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Autore: MartaAka97    23/08/2012    1 recensioni
-Dimitri, Attento!-urlò Whilliam. Veloce come una saetta corse verso la creatura che stava per uccidere il suo amico. Girò su se stesso e con un solo e secco colpo di spada, tagliò la testa a quell'essere. Guardò il suo Capitano, ma si accorse di una cosa: Dimitri era una bellissima ragazza dai lunghi capelli castani e limpidi occhi color del mare.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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15, La Grotta dei Cristalli Passarono le ore. I giorni. Le settimane.
E loro erano ancora lì, in quella casa sul porto mentre Whilliam poteva già essere stato ucciso dalla Vergine e tutto sarebbe andato perso per sempre.
L'angoscia nn l'aveva lasciata neanche un attimo da quel giorno. Non era ancora riuscita a ricordarsi il volto di Whill.
Aveva provato in vano a farselo descrivere più e più volte da Andrew e da Debora, che a ogni descrizione riuscivano a mettere nuovi particolari, ma niente. Zero. Non lo ricordava e basta. E sapeva che c'entrava la Vergine. Non era stata marchiata a caso, sapeva che sarebbe morta, come suo padre, ma lei non avrebbe fatto lo stesso errore: sarebbe morta solo dopo aver visto svanire anche l'ultimo respiro dal corpo di quella donna. Sempre ammesso che respirasse.
Si era vestita e prima di scendere si sfiorò la cicatrice sulla schiena: quello era il suo giuramente. Lei aveva giurato che avrebbe vendicato suo padre e la sua gente.

-Buongiorno!- fece Alice
-Buongiono- risposero in coro Andrew e Debora.
-Allora, è passato quasi un mese dal giorno della scomparsa di Whilliam: vogliamo marcire qui oppure ci diamo una mossa e lo andiamo a cercare?- chiese  ironica la bionda
-E dove vorresti cercarlo? Non sappiamo neanche se sia ancora vivo- rispose seccata Deb.
-Ottima osservazione, ma giusto ieri sera, mi è tornata in mente una cosa importante- iniziò Alice
-Ah si? E cosa?- disse la mora
-Quel giorno a Ghona, prima di essere attaccata dai Fanthom*. avevo scoperto una piccola grotta che conduceva da qualche parte. Sapete che io non mi faccio mai "gli affari miei", e dopo essere entrata mi sono trovata davanti ad un ponte-
-Alice, per favore vorresti andare al sodo? Non ce ne frega molto di cos'hai visto o di cosa c'era di arredo- fece ancora più seccata Deb.
-Okay, okay, scusa. Volevo solo rendervi partecipi delle mie emozioni. Fatto sta, che alla fine di quel percoso ho trovato una stanza e in quella stanza ... Rullo di tamburi .. dum dum dum -
-ALICE!-
-C'era il secondo pezzo della maledizione! Hurrà per me! E l'ho letto e me lo ricordo T-U-T-T-O a memoria! Non sono un genio?- si adulò la ragazza.
-E ... COSA ASPETTAVI A DIRCELO, BRUTTA SCEMA!?- sbraitò Debora, che ormai non ce la faceva più a stare in quella situazione.
-Quindi, cosa hai intenzione di fare ora?- le chiese il fratello.
-Adesso andremo all'Isola Morta.- disse decisa la bionda.
-E perchè?-
-Perchè è lì che sta andando la Vergine-
-Come fai ad esserne sicura?-
-Perchè nel secondo pezzo della maledizione c'è scritto che l'ultimo si trova nella "Grotta dei Cristalli". E la Grotta dei Cristalli si trova all'Isola Morta- spiegò Alice.
-E cosa ti fa pensare che la Vergine stia andando proprio lì?- le fece notare Andrew
-Secondo te perchè mi ha fatto dimenticare i miei ricordi da quando ho incontrato Whilliam? E secondo te perchè quel giorno mi fece attaccare dai Fanthom? Anche se è uno Spirito la Vergine non è stupida, ha capito che avevo scoperto il modo di ucciderla o almeno fermarla, e lei ha cercato di ostacolarci.-finì la bionda.
