Amore, non mi dimenticherò mai di te.

Sono trascorsi cinquantaquattro anni, e ancora sento l'odore della sua pelle.
I suoi occhi non mi avevano mai guardato in quel modo, nessuno aveva mai dormito tra quelle lenzuola assieme a lui, nessuno tranne io.

Era la sera del 12 Gennaio 1958, le mie braccia circondavano il suo addome fragile, le mie dita percorrevano avidamente il solco dei suoi addominali scolpiti, sentivo il suo respiro farsi regolare e infrangersi come un onda sulla mia guancia arrossata.
La sua pelle era pallida, sembrava porcellana sotto la mia scura, era peggiorato; peggiorava sempre di più ultimamente, era debole, i suoi capelli avevano perso lucentezza e i suoi occhi avevano abbandonato quel luccichio che brillava nelle iridi di giada, ma nonostante questo restava bellissimo.
Harry era il mio tutto e l'idea di perderlo mi faceva rabbrividire. Non sarei potuto soppravivere senza il sorriso che mi donava ogni mattina appena i suoi occhi si riaprivano, non sarei sopravvissuto senza i baci donati dalla sua bocca scarlatta.
Amavo Harry più di me stesso e adesso, che giaceva tra le mie braccia inerme, avevo paura di perderlo, sapevo che sarebbe sparito in un attimo e non potevo permetterlo, non potevo permettere che l'amore della mia vita mi lasciasse, ma la vita è credule e quella sera me lo portò via.
"Sei ancora qui Louis?".
Harry si era appena svegliato, la sua voce era in un soffio.
"Io non me ne vado Harry, ora però non ti affaticare" . Gli misi una mano sulla fronte e gli accarezzai i capelli, mi regalò un sorriso, ma in quel sorriso riuscii a vedere solo il suo dolore.
"Sto morendo Louis, sto morendo amore mio e tu non puoi fare nulla per salvarmi". Chiuse quelle perle di giada e da esse uscì una timida lacrima.
"Non puoi andare via, non puoi lasciarmi Harry io ti amo!". Abbassai la testa, non volevo che mi vedesse piangere. Lo strinsi forte senza il timore di fargli male, io non potevo ferirlo.
"Sei l'unica cosa che conta per me", sospirò, appoggiai la mia testa sul suo petto, sentivo i battiti del suo cuore accellerare, erano l'unica cosa che mi dava sicurezza.
"Ti amo Louis". Poco a poco il suo cuore diminuì i batiti, alzati la testa e lo guardai.
"Harry, Harry no, ti prego amore mio resisti, per favore non mi lasciare, ti scongiuro non lasciarmi". Sentivo che stava per lasciarmi, non era colpa sua, non lo era mai stata.
"Che sciocco che sei Louis, io non ti potrei mai lasciare, nemmeno se volessi, ti amo troppo".
"Ti amo anch'io Harry, ti amo tanto". Il suo cuore cessò di battere, il suo respiro si spezzò, lasciò cadere la testa di lato, una lacrima rigò la sua guancia.

ll 13 Gennaio 1958 a mezzanotte la ragione del mio essere se ne andò per sempre.

14 Agosto 1957.

Presi la mano di Harry, era calda e umida. "Voglio fare l'amore con te Louis".
Mi disse guardandomi negli occhi.
"Sei sicuro?"
La sua innocienza innondò la mia anima. Non rispose e posò le sue labbra scarlatte sulle mie, sprofondammo in un lungo bacio che proseguì per tutta la notte mentre i nostri bacini si scontravano.
Tra i gemiti di amore e sconfinato piacere udivo i suoi 'ti amo' sospirati al vento.

Le tue mani di neve i sospiri di mare, le tue labbra più rosse mi fanno impazzire, la fronte sudata il tuo petto di luna, il tuo fiore nascosto da muri di seta.
Le tue gambe nervose, la pelle più nuda, la tua voce è in un soffio però quasi grida. I tuoi sguardi più larghi i capelli bagnati, le tue spalle impazzite, restiamo aggrappati.
Le tue cosce serrate, la schiena solcata, il respiro più gonfio di un vento in salita, i tuoi piedi puntati i tuoi occhi più chiusi; posso pure morire su i tuoi fianchi indifesi. E ti amo, ti amo, ti amo con tutto l'amore che posso.

Fu la serata più bella della mia vita, non la dimenticherò mai.

13 Gennaio 2012.

Amore mio,
Sono cinquantaquattro anni che hai abbandonato la vita, ma dal mio cuore non sei mai uscito. Non ho nulla di te, non ho nemmeno una tua foto, vivi solo nei miei ricordi.
Piango sulla tua tomba da tempo ormai, tutti i giorni passo le mie dita invecchiate sul tuo nome, lo leggo a voce alta "Harry Edward Styles" il mio piccolo principe. Il ragazzo che è riuscito a salvarmi in tutti i modi in cui posso essere salvato, il tuo amore mi ha dato la speranza di andare avanti. Ora ho settantaquattro anni, mi avvicino sempre di pù al giorno in cui ti bacierò di nuovo, sei la mia unica speranza, il mio unico amore, non ho mai amato nessuno come ho amato te.
Te lo giuro amore mio, non amerò mai nessuno come ho sempre amato te.
Ogni girno, di questa mia vita ormai vuota, il mio cuore pensava a te. Sei sempre stato il mio primo pensiero alla mattina, sei sempre satato il mio l'ultimo sogno la notte.
I tuoi occhi verdi mi hanno accompagnato per cinquantaquattro anni, ed ora, in questa stanza d'ospedale aspetto il momento di rivederti.
Non sono mai stato così contento di finire la mia vita.
Non ho mai temuto la morte, perchè dentro di essa sapevo che c'eri tu.
A presto Hazz, stavolta per davvero.

Per sempre tuo, Louis William Tomlinson. Boo.
 

Spazio autrice:
La mia prima Larry, spero con il cuore che vi sia piaciuta perchè l'ho scritta con l'anima.
Ho preso spunto da Titanic per scriverla, ma penso ve ne siate accorti lol
Mi farebbe piacere se lasciaste una recensione, giusto per sapere se vi è piaciuta, le critiche sono ben accette :)
Se vi sono errori non esitate a segnalarmeli. c: