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Autore: Alexandra McAdams    23/08/2012    1 recensioni
Zayn restò muto, non si aspettava una reazione del genere. La raggiunse, e sapeva che aveva ragione, ma non riusciva a trattenersi. Alla fine era stata tutta colpa sua, e se non si fosse fatto imbambolare da dei lunghi capelli biondi ora sarebbe lui al suo fianco e non Harry.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati esattamente 5 giorni da quando lei ed Harry avevano chiarito la situazione che viaggiava a 360° attorno a loro. Si amavano, si. Ma come si ama un fratello, un cugino, un migliore amico.
Elodìe stava uscendo dalla bagno quando si imbattè  subito nell’espressione preoccupata di Alessandra.
Finalmente l’aveva raggiunta e da quando era arrivata anche a lei a Londra tutto era stato un poco più semplice. Mancavano ancora presso più 10 giorni alla partenza delle ragazze per la loro patria e l’inizio del tour americano dei ragazzi.
Alessandra se ne stava muta, seduta sul fondo del letto con le gambe precise e per niente scomposte. Giocava rigirando i pollici e fissava Elodìe impaurita, ansiosa. Non aveva la minima idea di come iniziare il discorso.
Elodìe si strinse meglio nell’accappatoio e si sedette al fianco dell’amica, emanando un profumo di bagnoschiuma al miele dolce come il miele stesso.
-cosa c’è che non va?- prese parola lei dopo pochi secondi di assoluto silenzio da parte dell’amica.
Alessandra guardò ancora una volta il soffitto, poi le mani e alla fine spostò lo sguardo sul viso di Elodìe, senza mai guardarla negli occhi.
Balbettò qualcosa, ma la voce le si spezzò nel bel mezzo della gola. Le bruciava, forte.
-ho paura a dirti quello che-
-dimmelo e basta- rispose Elodìe interrompendola. Non amava le mezze misure e voleva sapere cosa stava succedendo all’amica per renderla tanto impossibile ad esprimersi.
-mi piace Harry – sbottò tutto d’un colpo.
Piombò il silenzio più assoluto in quella stanza. Nessuna delle due sapeva più che cosa dire, le loro menti si erano come svuotate da ogni minimo pensiero e regnava il vuoto.
Il tutto fu interrotto dal bussare forte e sincronizzato di due pugni sulla porta.
Senza ricevere il permesso, i due ragazzi che facevano battere il cuore delle due protagoniste della camera n° 23 dell’hotel Stardust di Londra, entrarono nella stanza come se niente fosse mai successo. Come se loro quattro fossero amici da una vita intera.
Zayn stampò un bacio sulla guancia ad Elodìe che lo guardò cercando di sorridere senza forzarsi troppo.
Alessandra si alzò dal letto e si chiuse in bagno.
-cosa le prende?- domandò Harry con aria interrogativa.
Elodìe scoppiò a ridere.
-porca puttana che situazione imbarazzante- sbottò cercando di essere il più fine possibile. Poi si alzò prendendo i vestiti e chiudendosi in bagno insieme ad Alessandra.
-a te piace Harry e a lui piaci tu. Che problemi ti fai?-
La ragazza italiana dai lunghi capelli neri si voltò verso l’amica e l’abbracciò forte, forse come mai aveva fatto prima.
-io ti voglio bene, e non voglio rovinare la nostra amicizia per un ragazzo- sussurrò con la voce spezzata.
Elodìe la staccò da se per guardarla bene negli occhi.
-prendi per buono quello che ti dirò adesso e registrami perché sarà l’unica volta che me lo sentirai dire, ok?-
Alessandra annuì.
-vi piacete a vicenda e l’avevo già notato il giorno del mio compleanno che lui bene o male ti guardava in modo diverso da come guarda le altre ragazze, anche se era insieme a me. Sono stata io a finire tutto con lui perché mi sono resa conto di amare Zayn e che in fondo, a lui non riesco a rinunciare. Ci sono amica ora, penso più che mai. E arriverà il giorno che lui mi parlerà di te. Sicuramente non oggi, non adesso e non tra due giorni. La cicatrice del nostro “amore”, se così si può chiamare, è ancora aperta e si sta pian piano rimarginando in modo da non lasciare nessun segno. Ma forse quando tutto quello sarà passato lui verrà da me e mi dirà che quando eravamo qui avrebbe tanto voluto conoscerti, ma aveva paura, stava male e la mia presenza lo metteva in agitazione. E rimpiangerà il fatto di non essersi lasciato andare, soprattutto quando sentirà uscire dalla mia bocca parole che lo prenderanno a schiaffi perché non si è fatto avanti-
Elodìe prese un attimo di fiato. Le faceva male dire quelle cose, ma le sentiva ed era certa che tra i due potesse nascere qualcosa.
-non rinunciare a qualcosa perchè hai paura di sapere cosa diranno gli altri. Non devi avere rimpianti, ed il fatto che tu me l’abbia detto mi ha resa, in un certo senso, felice. Quindi ora cambiati, vai di la, e portalo con te. Fagli capire che ti piace e vediamo come va-
Alessandra aveva le lacrime agli occhi. Non se l’aspettava, non quel giorno, non in quel momento e sicuramente nemmeno nei giorni successivi.
Elodìe la prese fra le braccia e l’abbracciò forte, forse come non aveva mai fatto prima.
-cos’hai da perdere? Magari un po’ di intimità visto che apparirai sui giornali di gossip di Londra. Ma fottitene, goditela, vivitela- sussurrò poi concludendo.
 
