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Autore: Emera96    24/08/2012    12 recensioni
Sono passati alcuni anni dalla caduta di Capitol City.. e dagli Hunger Games. Ma come puoi dimenticarli se li hai vissuti, o anche solo visti da lontano? Questa è una raccolta che rivive gli incubi dei personaggi ancora vivi dopo la rivolta. Ognuno con la sua vita, ognuno con qualcosa di cui aver paura.
#1 Katniss - Una fiamma che distrugge.
#2 Peeta - Protagnoista o comparsa?
#3 Johanna - L'ombra di me stessa.
#4 Mrs. Everdeen - Vorrei solo dimenticare.
#5 Annie - Troppe voci, poche realtà.
#6 Effie - Invisibile.
#7 Gale - Nato per perdere.
#8 Haymitch - Quel 'no' di troppo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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#5 Annie - Troppe voci, poche realtà.


piccolo spazio autrice:

Prima di iniziare il capitolo, volevo puntualizzare una cosa.
O due magari.
La prima è che anche io non apprezzo la madre di Katniss, ma nei capitoli devo essere imparziale.
La seconda è che la fic sta per finire. Mancano solo i capitoli di Gale, Effie e Haymitch. 
Come farò senza di voi? Vabè, buona lettura. 






Sussurri, brusii, parole di cui non capisco il significato, urla agghiancianti.
La mia testa non può mai godere di qualche minuto di silenzio, è un continuo viavai di suoni indistinti,
e la maggior parte di essi sono solo l'ennesima prova che sono cambiata.. che sono pazza.

Pazza. Svitata. Squilibrata. Anche malata.
Gli aggettivi e i nomignoli che in questi anni mi hanno descritto continuano ancora a farmi male.
E' come se tutto a un tratto, io non fossi più niente di speciale. Come se non avessi mai vinto gli Hunger Games.
Come se fossi solo un parassita, per cui puoi solo provare pietà, perchè ha sempre bigono di essere aiutato.
Come se l'umiliazione, il dolore, le perdite che ho subito, siano una cosa normalissima da affrontare.

Voci, ancora e ancora.
A volte passano intere ore, prima che, in un gesto ormai automatico, mi rannicchi su me stessa e mi tappi le orecchie.
Ma per quanto possa sperare, in quel turbinio di voci, non sento mai quella rassicurante voce che riusciva a placare tutte le altre.
E spesso mi sorprendo a piangere, mentre tocco i soffici capelli rossicci di Junior. - Sei tutto tuo padre. - penso, ogni volta.
E ogni volta suona come una condanna.

Ormai ho smesso di guardarmi allo specchio.
Perchè tutte le volte, sentivo che mancava il suo braccio a cingermi la vita, le sue labbra piegarsi in un sorriso.
Ma ho imparato a non arrendermi. Ad aggrapparmi a quella che dicono sia la realtà. Per me, per Finnick. Per Junior.
Purtroppo, per quanto possa impegnarmi, quelle voci la notte diventano reali. E popolano il mio sonno puntualmente.

Riconosco subito il Distretto 13 e noto che non indosso i soliti vestiti grigi, bensì un vestito da sera, che sento non essere mio.
Il tessuto leggero mi avvolge come un bozzolo avvolge una farfalla che sta per uscire fuori. E' il giorno del mio matrimonio.
Ma al posto dei trecento invitati che riempivano la sala buia, una sola sedia è occupata. 
- Ciao Annie. -

La voce che ho aspettato di sentire per mesi riempe la mia mente in un attimo.
Finnick si alza con una lentezza snervante, e si avvicina a me con un espressione triste.
- Ciao Finnick. - rispondo, sorprendomi della mia freddezza. 

- Come sta Junior? -
La domanda, così semplice e innocua, sembra svegliare le voci, che iniziano a tormentare la mia testa.
E mentre aspetto che Finnick si avvicini e mi dica che non è reale, le voci crescono, si moltiplicano, quasi mi assordano.
Solo adesso mi accorgo che Finnick è scomparso. Che il suo corpo longilineo è nelle grinfie di un branco di ibridi.
Che i suoi occhi verdemare piangono un ultima, enorme lacrima, prima di chiudersi per sempre.

La sua bocca, colma di sangue, pronuncia una frase prima di esalare l'ultimo respiro.
- Davvero hai creduto che potessi amare una pazza come te? - 




Spazio autrice:

E... ho rovinato pure Annie! 
Sto riuscendo a far diventare osceno ogni personaggio di cui scrivo.
Non avevo idea di cosa scrivere, ma Annie era il personaggio più facile, tra quelli rimasti.
Mi chiedo come farò a scivere di Gale (che non sopporto) o di Effie, o Haymitch. Pooovera me. 
E poveri voi che dovete leggermi!
Come sempre, ringrazio Juliet Cullen e Giu1196.
e vi consiglio di passare da Always Sil, ne vale la pena.
ciàcià! 

   
 
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