-Bene allora. Andiamo- disse Andrew, dirigendosi nella sua stanza per preparare il necessario
-Ah certo! Come ci andiamo? A NUOTO!? SBAGLIO O QUALCUNO HA DATO L'ORDINE DI LASCIARCI QUI E DI ANDARE A "FARSI UN GIRO" AI PIRATI CON LA NAVE?!- disse Debora.
La bionda rimase in silenzio.
-Possiamo sempre cavalcare i delfini ... - ironizzò Alice.
-MALEDIZIONE ALICE! Perchè per te è sempre tutto facile?! Vuoi capire che siamo in una situazione dove potremmo morire da un momento all'altro!? E sai che Whilliam potrebbe già essere bello che morto!? Se fosse morto e non fossimo io e Andrew i due legati dal Destino, come faremo, eh!? Come la fermiamo la Vergine?!- disse tutto d'un fiato la mora.
-Credi che io stia prendendo tutto alla leggera? Credi che a me non importi nulla, che lo stia facendo solo per passare dle tempo?- ci fu un silenzio imbarazzante
-Allora non mi conosci per niente.- concluse la bionda.
-Vado a preparare la mia valigia. Se volete venire anche voi, fatevi trovare all'alba al molo. Se tardate anche solo di un minuto, vi lascerò qui.- disse Alice, poi di diresse verso la sua camera e si mise a preparare la valigia.


Era passato un mese. O quasi. Nell'ultimo periodo era stata addestrato dalla Vergine Bianca a combattere e per allenarsi, lo faceva battere contro i Fanthom. Ormai non poteva fare nulla: quella strega aveva aggiunto al suo giuramento di quattordici anni prima, che l'avrebbe aiutata a uccidere Alice. Se avesse saputo che era la donna che amava, anche se non ricordava, non avrebbe giurato.
Si era promesso che sarebbe stato al gioco della Vergine Bianca e che appena ne avesse avuto l'occasione, sarebbe riuscito a salvare Alice, uccidere la Vergine e così facendo, vedicare il suo popolo. Non era una cosa facile, ma ce l'avrebbe fatta. Doveva farcela.
-Bene Whilliam, ormai sei pronto. Adesso ti porterò in un posto chiamato "Isola Morta". Forse ti ritorneranno in mente alcuni ricordi, chi lo sa?- gli disse la Vergine.
-Okay. Dove vai io ti seguo mia padrona, ho giurato di proteggerti- fece il moro.
-Perfetto- si limitò a dire la donna.
Passarono per una caverna, buia e angusta. La donna procedeva in posizione eretta, come se stesse camminando all'aperto. Whilliam invece doveva chinarsi ogni cinque passi, per la formazione della grotta. C'era puzza di chiuso e di morte in quel luogo: chissà quante volte quella donna era passata da lì e quante vittime aveva fatto. O magari erano stati in Fanthom. Chissà cosa nascondeva la Vergine al di là di quel passaggio.
Qualche ora dopo arrivarono in un piccolo spiazzo dove dal soffitto arrivava una gran luce. Whilliam guardò in alto e vide che la parte superiore della grotta era bucata.
-Ti piace? Di solito vengo qui per rilassarmi e ogni tanto passa qualcuno e crede che io sia caduta. Non mi piacciono i seccatori ... - disse la Vergine.
Whilliam capì e aveva intuito bene.
-Quindi adesso che facciamo? Passiamo da lì?- chiese il moro.
-Ahahahaha! Whilliam ma che dici? Mi sporcherei tutta, non voglio rovinare il mio bell'abito, almeno, non ancora. E' una cosa un po' ridicola, ma vedi il giuramento che mi ha provocato la cicatrice sul petto è stato proprio questo: "La mia veste bianca si tingerà solo del sangue degli eredi del Pirata e della Regina".- fece la donna.