-pensavamo che vi avessero ammazzate sinceramente. Un omicidio premeditato, un qualcosa di oscuro e soprannaturale che accadeva a Londra-
-che poi magari ci facevano anche un film, usavano noi come protagonisti nonché anche narratori della vicenda – disse Harry continuando il discorso di Zayn quando le due ragazze uscirono dal bagno.
Subito Alessandra prese Harry per il braccio e lo trascinò fuori dalla stanza.
Elodìe sorrise e poi si soffermò a guardare l’espressione interrogativa di Malik. Appena lui voltò lo sguardo verso la sua amata, le ricambiò il sorriso.
-questa me la devi spiegare-disse lui. Lei si avvicinò cercando disperatamente di toccare quelle sue labbra carnose, ma Zayn si spostò immediatamente, prendendola per i fianchi e spostandola da se.
-quanto ancora dobbiamo tirarla lunga?-
-io non so se me la sento, non so cosa fare- rispose lui abbassando gli occhi da quelli profondi di Elodìe.
-no aspetta fammi un po’ capire- accennò lei con un tono di voce più alto – mi hai corteggiato tutto il tempo in cui ero insieme ad Harry, mi hai portata a letto ed hai fatto e detto cose che non potevo minimamente pensare solo per farmi aspettare i tuoi comodi? –
Lui si lasciò andare sul letto, sbuffò e poi prese Elodìe per il braccio trascinandola sopra le lenzuola insieme a lui. Appena se la ritrovò al suo fianco, le passò un braccio tra le spalle e le diede un dolce bacio sulla fronte.
-tu non sai quanto mi costi caro resisterti. Ma non me la sento di iniziare qualcosa e poi partire per un tour che durerà ben 2 mesi –
Lei si liberò dalla presa di Zayn, si rialzò in piedi e lo fulminò con sguardo fisso.
-allora scordati completamente di me. Se non ti fidi abbastanza da lasciarti andare già da subito, evitiamo e facciamo prima- sbottò Elodìe ormai al limite.
-mi pare di aver capito che io e te ne abbiamo passate un bel po’, e se devi ancora avere prova di quello che proviamo e della nostra fiducia, beh, che cazzo ci fai qui nella mia stanza? Vattene, e per favore, evita direttamente di starmi vicino-
-scricciolo-
-scricciolo un cazzo Malik. Ma ci arrivi? Ma ti senti? Ho scombussolato tutto per poter essere felice con te e tu invece non vedi l’ora di partire e starmi lontano. Va bene, ho capito- disse infine Elodìe.
Lui si alzò senza dire una parola, litigavano per la maggior parte delle volte.
Lei era permalosa e testarda, e se si metteva in testa qualcosa era finita per tutti.
Zayn uscì dalla porta senza nemmeno guardarla. Orgoglioso come pochi, raggiunse gli altri ragazzi nella hall evitando commenti o espressioni che potessero creare curiosità.
Liam si avvicinò a lui sperando di riuscire a farlo parlare, ma il ragazzo moro era muto e nervoso.
-forse è meglio se me ne torno dai miei, così me li godo per gli ultimi giorni prima di ripartire-
Ci fu un boato generale quando Zayn pronunciò quelle parole, e mentre la maggior parte di loro cercava di farsi spiegare cosa fosse successo, Harry si alzò e raggiunse la stanza in cui Elodìe era ancora chiusa dentro senza la minima idea di uscire.
Non bussò nemmeno, entrò senza chiedere il permesso e l’afferrò per lo sguardo.
Era uno scontro tra verde smeraldo e blu cielo.
