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Autore: Chocolatewaffel    24/08/2012    1 recensioni
Per chi ha letto "Katharin Kimmel, una ragazza come tante" questa sarà semplicemente una riscrittura, più completa. In ogni caso spero che darete lo stesso un'occhiata veloce.
Tratto dal quinto capitolo: "TOM: tu pensi che io sia un egoista, insensibile, puttaniere senza cuore, vero? Beh sai una cosa. E' vero sono un egoista di merda però tu lo sei più di me, e sai perché? Perché quella che si ostina a farci soffrire entrambi sei TU! Quella che deve crescere sei TU! TU non io! Sei tu quella che deve superare quello schifo di passato per poter essere felice.. con me. CAZZO KIMMEL IO TI VOGLIO E TU VUOI ME! Perché devi creare altri problemi?
La voce della ragazza era resa insicura da un groppo alla gola, non voleva piangere lì, davanti a lui"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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kat 3                           
                         - Vorrei che tu fossi qui -

Ok, era ancora in tempo per scappare bastava scendere le scale, salutare i due coniugi e sgattaiolare via. Perfetto, stava per mettere in atto il suo piano quando una voce vagamene terrificante alle sue spalle la fece sussultare. "Ciao ragazza che è sparita senza lasciare neanche un cavolo di recapito telefonico e che ora mi intralcia il passaggio"
La ragazza aveva già preso fiato pronta per urlare quando lo stesso ragazzo le tappò la bocca, la sollevò e la trascinò nella camera degli ospiti.
"ehi ma sei pazza?" . Era solo un sussurro e questo, rendeva la cosa ancora più inquietante.
Con una lentezza disarmante si girò e, per sua fortuna si ritrovò lui: "A..Andreas?"
L'anico la guardò male per un secondo "ma dai! e chi ti aspettavi che fosse?"
Kat a quel punto, con un salto degno di una ginnasta, si era ritrovata attaccata ad Andreas e dopo pochi secondi aveva sentito un'altra persona, Bill, che si era unita all'abbraccio urlando "
sììììììììì, abbraccio di gruppo, che bello!!!! "
Forse non aveva fatto così male a partecipare alla serata, anche perchè di Tom non c'era nessuna traccia

Era passata un'oretta da quando era arrivata ed ora stavano chiacchierando tranquillamente del più e del meno. Sì, era proprio felice di aver accettato l'invito di Bill. Non riuscì a finire di formulare il pensiero che la porta si spalancò in modo tutt'altro che delicato e una voce aveva iniziato ad urlare commenti poco educati. Chi poteva essere se non..
"Tomi! Che bello che ti sei svegliato! Hai visto chi è venuto a trovarci?"
Dalle sue labbre incredule uscì solo un sussurro. "Kat.."
"Tom.. io.. io.. IO DEVO ANDARE A TIRARE FUORI LA CENA DAL FORNO!!!!!"
Un "eh?!"collettivo si era alzato dai tre ragazzi.
Imbarazzata, e resasi conto della scusa inefficace quanto banale, la ragazza ripetè quello che aveva appena detto"ehm.. io devo andare a tirare fuori la cena dal forno.."
"Sì, quello lo avevamo capito, lo hai urlato! Però.." Andreas era stato l'unico a trovare il coraggio di parlare ma, neanche lui, riuscì a farle cambiare idea.
"Scusate, devo andare a tirare fuori la cena dal forno.. beh, sì, insomma ci sentiamo ciao"
Senza lasciare il tempo necessario per rispondere agli amici, la ragazza si era fiondata fuori dalla camera passando di fianco ad un Tom momentaneamente shockato.,che era rimasto appoggiato allo stipite della porta spalancata. 
Dopo aver salutato frettolosamente i due coniugi si era catapultata fuori cercando le chiavi per aprire l'auto ma, dopo la quarta chiave che aveva provato ad infilare nella toppa della macchina senza successo, si era accorta che stava piangendo.
Che stupida, piangere per lui dopo tutto questo tempo.
"E' una mia impressione o stavi cercando di scappare da.. me?". 
Katharin si voltò di scatto trovandosi davanti Lui, Lui che col tempo era diventato perfetto! Nonostante il colorito un po' troppo pallido, la barba incolta e le occhiaie lui era semplicemente perfetto. Non avrebbe trovato altri aggettvi più adeguati per descriverlo.
"Perfetto.."
"Eh? parli ancora da sola? sei proprio assur.."
La frase venne interrotta da un attacco di tosse che lo fece piegare su stesso fino a farlo poggiare inevitabilmente alla ragazza che, presa dallo spavento, lo stava sorreggendo con non poca fatica.
Il suo calore sulla pelle, il suo odore e il suo respiro sul collo, tutto questo insieme di sensazioni le facevano tornare in mente un sacco di emozioni e di ricordi come la prima volta in cui Tom le aveva rivolto, di sua iniziativa, la parola a scuola e cosa questo avesse comportato.