Whilliam la guardò con occhi pieni di rabbia e odio e lei se ne accorse. Si limitò a fargli un sorrisetto e poi continuò:
-La mia veste si macchierà anche del tuo sangue e siccome quella puttana di tua madre mi stava antipatica, sarai l'ultimo a morire. Ovviamente vedrai i tuoi amici andersene uno dopo l'altro e poi-
La prese per il collo e l'attaccò al muro della grotta. Dopo averla immobilizzata le sussurrò all'orecchio:
-La tua veste non si macchierà del sangue di nessuno. Nè di Alice, nè di Debora, nè di Andrew e nè il mio. L'unico sangue di cui si macchierà sarà il tuo, dopo che ti avrò perforato il cuore con la mia spada, hai capito maledetta?-
Dopodichè si staccò e la donna si sedette a terra in un attimo di debolezza. La stava guardando: sembrava avesse paura di lui. Ma sapeva mascherare bene le emozioni e un sorrisette compiaciuto sapparve sul viso della donna.
-Molto bene. E' questo lo spirito giusto. Adesso andiamo. Voglio arrivare alla Grotta prima di sera.- concluse.
Si incamminaorno i silenzio, Lei davanti e lui dietro. Controllava ogni sua mossa e lo sapeva. Per questo fece finta di niente e silimitò a seguirla.
Camminarono ancora per un'ora, forse due. E poi la vide.
Era sbucati su una spiaggia. Si alzò un piacevoli vento autunnale che fece muovere gli alberi e la brezza marina gli invase i polmoni: respirò a lungo perchè sapeva che quel momento di pace sarebbe stato l'ultimo per lui. Almeno per un po'.
-Bello eh? Adesso girati e guarda gli alberi: cosa ti ricordano?- chiese la Vergine.
Il moro la guardò e poi con un po' di paura si girò verso le montagne.
Sgranò gli occhi.
L'Isola Morta era Zephyro.
Gli alberi erano blu. La pianura iniziava a tingersi di blu e il vento parlava. Parlava con quell'uomo che nel sogno non riusciva a vedere. Gli parlava della guerra che aveva affrontato e di come non era riuscito a salvare la sua gente e a scampare ai pericoli. Ora l'uomo rispondeva e Whilliam riusciva a vederlo.
Si avvicinò a lui e il vento scomparve, lo investì di nuovo un odore salmastro, questa volta più intenso.
-Tu chi sei?- chiese il moro, con un tono impaurito.
-E così è lui il famoso Whilliam, eh, Vergine?- disse l'uomo.
-Già è proprio lui.- rispose Lei.
Whillaim sguainò la spada e gliela puntò alla gola:
-Ti ho chiesto chi sei, rispondimi-
-Oh che testa calda. Mi sorprende che tu riesca ad andare d'accordo con mia figlia.- sviò l'uomo.
Whilliam stava per attaccare, ma la Vergine lo fermò.
-Ascolta Whilliam, se tu lo uccidessi ora, avrei potuto farlo morire già quattordici anni fa. Quindi stai fermo, altrimenti mi mandi a monte i piani- gli ordinò la donna
-Chi è lui? Maledizione mi rispondete?!- sbraitò il moro.
-Io sono Dimitri. Il padre di Alice- affermò l'uomo.
A Whilliam sembrò cadere nel vuoto.
-C-cos ...  no .. tu .. Tu eri morto! Eri morto nella stanza segreta della nave! Perchè sei ancora vivo!?- gridò incredulo Whill.
-Vedi... La Vergine mi aveva promesso che mi avrebbe risparmiato se l'avessi lasciata andare e così ho fatto. Tanto non sarei riuscito a fermarla comunque- disse Dimitri
-Ma cosa stai dicendo! Tu potevi! Eri uno dei due legati dal Destino, avevi il potere! Perchè non l'hai fatto!?- ribattè Whilliam
-Perchè io commisi un errore, caro Whilliam-
Ci fu qualche secondo di silenzio e il moro fece cenno di dirgli quale fosse
-Io mi innamorai di tua madre. Non perchè l'aveva deciso il Destino, perchè l'avevo deciso io. E fu questo l'errore.Io ero davvero innamorato di lei, l'amavo tanto. E il Destino non perdonami. Se gli si rema contro lui ti punisce e così fu. Mi scagliò contro la Vergine e fece uccidere tutto il tuo popolo e il mio. Io avevo spezzato quel piccolo filo che reggeva tutto il gioco . Se fossi morto avreismesso di soffrire e non sarebbe stato giusto. Dovevo pagare. Dovevo pagare per lo sbaglio commesso. Avevo condannato tutti e anche la donna che amavo. Mi sono meritato questa vita, Whill- concluse.
