il futuro Re dei Pirata! >> pronuncia Luffy non facendo caso alle proprie parole; in fondo si è presentato sempre in questo modo, certo dopo si sarebbe preso un bel pugno in testa dal nonno, ma va bene, perché deve mettere subito in chiara che, volendo essere futuro Re dei Pirati, lui non ha paura di niente.
<< Luffy! >> lo richiama il nonno, mentre lui, chiudendosi gli occhi, mette sopra il cappello tutte e due le mani, aspettandosi un pugno da un momento all'altro, ma che non arriva.
<< Nonno? >> chiede stranito Luffy dopo un po', aprendo leggermente gli occhi; intanto l'uomo accanto ha cominciato a fissare con uno strano sguardo l'altro ragazzino.
<< Re dei Pirati, eh? >> chiede il ragazzino con un sorriso arrogante, mentre si alza da terra, avvicinandosi di pochi passi verso le sbarre di metallo che divide le due parti.
<< Sai veramente cosa vuole dire quello che hai appena detto? Ti rendi conto che essere quell'uomo ti porterebbe solo ad essere disprezzato dal mondo intero.. ? >> continua il ragazzino, alzando leggermente il tono della voce.
<< Ace! >> chiama una nuova voce, proveniente da dietro di lui; fino a quel momento è rimasto nel silenzio, nell'ombra, ma se lascia continuare in quel modo la conversazione sarebbe sicuramente finita male, molto male.
<< Ti sembra questo il modo di trattare gli ospiti? >> continua la nuova figura, uscendo e mostrando un ragazzino con dei vestiti un po' ridotti male.
<< Stai zitto Sabo! >> risponde Ace, girandosi e guardando l'amico.
Forse è troppo considerarli tali, visto che sanno solo poco dell'altro, perché Ace ha sempre cercato di mantenere le distanze da chiunque, anche da Sabo con cui ha condiviso quel posto da quasi un anno.
Nuovamente un gelido silenzio cade tra i presenti.
<< Vedo che stai bene anche te Sabo.. >> cerca di dire tranquillo Garp, avvicinandosi ancora di più alla sbarra di metallo per poi aprire con una chiava una piccola apertura.
<< Entra Luffy! >> dice, girandosi e guardando il nipote che è rimasto immobile dopo le parole di Ace e che ha stretto fortemente con le mani il cappello sopra la testa.
Avrebbe voluto negare quello che gli ha detto, ma in fondo sa benissimo che in un certo senso ha ragione.
<< Eh? >> chiede Luffy, risvegliandosi di colpo.
Deve entrare in quel brutto posto? Comincia proprio a non capire neanche lui il nonno, non che prima lo capisse poi tanto.
<< Da oggi rimarrai qui con loro! >> spiega Garp serio, intanto sia Luffy che gli altri due ragazzini rimangono stupiti. Con questo possono confermare definitivamente che: Garp, detto “L'Eroe della Marina” sia davvero pazzo?!
<< Non voglio! >> afferma con il broncio Luffy.
<< Volere? Esiste davvero qualcosa che si possa decidere con il semplice “volere”? >> comincia a dire Sabo con uno strano tono, forse vendendo il comportamento infantile di Luffy gli ricorda quello suo di una volta.
<< Si, devi restare qui con loro per un po' di tempo.. >> dice Garp, ignorando le parole di Sabo ed avvicinandosi a Luffy. Intanto quest'ultimo rimane nuovamente immobile, non sapendo bene cosa fare.
<< .. ma questo sembra un brutto posto, voglio ritornare da Makino e gli altri.. >> cerca di dire Luffy, guardandosi intorno. Decisamente quello è un brutto posto, non gli piace per niente, anche se quei tipi sembrano in un certo senso interessanti.
<< Vuoi correre dalla mammina? Ti spaventa questo posto? Mi spiace cosi tanto.. >> cerca di provocarlo Ace; non sopporta i bambini che hanno tutto, ma che si lamento comunque.
<< Ace! >> lo richiama Garp con sguardo duro, nel frattempo Luffy lo supera e si avvicina all'entrata delle sbarre.
<< Mamma? A dire il vero non so neanche cosa sia. >> dice tranquillo Luffy, non volendo né prendere in giro né con un tono di voce triste. In fondo non si può essere tristi anche per qualcuno/qualcosa che non si sa neanche cosa sia, o mi sbaglio?
Tutti i presenti guardano in modo strano Luffy; Ace pur non conoscendo anche lui sua madre, prova un infinita tristezza ogni volta che pensa a lei, invece quel ragazzino lui non prova assolutamente niente di niente a quella parola. In questi casi si dovrebbe dire che sia troppo maturo o davvero stupido?
Nel frattempo Luffy entra dentro quel posto, e Garp si avvicina nuovamente per chiudere con la chiava l'apertura da cui è appena passato Luffy.
<< Non penso che ci sia bisogno di due porte chiuse a chiave per chiudere tre semplici ragazzini.. >> fa notare Sabo, che intanto si è avvicinato anche lui di pochi passi verso gli altri.
<< Semplici ragazzi? >> dice divertito Garp, finendo di chiudendo nel frattempo la chiusura e cominciando a dirigersi verso il grande portone.
<< Abbiamo qui insieme: il figlio del Re dei Pirati, del più importante rivoluzionario e di un nobile, se questo vuole dire il termine semplice allora penso che mi debba comprare un nuovo dizionario.. >> dice a bassa voce Garp allontanandosi dalle sbarre per dirigersi poi fuori a chiudere anche il portone e lasciare i ragazzini da soli con quell'immensa oscurità.