Gli occhi di lei si riempirono di lacrime nell’attimo di un battito di ciglia. Abbassò per poco lo sguardo di sfida da quelli di Harry e poi si sedette per terra, cercando di resistere al dolore che la stava attraversando.
Lui restò a fissarla ancora per qualche secondo che sembrò interminabile, poi sorrise e si piegò verso di lei, alzando il viso di Elodìe verso il suo.
-odio vederti piangere, mi fa stare male – sussurrò asciugandole una lacrima con il pollice della mano sinistra.
-cosa c’è che non va in me?-
-assolutamente nulla, tu sei tutto ciò che un ragazzo può desiderare- rispose immediatamente Harry prima che lei potesse continuare a fare domande alle quali non avrebbe potuto rispondere.
-sai la cosa che mi fa più incazzare? Si, mi incazzo come una iena quando ci penso. E so che non è fine, non è da ragazza per bene ma me ne sbatto altamente-
Harry scoppiò a ridere sentendo quelle parole uscire dalla bocca di Elodìe. Anche lei riuscì a strappare un sorriso al suo dolore sentendosi anche un po’ ridicola.
-è che io ho sempre scelto lui, mentre alla fine giocavo con i miei e i tuoi sentimenti senza nemmeno rendermene conto-
-non hai giocato piccola, non dire certe cose. Dovevamo capire cosa c’era e se quello che pensavamo fosse amore era in realtà ciò che pensavamo. Mentre invece era solo un’amicizia di due ragazzini che sembrava qualcosa di più.. dovevamo solo capirlo- le rispose il ricciolo facendola poi alzare in piedi.
-mi odi?- domandò Elodìe per la centesima volta in quei giorni.
Harry sorrise, la abbracciò forte e poi le spostò leggermente i capelli dall’orecchio avvicinando la sua bocca.
-se me lo domandi un’altra volta giuro che non ti parlo più. Non ti odio e non potrei mai odiarti. Sei la mia migliore amica, ti amo come se fossi mia sorella- le sussurrò.
-anche se devo ammettere che io e te a letto eravamo una cosa fuori dal coro-
Elodìe gli diede una pacca sulla testa interrompendo l’ultimo pensiero detto ad alta voce dall’amico.
Ricominciarono a ridere entrambi, spezzando quel velo di tristezza e malinconia.


SPAZIO DELL'AUTRICE:

insomma,  è  passato un bel pò di tempo. ho  avuto cose da fare e da organizzare. cercavo sempre di riuscire a continuare il capitolo, ma ogni volta mi dovevo fermare per fare altro.
non è chissà che. poteva essere decisamente molto meglio, ma d'altronde il caldo mi da alla testa e quello che esce dalla mia testa la maggior parte delle volte è una grandissima cazzata.
per il resto come sono andate le vacanze? ormai sono quasi finite, e tutto torna a cambiare come ogni anno.
si, io non credo al fatto che poi tutti torni nella normalità. secondo me ogni anno è diverso, e la stagione che accompagna il nuovo periodo  è sempre membro partecipe di un cambiamento.
tralasciando questo mio attimo di schifezza filosofica, spero comunque che il capitolo possa bene o male accontentarvi.
manca ormai poco poco alla fine e l'avevo detto anche nell'altro capitolo.
un paio di capitoli forse, vedremo.
voi come pensate che andrà a finire? io ho in mente un  finale smielato e robe del genere.
d'altronde ho il ragazzo e sono in vena di miele e cioccolata, non so cosa dirvi ahah

a presto a tutte e grazie di tutto, 
baci, Ale 

  
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