Il ragazzo lo guardò incredulo e poi balbettò:
-Quindi ... tutto è successo ... perchè tu ti sei innamorato?-
-Si esattamente.-
-Poteva esserci un rimedio! C'è sempre un rimedio!- strillò il moro.
-.C'era il rimedio, ma ..-
-Ma il rimedio non poteva esistere, dato che tua madre non amava Dimitri. Questo era l'unico rimedio. Se tua madre avesse amato Dimitri com elui amava lei io sarei già stata uccisa più di venti anni fa. Ma così non fu.- li interruppe la Vergine.
-E adesso andiamo, abbiamo perso già anche troppo tempo-


Erano partiti all'alba, proprio come Alice aveva previsto. In poche ore sarebbero arrivati all'Isola Morta e si sarebbero diretti alla Grotta dei Cristalli.
-Fortuna che c'era anche una mappa a Ghona, sennò con cavolo che ci arrivavamo!- disse alice, tutta contenta.
-Si, è stata fortuna. Tu ne hai anche troppa secondo me- le disse velenosa Deb.
-Oh andiamo non te la prendere cos'. Quando tutto questo sarà fintio ce ne torneremo sulla nostra nave e vivremo da Re! Regine... in questo caso- ironizzò la bionda
-Avanti non distraiamoci. Dobbiamo pensare ad ora, non a quando sarà finito. Per quanto ne sappiamo potremmo non avere neanche un futuro- disse Andrew
-Oh ma quanto sei confortante. Ci credi propria nella riuscita di questa missione, eh!- fece sarcastica Alice.
-Qual è il piano ?- chiese Deb.
-E' ovvio. Troviamo la Grotta, dentro ci troveremo la Vergine e Whilliam, salviamo Whilliam e uccidiamo quella puttana! Fineee! E poi ce ne torniamo alla nave- disse "semplice" Alice
-Sta scherzando, vero?-
-Nono. Il piano è questo. Durante lo svolgimento limeremo i dettagli.-
-Non posso crederci ... - sussurrò incredulo Andrew.
Le due ragazze guardono nella direzione degli occhi del biondo e la videro: l'Isola Morta era davanti a loro.

Attraccarono sulla spiaggia e notarono subito il colore degli alberi: era blu. Tutto era tinto di un blu dalle varie sfumature. Faceva sembrare il tutto un'isola di ghiaccio.
-Wow. Che bei colori. Chissà che stagione è questa!- disse frenetica Alice
-E' autunno.- constatò Debora.
-Come lo sai?-
-Questa è Zephyro-
-Cosa!?- urlarono in coro Alice e Andrew
-O meglio ... lo era. Solo a Zephyro crescono alberi azzurri in autunno e blu d'inverno. La primavera e l'autunno hanno altri colori- fspiegò la mora.
-E quindi siamo a Zephyro... Ora capisco perchè l'hanno soprannominata "L'Isola Morta". -la bionda fece una pausa e si riprese subito -Senza offesa Deb-
La mora scosse la testa.
Si addentrarono nella foresta. Il vento le portava il profumo del mare. C'era anche un altro profumo nell'aria a lei familiare, ma non riusci a collegarlo a nessuno. "Forse è di Whilliam" pensò sconsolata. Riemergendo dai suoi pensieri vide che erano arrivati all'ingresso della Grotta.
Si fermò.
Andrew e Debora continuarono per qualche passo e poi fermandosi chiesero:
-Perchè ti sei fermata?-
-E' da stupidi passare dall'ingresso principale, non credete? La Vergine è molto teatrale e ci sarà passata sicuramente lei. Passeremo da dietro che vi piaccia o no- ordinò Alice.