"Ehi Kimmel! Ho notato con piacere che oggi non stai indossando uno dei tuoi famosi "maglioni scaccia persone"!"
Doveva mantenere la calma. La rivista diceva che bisognava essere distaccate.. distaccate.. "Già, tutto lascerebbe supporre che sia così"
1 a 0 per Kat.
Ci mancava solo che non lo notasse! Aveva passato tutta la domenica a stressare la cugina affinché l'aiutasse a modernizzare il suo armadio e, in caso, a prestarle qualcosa di carino.
"Sì.. certo. Tralasciando le supposizioni, questo pomeriggio ti andrebbe di venire a casa mia per finire la ricerca? I miei sono a lavoro e Bill esce con Andreas, così abbiamo la casa libera e possiamo concentrarci.. sullo studio"
Ora invece doveva essere diligente e responsabile.. diligente e responsabile. Beh, quelle erano le sue specialità.
"Ok, sì è una buona idea finire il lavoro subito, così dopo possiamo studiarlo per bene, decidere come esporlo, decidere se fare degli approfondimenti, dividerci le parti da esporre, scegliere il..
Il piccolo Tom aveva spalancato gli occhi, quella ragazza era veramente strana.
"Ooooook. Senti io vado al cesso, all'uscita aspettami così prendiamo insieme il pulmino"

Nel pomeriggio si era creata un'atmosfera di imbarazzo visto che, non avendo quasi niente in comune, non sapevano di che parlare così Kat presa dalla disperazione più totale gli fece la prima domanda che le era venne in mente. Peccato che la domanda in questione fosse una domanda di merda.. letteralmente parlando.
"Alloraaaaaaaaaaaa.. come è andata in bagno?"
" C-cosa? .. ahahhahahahhahahahahhahahha Cazzo Kimmel! ahahah Sei una cosa assurda!"
"No, cioè, volevo dire.. posso andare ai servizi igienici?"
"Dove? Al cesso?"
"gabinetto"
"cesso"
"bagno"
"cesso"
"wc"
"cesso"
"toilet"
"cesso"
"sì vabbeh, come ti pare. Allora, posso andarci?"
"dove?"
"uhm.. al.. cesso"
"certo! infondo al corridoio a destra.. e poi fammi sapere come va.. ahahahahahahah"
"sei uno screanzato"

Quando era tornata dal bagno aveva trovato il ragazzo comodamente spaparanzato sul letto che si rigirava un rasta fra le dita
"Allora? come è andata?"
La ragazzina per tutta risposta lo guardò male. Quel ragazzino era sicuramente molto bello ma era anche un gran maleducato.
"Che ci fai sul letto? abbiamo ancora un sacco di lavoro da fare!"
"Sì, decidere il titolo della ricerca di biologia sul capitolo 4,5, e 6 che si chiamerà "ricerca di biologia sul capitolo 4,5, e 6" mi sembra un lavoro piuttosto arduo"

"vero?"
Ok, era ufficiale. O lei era strana, ma strana forte, oppure era lui che non capiva il suo umorismo. Purtroppo il suo infallibile istinto gli suggeriva la prima delle due possibilità.
"Senti geniaccio perché al posto di scervellarti su cose inutili non vieni qua a farmi compagnia?"
"Uhm"

La ragazza intimidita si era seduta sul bordo del letto e dalla parte opposta rispetto a Tom 'costringendolo' a doverla tirare per un braccio per farla avvicinare e baciarla.

