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Autore: ArjaBu    24/08/2012    1 recensioni
Ciao a tutti!! Questà è una cross-over tra HP e il telefilm Streghe! Se qualcuno non l'ha mai visto, consiglio di andare su wikipedia e cercarsi la trama e i personaggi!
Attenzione:Ho rimesso la storia , qualcosa verrà cambiato
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Capitolo 11
 
I giorni passavano e Prue era sempre più triste.
Io e Hermione non sapevamo più che maghi pigliare.
Draco era in crisi quanto noi.
Da quando avevano saputo che sarebbe diventato spia Harry e Ron facevano di tutto per aiutarlo.
Il che ci rendeva molto contente!
 
Era ancora gennaio e tutto taceva.
 
Punto di vista di Draco:
Soffrivo come un cane. Prue era sempre più triste.
Il primo di febbraio mio padre arrivò a scuola.
Fui chiamato dal preside nel suo studio.
Entrai nella stanza e sentii solo un:
-Molto bene ,signor Malfoy!-
Appena la mia testa fu entrata nell’ambiente Silente mi disse:
-Oh, signor Malfoy! Si, l’ho fatta chiamare.
Vede suo padre è qui. Mi ha chiesto espressamente di farvi  prendere una settimana di pausa dalla scuola. Motivi importanti, s’intende!- Mi guardò con un sorriso. I suoi occhi azzurri brillavano di una luce divertita.
-Si, signore.- risposi. Sguardo fiero, freddezza e distacco. Dovevo fingere, ameno davanti a mio padre.
-Padre!- salutai
-Draco!- mi rispose. Un sorriso, il suo unico sorriso che mi rivolse in 17 anni di vita. Mi travolse come una doccia fredda.
L’uomo più freddo del mondo, quello che non tradiva emozioni  aveva appena sorriso, paternamente al suo unico figlio. Poi realizzai. Era fiero del fatto che sarei diventato mangiamorte.
Lo stupore mi morì sulle labbra.
-Bene, noi andiamo…. Silente.- disse mio padre, guardandolo negli occhi e come unico saluto spostò il mantello all’indietro. Mi mise una mano sulla spalla. Un contatto così inusuale per lui ; mi bruciò come se mi avessero appena marchiato. E uscì dalla stanza.
Rivolsi lo sguardo a Silente.
Lui mi guardò, uno sguardo penetrante, uno di quegli sguardi che ti entra dentro, che ti capisce.
Uno sguardo vale più di mille parole, si dice.
Per me quello sguardò significò tanto:
“Sono con te. Mi fido, so che hai fatto la cosa giusta. Andrà tutto bene, te lo prometto!”
 
 Me ne andai.
Quello fu l’ultima volta che vidi Albus Silente(Ho anticipato la morte di Silente. Non vogliatemene.. Non piace nemeno a me farlo morire ma serve alla storia. Vedrete meglio più avanti! N.D.A); l’uomo, il mago migliore del mondo. Quello che mi salvò, che ci salvò.
 
 
Arrivai a Malfoy Mannor velocemente.
Mia madre appena ci vide, ci corse incontro. Ci abbracciò con le lacrime agli occhi.
-Draco…Vieni dentro. Io e tua madre dobbiamo dirti delle cose.- disse mio padre guardandomi con sguardo penetrante.
Vidi mia madre fare cenno di si con la testa. Mi sorrise, mi prese la mano e mi condusse in casa.
Dentro di me mille emozioni si contrastavano: Che stava succedendo?
 
Arrivai nella sala grande. Mi accomodai su un divano mentre i miei presero posto in quello davanti a me.
 Avevano le mani incatenate l’una all’altra. Sorridevano.
Deglutii nervosamente.
-Draco. Sono venuto oggi a scuola per parlare con il preside.- incominciò mio padre.
-Si per venirmi a prendere…- dissi io con tono scocciato.
-No , Draco. Sono venuto per prendere parte all’ordine.-disse
-Cosa??- urlai.
-Draco, tuo padre ha acconsentito a fare la spia!- disse mia madre tra le lacrime. Mio padre l’abbracciò per consolarla.
-Pa-padre! I-io. Sono contento padre. Avete fatto la cosa più giusta. Ma come… come ??-
- Io amo la mia famiglia. Quello che il signor oscuro fa, non va bene.- disse con sguardo distante e sofferente.-
 Rimasi basito dalle parole di mio padre.
- Fingerai anche tu?- dissi in un sussurro.
-Si..- rispose.
 Ci abbracciammo. Era un abbraccio di una vera famiglia. Per la prima volta, quella cupa e troppo grande casa, era casa mia.
Perché, casa è dove sta il tuo cuore.
Draco Malfoy aveva una famiglia.
Ci coricammo presto quella sera.
Il giorno dopo sarei diventato, a mio malgrado un mangiamorte.
 
Il giorno arrivò troppo  presto.
Mi alzai svogliatamente. Il pensiero andò subito a Prue..
Mi mancava troppo.
“ Mia amata ,Prue. Tutto ciò che faccio, lo faccio per te, per noi.” Pensai.
Scesi le scale. Erano arrivati tutti, lui compreso.
Appena mi vide si avvicinò. Portai un braccio sul petto e mi in
chinai.
-Draco.-
-Mio signore.-
-Mio signore è tutto pronto!- disse mia Zia Bella, scoccandomi un bacio sulla testa.
Cercai di non vomitare.
 
Si misero tutti in cerchio. Io e Voldemort al centro.
Mi inchinai, gli porsi un braccio.
Lo prese, puntò la bacchetta e pronunciò parole antiche, mentre il cerchio le pronunciò al contrario.
Dalla punta della bacchetta fuoriuscì un liquido nero. Penetrò nel mio braccio mi fece urlare. Lui continuò e il liquido si impossessò delle mie vene. Il sangue non circolava più; non respiravo più.
Poi un dolore atroce, pari a 30 coltellate sul petto mi costrinse a urlare e buttare via tutta l’aria.
Mi prosciugò. Poi come arrivò se ne andò, lasciandomi solo un tatuaggio con un orribile teschio con le zanne e dalla bocca uscì un serpente che si muoveva, fece un cerchio e si fermò.
La nenia finì.
Ero un mangiamorte.
Ma c’era qualcosa in me che mi diceva che non era finita li.
 
 
Ciao! Anche questo capitolo è concluso!
Il prossimo sarà pieno di novità, ve lo prometto!
Recensite!
Besos
Prue.
  

  
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