-Perchè non dovrebbe piacerci?- chiesero
-Oh, lo vedrete-


Stavano passando su un piccolo muretto attaccato alla superficie esterna della grotta che sembrava si stesse per rompere da un momento all'altro.
-Tutto bene?- chiese Alice, che era in testa.
-Oh certo! Benissimo! Basta distrarsi un attimo per finire giù da un precipizio di cui non si vede la fine! Cos'altro potrei volere dalla?!- disse Debora con tono intimidatorio
-Io l'avevo detto che non vi sarebbe piaciuto- fece una pausa - Comunque tenete duro, siamo quasi arrivati-
Riuscirono ad arrivare sani e salvi. Debora rischiò di cadere una o due volte, ma grazie a Andrew e alla sua prontezza di riflessi, l'aveva salvata dal peggio.
-Adesso ci arrampichiamo- ordinò Alice
-E certo- ribattè Deb.
Si arrampicarono per qualche metro, poi si infilarono in un piccolo tunnel che percorso a gattoni. C'era un rumore d'acqua. Più si avvicinavano all'iinterno della Grotta, più il rumore dell'acqua diventava forte.
-Ci siamo. State attenti e non abbassate lo guardia- sussurrò Alice ai due compagni.
E finalmente erano arrivati.
Debora credette di vomitare per le vertigini: erano almeno a cinquanta metri da terra. E per di più non c'era neanche così tanto spazio da mettere i piedi.
-Alice, questa me la paghera- le sussurrò la mora.
La bionda fece cenno di si, e iniziò a muoversi su quello che sembrava un cornicione.
-Aspettatemi qui- ordinò
Dopo che sparì dietro alla cascata d'acqua lei e Andrew si sedettero in un posticino un po' più spazioso e aspettarono lì.
Intanto Debora "ispezionò" la Grotta: a parte in quel punto dove erano loro, il resto era tutto ricoperto da spunzoni di cristallo delle più svariate misure. L'acqua che rifletteva sulle loro superficie faceva un gioco di luci magnifico e rendeva il tutto surreale.
C'era odore di terra bagnata e di umido. Il rumore dello scroscio dell'acqua era forte in quel punto e non ci mise tanto a capire che la cascata partiva proprio da sotto di loro. Si sporse in avanti per vedere  e fu lo sbaglio più grosso che avesse mai commesso nella sua vita: un Fanthom l'aveva appena vista e non ci mise poco a dare l'allarme.


"Maledizione!" pensò Alice. Scese dall cornicione secondario con un salto atletico e si trovò sopra al Fanthom. Gli tagliò la testa e buttò il tutto nel lago sottostante alla cascata.
"Fortuna che questi mostri non hanno sangue" si disse la ragazza. Ma proprio in quel momento sentì qualcuno urlarle:
-Attenta!-
Fu in un attimo. Un Fanthom le fu sopra e la scaraventò contro la parete della Grotta. Pensava che fosse finita. Chiuse gli occhi.
Aspettò qualche secondo di essere uccisa ma non successe. Aprì gli occhi e vide che tutti i Fanthom presenti nella Grotta erano stati uccisi.
Allora lo vide. Vide un ragazzo, poco più grande di lei. Aveva i capelli neri e gli occhi gialli, la carnagione era pallida. La stava fissando.
-Tutto bene?- le chiese porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi.
-Si grazie- la ragazza trattenne le lacrime.
-Sicura che vada tutto bene?- le domandò di nuovo il ragazzo.
-Tu sei Whilliam?- chiese impaurita Alice.
Lui sgranò gli occhi la spinse a terra e in un attimo le fu sopra.
-Tu sei Alice?- chiese il moro.
Lei non riusciva a liberarsi. Si dimenava, il ragazzo non faceva una piega e la teneva ferma senza alcuno sforzo.
-Lo prendo come un si-
Alzò la spada e fece per attaccare. Lei girò il viso e si fissarono negli occhi.


Si ricordarono tutto. Tutto, anche la notte in cui fecero l'amore.
  
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