***

Nessuno dei presenti sembra notare le ultime parole di Monkey D. Garp, o forse fanno solo finta non volendo conoscere di più di quello che già sanno su come funziona la realtà.
<< Che si fa ora? >> chiede tutto tranquillo Luffy, non mostrando più minimamente nessuno segno d'ansia o di paura.
<< Ti sembrano queste le domande da fare quando ti ritrovi in un posto del genere, moccioso!? >> chiede Ace irritato dalla sua presente, gli basta ed avanza avere Sabo, non c'è bisogno di avere anche un moccioso rumoroso come lui; nel frattempo si avvicina all'interno di quel posto.
<< Non fare caso a lui.. >> comincia a dire Sabo, mostrando un gentile sorriso confortevole, ma allo stesso tempo malinconico.
<< ..si comporta sempre in questo modo, comunque piacere io sono Sabo! >> continua, avvicinandosi a Luffy che è nuovamente rimasto immobile e ha cominciato a serrare i pugni.
<< Forse sono solo un moccioso o meglio, sono anora un bambino infantile, ma sto solamente cercando di sembrare più maturo comportandomi in quel modo spensierato, cosa credi?
Non pensi che anche cercando di ignorare le cose spiacevole sia sinonimo di cercare di sembrare maturi? >> riesce a dire Luffy con il broncio, buttando fuori tutto quello che ha tenuto dentro per molti anni.
Se il tono della sua voce fosse leggermente più seria forse sarebbe stato preso veramente come una persona matura, ma visto che ha messo pure il broncio la cosa fa dubitare quello che ha appena detto.
E quindi come risultato: Sabo scoppia a ridere, mentre Ace cerca di trattenersi, ma un sorriso gli scappa comunque.
Sarebbe potuta finire in quel momento quella situazione, se solo Luffy non avesse gonfiato ancora di più le sue guance in modo incredibile.
<< Figo! >> afferma Sabo, tirando da una parte la guancia di Luffy.
<< Vieni Ace, devi provare anche tu. >> continua dopo, mentre anche il figlio del Re dei pirati si avvicina agli altri due.
<< Comincia a farmi male.. >> dice Luffy, quando anche Ace si unisce a quel “simpatico gioco per mocciosi”.
<< Come fai ad essere cosi elastico? >> chiede dubbioso Sabo, mentre l'altro continua a tirare.
<< Ho.. m..an..giato.. un.. frutto.. d..el ..m..are.. e.. sono d..iventa..to di gom..ma.. >> riesce a dire Luffy dopo un bel po' di tempo. Non è di certo facile parlare quando due ragazzini si divertono a tirarti entrambe le guance.
<< Capisco.. >> dice Ace, lasciando la presa, seguito subito dopo anche da Sabo.
<< Ahiahii! >> afferma il piccolo Monkey toccandosi le guance con le mani.
<< Comunque.. >> comincia a dire Luffy cercando di attirare l'attenzione degli altri due che nel frattempo si sono allontanati.
<< Io voglio comunque essere Re dei Pirati.. >> continua a dire il nipote di Monkey D. Garp, mentre gli altri due si fermano e si girano a guardarlo.
<< Allora non ha capito quello che ti ho detto prima! >> afferma Ace irritato, serrando i pugni.
Quando parlano del Re dei Pirati lui diventa sempre molto intrattabile, molto più del solito.
<< Mi ricordo quello che mi hai detto, sul essere disprezzato dal mondo, ma ci ho pensato e posso dirti: mi importa solo quello che pensano i miei compagni e, persino, i miei nemici su di me, ma posso dire che non me ne frega niente di quello che pensano dei perfetti sconosciuti, che mi odino, che mi mandino a quel paese, che mi incolpino per tutto.. non mi importa, mi basta avere la stima delle persone a cui tengo per riuscire ad realizzare il mio sogno! >> finisce convinto Luffy, mentre gli altri rimangano nuovamente stupiti dalle parole di quel moccioso.
Come fa ad essere così infantile, ma allo stesso tempo maturo?
<< Come hai detto che ti chiami? >> chiede Ace con uno strano tono.
<< Monkey D. Luffy, il futuro Re dei Pirata! Tu? >> ripete il piccolo Monkey.
<< Portuguese D. Ace. >> risponde l'altro mentre si rigira con uno strano sorriso sul volto e si siede vicino ad un angolo della stanza, seguito subito dopo da Luffy.
<< Provvedo dei grossi cambiamenti.. >> afferma divertito Sabo a bassa voce, alzando la testa al soffitto, prima di mettersi anche lui comodo.



[ *************** ]


Angolo Autrice:
E' da un po' che non scrivo in questa categoria *^*!
Ma eccomi tornata con questa one shot, divisa in due parti :3!
Non so bene come mi sia venuta questa “cosa” >/////<, ma posso dire che questa volta mi sono davvero impegnata nello scriverla [?].
Come avete capito dalla FF ho voluto riscrivere tutto il loro incontro :3.
I personaggi risultano, anche se ho cercato di evitare, OOC.
Ho cambiato [?] leggermente il mio modo di scrivere *^*, comunque spero che a qualcuno piaccia questa “cosa”.
Il motivo del titolo penso che sia un po' a caso, nel senso sarebbe:
Everyhing: Tutto/qualsiasi cosa.
Anything: Nulla/ogni cosa.
Insomma ho pensato qualcosa del tipo: “anche non avendo nulla, si può avere ogni cosa”, oppure “anche avendo tutto, non hai ogni cosa”. Che strano ragionamento che ho fatto u.u.

Comunque vorrei ringraziare:
- Ery chan per avermi illuminata con il consiglio per il titolo [dicendo semplicemente qualcosa, il mio cervello ha fatto uno strano ragionamento] u.u;
- Fedy chan per avere letto la mia FF prima della pubblicazione [spero che tu riesca a pubblicare presto la tua di FF];
- Mely chan per avere messa la scritta nell'immagine <3;
- Alesy chan perche guardava Death Note mentre scrivevo, senno mi sarei distratta se ci fosse stata qualcun'altra :3;
- Malty chan perche.. non so u.u, ma la ringrazio comunque, mia cara gattina lunatica! :3;
- ed alle altre ragazze della chat che sono tutte chanate [?] (ovvero con il “chan”) u.u.

Ma il motivo principale di questa FF sarebbe per le nozze [?] di Vi chan *^*, l'altro capitolo arriva al tuo divorzio u.u. Non fate caso alle frasi senza senso o agli errori, sapete fa troppo caldo [?] :3!
[2647 parole questo capitolo, senza titolo e la nota u.u].

  
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