Il chitarrista dopo essersi ripreso da quell'attacco di tosse aveva notato che la ragazza era finita in uno dei suoi stati di trans e aveva quell'adorabile broncio assorto. Lo sguardo perso che guardava chissà dove. Le labbra arricciate in un tentativo di concentrazione. Come faceva a resisterle?
Piano si abbassò ulteriormente fino a far sfiorare le proprie labbra con quelle di Kat e, notando che da parte sua non avveniva nessuna reazione, la baciò.

Le sue labbra leggermente ruvide sulle sue morbide e calde

Le sue labbra leggermente ruvide sulle sue morbide e fredde.

Le sue lacrime che davano un sapore amaro al suo primo bacio

Le sue lacrime che davano un sapore amaro all'ultimo di un'infinità di baci scambiati con Tom

Le sue mani leggermente callose che si infilavano sotto la maglietta per sfiorarle i fianchi in un moto di eccitazione

Le sue mani ormai callose che si infilavano sotto la sua giacca a vento per cingerle i fianchi in un moto di possessione

I suoi occhi che si sbarravano piacevolmente sorpresi e un po' spaventati

I suoi occhi che si sbarravano sorpresi e decisamente spaventati

Il ragazzo che con fare sicuro la faceva sdraiare sopra di se

Il ragazzo che con fare insicuro la faceva appoggiare all'auto

Il bacio che diventava sempre più passionale

Il bacio che diventava sempre più passionale

Le mani di Kat appoggiate contro il petto del ragazzo in un vano tentativo di allontanarlo

La mano di Kat che tirava un ceffone al ragazzo con tutta la rabbia che aveva accumulato in quegli anni

"T-Tom.. io.. f-fermo..T-Tom.. Ti prego fermati.."

"Ma si può sapere che cazzo fai?!?! Non pensi di esserti divertito abbastanza?!?!"

"Ehi piccola Katy che succede? Pensavo che lo volessi anche tu.."

"Kat.. io.. pensavo che lo volessi anche tu"

"S-scusa ma non me la sento di andare oltre"

"Stai scherzando vero?"

Il piccolo Tom era rimasto in silenzio non sapendo come poterla incoraggiare

Il grande Tom era rimasto in silenzio non sapendo come poter rimediare al suo errore

"è meglio che vada"

"è meglio che vada"

E fu così che la piccola Kat uscì dalla stanza del ragazzo chiudendo delicatamente la porta

Ed è così che Kat si decise ad entrare in macchina sbattendo violentemente la portiera 

Il ragazzo rimasto da solo nella sua cameretta aveva guardato la ragazza uscire dalla sua stanza con fare scocciato e intanto pensava a quanto fossero stupide certe ragazzine

Il ragazzo rimasto solo nel cortile della sua casetta aveva guardato la ragazza andarsene con fare desolato e intanto pensava a quanto fosse stato stupido a lasciarsela scappare

La ragazza arrivata a casa si era accarezzata più volte le labbra con delicatezza cercando di ricordarsi esattamente le sensazioni appena provate

La ragazza arrivata a casa aveva iniziato a fregarsi le labbra con rabbia cercando di dimenticarsi le sensazioni appena provate

Quella notte, a letto, la ragazza aveva pianto sapendo che non sarebbe mai riuscita a dimenticarsi o a smettere di amare Tom

Quella notte, a letto, la ragazza aveva pianto sapendo che non sarebbe mai riuscita a dimenticarsi o a smettere di amare Tom


E' incredibile vedere che nonostante tutti i cambiamenti alla fine i sentimenti rimangono sempre gli stessi.


  
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